Lui & Lei

Giulia 4


di Robyblack
12.01.2024    |    58    |    0 6.0
"Entrambi avevamo una gran voglia di scopare, quindi mangiammo velocemente e salimmo in appartamento, mentre salivamo commentammo gli sguardi dei nostri..."
Dopo quella sera a casa di Giulia in cui per la prima volta scopammo fino allo sfinimento, proseguimmo nei nostri incontri quotidianamente, ogni sera mi recavo da lei e scopavamo, in tutti i modi, in tutte le posizioni, in tutti i posti della casa, ma luglio passava velocemente e a fine mese Jaco sarebbe rientrato da Londra.
Era l'alba di un mattino seguente ad una notte di sesso continuo, quando completamente esausti, distesi sul suo lettone completamente nudi, mentre Giulia mi accarezzava la zona pubica per farmelo nuovamente indurire, che cominciammo a sentire la sensazione di tristezza che il passare del tempo ci dava. Giulia mi disse che non voleva che la nostra storia si fermasse, lei voleva continuasse, mi diceva che non voleva rinunciare a me anche se però capiva che non potevamo uscire allo scoperto, non voleva che Jaco sapesse che il suo migliore amico scopava con sua mamma.
Neanche io lo volevo, Giulia sessualmente era stata un ottima maestra, ora eravamo una coppia affatata, facevamo del gran sesso, appagante, ci divertivamo, mi sentivo in paradiso quando ero con lei, bastava uno sguardo per farci capire quanto desiderio avevamo l'uno dell'altra, quanto i nostri corpi si desiderassero.
Un paio d giorni dopo questo dialogo, ricevetti un messaggio da Giulia, mi invitava a farmi trovare presso un bar vicino al suo ufficio, al termine del suo orario di lavoro. Arrivai puntuale, come quasi mai mi capitava, entrai e lei mi aspettava in un tavolino in disparte con un'aperitivo bevuto a metà. Come entrai e mi diressi verso di lei, sorseggiò il suo bicchiere e quando fui da lei, al tavolino pronto per sedermi, si alzò e mi disse che non avevamo tempo dovevamo andare in un posto.
Salimmo nella sua auto, e ci infilammo nella strada che ci avrebbe portato al mare, impiegammo quasi un ora a compiere il tragitto, nel frattempo lei mi spiegò che era riuscita a procurarsi un piccolo appartamento in un complesso residenziale, era un immobile sotto sequestro per un fallimento che lei aveva in cura, quindi poteva essere utilizzato senza grossi problemi, non c'erano esigenze di affittarlo.
Arrivammo come detto in circa un ora, l'appartamentino era molto piccolo, una camera con un letto non troppo grande una piccola zona giorno, un bagno angusto con una doccia, ma però aveva un terrazzino abbastanza grande ed una magnifica vista verso il mare, visto dall'alto, dalla sommità di un pendio che degradava dolcemente fino all'acqua che placida rifletteva la luna. Il complesso era abbastanza isolato dal resto della località, molto discreto con una piscina ed una spiaggia privata.
Era ora di cena così dopo una rapida occhiata alla nostra nuova alcova, decidemmo di andare a mangiare quanlcosa nel ristorantino collegato al resort.
Quando entrammo, fummo notati subito, lei indossava un vestito color perla, semitrasparente, lasciava intravedere il suo intimo striminzito, composto solo da un perizoma minimale, mentre il seno si lasciava intravedere sotto quel tessuto leggero e le areole e i capezzoli si notavano chiaramente. Dal canto mio la vista di Giulia così vestita ,mi provocava un erezione non mascherabile che anzi gli abiti leggeri esaltavano.
Quella coppia formata da una donna matura bianca, molto esibizionista e dal suo ragazzo giovane di colore colpì l'immaginario di molti credo, e molti occhi ci scrutavano curiosamente. In particolare mi colpì lo sguardo di una coppia, lui un signore maturo, credo vicino ai 60, alto magro con capelli brizzolati, lei una donna più giovane, sulla 40ina, mora, pelle scura, labbra carnose e sensuali, piccola ma formosa, ci guardavanone poi tra di loro parlavano, probabilmente di noi.
Entrambi avevamo una gran voglia di scopare, quindi mangiammo velocemente e salimmo in appartamento, mentre salivamo commentammo gli sguardi dei nostri commensali, divertendoci, le mi confesso che le piaceva tantissimo che tutti ci notassero e capissero che eravamo una coppia che era li solo per scopare, le piaceva che tutti la considerassero troia e lei si sentiva la mia troia.
Entrammo e cominciammo a spogliarci, io cominciai a sbottonare il suo vestito lei a togliere i miei, in pochi secondi fummo nudi, le mi disse perchè non andiamo in doccia, lo avevamo già fatto in doccia in casa sua, ma il fatto di provare una nuova doccia ci eccitava tantissimo.
La doccia però era molto stretta e piccola, non comoda per scopare, quindi mi piegai e cominciai a leccargli la figa, mentre lei si appoggiava al muro, l'acqua che scendeva dal suo corpo mi inondava il viso, ma io con la mia lingua cercavo di entrare dentro il suo fiore, stretto e umido, la sentivo che fremeva mentre la mia lingua si attorcigliava attorno al suo clitoride, la sentivo ridere e ansimare dal piacere mentra l'acqua scorreva dalle sue spalle fino al mio viso.
Quasi soffocavo a causa dell'acqua che scivolando sul suo corpo finiva nella mia bocca e nel mio naso, ma non mi fermavo, leccavo come ossessionato dal farle sentire il mio piacere.
Lei ebbe un orgasmo, fortissimo, sentivo il suo corpo contorcersi, ansimava profondamente, le sue mani mi accarezzavano i capelli e li tiravano quando iniziò a gemere e quasi a soffocarsi, mi fermai e la guardai negli occhi, mi alzai cominciai a baciarla, le infilavo la lingua fino in gola, sentivo la sua mano che cercava il mio cazzo e una volta afferrato cominciare a segarlo.
Le presi la mano e la portai fuori dalla doccia, piccola e scomoda com'era era meglio stendersi a letto, ma lei mi convinse ad andare in terrazzo, uscimmo la serata era fresca, le stele nel cielo erano brillanti, dalla spiaggia arrivavano i rumori dei baretti con i loro clienti rumorosi.
Ero dietro di lei il mio cazzo si appoggiava sulle sue natiche mentre le mie mani le accarezzavano i fianchi, poi si spostarono sul suo seno ad accarezzarle e stringerle le tette, le baciavo il collo e le spalle, sentivo la sua pelle ancora bagnata fremere di piacere, mentre le gocce d'acqua scivolavano lungo il suo corpo.
lei si appoggiò sulla balaustra, e si piagò affendosi da dietro, la penetrai e lei cominciò a respirare affannosamente, cominciai a spingere dentro dil lei, colpi lenti ma profondi, ad ognuno dei quali lei gemeva, poi alzai il ritmo e cominciai a scoparla con molta foga, lei venne quasi subito, rumorosamente con gemiti e respiro affannoso.
Quando venne, la presi la girai spinsi verso il basso le sue spalle in modo da farla inginocchiare davanti di me, lei cedette volentieri e una volta inginocchiata davanti a me, cominciò a leccarmelo, ingoiando la mia cappella e spingendosi il cazzo fino a quando riusciva a spingerlo in gola. Succhiava avidamente e li leccava, come se fosse in trance, si sentiva il desiderio che la pervadeva, il mio cazzo era duro come l'acciaio, sentivo che stavo per esplodere, ma non riuscivo a sborrare, le presi i capelli e spinsi la tua testa contro di me, in maniera che il cazzo le arrivasse fino alla gola, fin quasi a soffocarla.
Poi le tirai indietro la testa e sfilai il mio cazzo dalla sua bocca, permettedole di respirare meglio e cominciai a segarmi, prima lentamente, poi più velocemente, la luce della luna si rifletteva sul suo viso e lo rendevano visibile e pallido, mentre si vedeva che il suo volto si prepararava a ricevere i fiotti della mia sborra.
Ripensavo a quante volte mi ero segato in passato pensando a lei, da quante volte avevo immaginato quel bellissimo viso e quel corpo maturo ma ancora bello, snello e sodo, dalla prima volta che l'avevo vista a 14 anni, il primo anno di superiori, quando conobbi Jaco, tre anni prima.
Ora era li a guardarmi, nella penombra di quella notte stellata, appena riuscivamo a distinguere le nostre forme ma era come se usassimo gli altri sensi per comunicare, poi sentii la calda sensazione del mio sperma salirmi dallo scroto e attraversarmi la verga, fino ad uscire a spruzzi, e vidi chiaramente il mio seme riempirle il viso, infilarsi nella sua bocca semiaperta, nel naso sugli occhi.
Intuii il suo piacere e cominciai a ruotare il mio cazzo come fosse un pennello che spennellava il suo viso del mio seme.
Lei sembrava estasiata, sembrava che il mio sperma fosse una linfa vitale che le permetteva il piacere, non so quanto rimanemmo fermi appagati, come fossimo una scultura, poi lei sorridendo si alzo entro in casa e si diresse in bagno a pulirsi, io mi appoggiai alla balaustra e guardai di sotto, avrebbero potuto vedrci se da sotto qualcuno avesse alzato lo sguardo, ma in controluce nel chiarore della notte non si vedeva nessuno in contemplazione delle nostre evoluzioni.
Pensai a Jaco, confesso che mi sarebbe piaciuto che lui avesse assistito alla scena che si era appena svolta, tra me e sua mamma, mi sarebbe piaciuto che vedesse il mio sperma inondare il volto di sua mamma, la vedesse mostrarsi nuda e vogliosa del mio cazzo e delle mie attenzioni, fargli sapere che la sua mamma era ora la mia donna e che con lei facevamo le cose di cui avevamo parlato e che immaginavamo di fare con le nostre amiche.
Mi girai verso l'appartamento, con questi pensieri un po' perversi, ruotando su me stesso, vidi nella terrazza di fianco una lucetta rossa che per un secondo aveva lampeggiato, forse un telefonino, la sua spia luminosa, probabilmente, il nostro vicino di appartamento aveva assistito veramente alle nostre performance, nascosto nell'oscurità non si vedeva, ma io potevo sentire chiaramente la sua presenza.
La cosa invece di crearmi vergogna, mi eccitò tantissimo ed il mio cazzo che si era rimpicciolito ritornò ad essere in tiro, entrai in casa e vidi Giulia appena uscita dal bagno, non dissi nulla, la stesi prona sul letto poi le tirai i fianchi all'indietro a piegarla sulle ginocchia e infilai nuovamente il cazzo dentro di lei, la scopai a pecorina con tutta la forza che avevo, lei gemeva e sussurava il mio nome sazia di piacere fino a quando le sborrai dentro, poi mi stesi supino con lei a fianco chiusi gli occhi, rivedendo nella mia mente quella piccola spia rossa che segnalava la presenza di una persona, che mi aveva osservato prima mentre con Giulia facevamo sesso, curioso di sapere chi fosse il nostro voyeur, chiusi gli occhi, mi feci cullare dalle carezze e dai baci sul petto di Giulia e chiusi gli occhi e mi addormentai.
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