Prime Esperienze

Giulia 3


di Robyblack
26.11.2023    |    84    |    0 6.0
"Ci scambiammo molti messaggi e foto, ma senza però andare oltre ai convenevoli di due conoscenti..."
I giorni che seguirono il nostro appuntamento furono elettrizzanti, non ci vedemmo per qualche giorno, i suoi impegni lavorativi la assorbivano completamente, ma credo volesse anche giocare a far crescere il mio desiderio. Ci scambiammo molti messaggi e foto, ma senza però andare oltre ai convenevoli di due conoscenti.
Finalmente una sera ci sentimmo al telefono, e ci scambiammo delle effusioni telefoniche, mentre ero al telefono con lei, parlavo sognando mentre la mia mano destra accarezzava il mio membro, facendolo indurire, liquido lubrificante usciva dalla punta, mente la mia eccitazione arrivava al massimo, credo la telefonata sia durata un ora, un ora col cazzo duro ad ascoltare la sua voce dolce e calda che mi parlava di quanto desiderasse accrezzarmi e baciarmi.
Al termine della telefonata ero stravolto dal'eccitazione e presi come una liberazione quando lei mi chiese se l'indomani sera avessi voluto passare la serata da lei a cena.
Riuscii a malapena a dirle di si e finire la telefonata che il mio cazzo esplose in una sborrata che riempi i miei boxer di una sborra densa e calda, mi spogliai e mi infilai sotto la doccia, ma il cazzo non si rammolliva, la mia eccitazione era alle stelle.
La sera dopo versole 18, mi infilai in doccia a lavarmi, non riuscivo a pensare ad altro che non fosse a Giulia, allle prossime ore ed a ciò che mi sarebbe successo, non riuscivo ancora a crederci, una donna matura, bella, intelligente, importante, che mi aspettava per una serata di passione, con me ragazzo giovane ed inesperto, mi sembrava ancora impossibile ed intanto la mia mano si muoveva lungo l'aste del mio cazzo a fare una sega.
Alle 19 suonai alla sua porta, lei aprì ed era bellissima, aveva un vestito azzurro pastello di cotone, aderente con una leggera scollatura, leggermente trasparente che faceva intuire sotto un intimo bianco, i capelli erano raccolti, un velo di mascara e un rossetto tenue. Sorrise, il suo sorriso era ricco di complicità o così mi sembrava, ma era chiaro che entrambi pensavamo alla stessa cosa, entrai le consegnai il mazzo di rose che avevo comperato per lei e lei mi ringraziò stampandomi un bacio sulle labbra.
Ci sedemmo a tavola, aveva perparato una cenetta leggera, ma fondamentalmente non mi fregava niente di mangiare, quando aprì il vino mi disse che aveva tenuto a lungo quella bottiglia in cantina perchè la voleva aprire in un occasione importante e quella serata era un occasione importante.
Cenammo rapidamente, entrambi avevamo fretta di andare oltre, poi ci sedemmo sul divano e cominciammo a baciarci, sentivo la passione che la travolgeva, sentivo come il suo corpo vibrasse sotto la spinta della mia lingua dentro la sua bocca, le salive che si mescolavano, le labbra che si strofinavano, le mani che esploravano, eravamo avvinghiati su quel divano, finalmente come due amanti.
Non mi trattenevo, le mie mani le accarezzavano seno e poi si infilavano dentro il suo perizoma, le mie dita entravano tra le labbra della sua figa e stimolavano il suo clitoride, la sentivo ansimare si piacere, sentivo l'umidità della sua figa bagnata dai succhi del piacere, era completamente mia, guardavo i suoi occhi dolci e languidi pervasi di piacere.
"Andiamo di la" mi disse ad un certo punto, ci alzammo, eravamo entrambi ancora vestiti, ma i nostri abiti erano tutti sgualciti e disordinati, mi prese la mano e ci dirigemmo verso la sua camera, per la prima volta percorsi tutto il corridoio, oltre la camera di Jaco ed il bagno fino alla sua camera, quella con il lettone.
Mi sedetti sul letto, mentre lei andava verso il bagno, mi spogliai ma lasciai i boxer come lei mi aveva chiesto, attesi e dopo un paio di minuti lei rientrò, vestita solo dell'intimo, si inginocchiò davanti a me e comincio a baciarmi ed a leccarmi il petto, succhiandomi i capezzoli, vedevo il piacere che provava nel leccare la mia pelle, mentre io le accarezzavo le spalle e le slacciavo il reggiseno, alzò lo sguardo, interruppe i suoi baci e mi sorrise, si liberò del reggiseno, e mi apparve il suo seno piccolo ma sodo per essere di una 40enne, mi sorrise e disse "non è bello come quello delle tue amiche vero?", ma invece lo trovavo bellissimo.
Spinse sul mio petto a farmi distendere, poi cominciò a strofinare le sue guance sul mio cazzo che ormai i boxer faticavano a contenere, fino a togliermeli, la mia erezione apparve nella sua interezza, lei con gli occhi carichi di passione la osservava con cupidigia, "é bellissimo" mi sussurò e cominciò a leccarlo, prima in punta, poi con la lingua lo leccava in circolo dove cominciava la cappella, mentre le sue mani lo scappellavano completamente.
La sua lingua scese lungo l'asta fino alle palle che mi lecco a lungo, aspirando a voltre tra le labbra la pelle dello scroto, scese lungo il perineo fino al buco del culo e poi risalì fino alla punta della cappella, i suoi occhi carichi di piacere incrociavano i miei, si vedeva che erano sorridenti e felici.
Ingoiò la mia cappella, ma la sua bocca piccola e il mio cazzo grosso non favorivano l'ingoio, riprese a leccarmelo, era duro come l'acciaio, scese di nuovo lungo il perineo, poi mi leccò anche l'interno delle cosce, che accarezzava con voluttà.
Per almeno 20 minuti continuò ad alternare leccate e baci, sul cazzo, lo scroto, la parte interna delle cosce e sul perineo, impazzivo dal piacere, il mio cazzo era duro come un bastone, non aveva un minimo cedimento, e immaginavo che la cosa le desse una gioia enorme, ricordo ancora i suoi occhi sgranati che incrociavano i miei per ossrevare il piacere che ne traspariva e per mostrare quanto piacere provasse lei a succhiarmelo e leccarmelo.
Si alzò in piedi si tolse il perizoma che ancora le copriva il pube, mi apparve una sottile striscia di pelo ben rasata e curata, poi salì sul letto e si stese al mio fianco. Nuda al mio fianco, come non avrei mai immaginato, ma che avevo sempre desiderato, divaricò completamente le sue gambe per offrirmi il suo sesso e mi disse "Vieni, entra dentro di me, voglio sentirti che ti muovi dentro di me".
Entrai dentro di lei, come il mio cazzo si aprì la strada dentro di lei, vidi il suo piacere e senti il suo respiro diventare profondo e lento, sentivo il suo corpo sotto di me che fremeva elettrizzato, cominciai a muovermi lentamente, su e giù ero dentro di lei ero il suo uomo, spingevo e ritraevo i miei fianchi, le sue mani accarezzavano i miei glutei e si infilavano nella fessura tra le natiche, mi dava il ritmo, sentivo il suo respiro sempre più affannoso, quasi le si strozzava in gola, inizio a mugolare di piacere, piacere, mentre io continuavo nel mio ritmo lento con colpi profondi, penetravo la sua carne ma anche il suo animo, la sentii irrigidirsi, poi muoversi a scatti il suo respiro divenne intenso in suoi movimenti frenetici, e poi la senti esplodere in un orgasmo, si muoveva come elettrizzata, continuai a pompare, lei mi incitava a non fermarmi, si calmò un secondo ma poi fu scossa da un secondo orgasmo più forte del primo, le sue mani si avvinghiavano alle mie spalle le unghie si piantavano nella pelle, sembrava indemoniata dal piacere.
Poi sentii un brivido salirmi dallo scroto, percorrere tutto il cazzo e fiotti di sborra uscirono copiosi riempiendola del mio seme, "no no tiralo fuori" mi disse spaventata, lo tolsi da lei e lei si sollevò correndo in bagno, mentre il mio sperma colava sulle sue cosce.
"Vuoi mettermi incinta", mi sgridò bonariamente dal bagno, mentre sentivo l'acqua del bidet correre, "guarda che sono vecchiettà ma non in menopausa", ma dal suo modo di fare capii che il suo non era un rimprovero, credo fosse felice di essere stata inondata dal mio sperma, avevo segnato il territorio dentro di lei, si era stabilito un legame ero l'uomo che le dava piacere, il suo amante.
Rientrò in camera, dopo il bidet ristoratore, sentivo il buon odore della sua figa inebriarmi e riempirmi le narici, lei salì sul letto e mise il suo viso sopra il mio, comiciando a baciarmi e a leccarmi il volto, scese e mi leccò il petto ed i capezzoli succhiandoli, poi mi sussurrò in un orecchio, "ti piacerebbe leccarmela?".
Scese con la testa a livello del mio pube ed inizio a leccarmi il cazzo, che era ormai più molle e rivestito di sperma, lo leccava assaporando i miei umori, "vado pazza del tuo sapore,dalla scorsa volta che ci siamo visti non riesco a smettere di pensare al sapore del tuo sperma e del gusto di sentirmelo in bocca".
Mi offrì la sua passerà portandomela a 10 cm dal viso, eravamo nella giusta posizione per un 69, ed io cominciai a leccarla, passavo la lingua sul clitoride muovendola in cerchio e in avanti ed indietro, poi spingevo la lingua tra le piccole labbra fino a penetrare dentro di lei, poi con le infilavo le dita, prima una poi due dentro e alternavo il movimento a simulare un cazzo, mentre la lingua si soffermava sul clitoride.
Venimmo entrambi quasi contemporaneamente, lei si riempì nuovamente la bocca del mio seme, mentre io sentivo i suoi succhi entrare nella mia con i movimenti della lingua, ridevamo come dei pazzi uniti dal piacere e dal desiderio, distesi soddisfatti del piacere provato.
Lei si sollevò per prima mettendosi in ginocchio e offrendosi a me da dietro, l'eccitazione che mi provocò quella sua mossa inaspettata mi fece immediatamente rizzare il cazzo, indurito nuovamente, lentamente entrai dentro di lei cominciando a spingere contro di lei, mentre il cazzo si infilava sentivo il suo corpo reagire con dei brividi di piacere, alzai gli occhi e ci vidi riflessi allo specchio, lei aveva fatto in modo che entrambi potessimo vederci mentre scopavamo a pecorina.
Vedevo la mia pelle nera muoversi dietro la sua pelle bianca come il latte che risaltava nella mezza penombra della stanza, il suo viso era quasi deformato dal piacere e sussultava ad ogni mia spinta contratto in una smorfia di piacere, le sue tette, ballavano in tutte le direzioni, spinte dai movimenti del corpo causati dal mio cazzo che la martellava incessantemente, i suoi occhi erano socchiusi come se fosse in una specie di trance. Quando sentii il brivido salirmi dallo scroto per raggiungere il membro in erezione, lo tolsi rapidamente, venedole sulla schiena, vidi il suo sorriso, ora eravamo una coppia affiatata che sapeva controllarsi e soddisfarsi reciprocamente, avevamo preso la confidenza necessaria ad essere amanti.
Andammo avanti ancora diverse ore a scopare su quel letto, ormai con le lenzuola intrise di sborra e sudore, fino a quando dl mio cazzo uscivano solo poche gocce di seme, mi aveva spremuto completamente, ma aveva ottenuto il piacere che desiderava, dal ragazzo che le piaceva.
Rimanemmo a parlare di noi, e di come quella situazione fosse così talmente da fuori di testa che solo il fatto di viverla ne valeva la pena.
Poi ad un certo punto cademmo addormentati, sfiniti ed esausti.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 6.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Giulia 3:

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni