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UNA VERA PAZZIA


di Membro VIP di Annunci69.it Tuttodentrofinoinfon
18.08.2020    |    1.008    |    0 9.8
"Come si dice la situazione fa l’Uomo ladro..."
Una vera pazzia
Sono Francesco, situazione che non doveva mai capitare. E il 22-12-2019, si respira aria di festa e di famiglia, come tutti gli anni. In questo periodo, coppie separati per motivi di lavoro si uniscono. Mia cognata Carmela la (Cavallona) per tutta la famiglia per quanto è bona. Lavora a Milano da poco, dopo tantissimo pellegrina re è riuscita ad avere un incarico in ospedale. Mi ha visto crescere, più grande di me di quindi anni. Oggi compio venticinque. Il nostro è un rapporto confidenziale, si è consolidato come madre e figlio. Ci siamo fatte molte confidenze. In una di queste, dove si parlava di sesso, gli racconto la prima volta che ho fatto sesso con una ragazza più grande di me.
Nel raccontare avverto e sento che il nostro rapporto, può scivolare nella lussuria. Carmela è curiosa, mi fa mille domande, capì che gradiva che gli raccontassi, incomincio a dirgli che la persona in questione e una di famiglia, ma senza dirgli il nome. Andavo a ripetizione di matematica avevo quindi anni. Ogni volta che mi recavo a casa sua, si faceva trovare sempre sola, con abiti succinti, scollature mozzafiato, gonne cortissime. Faceva di tutto per farmi arrapare, a quell’età gli ormoni sono a mille, bastava poco che la minchia viene dura. Teneva le gambe aperte per farmi vedere che non portava le mutandine, mettendomi la fica davanti. Mi veniva vogli di tirar fuori la linguae di leccargliela tutta. In tanto in tanto facevo uscire la lingua per bagnarmi le labbra lei andava in estasi, portava la mano sulla coscia e la faceva scivolare sotto la gonna. Avevo trovato un rimedio per segarmi per non farmi accorgere scucivo le tasche, ma, lei capiva dal roseo del viso e mi domandava cosa provocava tutto questo, inventavo mille scuse. Un giorno mi domanda se le piacevo, mi feci più audace e gli rispose che mi fa eccitare da impazzire, che e il mio pensiero fisso, la notte mi sveglio con il cazzo duro mentre lo ingoia, lei ascoltava senza proferire parola.
Quel giorno a casa c’era anche il marito Antonio, lo vedevo andare da una stanza all’altra, buttando gli occhi su di noi, ogni volta che passava davanti alla nostra stanza, la cosa si faceva ancora più piacevole. Allungai la mano sopra la gamba, feci scivolare in mezzo la coscia a toccare la mutandina. Toccami la sento bramare del desiderio. Le dita si fanno spazio toccano la fessura calda, ha una purchiacca, carnosa la bocca scivola sopra a quei lembi di carne sporgenti, le bacio come se fossero le labbra della bocca. Lei Non si trattiene urla ahahahahahahah, Mi alzo tiro fuori il cazzo, si avvicina con la bocca e incomincia a baciarlo, lo fa scivolare lentamente tutto dentro, le piace giocare la troia. Sento lingua avvolgerlo, leccalo aaaahhhaaaahhh godo come un pazzo, continua, continua così, più forte dai fammi sburrare, le dita continuano a eccitarlo gioconda sù e giù mi piaceva. Voleva essere chiavata dal cazzo, la bocca aperta mi muovevo dentro fuori assecondando il capo con le mani. ogni tanto quando non aveva il cazzo tra le labbra, m’incitava a continuare di non fermarmi. Ormai la gioia di possederla era finita, ora godevo il suo corpo. Si lascia girare, si appoggia sul tavolo con le mani da dietro le alzo la gonna m’inginocchio dietro gli apro le chiappe con le mani, sento il suo odore, mi avvicino a lei, alzo lo sguardo e vedo Antonio che ci osserva compiaciuto di quello che stava capitando, tira fuori il cazzo e incomincia a segarsi di brutto. Lei mi dice continua a mio marito gli piace guardare mentre mi montano. Gli infilo la testa in mezzo alle gambe, con la lingua a lubrificare per bene tutta la vulva. La sento gocciolare e pronta per essere montata, anche Antonio e partecipe mi dice di chiavarla ora è pronta. La vede con il viso che non riesce a trattenersi. Mi alzo mi avvicino dietro di lei e gli dico di prenderlo con le mani e infilarselo dentro, ubbidisce se lo porta vicino alle labbra, per eccitarsi, e non sentire dolore della penetrazione. In un colpo solo il cazzo e dentro di lei. La sento agitarsi, muoversi le mani appoggiate hai fianchi con il cazzo che la fa da stantuffo dentro fuori ahhhhhhhhhhh dai non fermarti continua, grida lo sente nelle viscere che la spacca in due, più forte vuole che questo non finisca mai, la voglia di sentirsi Donna che da piacere. All’improvviso la sento meno con le gambe si rilassano, lo sburro che cola dalla fica abbiamo goduto nello stesso attimo, anch’io sfinito crollo a terra. In silenzio, per subliminale e rivivere, questi attimi. Tutte e tre.
Carmela rimasta in silenzio fino alla fine del racconto. Vuole sapere se e piaciuto, se sono rimasto soddisfatto. Ho visto che si mordevo le labbra, strofinava le mani sulla figa. In quel istante il nostro rapporto è cambiato. Ci sentiamo telefonicamente quasi tutti i giorni, In mezzo a un discorso mi confida che mio fratello gli ha regalato un fallo di gomma, da usarlo ogni qualvolta avverte il desiderio di sesso, avrebbe superato la lontananza e le tentazioni. Veniamo adesso al fatto compiuto. Mio Fratello Paolo, mi chiede se poteva andare apprendere Carmela all’aeroporto, avendo la solita partita di calcetto. Carmela di questo sì e sempre lamentato. Della poca attenzione, che mio fratello gli dedicava, sessualmente, è una Donna insoddisfatta. Gli dico che sono libero e ci posso andare. Voglio sfruttare la situazione per fottermela, più fragile alle mie avance, dal fatto che le manca il cazzo da così tanto tempo. Come si dice la situazione fa l’Uomo ladro. Sono all’aeroporto guardo il tabellone luminoso degli arrivi, annunciano l’arrivo dell’aereo da Milano. Caspita sono eccitatissimo un Torooooo ho il cazzo duro. La vedo arrivare gli sguardi sono intensi e lunghi fino a che non ci abbracciamo un abbraccio lungo, forte con un intensità pazzesca. Avverte la minchia dura sotto il pantalone s’infila nella sorca. Gli dico ho una sorpresa. Carmela, mi zittisce sarà quello che tieni nei pantaloni. Si è da molto che fantastico questo momento. La bacio le lingue si con torciano una sopra l’altra, gli infilo la mano sotto la gonna arrivo sulla fica tutto questo accade agli occhi di tutte le persone che si trovavano in aeroporto tanta che la voglia ci ha preso. Ci dirigiamo verso i bagni continuo a massaggiarle la fica i baci si susseguono uno dietro l’altro i respiri e le contrazioni mi fanno capire che le piace, anche le dita che percorrono la sorca avvertono che è pronta per essere montata. La spingo al muro
Le strappo il tanga, ci gioco un altro po’, prima di penetrarla, con la minchia dura, lo faccio scivolare sulle labbra. Carmela si spinge all’indietro per riceverlo tutto dentro supplica fai piano che da un bel po’ che mi manca il cazzo, i movimenti sono sincronizzati frenetici gli vedo il viso, si morde le labbra ahhhh ti piace troia essere cavalcata come una cagna gli ho spinto la cappella fino a farle dilatare la sorca, gli è entrato dentro. Nooooo… Francesco, nooooo cazzo mi fai male
aaaahhhhhh…. Aaaaaahhhhh. Il cazzo si fa più duro e largo dentro di lei, le spacca la fica la sento sanguinare dai spingi squassami tutta, tuo fratello è uno stronzo non mi ha fatto mai godereeeeee……Così tanto dai continua mio Torooooooo da monta. Le fiondate sono così violente che le natiche si fanno rosse la sento gridare ancora continua non fermarti lo voglio tutto dentrooooo. Si va avanti cosi per un bel po’, le dita sfiorano più volte il buco del culo. Cosa vuoi fare, Francesco con queste parole lei interruppe i mie pensieri. voglio inculare troia ….. voglio sentirti quanto sei porca, avevo appena spinto la cappella al buco del culo Noo… Noooo.. Il suo urlo atroce cazzo mi fai male….. aaaahhh aaaaahhhhh. Vedevo il corpo di mia cognata che si spingeva dietro per prenderlo nel culo. Fatti inculare troia, Carmela, non smetteva più di gridare aaaahhhh aaaahhhh Misi le mani entrambe sui fianchi cominciai a muovermi avanti indietro prima lentamente poi con maggior intensità spinsi sempre più avanti la testa urtava lo specchio , prendilo tutto nel culo cosiiii dai brava fatti inculare che stupendo culo che hai troia. Urlava oddio Francesco me lo rompi cosi siiiiiiii ti rompo il culo siiiii… andammo avanti per un bel po’ la senti urlare oddio, Francesco mi hai riempito il culo di sburro. Vedo gocciolare da quel buchino il mio sperma, uno spettacolo che va ancora avanti . con mio fratello seduto nel salone e noi in cucina a fare sesso. Felici cosi a continuare il nostro gioco.
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