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Prime Esperienze

la mia storia con Patrizia 3


di mgc56
04.09.2008    |    11.819    |    0 7.5
"La mia storia con Patrizia capitolo3..."
La mia storia con Patrizia capitolo3

... e la mattina arrivò, non avevo dormito molto, per tutta la notte mi ripassavano davanti , come in un film, le immagini del pomeriggio nel negozio con Sandra e il mio”amico”. Stavo per andare a far colazione quando sentii il campanello, andai alla porta era Patrizia, puntuale, d'altronde per tutti era in ufficio, apro la porta lei entra si chiude la porta dietro e mi bacia, la allontano e la guardo, è come sempre sobria ma elegante, indossa un cappotto scuro, si vede la gonna grigia al ginocchio, noto che oltre alla borsetta ha anche una borsa da viaggio, notata la mia curiosità- sai ho scoperto che una nostra filiale aveva dei problemi, così dovrò stare fuori due giorni. Avremo più tempo, spero non ti dispiaccia.- Dispiacermi ero al settimo cielo e dissi - due giorni interi da dedicare al sesso con te, magnifico.- Poi mi si affacciò un pensiero in testa, se era così decisa, così ...assatanata dove saremmo potuti arrivare, di sicuro gli avrei fatto il culo ma... Sarebbe diventata mai zoccola come Sandra? In fondo speravo non diventasse proprio così, la volevo perversa ma solo per me, non che diventasse una puttana come Sandra pronta a farsi sbattere da chiunque, cazzo! stavo diventando geloso?
Mentre questi pensieri mi passavano per la testa Patrizia era andata in cucina, si era tolta il cappotto e stava preparando la colazione, mi avvicinai da dietro, le baciai il collo e le misi le mani sulle tette , aveva i capezzoli duri, le sussurrai che ero invidioso di suo marito che tutte le notti l'aveva nel letto e io dovevo accontentarmi di una notte, lei senza girarsi disse- lui mi ha nel letto da 20 anni ma non gli è mai interessato, ho avuto più orgasmi in un pomeriggio con te che con lui da quando sono sposata. Ora voglio recuperare, mi devi far godere per due giorni di seguito, devi smettere solo quando non avremo più forze.- Da dietro le alzo la gonna, le accarezzo le cosce, lei apre leggermente le gambe invitandomi a salire con le mani, gioco un po' con il pizzo delle auto reggenti e quindi le tocco la figa, le seguo con le dita il solco tra le labbra, indugio sul clitoride, lei freme, serra la bocca e muove piano il bacino. Si gira mi guarda negli occhi mi abbraccia tira fuori la lingua e mi lecca le labbra, senza che io le dica o faccia nulla si inginocchia mi tira fuori il cazzo dai boxer, lo accarezza con delicatezza, non come la prima volta, e lo porta alla bocca, la lascio fare un po', poi la faccio alzare non voglio avere fretta. Facciamo colazione e ci avviamo verso la camera da letto,. Entriamo in camera da letto, passando raccolgo i completi intimi che ho comprato il giorno prima, lei vede come l'ho disposta e mi guarda leggermente imbarazzata, appoggio i completi sul letto e vado in bagno, devo ancora lavarmi ma soprattutto voglio che lei si giri intorno, che veda tutto, che si renda conto. Quando esco vedo che indossa il completo nero con un reggiseno di raso trasparente, un perizoma anch'esso trasparente bordato di rosso, ha tenuto le calze e le scarpe, è davanti al comò, sta guardando le creme, come si accorge che sono nella stanza si gira e mi viene incontro - come sto? Mi sembro una zoccola, va bene, per i prossimi due giorni voglio essere la tua prostituta non voglio indossare altro che questo, voglio essere sempre pronta.- Le faccio fare un giro su stessa, il suo bel culo viene impreziosito con quel filo rosso nel solco. La faccio sdraiare sul letto le apro le gambe mettendole la testa in mezzo, le stringo il clitoride con le labbra poi le sposto il perizoma e inizio a leccarle la figa, si agita subito, è già bagnata, allarga di più le gambe per offrirsi tutta, mi mette le mani sulla testa come per non farmi andare via; non ne ho intenzione, voglio farla godere più che posso e il primo orgasmo voglio farglielo avere così, le prendo una mano e gliela porto sul clitoride, le dico di toccarsi è un po' “fredda” ma capisce subito cosa deve fare e comincia a toccarsi, sento il dito che ogni tanto entra dentro, si porta anche l'altra mano e si tocca anche con quella, mi allarga le labbra per facilitarmi il lavoro con la lingua. Dieci minuti di rantoli ed esplode in un orgasmo, resto con la bocca sulla figa, voglio bere tutti i suoi liquidi. Quindi mi alzo e la bacio sulla bocca, lei con la lingua mi lecca tutto il viso come per asciugarlo – se comincio così non so se arrivo a sera, sono già venuta ma ho ancora voglia però oggi voglio averti dentro, non mi ancora scopato.- - E' così che ti voglio, voglio sentirti godere in continuazione e non ti preoccupare oggi ti scopo, non immagini quanto e come ti scoperò.- La faccio sdraiare e le appoggio il cazzo sulla figa, lo strofino schiacciandole il clitoride lei mi chiede di infilarlo, si muove per farlo entrare, lo appoggio sulle labbra e comincio a spingere, mi accorgo che fatica ad entrare, lei guardandomi mi dice che è tanto che non viene usata in questo modo e di spingere, di forzarla vuole sentirlo dentro tutto. Visto che è tutta lubrificata do un colpo secco e lo metto dentro, dopo un paio di colpi le pareti si rilassano e posso muovermi per tutta la lunghezza, lei ad ogni movimento sussulta,- lo sento entrare fino in fondo, continua non fermarti, ho tanta voglia.- Con la mano la accarezzo, poi le prendo la sua, come se ne accorge va subito con le mani sulla figa, la allarga, e con un dito si stimola. I suoi occhi sono persi., mi guarda ma non mi vede, non avevo mai visto una donna godere così, mi accorgo che è preda di orgasmi continui, muove il bacino in modo frenetico, ansima geme e mi dice frasi sconclusionate – sono una troia... una troia felice... chiavami fino a che puoi... voglio essere la tua puttana...- Mi sta eccitando in maniera folle, sono costretto ad uscire, non voglio venire subito, come le tolgo il cazzo lei si infila due dita nella figa e continua sola. Non riesco a stare fermo, le infilo nuovamente il cazzo dentro e la pompo con foga, qualche minuto dopo sto per godere e quindi per uscire, mi blocca – non ti preoccupare vienimi pure dentro, riempimi la figa di sborra.- Ancora qualche colpo e le vengo dentro, le scarico l'uccello nella sua figa calda, i nostri liquidi si mescolano. Quando esco mi sposto voglio vedere lo sperma uscire dalla sua figa, lei se ne accorge ma non si copre anzi apre di più le gambe per farmi vedere meglio poi, sorprendendomi, si mette due dita nella figa raccoglie lo sperma e poi le porta alla bocca leccandole. - Stai proprio diventando una porca, sono felice che ti sia sbloccata, che stia venendo fuori il tuo lato perverso, saranno due giorni indimenticabili.- - Si sono contenta anche io ma sei tu che mi fai sentire in questo modo, da quando mi hai proposto di venire qui; ogni volta che ci ho pensato mi sono sentita bagnare in mezzo alle gambe, anche mentre parlavo con mio marito o mia figlia, avevo il terrore di essere scoperta, che si vedesse in faccia quello che provavo e di non riuscire a giustificarlo, anche se avrei la voglia di dire VADO A FARMI SCOPARE COME UNA TROIA mi saliva alla bocca..- Ho ancora il cazzo duro e glielo rimetto dentro, mi sorride, comincia subito a dimenarsi mi comunica che lei già pronta per godere ancora. Ho paura che non reggerò per due giorni, anche se solitamente ho una buona resistenza sento che Patrizia mi stimola in maniera particolare, sarà per la situazione così particolare e coinvolgente. Mentre la scopo sento la mia sborra e i suoi umori che si mischiano, il cazzo quasi non trova resistenza tanto liquido c'è, lo tolgo e glielo metto in bocca, lei avidamente lo succhia, lo lecca, vuole sentirne il sapore, nel frattempo la masturbo e lei mi aiuta, mi guida le dita all'interno della figa mentre lei si stimola il clitoride. Mi giro, faccio in modo di lasciarle il cazzo in bocca e le lecco la figa, sento il sapore del mio sperma e la cosa mi eccita molto, le infilo dentro due dita mentre con le labbra e la lingua le stimolo il clitoride, da quattro colpi di bacino si sfila il cazzo dalla bocca e grida tutto il suo godimento in un orgasmo che la scuote. Rimane sul letto quasi svenuta, non ha neanche la forza di tenermi il cazzo in mano, la guardo la bacio e le sussurro che forse dobbiamo prendere una pausa, non voglio che forzando i tempi rimaniamo senza energie, questi due giorni li voglio godere tutti; è d'accordo con me, restiamo sdraiati vicini e ci assopiamo. Quando mi sveglio lei non è nel letto, la sento che canticchia in cucina, mi alzo e la raggiungo. E' vestita in modo splendido, completino “porno” con su un grembiule, è ai fornelli e stà preparando qualcosa da mangiare, come si accorge della mia presenza, senza voltarsi, muove il sedere, mi avvicino, lo accarezzo e accarezzo anche la sua figa, l'abbraccio e le stringo i capezzoli che diventano subito duri, le chiedo che cosa vuole fare. Si gira e dice – scopare!... mangiamo un boccone e subito dopo continuiamo la mia “istruzione”-
Le dico che va benissimo e ci mettiamo a tavola, la nostra voglia di sesso è così forte che in un attimo abbiamo finito, siamo già abbracciati e stiamo andando in camera da letto. Entrando si sofferma davanti al comò guarda la crema, ne legge le istruzioni poi si gira e guardandomi mi chiede se veramente ho intenzione di metterglielo nel culo, malgrado la crema non è possibile che riesca a farlo entrare, le rispondo che non deve preoccuparsi, entrerà a lei ne godrà. Appoggia la crema e mi abbraccia, mi mette la lingua in bocca e va subito con le mani sul cazzo che è ancora a riposo, mi butta sul letto – aspetta voglio prenderlo in bocca così e farlo diventare duro con le labbra,- si piega e comincia a succhiarlo e a leccarlo con avidità, mi accorgo che si sta divertendo, ma la cosa mi eccita e mi trovo già con il cazzo duro nella sua bocca, lei si alza, mi bacia e, dopo averlo guidato nella figa ci si siede sopra, -ma sei già bagnata, hai proprio voglia- - sono già bagnata da quando siamo entrati in camera e ho visto la crema, ho un po' paura ma sono curiosa anzi, sono così troia che più ci penso e più mi eccito.-
La faccio sdraiare, le apro le gambe e inizio a leccarle la figa, poi, sempre con la lingua le forzo il buco del culo, lei capisce e si posizione meglio, mi lecco un dito e lo metto nella figa fradicia per lubrificarlo poi comincio a infilarlo nel culo, lei non sa cosa fare cerca di assecondarmi ma istintivamente stringe lo sfintere al punto di bloccarmi il dito. Lo rimetto nella figa e poi lo spingo nel culo, mi accorgo che si sta bagnando sempre di più inoltre ricomincia a muovere il bacino con forza. Questa pratica va avanti per alcuni minuti fino a quando, agevolato dal suo movimento le infilo tutto il dito nel culo, mi stringe con i muscoli ma ormai sono dentro e comincio un movimento circolare per allentare le pressione. La guardo in faccia non riesco a capire la sua espressione lei si accorge che sono perplesso e mi dice di continuare che le stà piacendo e questo lo sento, in mezzo alle gambe c'è un fiume in piena, si muove e mi prende in mano il cazzo, prima di portarselo alla bocca si ferma – un dito è entrato ma questo come può entrare. Questo mi sfonda!- Poi, forse eccitata da ciò che ha detto, ha un forte orgasmo quindi comincia un grande pompino, io con il dito continuo a massaggiarle la muscolatura dello sfintere, inizio a infilarle un secondo dito, sento dalle contrazioni delle labbra sull'uccello che cerca di controllarsi, non smette di succhiarlo poi all'improvviso, senza dire nulla, si alza dal letto e si avvicina al comò, prende la crema, si gira verso di me – adesso devi fare sul serio, usa questa e sfondami il culo, non resisto più lo voglio.- Si siede a fianco a me apre il tubetto e comincia a spalmarmi la crema sul cazzo, finito comincia a lubrificarsi il culo, resto a guardarla, per ungersi meglio infila dentro il dito e lo tira fuori, come si accorge che la sto guardando diventa rossa e smette, la rincuoro, le dico che è bellissima e così continua. Appena si sente pronta si mette a novanta gradi e mi invita a prenderla, mi appoggio, le striscio la cappella sul buco del culo e poi glielo metto in figa. Tra i suoi umori, la crema che ha messo su di me e su di lei entra ed esce dalla figa senza alcuno sforzo, lei gira la testa – dai fallo, mi raccomando fai piano ma fallo!- Così le punto la cappella e comincio a spingere, malgrado sia tutto lubrificato fa fatica ad entrare, continuo a spingere e piano piano comincia ad entrare, Patrizia mugola, alternando mugolii di piacere e dolore. Appena sono dentro un po' mi fermo, approfitto per farla rilassare e le chiedo se le fa male, non mi risponde ma appoggia il viso sul cuscino porta le mani sulle chiappe e le apre, con delicatezza ricomincio a spingere quindi lo tolgo, lei continua a tenere le chiappe aperte, le vedo lo sfintere aperto, lo rimetto dentro spingo più forte, d'un tratto toglie le mani si gira mi guarda, sembra sconvolta, mi fa un sorriso strano e con un colpo secco si impala completamente. Lancia un urlo e si blocca ansimando, non so cosa fare, mi ha spiazzato, sento che il suo ansimare di sofferenza si trasforma in godimento, comincia a muoversi, praticamente si sta scopando da sola, io sono fermo come un imbecille e con il cazzo un po' dolorante, è lei a smuovermi - dai scopami. Non vedi che la tua puttana ha ormai il culo rotto, vuole che tu la scopi e che le riempi il culo di sperma, dai fammelo sentire.- Comincio a sbatterla, la sento sotto che freme, ricomincia ad avere orgasmi continui, sento il cazzo duro come un bastone e, forse a causa del dolore di prima è come intorpidito, penso che andrò avanti per parecchio, la sento venire in continuazione e la voglio vedere, la faccio girare la porto sul bordo del letto e le infilo il cazzo nella figa, inutile dire quanto è bagnata, lei dice cose senza senso, si dimena come una matta, allora lo tolgo dalla figa e lo infilo nel culo, entra quasi senza difficoltà quindi alterno un paio di colpi dietro e poi ancora davanti, comincio così con quel nuovo gioco senza smettere. Patrizia è uno spettacolo, ha il volto sconvolto, ha i lineamenti contratti apre la bocca per dire qualcosa ma non riesce, mugola e stringe i denti ad ogni cambio di buco, penso abbia perso il conto delle volte che è venuta, mi guarda, le vedo negli occhi un qualcosa misto tra la felicità e la vergogna, come molte donne si vergogna di godere e di godere più dell'uomo che la scopa, mah!. Aspetto che apra gli occhi e – sei bellissima e io sono felice di poterti far godere, se potessi non smetterei mai.- A quelle parole ha un ennesimo violentissimo orgasmo che la devasta, stacco lei mi dice di continuare che vuole sentirmi dentro ma lo dice quasi farfugliando è sfinita, e poi io voglio tenermi per dopo. A fatica si alza e mi dice che deve correre in bagno, ne approfitto per prendere fiato poi la raggiungo per fare una doccia, si è un po' ripresa, mi segue sotto la doccia, mi bacia, mi dice che è stato bellissimo ma che adesso il sedere le fa male, propongo una sosta, cena e poi....
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