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Le avventure di Carmen : Roberto


di Libertyna
19.11.2023    |    1.768    |    2 9.8
"Da vicino è ancora più attraente, ed ha un profumo che mi fa impazzire..."
Ciao a tutti, sono Carmen, 30 anni dalla provincia di Napoli. Lavoro come impiegata in un ufficio, vivo da sola per scelta,per godermi a pieno le mie avventure. Sono alta 1,70, capelli ricci scuri, occhi grandi, labbra carnose, fisico nella media. Il venerdì pomeriggio, appena uscita dall'ufficio, mi reco sempre al supermercato per la spesa. Un venerdì in particolare, mentre scelgo la pasta da acquistare, sento qualcuno chiamarmi. "Carmen ,sei davvero tu? Quanto tempo".
È Francesca, qualche anno più grande di me, vivevamo nello stesso quartiere da piccole.
"Francesca ciao! Quanto tempo?!"
"È vero, non ci siamo più viste da quando mi sono trasferita. Siamo tornati io e mio marito per far visita ai miei genitori. Eccolo. Roberto, sono qui".
Arriva Roberto. Alto, pelle olivastra, brizzolato, avrà avuto una quarantina d'anni (i miei preferiti), fisicamente ben allenato.
"Roberto, ti presento Carmen, siamo vecchie amiche."
Roberto mi stringe la mano in modo vigoroso, e io sento subito un brivido, ma cerco di non farlo notare mentre i nostri sguardi si incrociano.
"Amore dobbiamo andare, è stato un piacere Carmen".
Sono così incantata dalla sua voce che a stento riesco a salutare Francesca.
La sera,a casa, non faccio altro che pensare a quell'incontro.Cerco di convincermi a non pensarci più, dato che lui è il marito di una mia amica, poi saranno in città per poco tempo, sicuramente non l'avrei più rivisto.
Il giorno dopo scendo per altre commissioni. Dentro di me spero di incontrarlo, così indosso la mia gonna portafortuna, calze autoreggenti, camicetta e tacchi. Mentre sono alla fermata dell'autobus, si ferma una macchina. È Roberto, da solo.
"Ciao, sei Carmen, l'amica di Francesca giusto? Stai aspettando l'autobus?"
"Si, devo andare in centro."
"Ci sto andando anche io. Sali, dai! Ti do un passaggio"
"Ma no tranquillo" (fingendo di non voler andare con lui.)
"Non ti preoccupare,sali"
E così salgo in macchina.
Da vicino è ancora più attraente, ed ha un profumo che mi fa impazzire.
Appena partiamo, Roberto subito inizia a parlare
"Scusa per ieri ma andavamo di fretta. Avrai pensato che sono un maleducato."
"Ma no figurati."
"In realtà devo confessarti che ti avevo già notata nel supermercato, prima di vederti con mia moglie."
"Davvero? E cosa hai pensato?"
"Che sei stupenda"
Inizio ad arrossire.
"Grazie, anche tu non sei male"
Inizio ad alzare un po' la gonna senza che se ne accorga.
Appena ci fermiamo nel traffico, Roberto mi guarda le gambe.
"La gonna non era più lunga?"
"Si, però così non potevi vedere le mutandine."
Roberto intravede le mie mutandine nere e sospira eccitato
"Mamma mia che spettacolo"
"Guarda la strada"
"Eh così è un po' difficile"
Inizio a sentire un fremito tra le cosce e ogni volta che Roberto butta l'occhio giù,mi eccito sempre di più.
"Conosco un posto dove potremmo fermarci, così posso vedere meglio senza rischiare un incidente."
Mentre ci rechiamo in questo posto, sono sempre più eccitata. Non riesco a credere che stia succedendo davvero.
Ci fermiamo.
"Alza un altro po' la gonna"
La alzo sempre più eccitata
"Ancora"
La alzo fin quando non si vedono solo le mutande.
"Scommetto che sei tutta bagnata"
"Scoprilo da solo"
La sua mano virile scivola sulla mia coscia, scosta le mutandine e inizia a toccare la mia fica bagnata.
"Mamma mia è un lago"
Inizio ad ansimare con la sua mano tra le mie cosce.
"Mmm si continua, ooo sii"
Mi tocca il clitoride e mi penetra con le dita
"Ho capito da come mi guardavi ieri che volevi essere scopata"
"Ooo sii cosi mmm scopami"
"Che cazzo che mi hai fatto venire"
Tira dai pantaloni un cazzo bello grosso e dritto.
"Vediamo come lo cavalchi"
Senza togliere le mutandine mi siedo sul suo cazzo mentre Roberto mi apre la camicetta e inizia a stringermi i seni.
Prendo il suo cazzo in mano e me lo spingo dentro. Inizio piano piano a cavalcare, lui che freme sempre di più. La sua lingua va ovunque, mi bacia sulla bocca, poi sul collo, sui capezzoli,li stringe, li succhia.
Mi sento una vera troia.
" Ooo si così, continua a saltare sul cazzo"
"Aaa sii, dillo cosa sono,dillo"
"Sei una troia, non ti fermare puttana"
Godo sempre di più. Prende il mio culo tra le mani facendomi saltare ancora di più.
"Vai così zoccola salta, fammi sentire come sei puttana"
"Aaa sii così sto venendo, sto venendooo"
"Vaiii troia veniamo insieme, vaii, vengoooo"
"Aaaaaa, siii siiiiii"
Vengo anche io sentendo tutta la sborra calda che mi entra in fica.
"Sei fantastica, non godevo così da tempo"
E così, dopo avermi fatta cavalcare per bene, mi porta in centro e ci salutiamo scambiandoci i numeri sperando di poter riorganizzare prima che lui e sua moglie lascino la città.
Roberto è stata la conferma che i quarantenni sposati sono davvero i miei preferiti.









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