DALLE PASSIONI NON CI SI PUO' LIBERARE

DALLE PASSIONI NON CI SI PUO’ LIBERARE
QUESTA È UNA STORIA VISSUTA PER CASO. A QUEL TEMPO FREQUENTAVO LA PARROCCHIA DEL MIO PAESE, COME TANTI RAGAZZINI. IL PARRACO CI DISSE CHE UN GIORNO VENIVA LA MOGLIE DEL PRIMO CITTADINO A FARCI LEZIONE. NOI TUTTI EUFORICI DA QUESTA NOTIZIA, IN QUANTO ELENA E UNA BELLISSIMA DONNA DI 40 ANNI. PROFESSORESSA DELL’ISTITUTO DOVE FEQUENTAVO. VESTIVA SEMPRE IN MODO PROVOCANTE FACENDOCI FANTASTICARE SU DI LEI SCOLLATURE MOZZA FIATO, GONNE PICCOLLISSIME, CALZE A RETE, QUANDO PASSAVA PER I CORRIDORI SCULETTAVA COMA UNA CAVALLA IN CAOLORE. QUANDO ERA IN CLASSE PROVOCA TENEVA SEMPRE LE GAMBE APERTE PER LASCIARSI GUARDARE. QUALCHE VOLTA SI È PRESENTATA SENZA MUTANDE. LASCIANDOSI ANDARE, TOCCADOSI LA FICA. UNO SPETTACOLO DA FAR RABBRIVIDIRE UN SCENA PORNO. LEI SI ECCITAVA, QUANDO MI INTERROGAVA FACEDOMI AVVICINARE ALLA CATTEDRA, NOTAVO PER QUANTO VOLEVO COPRIRMI IL BOZZO E LA MACCHIA DI SBURRO. L’ITRERROGAZIONE ANDAVA AVANTI, PER FARGLI CAPIRE CHE LA SCENA E SATA DI GRADIMENTO, MI TOCCAVO E LEI PER RICAMBIARE SI LECCAVA LE LABBRA. LA VOGLIA DI CHAVARLA SI ERA IMPADRONITO DI ME. DOVE ESCOGITARE E METTRE IN ATTO, IL MODO DI COME POTERLA POSSEDERE.
ERA ARRIVATO IL GIORNO IN CUI ELENA SAREBBE VENUTA A FARCI LEZIONE. CI SALUTO TUTTI CON UN BUON GIORNO. È SI AVVIO VERSO LA SAGRESTIA, DOVE DON GERMANO ERA INTENDO A PREPARARE LA SANTA MESSA. MI ALZO E MI AVVICINO ALLA PORTA PER VEDERE E ASCOLATRE COSA SI DICONO. LA SCENA CHE VEDO È PADRE GERMANO CHE BACIA ELENA, LA MANO DI ELENA SOTTO LA VESTE DEL PADRE CHE GLI FA UNA SEGA. HANNO CONTINUATO COSI PER UN BEL PO. DON GERMANO ALZA LO SGUARDO VEDE ME CON L’UCCELLO DI FUORI CHE LO MENO. MI FA CAPIRE DI RESTARE LI CHE LI APOCO SAREBBE TOCCATO A ME. LA FA GIRARE DI SPALLE, ELENA SI PIEGA SULLA SCRIVANIA DON GEERMANO MI FA CENNO DI AVVICINARMI. QUESTO È IL MOMENTO CHE AVEVO TANTO FANTASTICATO CHE SI STAVA REALIZZANDO. IN SILENZIO SONO DIETRO DI LEI DON GERMANO GLI DICE DI CHIUDERE GLI OCCHI E IMMAGINARE E DI RACCONATRE COSA DESIDERA. ELENA DICE IN CLASSE C’E’ UN RAGAZZO, VORREI CHE FOSSE DIETRO DI ME. FULVIO QUESTO È IL SUO NOME, DON GERMANO DICE A ELENA SE FOSSI QUI ADESSO COSA VORRESTI CHE TI FACESSE. ALZARMI LA GONNA, VEDRA’ CHE NON PORTO LE MUTANDINE COME QUANDO SONO A SCUOLA. PIEGARSI CON LA LINGUA LECCARMI TUTTA, SENTIRA QUANTO SONO BAGANTA. DOPO UN PO LA FAREI ALZARE GLI DIREI DI TIRARLO FUORI E APPOGGIARLO SFIORARE LE LABBRA SENZA INTRODURRE DENTRO PER GUSTARE UN PO DI ODORI. GLIELO LO PRENDEREI TRA LE MANI E LO PORTEREI VICINO LA FESSURA E GLI DIREI DI SFONDARE TUTTO CON FORZA. TROIA DI UNA CAGNA IN CALORE TI PIACE TANTO DICE DON GERMANO A ELENA SI COME ADESSO CHE HO IL CAZZO IN FICA E LO SENTO FINO ALLA GOLA DAI CONTINUA E RIEMPIMI TUTTA VOGLIO RIMANERE INCINTA DI TE PENSANDO CHE FOSSE DON GERMANO. DOPO UN PO CHE IL CAZZO E DENTRO DI LEI SENTE LE CONTRAZIONE E AVVERTE UN CALORE E LO SBURRO. DO GERMANO MI DICE CHE È ORA DI ANDARE MI RIVESTO E VADO VIA. TRASCORSI TRE MESI DA QUANDO LO CHIAVATA VEDO ELENA SORRIDENTE E CI INFORMA CHE ASPETTAVA UN BIMBO.