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Lui & Lei

Hotel (prima parte)


di ilcap
23.06.2014    |    5.382    |    0 9.8
"Rimasi di stucco perché a quel punto non mi sarei mai aspettato tanta audacia..."
Il lavoro prende molto tempo della mia vita, spesso anche a scapito del tempo che potrei dedicare agli svaghi o a farmi un bel viaggio.
Per fortuna il mio lavoro ogni tanto mi regala anche qualche momento piacevole di svago come l’ultima volta che sono stato invitato per una tre giorni di conferenze in un magnifico hotel vista mare. Durante questi eventi è prassi organizzare l’agenda delle attività lasciando anche un po’ di tempo libero per le attività di svago a disposizione degli ospiti. Uno di questi momenti era previsto la mattina del secondo giorno, giustamente visto che la sera precedente c’era stato il party serale sulla spiaggia in cui molti di noi hanno fatto ore piccolissime.
Quella mattina mi svegliai in condizioni precarie anche a causa dei troppi cocktail bevuti la sera prima, decisi così di rilassarmi un paio di ore in spiaggia con l’idea di farmi un pisolino sul lettino anziché dedicarmi alle altre attività sportive a disposizione. Rientro in camera verso le 12.30 e noto con stupore che la camera non era ancora stata rifatta, strano per un hotel di questa categoria, decido di farmi una doccia prima di andare a pranzo in previsione del pomeriggio che prevedeva alcune sessioni di conferenze. Mi spoglio, entro in doccia e attivo l’idromassaggio, una meraviglia che viene disturbata dal rumore della porta, qualcuno cercava di entrare ma avevo chiuso con il chiavistello e quindi anche se si è in possesso della chiave dall’esterno la porta non si apre. Certamente erano le cameriere che volevano pulire la camera ho pensato, e ho continuato la mia doccia con idromassaggio. Una volta uscito mentre mi asciugavo sento di nuovo la porta, ok stavolta decido di rispondere, mi lego l’asciugamano in vita e vado ad aprire.
Apro la porta e mi trovo davanti un ragazza molto carina, un viso dai lineamenti molto fini, leggermente truccata, occhi verdi e capelli castani raccolti dietro in una splendida divisa verde chiaro che metteva in risalto un fisico minuto ma ben proporzionato. Lei mi guarda un po’ imbarazzata ed io per rompere il ghiaccio le dico con aria distratta: “Devi fare la camera? Prego entra.”
E così entrò scusandosi per l’orario e dicendo che oggi mancava una sua collega e quindi ha dovuto fare anche il suo lavoro facendo tardi. Una volta entrata mi venne spontaneo chiudere la porta ma lei mi disse qualcosa che non capì al volo sul fatto che era meglio lasciarla aperta perché ha il carrello nel corridoio e qualcuno poteva cercarla. La ragazza era brava, sapeva a memoria i passi da fare, era rapida e molto attenta a quello che faceva, non disdegnava nemmeno le chiacchiere, chiedendomi che lavoro facevo e cosa facevamo in quell’hotel, era molto spigliata, si chiamava Giorgia era romena ma da tantissimi anni in Italia al punto che non aveva più nemmeno quel tipico accento dell’est. Io invece mi aggiravo per la stanza un po’ imbarazzato e un po’ eccitato dalla situazione, la guardavo, era molto carina, non riuscivo a darle un’età, forse 26 o 27 anni… Un po’ mi vergognavo dello stato in cui era la mia stanza, ma non dell’asciugamano legato in vita che era l’unica cosa che indossavo e attraverso il quale cominciava ad intravedersi la mia prima eccitazione. Ho quasi 40 anni ma me li porto bene, mi piace mantenermi in forma anche se non in modo maniacale, sono alto 1,80, occhi chiari, capello corto moro un po’ brizzolato, diciamo che a torso nudo faccio ancora la mia “porca figura”.
Ad un certo punto le dico che c’era un problema nel bagno, avevo lavato il costume nel lavandino e tutta la sabbia si era depositata ai lati, purtroppo però il tappo del lavabo si era bloccato e non riuscivo ad aprirlo per farla scendere, era tutto vero e da maschietto mi vergognavo anche un po’ nel chiederle aiuto. Lei venne a vedere, io ero li che cercavo con le dita di aprire il tappo senza riuscirci, mi scansai leggermente e lei s’insinuò tra me ed il lavandino e con le unghie riuscì in un attimo a sollevare il tappo, poi mi guardo con aria soddisfatta dallo specchio del bagno e con un sorrisino malizioso mi disse: “eh… cosa fareste voi uomini senza di noi?”, mi sentì un ebete non tanto per il suo prezioso intervento quanto per il suo sorriso e lo sfioramento della sua schiena sul mio petto momento in cui sono riuscito a fare cadere gli occhi nella sua scollatura notando una spallina di un reggiseno rosa pesca che mi faceva immaginare il resto. Lei intanto proseguiva il suo lavoro, dovevo fare qualcosa, non potevo lasciarla andare così, la guardavo e cercavo di cogliere l’attimo per dirle qualcosa… Mi disse che puliva il bagno, così se volevo avrei potuto vestirmi, poi usci a prendere gli asciugamani puliti, quando tornò mi feci trovare appoggiato su un lato alla porta del bagno e sorridendo le chiesi a che ora avrebbe finito di lavorare e se le andava di vederci dopo, lei molto gentile mi rispose che finiva alle 17.00 e che mi ringraziava per la proposta ma che il regolamento le vieta d’incontrare i clienti anche fuori dal’hotel e poiché lavora li da appena un anno non avrebbe voluto crearsi problemi. Mi fece tenerezza, era comprensibile, tuttavia volli tentare un colpo malizioso, e così le dissi: “Ok, ti capisco, ma prima di andare non ti sembra di aver dimenticato di prendere qualcosa?” ed il mio sguardo scivolò sull’asciugamano che avevo legato in vita. Lei mi guardò dritto negli occhi sorridendo e con fare deciso mi disse: “Ma certo, ha ragione, mi scusi” nello stesso momento allungò la mano sul lembo dell’asciugamano che sporgeva sul mio fianco destro e tirò con decisione lasciandomi completamente nudo davanti a lei, ero leggermente eccitato, direi “barzotto” come si usa dire dalle mie parti. Prese l’asciugamano e abbassò lo sguardo poi sorridendo con aria di sfida mi disse: “Allora buona giornata signore!” e uscì dalla stanza. Rimasi di stucco perché a quel punto non mi sarei mai aspettato tanta audacia.
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