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il tassista


di pzimox
21.06.2020    |    1.093    |    2 9.7
"Mi ero fatto cliente abituale un tassista riminese dal quale mi ero fatto dare il cellulare e lo chiamavo la mattina in cui partivo..."
Premetto che questo è un racconto autobiografico e relativamente recente.
Era un periodo che andavo spesso a Rimini per lavoro. Partivo da Roma in treno e arrivavo a Rimini tardo pomeriggio. Ogni volta era un dramma trovare un taxi fuori stagione.
Mi ero fatto cliente abituale un tassista riminese dal quale mi ero fatto dare il cellulare e lo chiamavo la mattina in cui partivo. Si chiamava Federico. Lui si faceva trovare alla stazione e mi accompagnava in albergo. Era gentile, simpatico e cortese come tutti i romagnoli. Dopo le prime due tre volte, avevamo preso confidenza e chiacchieravamo durante il tragitto. Io avevo 45 anni e come adesso, mi tenevo bene. Snello, tonico, gambe snelle e culo molto molto appetitoso. Lui poteva avere sui 50-55. Barbone, molto robusto, tatuato, altissimo. Mi intrigava proprio per la sua corporatura e fantasticavo varie cose su di lui. Mi parlava spesso di donne e di come si fosse scopato varie turiste. Ero io che lo incitavo e mi piaceva sentirlo parlare e raccontare. Lui chiedeva anche a me e dopo le prime volte io gli avevo confessato che ero omosessuale e che anche io me l'ero spassata ma nell'altra sponda. Lui, all'inizio era rimasto spiazzato e si era intimidito, ma io lo avevo incoraggiato dicendogli che per me il sesso ero bello sempre e anzi mi piaceva molto sentirlo raccontare perchè era divertente. Lui si era sbloccato ed era tornato il Federico di sempre, allegro e gioviale e sempre pronto alla battuta. Un giorno, giuro senza secondi fini, gli dissi che quella sera mi sarebbe piaciuto farmi una bella scopata ma non avevo compagnia e gli chiesi se conoscesse un locale gay dove potessi andare. Lui mi sorprese e mi disse che conosceva un locale dove andavano i travestiti e che se avessi voluto mi ci avrebbe accompagnato visto che era anche frequentato da bella figa. Gli chiesi allora come potesse fare con sua moglie, e lui mi confido che con sua moglie ormai scopava poco e quella settimana era in visita dalla madre e che aveva voglia anche lui di svuotarsi. Ero perplesso. Da una parte mi andava e dall'altra non volevo che si prendesse troppa confidenza. Nella vita ci sono volte, però, dove mi piace buttarmi senza pensarci e inoltre ero troppo eccitato e gli dissi di si. A quel punto gli chiesi anche se avesse intimo della moglie da prestarmi e lui mi disse che sarebbe passato a prendermi verso mezzanotte, saremmo passati da casa sua e avrei potuto scegliere. Arrivato in albergo, mi lavai e mi depilai ben bene. Erano gli anni in cui mi depilavo totalmente. Mi pulii bene il retto e mi riposai un poco. A mezzanotte era fuori che aspettava. Come promesso era in tiro e mi accompagno a casa sua. Era piccolo e l'armadio della moglie abbastanza fornito. La moglie ormai doveva essere sovrappeso e quindi puntai su slip, collant. Trovai un rossetto e mi truccai bene. Mentre provavo l'intimo, Federico, faceva sempre meno velati apprezzamenti, fino a quando mi convinsi a sfilare praticamente per lui. Cambiavo slip e scarpe coi i tacchi. Mi venivano strette ma riuscivo a starci. Mi cambiavo e sflilavo. Gli passavo davanti e sfilavo.
Chi sà come sbaveranno per te, mi disse. Sei meglio di mia moglie. E mentre lo diceva si toccava in modo vistoso. Io ero davanti ad un grande specchio e notai chiaramente che si toccava il cazzo. Mi misi a provocarlo in modo smaccato. Ciondolavo il culetto depilato e le gambe magre e lisce. Fu allora che lui abbasso la cerniera dei pantaloni, si sbottono e si slaccio la cintura e mi mostro il suo cazzo bello duro!! Non sapevo che fare ma ormai che senso aveva fermarsi!! Sapeva tutto di me. Si avvicinò guardandomi in faccia mi mise le mani enormi sulle spalle. Era il doppio di me e mi costrinse a inginocchiarmi. Mi prese i capelli per la nuca e ficco il cazzo in bocca. Io presi il cazzo in mano e cominciai a leccargli la cappella e l'asta. Gli leccai le palle e rimisi l'asta in gola. Cominciai a pompare e lo senti godere...........mi fermo e si abbasso ponendosi diete il mio culo. Si abbasso e sputo con forza sul buco. Lo massaggio bene il mio ano stretto......non sapevo se sarebbe riuscito a penetrarmi subito ma lui mi ficco prima un dito e poi due in culo......gli dissi.."ti prego mettiti il preservativo". Lui non parlo neanche e mi poggio la cappella spingendo piano......sapevo di essere eccitato ma mai cosi...entro subito!! Tutto. Piano e a fondo. Comincio a pompare profondo e si vedeva che ci sapeva fare. Mi bagnai subito la punta del cazzo. Stavo venendo piano piano. Guaivo come una cagna... "fottimi....come è bello.....fottimi, fottimi.....fai quello che vuoi".....Fu allora che lo usci, si alzo e si spoglio nudo..Era bellissimo e grosso. Mi alzo e mi porto a letto. Mi fece impalare su di lui e mentre mi teneva ferme le anche, mi sbatteva. Sentivo il cazzo dentro la pancia......venni copiosamente, liquido e caldo.......lui ancora no. Mi lascio cadere sul letto e si alzo. Mi porto a pancia in giù e mi si sdraio sopra. Mi infilo il cazzo di nuovo nel culo e giù pesante....non riuscivo nemmeno a urlare finchè non senti un litro di sperma inondarmi il culo. Non so da quanto non scopasse ma mi riempi in modo indegno.......Mi feci la doccia e dopo la doccia mi riscopò di nuovo senza ritegno.....mi scopo 4 volte in una notte e mi riaccompagno all'alba......... Nei due giorni successivi non feci che pensare a lui. Lo chiamai per farmi riaccompagnare in stazione. Mi prese in hotel ed era vistosamente imbarazzato. Ti prego non parlarne mi disse. Certo gli risposi. Ad un certo punto si fermo lungo la statale e mi disse se gli volevo lasciare un ricordo. Gli dissi di si. Mi fece spogliare e mi inculò sul sedile posteriore. Mi sborro in gola per non sporcarmi e mi fece pulire bene prima di lasciarmi. ........Ancora oggi ci sentiamo
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