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Anna e... il bagnino (2)


di LeoneDiana
08.03.2019    |    20.212    |    9 9.3
"– Non mi pare così felicemente, visto che bevi aperitivi romantici con i bagnini… se lui sapesse… – Ma lui, sa! – Sì, ti credo! Gli avrai detto che hai..."
E così, verso le 18.30 vai a farti una bella doccia e ti prepari per la tua uscita. È un po’ strano incontrarlo in spiaggia… come farai con le tue borse? Devi appoggiarle in auto? A un certo punto, comunque, andrete via dalla spiaggia, e dovrai cambiarti. Boh, lui probabilmente l’avrà già fatto e saprà come fare. Un’ultima sistemata al trucco e… ti avvicini alla torretta.
– Ehi, Anna, eccoti qua. – Si ricorda ancora il tuo nome e il vostro appuntamento, riguadagnando così qualche punto. – Sto finendo di sistemare le attrezzature, se ti va accompagnami alla cabina: potrai lasciare lì le tue cose.
– Perfetto!
– Se ti va bene, potremmo fare due passi sulla spiaggia, conosco un bel posticino più su.
Vedi che lui prende il suo zaino.
– Cosa porti?
– Un asciugamano, se vogliamo sederci sulla spiaggia…
– Ci sta anche il mio cellulare, e una maglietta, nel caso facesse più freddo dopo?
– Va bene! – mette tutto nello zaino, e vi avviate.

Cominciate la classica conversazione sulle vostre vite, in generale. Il tipo sembra ok: intelligente, simpatico… però devi approfondire quella nota molto stonata che hai sentito prima:
– Senti, ma chi è quella…?
– Quella… oh l’hai vista! Mi dispiace, non so cosa penserai ora…
– Penso che sia la tua fidanzata, e che tu stia uscendo con me di nascosto…
– Fidanzata? Ah ah, no, no… il discorso è l’opposto! Io non mi fidanzo, almeno difficilmente potrei, ora, qui.
– E quindi chi era?
– Vedi, qui le occasioni per uscire con le ragazze non mancano. Come ti sei proposta tu, oggi, è successo con lei ieri. A dire il vero, in quel caso mi sono dovuto proporre io. Ma, insomma, siamo usciti e siamo stati insieme. Con lei, come con tutte, sono molto chiaro: quello che succede, succede… ma nessuna relazione. Ne avrei parlato anche con te, se ci fosse stato qualche sviluppo.
– Probabilmente “dopo”, vero?
– Beh, sì… ma insomma, non è che si può pensare di uscire solo per trovare un fidanzato. Ci si conosce… Quelle che puntano solo a una storia, di solito non si concedono subito. Le altre, stanno a quello che capita. Almeno, credo.
– Quanti cuori hai spezzato finora?
– Cuori spezzati? Dai, non metterla così… Sì, ci sono state anche ragazze che sono rimaste deluse, qualcuna si è messa a piangere… però io, come faccio a saperlo prima? Anche a me, ogni tanto, capita di voler continuare la relazione… ma la maggior parte sono turiste che, al massimo, si fermano 15 giorni e poi spariscono lontanissime da qui.
In effetti, il ragionamento è abbastanza corretto. Non è che dal bagnino ti aspetti l’uomo della tua vita.
– Ora non ho più nessuna speranza, vero?
– Speranza? Oh… beh di sicuro io non cerco un fidanzato, visto che ne ho già uno…
– Cosa? E ti sei messa a fare la moralista con me?
– Beh, se vuoi ora ti spiego.
– Sarà meglio… – dice, ma si capisce che il tono è scherzoso. – Comunque siamo arrivati: ci possiamo sedere in cima a quella duna.

Avete parlato per una quindicina di minuti e non hai fatto caso al cambio di panorama: ti ritrovi in una zona semideserta, una spiaggia libera poco frequentata (ci saranno dieci persone in tutto, a vista d’occhio). Il posto è davvero carino.
Mentre stende il telo mare, ti immagini che stia apparecchiando per un picnic. E, in effetti, estrae dallo zaino una bottiglia di prosecco.
– Ti va?
– Sei proprio organizzato, eh? Sai come fare andare in porto i tuoi aperitivi.
– Se non ti va, lo rimetto via…
– Su, dai, scherzo! – gli metti una mano sulla spalla, per rincuorarlo e per saggiare i suoi muscoletti. – Versa pure!
– Cin cin! Ai finti fidanzati?
– Ah ah! – ridi sorseggiando il vino – Guarda che io sono fidanzata davvero.
– Non mi pare così felicemente, visto che bevi aperitivi romantici con i bagnini… se lui sapesse…
– Ma lui, sa!
– Sì, ti credo! Gli avrai detto che hai incontrato un’amica e ti fermi a fare aperitivo con lei!
– Ah sì? Beh, allora leggi i messaggi dal mio cellulare.
Incuriosito, ti porge il telefono, che provvedi a sbloccare, e si immerge nella lettura, mentre la sua faccia diventa sempre più incredula.
– Ma… davvero? È d’accordo?
– Cosa non ti è chiaro di “Mi raccomando le protezioni”?
– Sì, è vero… ma è strano… stranissimo…
– Lo è anche per noi, non credere. Ma funziona!
– Lo avete già fatto?
– Sì... La prima volta mi ha accompagnata in un bar e ho atteso che qualcuno si facesse avanti.
– Ed è arrivato qualcuno?
– Sì, e non ha aspettato molto prima di provarci.
– E… l’avete fatto?
– Sì
– Ti è piaciuto?
– Sì
– E poi, tra di voi… fidanzati intendo…
– Poi abbiamo fatto una grande scopata e abbiamo continuato a fare l’amore ininterrottamente per tre settimane ripensando a quanto accaduto. E l’abbiamo rifatto un’altra volta, con un mio ex compagno di classe.
– Wow! Da non crederci. E… come vi è venuto in mente?
– Beh, tutti hanno delle fantasie, credo. Noi, invece di tenerle ciascuno per sé, ce le raccontiamo. E spesso facciamo sesso immaginandoci situazioni… trasgressive. Finché, ci siamo resi conto che realizzarle non era così impossibile.
– Sì, ma… come fate ad essere sicuri che questo non vi porti ad allontanarvi, a separarvi…?
– Perché siamo innamorati! Stiamo benissimo insieme, anche a letto, non ci sarebbe nessun motivo per dividerci. È un gioco, che contemporaneamente ci permette di sentirci liberi, e di goderci ancora di più la nostra relazione.
– Mmm…
– Dai, bevi quel prosecco, altrimenti stai solo lì a rimuginare!
– Ok…
La brezza calda della sera ti attraversa i capelli. Il sole comincia a scendere, anche se manca più di un’ora al tramonto, e i colori si fanno più delicati. Ti senti bene, rilassata, tranquilla… parlare ti ha fatto capire ancora di più quello che stai vivendo. Non chiedi nulla, alla vita, di più di quello che ti sta dando: un compagno perfetto, che ti aspetta a casa, e tante occasioni per sentirti te stessa. Sei così appagata che quasi non ti interessa più il sesso con il bagnino…
– Ti va di fare un bagno? – è lui a interrompere i tuoi pensieri. Ti va? Sì, che ti va! Anche se hai appena fatto la doccia, anche se ti farà scendere il trucco… l’aria è così tiepida, e anche l’acqua lo è… chi se ne frega di tutto!
– Certo!
Ti prende per mano e vi precipitate giù dalla duna. Mentre corri, un’irrefrenabile gioia si espande a partire dal tuo cuore, e ti metti a ridere… Ridi forte, ridi di gusto assaporando la tua vita… Fate quattro o cinque passi in acqua e poi vi gettate nelle onde. Riemergi, tiri indietro i capelli e vedi quel bellissimo ragazzo di fronte a te. Sorride anche lui, vi guardate. E la cosa più naturale del mondo è baciarvi. Ti perdi nella stretta delle sue braccia bellissime, e avvolgi la tua lingua alla sua, sentendo il sapore del sale e l’istinto, naturale, di unirti a lui. Ti allontani per un istante, lo osservi imbambolata e sorridente, e vi riattaccate di nuovo. Usi le mani per tenere il suo viso incollato al tuo: vuoi sentire le sue labbra, sei aggrappata a lui con le gambe e, istintivamente, il tuo bacino comincia a salire e scendere. È così che senti che il desiderio si è risvegliato anche in lui: il suo membro si è drizzato e non vede l’ora di fare la conoscenza della sua amante di oggi. E lei non è da meno: la tua vagina risponde al contatto trasmettendoti le sue vogliose vibrazioni e questa volta sei tu, a prendergli la mano, e a invitarlo ad uscire dall’acqua, correndo all’inverso su per la duna, fino al vostro asciugamano, su cui ti distendi invitandolo a fare lo stesso, sopra di te. E vi perdete di nuovo nei baci: è passione pura, passione del momento, vitale, forte. La voglia è tanta e lo desideri subito, dentro di te. Ma siete in un posto pubblico, forse non è il caso. Lui capisce e condivide il tuo desiderio, si alza e si guarda intorno.
– Secondo me, sono andati tutti a cena. – In effetti, non c’è nessuno in vista. – Te la senti di farlo qui?
Ti va? Anche questa volta, come prima, pensi dentro di te: “chi se ne frega di tutto”… Vuoi essere te stessa e sentire la vita scorrere sulla tua pelle, quindi non puoi che rispondere:
– Sì…
Lui ti sfila lo slip e avvicina le dita, con delicatezza, alla tua vulva. È bagnata, e non di acqua di mare: lui capisce che sei già pronta. Mentre si toglie il costume e infila il preservativo, tu rimuovi anche il pezzo sopra. La brezza ti fa accapponare la pelle umida… o forse non si tratta della brezza, è l’eccitazione per quello che sta per succedere, è l’emozione della vita che ti scorre addosso, è la libertà di goderti questa bellissima sensazione.
Ne trovi conferma quando un’onda di piacere ti sovrasta, mentre lui affonda il suo membro eretto dentro di te. Ti stupiscono ogni volta le sensazioni che la tua vagina ti trasmette mentre accoglie un uomo, ma questa ti sembra batterle tutte. Sarà la vista di quei magnifici pettorali, la profondità del suo sguardo o quella schiena che stai toccando con le tue mani lussuriose… Anche lui sembra gradire l’amplesso, il suo volto è percorso dall’ebbrezza e le sue spinte rispecchiano la voglia animale che lo guida. Ti piace, ma senti che vuoi qualcosa di ancora più completo:
– Ti va se sto io sopra?
Sorpreso, o solamente perso nel mondo del piacere, il bagnino non risponde ma ti asseconda. L’asciugamano è stretto e non consente rotolamenti dei corpi, quindi gli tocca uscire e farti salire sopra di lui. L’asta scivola dentro la tua figa abbondantemente lubrificata, e cominci a muovere il tuo bacino. In questo modo, puoi controllare la stimolazione e condurre con precisione la tua corsa verso l’orgasmo. Il suo cazzo infatti ora preme perfettamente sul tuo punto G, e con la mano puoi raggiungere il tuo clitoride. Lui ti fissa in estasi, pensando di avere davanti a sé una dea: i tuoi dolci e piccoli seni svettano e il tuo corpo, magro, è bellissimo. Non riesce a fare nulla, è ai tuoi piedi e completamente trasportato dal momento. Lo sei anche tu, sebbene in modo diverso: muovi il bacino lentamente, avanti e indietro, e assapori le dolci sensazioni che ti stai provocando. Sì, perché sarà anche brutto dirlo, ma la tua è una sorta di masturbazione in cui il bagnino non è molto più che un oggetto. La sua bellezza senz’altro è un aspetto che contribuisce al tuo piacere, ma sei tu che ascolti e stimoli il tuo corpo. Ti perdi in quel momento di contatto con te stessa, amplificato dalla stupenda cornice del paesaggio, dall’odore di salsedine che ti rilassa, dal sole tiepido che ti riscalda, dal venticello che ti accarezza tutta... E ancor di più la tua lussuria aumenta pensando alla situazione in cui ti trovi: nuda, all’aria aperta, sopra a un bagnino sexy che hai conosciuto oggi... la tua mano destra accelera le carezze sul clitoride mentre con la sinistra sali e stringi un tuo seno... Sì, questo pezzo di figo l’hai sedotto tu e ora te lo stai scopando... aumenti il ritmo del bacino e mugoli sempre più forte... stai facendo la zoccola, con il mio consenso... e tra un paio d’ore mi racconterai tutto... non resisti più all’eccitazione di tutto questo, e raggiungi il punto del non ritorno, per venire infine copiosamente, vibrando tutta e gridando in modo incontrollato, per 10 o 15 secondi, mentre anche lui, sopraffatto, afferra le tue natiche ed esplode in un orgasmo lungo e di grande intensità.
Ti appoggi al suo petto e aspetti che i vostri respiri rallentino un po’, prima di dirgli:
– Non male, vero?
– Non male? Queste sono le porte del paradiso... e tu sei l’angelo più zozzo che abbia mai incontrato!
Vi mettete entrambi a ridere, ancora immersi nell’appagamento della vostra sessualità... Smonti dal suo corpo e ti rimetti gli slip, visto che attorno è pieno di sabbia, e indossi la maglietta che previdentemente avevi portato con te. Il sole sta tramontando, e lui ti cinge con un braccio. Vi godete lo spettacolo, anche se mentre lo baci senti che vorresti avere me al suo posto. Ti manco, e mi mandi una foto del tramonto con questa didascalia:
“Qui è bellissimo, ma il prossimo orgasmo, qui, lo voglio con te ❤️”
Trasalisco nella doppia presa di coscienza che sei appena venuta con il cazzo di un altro, e che mi ami, e tra poco sarò io a scoparti, io che posso averti quando voglio, dea della mia vita, che sei mia anche quando godi fra le braccia di altri: “Ti amo ❤️”
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