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Lui & Lei

Quella volta in macchina


di Membro VIP di Annunci69.it civorrebbe1amico
26.10.2023    |    171    |    2 4.0
"Mi guardò in viso e mi disse che voleva sentirselo tutto dentro..."
Ci conosciamo qui su A69. Mi confessa le sue fantasie e la prima che vorrebbe realizzare è quella di fare sesso in macchina in un posto dove ci sia gente. La metto al corrente dei rischi che si corrono, ma lei è decisa, facciamo in modo di considerarli e sta a te pensarci. Eccomi a pensare a dove, come e a prevenire i rischi.
Così arrivò il momento dell'incontro. Era inverno e quindi diciamo che faceva buio presto. Ci siamo incontrati a Torino nel parcheggio dell'allora Auchan di Corso Romania verso le 16:30. Preso un caffè al volo e poi in macchina da me. Io ho sempre avuto SW con vetri oscurati nei sedili posteriori e dietro. Abbiamo portato i sedili autista e passeggero tutti avanti sistemato sul lunotto anteriore il frangisole e ci siamo accomodati dietro. Lei era carichissima e non vi nascondo che anche io non ero da meno. Chiudemmo le portiere con il pulsante e immediatamente lei si diresse alla mia patta aprendola e tirandovi fuori il cazzo duro e vogioso. Lo prese tutto in bocca lasciandosi andare in un pompino che raramente ne ho avuti (di bocca era favolosa) nel frattempo le avevo sollevato il vestitino leggero e iniziato a carezzarle la figa (indossava scarpe nere chiuse con tacco 12 e quelle calze/collant che sono fatte a mò di reggicalze e quindi con l'intimità libera) era bollente e bagnatissima. I suoi mugnugni iniziali dovuti al pompino si mischiavano ai gemiti a causa delle sensazioni che provava grazie alle mie mani che le pastrugnavano la figa. Mi aveva avvisato che squirtava un casino e quindi mi ero premunito di mettere una cerata sul sedile. mentre le toccavo la figa e il clitoride iniziai a percepire il suo liquido che sgorgava tra le mie dita e la sentii muoversi freneticamente con i fianchi e bacino fino a sentirla godere in un lago. Mi guardò in viso e mi disse che voleva sentirselo tutto dentro. Misi il profilattico e immediatamente si impalò sul mio cazzo duro e gonfio di piacere di quella donna che ormai era una furia scatenata. Il vestitino era sparito, non indossava il reggiseno e mi godevo quella meraviglia che ballava al ritmo del suo danzare su di me mentre le ciucciavo i capezzoli turgidi. Venne ancora e poi ancora senza pause, ero un lago (meno male che avevo messo la cerata) poi si tolse di scatto, la guardai, mi disse: "zitto e lasciami fare". Si sistemò in modo da prenderselo nel culo, era talmente carica che il suo orifizio non fece fatica ad accogliermi dentro le sue viscere. Sentivo la cappella entrare e poi farsi spazio scivolando lentamente. Lei gemeva, si muoveva in maniera da farlo entrare senza fatica e procurandosi quel piacere che una donna ama sentire quando le entra nel culo gustandoselo in ogni millimetro di carne che avanza. Mi disse: "ora è tutto dentro e me lo gusto come piace a me". Iniziò a muoversi in maniera sinuosa, roteava, andava avanti e indietro, poi su e giù io le toccavo il clitoride con la mano. Sentii che stava per raggiungere l'orgasmo, iniziò a muoversi in maniera frenetica e quando raggiunse l'orgasmo sentii di nuovo quel lago che mi bagnava. Aveva squirtato davati ma anche da dietro. Si fermò con il mio cazzo dentro riprese le forze e guardandomi negli occhi mi disse: "ora tocca a te". Si impossessò del mio cazzo, lo sfilò dal preservativo e lo prese in bocca. Sentivo la sua lingua sulla cappella, le sue mani dappertutto, le sue labbra che succhiavano in maniera superba, a volte lo ingoiava fino in fondo fino a soffocare facendo quel verso che è risaputo, continuò così ma non per molto. Ero carico anche io, quella femmina esperta sapeva come dare piacere ad un uomo, sentì che stavo per venire, aumentò i movimenti e così le esplosi in faccia, in bocca sul seno. Lei bevve, leccò ingoiò quello che volle. Poi ci abbracciammo a lungo rimanendo per un pò in silenzio. Nell'abitacolo dell'automobile si sentivano i nostri respiri e l'odore di sesso. Ci guardammo spesso senza parlare poi ci pulimmo e sistemammo alla meglio, continuammo da vestiti a limonarci per poi lasciarci appagati e felici. Sicuramente qualcuno che passava da lì notò qualcosa ma per fortuna non interruppe nulla
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