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L’esperienza Sensoriale


di RiceRo
29.12.2019    |    6.396    |    10 9.8
"Ro, ormai ripartita alla grande, ricomincia ad impalarsi su e giù sul mio cazzo costringendomi a subire la scopata..."
Ho aspettato fin troppo prima di raccontare per intero la nostra storia, attraverso i vari episodi che hanno formato la nostra esperienza trasgressiva. Ho deciso di raccontare tutta la nostra storia. Ma in questo episodio ho preferito che fosse Ric a raccontare in prima persona, perchè questa esperienza è stata per me ricca di sensazioni goduriose, ma difficile da raccontare per una donna ....bendata.

Erano trascorsi diversi mesi dalla bellissima esperienza vissuta nel privè di Brescia, e ne eravamo usciti felici e consapevoli di essere una coppia coesa, capace di gestire serenamente le situazioni e le emozioni forti che scaturiscono dalla trasgressione, senza che ciò potesse incrinare in alcun modo la nostra vita di coppia. Forte di questa certezza mi ero convinto che durante l’estate avremmo arricchito le nostre esperienze trasgressive anche approfittando della maggiore libertà che i mesi estivi possono donare, anche alle coppie clandestine come noi siamo.
Ma pur essendo consapevoli entrambi della forza del nostro Amore e della capacità di gestire una spudorata trasgressione a tre, senza riflessi negativi sulla nostra vita di coppia, Ro sembrava riluttante a compiere nuove esperienze. E ciò nonostante che nella nostra intimità, mentre la possedevo, Enrico fosse orami diventato una presenza si virtuale ma costante, capace di produrre in lei orgasmi intensissimi. Era assolutamente evidente che alla mia Ro spesso mancasse il secondo cazzo, e non riusciva più come nel passato a rimediare accontentandosi del fallo vibrante.
Allora capii che Ro aveva paura di introdurre “un amico di famiglia” nel nostro ambiente di vita e di lavoro e lo stesso Enrico, che avevo invano tentato di rintracciare, apparteneva al mondo del privè, un bellissimo ricordo chiuso in un cassetto.
Nel letto Ro desiderava fortemente un compagno di giochi come Enrico, ma fuori dal letto, l’idea di frequentare liberamente un amico di sesso la spaventava. La trasgressione a tre si era realizzata lontano dove nessuno ci conosceva e doveva rimanere chiusa in quel cassetto, lontano dalla vita di tutti i giorni.
Cosi mio malgrado trascorse l’estate e poi l’inverno senza nuove esperienze, ma ad un certo punto nelle nostre fantasie erotiche Ro introdusse la presenza di uomini virtuali che entravano nella nostra stanza da letto quando già lei, nuda e bendata, al massimo della sua eccitazione accettava che quell’uomo rimasto seduto a guardare e a masturbarsi, partecipasse al nostro menage a patto che mai l’avrebbe vista senza benda e che mai avesse saputo chi lei fosse. Quindi sesso a tre si, ma lei non riconoscibile da parte del nostro occasionale compagno di giochi.
Ispirato da questa fantasia ricorrente, a sua insaputa, misi un annuncio sui 2 siti più accreditati del mondo dell’erotismo, cercando di selezionare il nostro amico sulla base delle caratteristiche descritte da Ro durante i nostri amplessi: età matura, brizzolato e raffinato nei modi, paziente e mai invadente.
Ebbi subito molti riscontri con commenti espliciti sulle foto della mia lei che avevo pubblicato, ma una risposta in particolare mi colpì.
Come da schema incontrai il nostro potenziale compagno di giochi: Alberto Ferreira, uomo di 45 anni, cittadino italiano ma di etnia mista italiana e brasiliana. Pelle ambrata, occhi verdi, un bel fisico slanciato e soprattutto modi gentili e raffinati, non invadente. Laureato in ingegneria e professionalmente soddisfatto, nonché dotato di intelligenza e spontaneità che lo rendevano piacevole. Ci siamo incontrati alcune volte per verificare le compatibilità reciproche sia nei modi che nei desideri sessuali. Ma di certo Alberto era motivato all’incontro con noi e avrebbe accettato qualsiasi gioco di ruolo, in quanto appariva molto preso dall’idea di diventare il nostro compagno di giochi erotici, il nostro bull amico di famiglia, soprattutto dopo aver visto un breve video clip da me girato e “tagliato”, che mostrava le inequivocabili capacità amatorie di Ro. Nel video il mio Amore, bendata con una mascherina da aereo, si esibiva nei miei confronti in una lunga ed eccitante fellatio stringendomi il cazzo nella mano sinistra mentre con la destra spingeva ritmicamente un enorme fallo vibrante nel suo culetto condendo la prestazione erotica con frasi ad alto contenuto erotico: “Si sono la tua puttana. Mi faccio scopare da chi vuoi tu”, per poi terminare il nostro orgasmo nella sua posizione preferita, stesa sul mio torace, impalata sul mio uccello nel culetto, da me abbracciata e baciata, mentre al contempo si masturba fino ad esplodere nell’orgasmo in perfetto sincronismo con me. Ad ogni incontro Alberto mi ha chiesto di rivederlo, guardandolo con evidente eccitazione, immaginando il suo ruolo e confidandomi, nell’ultimo incontro, che per la prima volta nella sua lunga esperienza con coppie, aveva trovato in me un compagno di giochi così dotato in lunghezza, tanto da chiamarmi scherzando: “Anaconda” in onore ai miei 20 cm, e pronosticando per Ro tanta goduria da condividere con due uomini entrambi dotati. Insomma si era creato fra di noi la giusta complicità.
Decisi che avevo trovato l’uomo giusto.

Erano le 9 del mattino di un giorno di settembre. Sole caldo, cielo sereno, giornata perfetta. Guidavo sereno verso l’appennino romagnolo chiacchierando allegramente con Ro, al mio fianco, tenendo la mia mano destra ad accarezzare le sue cosce nude come mi piace fare mentre guido. Arrivammo verso le 9.30 nel borgo medioevale adibito ad albergo diffuso. Scesi dall’auto per registrarci e prendere le chiavi della villetta. Parcheggiai dietro. Entrammo e in meno di un’ora, dopo un gustoso caffè, eravamo già in piscina. Giornata stupenda, calda ma non troppo, nuotate, poi stesi al sole a chiacchierare allegramente come sempre di temi interessanti ed intelligenti. Perché il mio Amore è una grande professionista e con lei non mi annoio mai ad imparare e a comunicarci le nostre esperienze di vita, e di lavoro.
E come ogni vera coppia che ama vivere assieme ogni momento della vita, dopo aver goduto il sole e la piscina e dopo un pranzo leggero sano e gustoso, torniamo alla nostra villetta ben sapendo come avremmo concluso la nostra giornata di relax.
L’aria condizionata non troppo fredda, ci regalò una temperatura gradevole.
Abbracciai Ro guardandola nei suoi stupendi occhi verdi e accarezzando i suoi capelli biondi la baciai dolcemente a lungo, poi le sussurrai: “tesoro oggi farai un’esperienza sensoriale unica” Lei sorrise maliziosamente: “Bene. Mi benderai e mi farai i massaggi con una crema profumata”.
“Si ma faremo di più”
“Mi metterai una cuffia con la mia musica preferita per farmi concentrare sulle tue carezze”
“Di più”
Un po' incuriosita e un po' eccitata chiude le persiane per fare penombra, come a lei piace, e si reca in bagno. Poi torna da me.
La bacio ancora e la sospingo dolcemente sul bordo del lettone, un king size enorme incredibilmente grande e comodo, che avrebbe potuto ospitare comodamente un’orgia, separato dall’angolo giorno da una parete attrezzata di mobili su cui troneggiava un televisore a grande schermo.
Lei seduta sul bordo del letto con indosso solo il suo costume verde smeraldo dello stesso colore dei suoi stupendi occhi, mi sfila il boxer fino a terra ed impugnando a 2 mani il mio uccello ormai già in tiro lo lecca, lo bacia e poi lo ingoia avidamente. Dopo pochi secondi, come sempre, lecca e inumidisce con la lingua indice e medio della mano destra e la fa scivolare sul clitoride cominciando a masturbarsi mentre me lo succhia con passione.
Dopo un paio di minuti di questo Paradiso, le sospingo dolcemente indietro la testa, dal cassetto del comodino estraggo la mascherina da viaggio aereo, di colore nero, che li avevo riposto al nostro arrivo, la stessa del video clip, la posiziono sulla sua testolina coprendole completamente gli occhi smeraldo. Lei si stende all’indietro sul lettone offrendomi la passerina spalancata e io: “Continua a masturbarti Amore”
Prelevo dalla mia borsa un mp3 con cuffie e le posiziono nelle sue orecchie accendendo il dispositivo, che di piccole dimensioni, con una clip aggancio lateralmente alla mascherina.
Ora il mio Amore perso nella sua goduria, la musica preferita ad alto volume nelle orecchie mentre si stimola il clitoride, assume un viso beato ed eccitato, cominciando a spalancare la boccuccia. La bacio con passione incrociando avidamente le nostre lingue e quindi posiziono il suo giocattolo preferito, prima penetrando la passerina con un enorme fallo vibrante e poi violandole il culetto cosi da preparalo alla doppia penetrazione. Mentre Ro comincia ad ansimare di piacere mi allontano per alcuni secondi.
Come d’accordo Alberto era sull’uscio all’ora stabilita. Gli faccio cenno di spogliarsi nel salottino e aggiungo a voce bassa, pur sapendo di non poter essere ascoltato da Ro; “ Siediti davanti al letto, ti dico io quando entrare a partecipare”. Lui annuì
Tornai a prendermi cura del mio Amore.
Comincio a baciarle la passerina sostituendo le sue dita con la mia lingua. Lo faccio a lungo lentamente come piace a lei, accorgendomi del suo stato di grazia per i movimenti del bacino e per i suoi gridolini di piacere incontrollati anche per via della musica che le impedisce di percepire e controllare le sue manifestazioni di goduria.
Ro inconsapevole della presenza di un altro uomo godeva sempre più rumorosamente e Alberto nudo sulla poltrona si mena l’uccello ormai diventato enorme e duro come il marmo. A questo punto lascio il fallo a vibrare nella passerina e mi sposto all’altro capo del lettone offrendo alla mia Ro il mio Anaconda.
Lo afferra con una mano e comincia a spompinarmi con tale intensità da farmi dubitare circa la mia capacità di resistere, quindi mi allungo in avanti a completare l’amplesso mediante uno splendido 69 e così facendo vedo Alberto ormai al culmine dell’eccitazione alzatosi lentamente in piedi davanti a noi che si masturba un poderoso uccello. Era vero. Il mio era leggermente più lungo, ma osservai con stupore la larghezza impressionate dell’uccello di Alberto e l’immagine erotica che mi balenò in mente in quel momento di Alberto che sodomizzava con quell’arnese la mia Ro mentre stavo subendo una fellatio intensa mi porta di nuovo al limite della resistenza.
Allora mi stacco dolcemente da lei, e come piace a noi, scivolo sotto la sua schiena posizionando 2 cuscini a sostenerle la testolina vicino la mia spalla sinistra e impalo la mia donna entrando lentamente e profondamente nel suo splendido culo fino alle palle.
Come sempre Ro, che interpreta un ruolo attivo in questa nostra posizione, la sua preferita per terminare l’orgasmo, comincia ad andare su e giù lungo la mia asta e, contemporaneamente, si masturba il clitoride. Che gran porca !!!!!
Alberto lo vedo bene, è in piedi davanti al lettone in silenzio che si masturba lentamente un cazzo davvero enorme mentre guarda eccitatissimo le gambe spalancate di Lory che gli svelano indecentemente le sue intimità più profonde. È ormai pronto a partecipare.
Decido che il momento è arrivato. Fino a quel momento avevo tenuto ben stretti i seni del mio Grande Amore tormentandone i capezzoli, mentre lei ha continuato senza sosta ad impalarsi sul mio cazzo. Le sfilo le cuffie, lasciando in sede la mascherina e :” Tesoro cosa faresti ora se qui ci fosse un altro uomo pronto a scoparti “ “Vorrei che mi baciasse la passerina mentre tu mi inculi”
“E poi?” “E poi vi voglio tutti e 2 dentro a scoparmi davanti e di dietro contemporaneamente"
Quindi afferro le sue mani le porto sul suo addome tenendole strette e faccio un cenno di assenso ad Alberto.
Come d’accordo Alberto è molto delicato.
Appoggia lentamente le ginocchia sul letto e si inchina davanti alla passera inondata di umori di Ro e appoggiando le mani all’interno delle cosce impedisce a Lory di serrarle e subito appoggia la lingua sul clitoride del mio tesoro.
Ro sorpresa dal tocco sconosciuto si irrigidisce immediatamente smettendo il suo movimento di su e giù gridando:” cosa?” Noooo e cerca inutilmente di liberarsi le mani serrate sull'addome dalle mie.
Io le appoggio le labbra alla guancia destra baciandola dolcemente e le sussurro all’orecchio: “Rilassati tesoro” È la nostra fantasia che si realizza” e raggiungendo le labbra comincio a disegnarle con la lingua.
È vero il tocco imprevisto di mani estranee avevano bloccato l’orgasmo di Ro che aveva tentato istintivamente di serrare le cosce per chiudersi e impedire l’intrusione.
Ma io continuavo a baciarle dolcemente le labbra tremanti per il misto di paura ed eccitazione, tenendole le mani sull’addome e rimanendo duro nel suo culetto, mentre Alberto difendeva con le mani una fessura fra le cosce sufficiente a consentirgli di ruotare lentamente la sua lingua sul suo clitoride.
Dopo alcuni secondi di forte tensione Ro allentò la contrazione muscolare delle cosce e rilassò le braccia sull’addome, mentre io rimanevo rigido dentro di lei ed Alberto continuava a baciarle la passerina concentrando la sua lingua sul clitoride.
Ro rilassandosi completamente comincia a gemere di piacere mentre io sempre più eccitato dalla trasgressività della situazione ricomincio a muovermi dentro di lei lentamente e le dico dolcemente. “Godi Amore. Godi tanto”.
“Oh Siiii”.
Questa meravigliosa posizione continua per alcuni minuti con Alberto sempre più intenso non solo sul suo clitoride ma anche disegnando con la lingua le grandi labbra e penetrandola contemporaneamente, lentamente e ritmicamente con due dita. Ro, ormai ripartita alla grande, ricomincia ad impalarsi su e giù sul mio cazzo costringendomi a subire la scopata.
Conoscendola e conoscendomi ho capito che la situazione non poteva durare a lungo e allora dico ad Alberto: “Alberto cosa aspetti a metterglielo dentro.” A questa frase Ro reagisce spalancando la bocca per la goduria attesa.
Alberto smette di succhiare la passerina e inginocchiandosi davanti a noi mostra una erezione spettacolare di un uccello lungo e straordinariamente largo, e così mentre riavvolgo con le mani le tette torturando i capezzoli, sussurro all’orecchio di Ro “Amore finalmente avrai di nuovo la tua doppia penetrazione”. Poi con voce alta e decisa e sapendo di eccitarla con un pò di turpiloquio: “Alberto scopiamoci la nostra puttana”.
A queste parole Ro ha un fremito di goduria, mentre Alberto si inginocchia prontamente davanti alla passera spalancata, le afferra le ginocchia sollevandole le gambe all’altezza delle sue spalle, appoggiandovi i polpacci sopra e spalancando così l’antro del piacere, quindi agevolmente la penetra, lentamente ma con decisione, fino in fondo, fini alle palle, rimanendole davanti accovacciato e reggendo ben divaricate le sue cosce. Ro aveva finalmente 2 cazzi grossi e duri dentro passera e culo. Il suo e nostro sogno ricorrente. E il gemito di piacere che emise sottolineò il gradimento.
Incredibile sento l’ingombro dell’enorme uccello di Alberto dentro di lei. È così voluminoso che lo sento spingere sul mio, ho la sensazione che anche quel sottile diaframma che separa la vagina dal retto non ci sia, e la sensazione di contatto aumenta ancor di più quando Alberto comincia lentamente a spingere su e giù per la passera di Ro; la sensazione che avverto è che lui stia sfregando il mio uccello con il suo.
Tutto ciò accresce il mio desiderio di trasgressione e mantengo il cazzo ben duro dentro il culetto di Ro che ansima e le sussurro: “Come va Amore mio ?”.
“ È stupendo mi sento tutta piena. Oh Ric voglio che mi scopate”
Come non accontentare il mio Amore, così mentre cerco di muovermi e di spingere l’uccello nel suo culetto meraviglioso in sincronia con Alberto gli dico:
“Dai Alberto sfonda la figa della nostra puttana”
“Siiii sono la vostra puttana, scopatemi, sfondatemi”.
Alberto non si fa pregare ed accellera il suo movimento di va e vieni ogni volta accentuando la spinta del bacino e dando maggior forza alla penetrazione.
Ro in estasi, non capisce più nulla.
A questo punto il nostro amico e compagno di giochi si ferma, forse per non venire prima di noi, rimanendo ben duro e in profondità nella figa, mentre io approfittando di questa pausa riesco a riprendere il va e vieni nel suo adorabile culetto. Alberto mi guarda in modo significativo a chiedermi il consenso. Gli faccio un cenno di assenso e lui sorridendo rilascia le gambe di Ro sul letto e si china sulla bocca spalancata come sempre lei fa in prossimità di un’orgasmo e vi penetra con la lingua e cosi facendo si protende in avanti verso di noi sostenendo il peso del suo corpo sul palmo delle mani appoggiate sul letto, quasi abbracciandoci entrambi.
Solo un attimo di perplessità e poi Ro eccitatissima, con 2 voluminosi uccelli che la riempiono, comincia a sua volta a succhiare avidamente quella lingua che le penetra la bocca.
Mantenendo la posizione e alternando la lingua in bocca con la suzione dei capezzoli Alberto ricomincia il suo va e vieni sempre più veloce e più forte, tenendosi saldamente appoggiato con le mani sul letto ai nostri fianchi.
Ro ansima, è pronta, io al limite le dico: “godi tesoro”
E all’unisono partiamo in un orgasmo intenso lungo che ci toglie ogni energia. Ci accasciamo l’un o sull’altra. Alberto si ferma, ci osserva mentre noi due ci abbracciamo come sempre facciamo dopo un orgasmo, baciandoci dolcemente incuranti del nostro compagno di giochi che mantiene ancora duro il suo splendido uccello dentro la passera di Ro.
Poi Alberto arretra lentamente liberando Ro che mi scivola sul fianco, la abbraccio teneramente coccolandola e vedo accovacciato davanti a noi Alberto con una espressione di rammarico sul viso mentre lentamente massaggia il suo uccello ancora in tiro.
Capisco e accostandomi all’orecchio del mio Amore le sussurro: “Ro non pensi che dovresti ringraziare il nostro amico?"
La mascherina ancora presente mette in risalto il suo sorriso di complicità mentre allunga una mano. Stringe l'uccello di Alberto e spontaneamente, mentre lo sega lentamente: "Quanto è grosso" Io con voce scherzosa:"Se fai la brava Tesoro e lo fai godere la prossima volta che ti facciamo la doppia penetrazione Alberto ti farà il regalo di incularti". "Uauuu" e cominciò a spompinarlo con passione, mentre Alberto sorride soddisfatto e le tiene la testa per i capelli, mentre con l'altra mano le massaggia i seni, aggiungendo:"Sei una bravissima pompinara, ti voglio sborrare in bocca". Era la prima volta che il nostro amico bull si rivolgeva in modo diretto a Ro ma lei non si scompone e aggiunge a bocca piena:"Ummmm".
In breve si ritrova con Alberto a cavalcioni su di lei che accoglie la circonferenza del suo cazzone a malapena nel palmo delle 2 mani mentre si esprime in una fellatio a gola profonda combinata con la masturbazione. Io steso al suo fianco le accarezzo i seni dolcemente e le sfioro dolcemente con le mie labbra la guancia rigonfia, avvertendo chiaramente la protuberanza del cazzone di Alberto mentre le sussurro “Ti Amo tesoro”. Lui ormai arrivato al limite con le dita della mano sinistra apre dolcemente le fauci serrate intorno all’uccello dedite al pompino e con i polpastrelli le abbassa dolcemente la mandibola tenendole fuori la lingua, quindi sottraendo l’uccello alle labbra vogliose della mia donna, ma lasciandolo appoggiato sulla lingua protesa, con la sua mano destra accompagna le mani di Ro strette attorno all'uccello dandole il ritmo della sega e accelera la masturbazione fino a fiottare una grande quantità di sperma schizzando direttamente in gola e in parte sulla lingua e sul viso di Ro che golosamente ingoia quello che può e poi con la lingua si lecca avidamente le labbra raccogliendo lo sperma che le cola sul mento. Poi riprende fra le labbra l’uccello di Alberto leccandolo da brava ragazza per lucidare la cappella e nuovamente ingoiandolo per ingoiare anche le ultime gocce di sperma.
Guardo eccitato questa scena, e il viso schizzato di sborra del mio Amore con evidenti macchie lattescenti anche sulla mascherina, mentre Alberto chiaramente soddisfatto si allontana dalla nostra alcova dopo averle dato un bacio sfiorato di ringraziamento sulla guancia. Allora Io la bacio con passione sulle labbra, riaffermando il mio diritto di possesso, succhiandole la lingua e condividendo con lei il sapore del nostro compagno di trasgressione.
Le rimuovo finalmente la mascherina e ci stendiamo sul fianco facendoci le coccole.
Sento la porta richiudersi dietro Alberto che ci lascia dimostrando la sua discrezione e lealtà di buon compagno di giochi. Ho scelto bene.
Mentre coccolo dolcemente Ro e dopo aver parlato dolcemente di noi e di tanto altro, ma senza menzionare la nostra splendida esperienza, penso già alla prossima volta e il mio fratellino mi dimostra con un rapido ritorno alla erezione quanto gli piaccia l’idea. Leggendomi come sempre nel pensiero il mio tesoro mi sussurra: “La prossima volta mi farai conoscere il nostro amico di famiglia?” La mia potente erezione contro il suo pancino le dimostra il mio assenso e il mio gradimento mentre la mia mano scivola vogliosa ad accarezzale la passerina.
“Tesoro sono un po' provata, sono un po' irritata, sai avete uccelli molto grossi. Ti và se me lo mangio tutto?”.
“Certo che si”.
Sale a cavalcioni sulle mie cosce, mi afferra delicatamente l’uccello e mentre la guardo attraverso i suoi capelli biondi che scendono a incorniciare il mio cazzo, comincia a segarlo a due mani e lo prende in bocca facendo scivolare ritmicamente la cappella dalle labbra fino in gola, simulando con le labbra e le guance la passerina che desideravo.
Chiudo gli occhi e le sborro in bocca copiosamente mentre immagino Alberto dietro di lei che la incula con energia; Ro ingoia tutto come sempre.




























































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