Silvia e il vicino 3

Vidi Silvia leggere il messaggio, riporre il cellulare, e riprendere a masturbarsi, finché all'improvviso non si alzò e in due passi fu davanti la siepe, nel punto esatto dove il Signor Franco si stava masturbando.
"Ma Franco è lei? Che stai facendo qua sotto!" cinguettò Silvia, aggiungendo una tale enfasi che nessuno avrebbe mai potuto credere non stesse fingendo.
Franco farfugliò qualcosa che nessuno capì, sicuramente delle scuse o altro, ma alzandosi non fece di certo in tempo a rivestirsi, forse sperando che la siepe sarebbe riuscita a nascondere le sue nudità. Silvia, ormai vicina alla siepe prese la mano di Franco e la schiacciò su un suo seno aggiungendo "Sente come mi batte il cuore forte, mi ha fatto prendere proprio un bello spavento! Ho pensato che là sotto ci fosse un animale o chissà cos'altro!" e senza dare il tempo di ribattere "Ma cosa stava facendo qua?" e dicendo questo Silvia si sporse di pochi centimetri oltre la siepe notando il bel pene eretto dell'uomo.
"Mi scusi signorina" balbettò l'uomo, "Non si scusi", lo interruppe Silvia che sporgendosi ancora di più agguantò il pene dell'uomo e iniziò a segarlo dolcemente, "Le piaccio così tanto?" Aggiunse la ragazza, "Perché non viene di qua, le prometto che se è dolce con me ci divertiremo parecchio!"
Franco non se lo fece ripetere e scavalcata la siepe iniziò a toccare, leccare, strizzare e abbracciare il corpo di Silvia, le leccava un seno e poi subito saliva a leccarle oscenamente le labbra, poi il collo e nel mentre le strizzava un gluteo, l'avvinghiava con le braccia strusciando il glande sul suo pancino mentre con l'altra mano la penetrava con un dito.
Davanti a tanta foga, l'esperta Silvia capì che l'uomo non faceva sesso da un bel po' di tempo e preferì rimandare a un incontro successivo la copula selvaggia, decise quindi di soddisfarlo per il momento con la sua bocca. Inginocchiandosi, si ritrovo subito il pene sulle labbra, Franco spingeva per entrare e lei non volle certo farlo attendere; anche Silvia notò che il pene non era enorme, ma davvero bello, dalla forma elegante e iniziò a leccarlo lentamente con piccoli colpi di lingua che non risparmiavano nessun millimetro di pelle. Come Silvia aveva previsto, il Signor Franco non durò molto e infatti stava già per venire, allora lei fece entrare tutto il pene dell'uomo in bocca iniziando a pompare con maggior enfasi, pronta a deglutirne il succo, ma fu l'uomo a tirare fuori il membro e a decidere di ricoprire il volto e il seno di Silvia con un'impressionante polluzione che la lasciò letteralmente a bocca aperta. Sembrava uscito da un film pornografico o di fantascienza: era letteralmente ricoperta, una maschera.
"Bellissimo, è stato bellissimo signorina" disse l'uomo.
Silvia ripresasi dalla sorpresa ed eccitatissima, disse sbrigativamente "Franco, è piaciuto anche a me e spero che vorrà far godere anche me la prossima volta, ma adesso devo scappare, non vorrei che il mio compagno ci abbia visto"
Sono queste le cose che mi fanno capire quanto mi ami Silvia. In realtà lei non aveva affatto fretta di rientrare in casa, sarebbe stata lì anche il resto del pomeriggio, ma sapeva quanto adorassi pulire il suo corpo una volta ricoperto di sperma mio o di altri. Appena sentii chiudere la porta, scesi le scale al volo e con il pene di fuori mi fiondai a leccare e il suo seno grondante. Lo sperma era così denso da fare impressione: risalivo dal seno al collo, trattenendone più che potevo in bocca, per poi baciarla e condividere il frutto del piacere di Franco. La presi lì in piedi, sulla porta, iniziammo a fare l'amore mentre continuavo a leccare. Mentre godevamo lei mi diceva "Ti piace Pisellino? ti piace il succo di uomo? Magari la prossima volta te lo faccio leccare dai piedini, oppure vuoi berlo dalla fonte?" A quelle parole non resistetti oltre e venni dentro di lei all'istante. E come sempre accade, dopo la polluzione, mi inchinai per bere anche il mio succo che le usciva dalla fichetta.