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Giorgio: semplicemente un sogno


di Albertina
11.12.2021    |    686    |    2 8.6
"A quel punto io cado come in trans (non nel senso del travestito, ma nel senso di cadere come dentro un sogno, un sogno a lungo desiderato)..."
Finalmente è successo!
Dopo anni di chat, annunci, messaggi... una persona conosciuta su Annunci69 mi scrive e cominciamo a scambiarci i nostri interessi: io esclusivamente passiva, con tanta voglia di far esplodere la mia femminilità, lui maschio voglioso con tanta voglia di... infilarlo nel culetto.
Ma la cosa più interessante è che abitiamo nella stessa città, a pochissimi chilometri l'uno dall'altra. All'inizio non mi sembrava vero: le solite bufale degli uomini super-dotati che dicono di fare sesso in modo mirabolante, aprono, inondano, sfondano... poi spariscono nel nulla dietro una falso nick.
Ma con Giorgio è stato diverso: complimenti e voglia di sfondarmi ce l'aveva pure lui, ma dopo qualche giorno di scambi affettuosi, solo virtuali, mi dice che lui ha casa libera e che, la mattina (quando la moglie è al lavoro) lui può anche ospitare.
All'inizio ero un po' diffidente: le solite promesse: andiamo, facciamo, ti spacco tutta...
Ma dopo qualche esitazione ci diamo appuntamento: mi aspetta alle 9.30 sotto casa sua.
Io non ci credo e la mattina del giorno in cui avremmo dovuto incontrarci ero molto titubante: sarà vero? sarà la solita bufala?
La strada da fare era poca e, mi son detta, tentare non costa nulla, sicuramente sul piazzale dove c'eravamo dati appuntamento non ci sarà.
E, invece, appena entro nel piazzale lo vedo e mi sorride.
A quel punto io cado come in trans (non nel senso del travestito, ma nel senso di cadere come dentro un sogno, un sogno a lungo desiderato).
Erano anni che cercavo un incontro reale e il sogno si stava realizzando.
Parcheggio l'auto, scendo e lo seguo; ha dei modi affabili, è gentile, mi accompagna a casa sua, al primo piano di un condominio. Entro, ha una casa grande, mi fa accomodare in una stanza da letto, mi dice di spogliarmi.
Io ero come imbambolata, comincio a togliermi la giacca, il maglione, la camicia, poi - come fosse la cosa più naturale del mondo - mi tolgo scarpe calzini, sfilo i pantaloni e tolgo gli slip, lui mi sfila la maglietta, finisco di essere tutta nuda davanti a lui che, nel frattempo, si è spogliato in una frazione di secondo e sta col suo pendolo di fuori.
Non posso fare a meno di guardarlo: è enorme, grosso di circonferenza e lungo. E' almeno il triplo, come dimensioni, del mio (che ho un clitoride insignificante), non riesco a staccare lo sguardo dal suo pisellone. Mi viene spontaneo prenderlo in mano, accarezzarlo dolcemente, con la mano non riesco a prendere tutta la sua circonferenza, ma poi la voglia di baciarlo è irrefrenabile: mi inginocchio e glielo prendo in bocca, comincio a succhiarlo, leccarlo, baciarlo, stringerlo in mano. Sento la sua cappella enorme in fondo alla gola, è straordinariamente dura e turgida, pulsa sulla mia lingua e sento qualche gocciolina di sperma caldo che mi impasta la bocca.
Giorgio è gentile, sento che gli piace il pompino che gli sto facendo, lo sento anche dal pisellone che diventa sempre più gonfio e duro. Mi prende le spalle e mi mette sul letto, è deciso, mi alza i fianchi e mi costringe a offrirgli il culo, mi allarga le cosce.
Poi comincia un lavoro delizioso con la sua mano dentro il mio buchino, mi fa eccitare da morire - intanto - non mi accorgo che mi sta allargando il buchino.
Poi sento qualcosa di caldo bollente che si appoggia sul mio sfintere, è qualcosa di grosso che non riesce ad entrare.
Lo sento pulsare fra le mie chiappe e poi, dolcemente, entrare e sembra non finisca mai di entrare, sembra un treno che penetra dentro, prima lentamente poi sempre più ritmato e forte.
Anche Giorgio è eccitato, mi possiede a lungo e, ormai, il mio culetto non oppone più alcuna resistenza. Mi gira e mi rigira in tutte le posizioni, me lo mette in bocca (avrò la gola arrossata per tre giorni) e ormai sono come una bambola fra le sue braccia vigorose.
Ma la cosa più bella è la mia sensazione di essere finalmente femmina, di essere totalmente posseduta da un vero maschio; il mio culetto si è trasformato in una fica larga e accogliente e io mi sento totalmente sua. Per la prima volta in vita mia mi sono sentita me stessa: una donna che vuole donare amore al suo uomo.
Grazie, Giorgio, spero che sia soltanto l'inizio di una lunga storia d'amore (e... anche di sesso... perché il tuo pisellone è indimenticabile).




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