Lui & Lei

Giulia5


di Robyblack
11.03.2024    |    34    |    0 6.0
"La guardai allontanarsi, con rammarico, penso sarebbe nata una bella amicizia quel mattino se fossimo stati da soli, ma anche io avevo Giulia a qualche..."
Al mattino mi appena aprii gli occhi vedere il corpo nudo di Giulia abbandonato nel sonno a fianco a me , risvegliò tutta la mia voglia, quel corpo tanto sognato e desiderato in passato, era li spoglio e disponibile, la donna dei miei sogni era a 5 cm da me nuda, pronta per una nuova tornata di sesso.
Avrei voluto svegliarla, ma avendo capito la sera prima, quando si era addormentata di schianto, quanto fosse stanca per tutto quello che in una giornata doveva svolgere, preferii non svegliarla e lasciarla ancora riposare, delresto era ancora molto presto, il sole si era appena alzato dall'esterno non giungevano i soliti rumori di attività diurne.
Guardai il mio cellulare e vidi che erano da poco passate le 6, avevo dormito ormai diverse ore, mi sentivo fresco e riposato, bevvi un sorso d'acqua ed uscii in terrazza a respirare un po' di aria fresca del mattino. Ero completamente nudo, ma non lo trovavo un problema, dato che solamente dagi appartamenti a fianco avrebbero potuto vedermi, e poi a quell'ora non ci sarebbe stato nessuno.
Aprì la porta a vetro e l'aria fresca del mattino mi invase le narici con il suo sapore di salsedine e la sua umidità, uscii in terrazza e mi affacciai sulla balaustra a guardare il mare, che era azzurro e placido come in un quadro. Mentre ammiravo la spiaggia vuota e le onde che si infrangevano sentii un rumore alla mia sinistra come di un respiro ansimante, mi girai verso quel lato, lo stesso dal quale la sera prima qualcuno aveva assistito alla nostra scopata in terrazzo, e lo spettacolo che osservai fu piacevolissimo.
Sull'altro terrazzo vidi una donna, la mora che la sera prima avevo visto cenare al tavolo accanto al nostro assieme al compagno più grande, che stava svolgendo i suoi esercizi di ginnastica mattutina.
L'abbigliamento era particolarmente eccitante dato che indossava degli shorts leggeri e trasparenti che esaltavano le forme del suo culo, lasciando vedere che non indossava nulla al di sotto, completava poi la sua mise un reggiseno di tipo sportivo.
Gli esercizi che stava compiendo, girandomi la schiena, esaltavano le form del suo corpo, i movimenti caricavano di sensualità la sua immagine, capii che lei si era accorta della mia presenza, in quanto improvvisamente i suoi movimenti divennero più intensi e i suoi respiri più profondi, avvertiva la mia presenza, sapeva che la stavo guardando e capii che faceva di tutto per mettersi in mostra. Non so per quanto tempo rimasi fermo senza muovermi guardando il suo corpo sinuoso contorcersi ed allungarsi in mille movimenti. Ma so che in quei interminabili minuti il cazzo cominciò ad ingrossarsi prima ed indurirsi poi, fino a diventare duro come l'acciaio e rivolto verso l'alto.
Come se lei avesse capito il mio stato di massima eccitazione, quando l'uccello mi diventò duro e siaa rrossava, lei si voltò verso di me fingendo sorpresa.
Mi guardò squadrandomi da testa a piedi, ma soprattutto fermandosi a metà e con molto piacere vedendo il sorriso che le apparve sul volto, mi vergognavo mostrarmi in quello stato, ma il fatto che lei non disse nulla a riguardo, mi rassicurò.
"Buongiorno" mi disse, "sono Federica" esclamò guardandomi in viso per un istante, anche se l'occhio ricadde immediatamente sul mio membro in erezione. "Piacere di conoscerti" aggiunse, "ti avevo notato ieris era a cena quando eri con la tua donna" disse sorridendo, "complimenti sei un bel ragazzo" concluse guardandomi con uno sguardo che non ammetteva repliche.
"Grazie, anche io ti avevo notata, anche tu sei molto bella" lei sorrise mentra anche io la guardavo ammirato, il suo viso era piuttosto paffutello ma con lineamenti molto sottili, occhi grandi neri come la notte e capelli lisci e corvini, le labbra sporgenti si vedeva erano rifatte, ma non davano un sentore di volgarità, il corpo aveva un ossatura esile, ma il seno anche quello probabilmente rifatto, era sontuoso, molto sporgente e ben sospeso verso l'alto, dal reggiseno di tipo sportivo si potevano chiaramente intravedere i capezzoli, con areole molto grandi e sporgenti, io la osservavo come se la stessi spogliando con gli occhi mentre lei sorrideva maliziosa, il ventre era tonico e muscoloso con un ombelico molto infossato mentre gli short color rosa pastello esaltavano la forma del suo monte di venere e mostravano chiaramente il rilievo delle sue grandi labbra vaginali.
Il cazzo pulsava e sembrava stesse esplodendo, ero eccitato dal suo sguardo scandagliatore che si concentrava sul mio membro alternando a sguardi che si incrociavano con i miei occhi.
Mentre eravamo cosi presi ad ammirarci, sentimmo un rumore provenire dall'interno, fu come una scossa, Federica mi disse "Mio marito si è svegliato, devo andare, non mi dici nemmeno il tuo nome?", "Roberto" feci appena in tempo a sussurrare che lei si voltò e spingendo le natiche all'indietro per esaltarne la forma, si diresse verso l'interno dell'appartamento.
La guardai allontanarsi, con rammarico, penso sarebbe nata una bella amicizia quel mattino se fossimo stati da soli, ma anche io avevo Giulia a qualche passo e non me la sentivo di andare oltre, intanto ci eravamo conosciuti e la cosa mi intrigava parecchio.
Rientrai anche io, il mio cazzo non accennava a sgonfiarsi era grosso, duro, arrossato ormai da diverso tempo e la visione di Giulia nuda non aiutava a calmarmi, mi stesi accanto a lei e la svegliai.
Il sorriso che le illuminò il volto quando mi vide, divenne voglia evidente quando notò la mia erezione, felice del risveglio iniziò a leccarmi il cazzo con foga, ingoiando voluttuosamente la cappella, la sua mano si agitava segnadomi sempre più velocemente, gliela tolsi per non venire subito e mi alzai in piedi, lei si inginocchiò per leccamelo nuovamente, ma io presi il mio cazzo e le spennellai il viso col la cappella lasciandole sul viso le tracce dei miei succhi, non riuscivo più a tenermi quindi cominciai a segarmi fino a sborrarle sul viso, vidi i fiotti di sborra riempirle il viso, gli occhi il naso la bocca, vidi il piacere nel suo sorriso, pensai a Jaco e cosa avrebbe potuto pensare se avesse visto Giulia in quell'istante.
Questo pensiero mi eccitò come un cavallo, presi Giulia e la misi alla pecorina, e mentre il cazzo si stava già riindurendo glielo infilai con forza, la testata del letto era di un colore azzurro lucido e rifletteva ferfettamente l'immagine di me che stavo montando Giulia con forza, cominciai a pompare dentro di lei mentre lei estasiata dall'energia che sprigionavo assecondava i miei movimenti. Chiusi gli occhi un secondo e vidi Federica davanti di me, l'immaginazione mi faceva vedere il suo culo la sua schiena e le sue tette che ballavano con le mie spinte. Immaginavo i suoi capelli corvini inzuppati di sudore mentre il mio cazzo trapanava a fondo la sua figa calda e sgocciolante di umori. Poi senti il calore risalirmi dallo scroto e come una scossa inodare la figa di Giulia, aprì gli occhi, Federica era svanita , ma però lo sguardo dolce ed appagato di Giulia che mi sorrideva mi fece andare in estasi.
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