Racconti Erotici > tradimenti > La santarellina di mia moglie in sacrestia - parte 3 - la fine
tradimenti

La santarellina di mia moglie in sacrestia - parte 3 - la fine


di marco77_77
16.08.2022    |    10.667    |    6 8.3
"Don: “nella vita di tutti i giorni dobbiamo superare tante difficoltà, la mia missione è quella di starvi vicino come guida e come vostro sostegno in caso di..."
Passarono una o due settimane ed in questo periodo cercavo di non lasciar trapelare niente con il mio comportamento, tutto filava liscio, perfino i nostri rapporti erano tornati alla normalità. Certo, in cuor mio ero frustrato sapendo che mia moglie era abituata a ben altri trattamenti ma, cercavo di fare la mia parte.
Una sera a cena mia moglie disse di aver rivisto Natascia, la nostra vecchia amica, hanno trascorso del tempo insieme e vorrebbe riavvicinarsi a lei come eravamo vicini da giovani, mi disse che Natascia avrebbe piacere di ospitarci a cena per stare insieme e parlare del tempo passato.
Avevo subito interpretato l’invito di Natascia come una sorta di cena mirata al voler far desistere mia moglie dai suoi incontri con il parroco.
Confermai la mia disponibilità, ci organizzammo lasciando i bambini presso i suoceri quindi andammo in città, a casa di Natascia. Mia moglie aveva una camicia bianca ed un pantalone nero molto attillato.
Natascia ci accolse calorosamente, ci baciammo da vecchi amici e subito ci offrì un aperitivo per metterci a nostro agio.
Eravamo in salotto seduti comodamente sui divani parlando e scherzando normalmente quanto ad un tratto il mio sguardo raggiunse la tavola in cucina, Natascia aveva apparecchiato per quattro persone, il mio respiro si blocco ed il cuore inizio a pulsare forte.
N: “Marco che ti succede?!, cosa hai visto un mostro?!”
Io: “no, scusami, ho notato che aspettiamo un quarto ospite, hai ripreso a frequentarti con Andrea, è lui?”
Chiesi sperando in una sua risposta affermativa ma, invece:
N: “No Marco, ma con Andrea abbiamo ripreso a vederci e, ci stiamo lavorando, diciamo così. Stiamo aspettando un’altra persona, un uomo che ultimamente mi ha aiutato molto, anche con Andrea e potrebbe essere utile anche a Voi”
Suona il campanello e Natascia si alza per aprire la porta, esclamando:
N: “ Deve essere il Don, è arrivato”
Arrivò la certezza che non volevo ricevere.
Il parroco si fece strada in casa di Natascia, ci salutò ed anche noi facemmo altrettanto, era vestito con un camicia nera ma non era quella talare, forse non voleva dare nell’occhio fuori dal suo paesello.
La cena ebbe inizio e così anche la conversazione, si parlava di tutto ed il parroco non perdeva occasione per rimarcare la sua disponibilità nell’aiutare il prossimo, sosteneva che siamo tutti sue pecorelle e possiamo rivolgerci a lui per qualsiasi problema.
Don: “nella vita di tutti i giorni dobbiamo superare tante difficoltà, la mia missione è quella di starvi vicino come guida e come vostro sostegno in caso di difficoltà”
La sua voce profonda e le sue parole erano confortanti, il parroco riusciva a farsi ascoltare e le due fanciulle annuivano ad ogni sua indicazione.
Natascia, vestita con una gonna lunga fino al ginocchio ed una maglietta aderente, ci deliziava con le sue pietanze e dell’ottimo vino. Dopo il secondo eravamo tutti molto a nostro agio. Volevo portare il discorso sulla vita matrimoniale e sulla fedeltà ma ogni volta che provavo ad entrare nel concetto, subito gli altri riuscivano a depistarmi.
Mia moglie era sempre seduta accanto a me, ascoltava il pastore con occhi dolci.
Il Don si alzò per approfittare del bagno, successivamente mi resi conto che anche Natascia non era più con noi, chiesi a mia moglie e lei fece spallucce, disse di non sapere dove fossero.
Aspettammo alcuni minuti poi presi mi moglie per mano ed inizia ad andare nelle stanze sul retro chiamando Natascia, non ricevetti nessuna risposta, continuai e notai una luce accesa attraverso una porta socchiusa.
Iniziammo a sbirciare come ragazzini, aprimmo la porta e vedemmo Natascia a gattoni sopra il letto matrimoniale, era completamente nuda e dietro di lei, proprio alla fine del letto c’era il Don in piedi, senza pantaloni con indosso solo la sua camicia nera aperta. Il Don stava pompando Natascia con movimenti regolari e decisi, lei aveva gli occhi socchiusi forse non ci aveva neanche sentiti arrivare.
Il Don ci sorrise.
Vedevo il suo bastone uscire ed entrare nella fica di Natascia, doveva sentirsi profondamente appagata, piena, neanche si girò quando il Don disse
Don: “venite avanti figlioli non siate timidi”
Mia moglie nel frattempo si era già sbottonata la camicetta e lasciava intravedere il suo reggiseno, fece due passi verso i due amanti esclamando a voce bassa: “mmmmmm”
Io: “amore? Dove vai?”
Mia moglie guardandomi disse: “Marco, il Don ha detto che possiamo avvicinarci”
Mia moglie raggiunse il Don e gli mise una mano sulla spalla accarezzandolo delicatamente.
Il Don si era ben piazzato, anche a gambe leggermente divaricate era più alto di noi.
Dopo alcuni minuti il Don appoggio le mani sul letto portando il suo petto a contatto con la schiena di Natascia, questo movimento mise in bella mostra il suo sedere ma soprattutto le sue grosse palle, mia moglie non perse un istante, si sposto leggermente dietro di loro ed allungo una mano per tastare i grossi coglioni del Don.
Mia moglie mi guardò negli occhi e disse: “Marco, guarda che palle il nostro Don, sono piene piene”
Vedere la mia mogliettina adorata soppesare con la sua manina delicata quelle grandi palle mi stava facendo eccitare.
Il Don si girò verso mia moglie e disse sorridendo: “a volte sembra non bastare”
Io: “amore ma cosa stai facendo, vieni qui”
Don: “Marco, stai tranquillo, io aiuto le famiglie con le parole ma, a volte quelle non bastano, devi vedermi come un aiuto. Il mio aiuto serve ad impedire che tua moglie cerchi qualcosa fuori dalla famiglia, io sono sopra la famiglia, non è tradimento, io assolvo i peccati”
Dicendo queste parole il Don sfilò il suo bastone gonfio dalla figa di Natascia e permise a me ed a mia moglie di poterlo osservare in tutta la sua maestosità. Oltre ad essere grosso era anche nodoso, la sua cappella violacea sembrava pulsare.
Mia moglie non staccava lo sguardo dal cazzo del Don, era ipnotizzata.
Natascia si riprese, si alzo e potei ammirarla finalmente da vicino, il suo seno abbondante aveva i capezzoli con aureole belle grandi, mi stavo eccitando ancora di più.
Il Don si sedette sul letto lasciando i piedi larghi a terra, aveva anche una discreta pancia ma credo che le donne non la badassero affatto.
Mia moglie mi guardo dicendomi: “Amore ma, se il Don è sopra la famiglia e non è tradimento, non ti dispiace vero? se anche io?”
Il Don sorrise
Mia moglie nel chiedermi il consenso si era già posizionata in ginocchio tra le gambe del Don, non mi diede neanche il tempo di rispondere che subito afferrò il cazzo e lo prese in bocca.
La mia erezione mista a rabbia mi stava facendo impazzire, tutto questo teatrino era stato studiato per farmi accettare la situazione che avevo avanti agli occhi.
Don: “brava cara, sfogati, liberati delle tue ansie, potrai tornare a casa rilassata pronta per riprendere la vita quotidiana”
Il Don accarezzava la testa di mia moglie che pompava bella decisa, poi il Don afferrò il suo cazzo alla base, allontanò mia moglie sfilandole il cazzo dalla bocca ed inizio a picchiettarla con il cazzo sul suo bel visino truccato. Lei tirò fuori la lingua per invitarlo a rimetterlo dentro ma, il Don continuava a sbattere il suo cazzone in faccia a mia moglie.
Il Don si piegò leggermente indietro e con la mano, ancora in testa a mia moglie, la guido fino alle palle che prontamente lecco. Credo sia arrivata anche a leccargli il buco del culo, il parroco ad un certo momento chiuse gli occhi dal piacere che stava provando.
Don: “brava figliola, brava”
Natascia tornò portando con se un gel lubrificante, riprese la sua posizione a carponi sul letto mostrando al Don il suo bel sedere dove, con due dita si stava spalmando il gel nel culetto.
Don: “figliola adesso devo occuparmi della padrona di casa”
Con rammarico mia moglie dovette rialzarsi per dar modo al Don di approfittare del culo offerto da Natascia.
Il Don si posizionò sul letto dietro Natascia ed iniziò a penetrarla nel culo, inizialmente Natascia fu costretta a qualche piccolo grido di dolore ma subito dopo iniziò a gemere copiosamente.
Il Don pompava con foga e mia moglie era ancora li in ginocchio, accanto a loro, nella speranza di poter avere la sua parte. Dopo diverse pompate il Don venne nel culo di Natascia riempiendola abbondantemente, si distesero sul letto stravolti.
Mia moglie tornò da me con aria delusa ma subito mi disse:
“Amore, non ti dispiace vero se qualche volta invitiamo anche noi il Don a cena?”
Io: “Per il momento andiamo a casa e facciamo l’amore poi, vedremo”
Tornammo a casa e facemmo l’amore con tanta passione, eravamo eccitatissimi, il problema è stato affrontato ed in qualche modo ce lo siamo buttato alle spalle, diedi a mia moglie il consenso di invitare il Don a cena ma, doveva essere presente anche Natascia!
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.3
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La santarellina di mia moglie in sacrestia - parte 3 - la fine:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni