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LA MIA DONNA E' MEGLIO 7°


di gioviaf
19.11.2012    |    7.496    |    0 8.9
"Davo forti colpi di cazzo facendola gemere come una gatta in calore e intanto il ritmo aumentava fino a direntare forsennato portandoci cosi' verso la felicita'..."
Rosy eveva un aspetto sensuale, capelli neri che contrastavano con la pelle chiara e gli occhi azzurri, le gambe affusolate coperte da calze velate e scure. Si passava continuamente la lingua sulle labbra e questo mi faceva indovinare la sua eccitazione per la situazione per lei nuova. Abitava fuori citta' e mentre tornavo verso il centro mi chiese di fermare l'auto. "Devo fare due passi per fare pipi' con una certa urgenza". Portai la macchina al bordo della strada, lei scese e si mise fra l'auto e il ciglio della strada. Alzo' la gonna fino all'ombellico e tenendo con la mano sinistra la gonna fece scivolare con la destra lo slippino nero e con estrema lentezza si accovaccio'. Di colpo un filo dorato, a volte impetuoso, diede origine a un piccolo lago ai suoi piedi. Essendomi spostato dal lato passeggero potei osservare tutto e cio' che vidi mi eccito' fortemente.
Quando Rosy si rimise in piedi uscii dall'auto e "Vieni con me, andiamo a fare due passi". C'incamminammo tra gli arbusti e quando fui certo di essere fuori dalla vista della strada mi fermai. Ci accomodammo seduti a terra ma quando feci per prenderla fra le braccia disse che non voleva sporcare l'abito. Mi levai la giacca e ci adagiammo su di essa. Slacciai i pantaloni e lei si sdrao' a terra sulla mia giacca alzando l'abitino e levando lo slip. Mi misi su di lei e subito le infilai il cazzo durissimo nella fica ancora umida di pipi'. Dopo qualche colpo mi alzai e la feci alla pecorina vogliosa piu' che mai e desiderosa di godere. Accarezzai quelle chiappe meravigliose che si tendevano indietro per offrirsi alle mie mani e poi, dopo avergliele allargate per bene, puntai la cappella al suo buco e spinsi fino ad entrare fino ai coglioni nelle profondita' brucianti del suo buco del culo. Davo forti colpi di cazzo facendola gemere come una gatta in calore e intanto il ritmo aumentava fino a direntare forsennato portandoci cosi' verso la felicita'. "Vengo... vengo..." gridavo "Godi.. godi.. lascia tutto dentro" rispondeva lei. Non fece in tempo a finire la frase che senti' un getto caldo spandersi per il suo intestino facendole provare un godimento prodigioso.
Mi sfilai dal culo lei continuava a godere pressandosi con una mano la fica bagnata ma ancora vogliosa .
Risalimmo in macchinia e dopo una mezz'ora entrammo in casa sua. Rosi si spoglio' e anche io mi liberai dei miei abiti mentre lei si stendeva supina massaggiandosi le tette provocanti, gonfie ed allungate sormontate da grossi capezzoli color terra di siena. Mi misi dopra le tette e infilai il cazzo ormai duro fra quelle dolci colline mentre lei le pressava con le mani per imprigionarmi il cazzo fra di esse. Dai capezzoli uscirono due gocce di latte. "Non te ne curare, ho avuto un bambino due mesi fa e lo sto allattando". Guardai con stupore "E adesso dov'e'?". "nella ua cameretta con mio marito". Ebbi un fremito. "Su! Chiava".Cominciai a muovermi su e giu come se il cazzo fosse stretto in una fica calda e morbida e il ritmo divenne sempre piu' rapido.
"Muoviti bene. Ho la punta del cazzo sotto gli occhi ogni volta che tu spingi a fondo... come'e eccitante la tua cappella rossa e gonfia... guarda, faccio uscire la lingua cosi' nla puoi toccare a ogni colpo".
Continuavo a chiavare quelle splendide tette calde in silenzio e ad ogni colpi sentivo la sua lingua che mi toccava la cappella congestionata. Il calore delle mammelle era sempre piu' forte mentre lei pressava le tette sul mio cazzo duro. "Mio caro, stai per godere. Vero? Vuotati tutto, non voglio perder niente". Aveva ragione, stavo per godere e finalmente un lungo getto lattiginoso usci' in direzione della sua bocca golosa. Quando i coglioni furono ben svuotati Rosi lascio' il cazzo, apri' la bocca per farmi vedere tutta la mia sborrata e poi chiuse le labbra e inghiotti' con golosita' i miei succhi.
Mi ripresi e lei stava sempre con i seni nudi e provocanti. Misi la bocca su un capezzolo e succhiai con forza mentre lei gemendo sotto la mia carezza, prese ino mano il mio cazzo per masturbarlo mentre con la mano libera mi pressava la testa sulla sua tetta. Continuavo a succhiare con accanimento mentre i capezzoli gemevano latte dolce e tiepido. Dopo un po' Rosi mi disse di andare di la' per vedere cosa stesse facendo suo marito in camera, ci alzammo ed entrammo, lei accese la luca e vidi una culla e vicino un letto con un uomo steso sopra completamente nudo. Mi sentii spingere e non opposi resistenza cadendo sul letto mentre lei veniva ad incollarsi a me. La bocca del marito s'impadroni' del mio cazzo e in men che non si dica constatai che mai lingua aveva vagato dai coglioni alla cappella con tanta maestria.
Quando le dita di Rosi mi entrarono nel culo lanciai un piccolo grido e cominciai a dibattermi mentre il marito continuava a succhiarmi il cazzo con la lingua che mi solleticava la cappella. Cominciai a muovere il bacino avanti e indietro fino a scaricarmi nella gola del mio succhiatore che continuava a pompare con inaudita avidita'.
Quando i miei coglioni furono ben svuotati il marito mi mordicchio' il ventre, poi mi fece girare per leccarmi e mordichiarmi le natiche; alzai il culo per agevolarlo e sentii la sua lingua infilarsi a leccarmi il buco del culo infilandocisi fino in fondo e riempiendomelo di saliva. Stetti immobile e poco dopo lui venne a inginocchirsi dientro di me e mi monto' come un grosso cane appoggiando la cappella al mio buco per poi spingermi dentro tutto il cazzo duro p voglioso di godere. Mi stava pompando mentre lei passando una mano sotto la mia pancia mi prendeva in mano il cazzo accarezzandolo dolcemente dicendo"Inculalo, mio caro, faglielo sentire tutto dentro fino in fondo... godi dentro di lui e fallo godere ancora". Finalmente prendemmo il ritmo giusto e mentre lui mi riempiva il retto lei mi accarezzava cazzo e coglioni mentre mi porgeva un capezzolo da succhiare. Finalmente tutto fini' con un generale godimento ed io lasciai ancora un po' di liquido spermatico sulla mano di Rosi mentre suo marito mi riempiva l'intestino con una enorme quantita' di crema calda e densa.
Tornato a casa non vidi Miky e andai subito a letto perche' Rosi e suo marito mi avevano spompato.
L'indomani mattina a colazione mia moglie mi disse "Nono so cosa tu stia combinando in questi giorni ma sono sicura che ti stai divertendo alla grande". "Hai visto giusto mia cara, ma dimmi tu non hai nessun bel maschi a disposizione?". "Si' si' maschi ne ho ma vorrei un favore da te". "Dimmi mia cara, tutto quello che vuoi" "Non potresti passarmi una delle tue donne? Per il momento mando di una viziosa e ne ho una voglia terribile. E' sempre cosi' quando mi godo molti maschi...". "Stai tranquilla, tesoro, domani ho un incontro con una donna e vedro' cosa posso fare". Grazie, tesoro non mi muovero' di qui aspettando una tua telefonata".
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