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Una cagna di nome Chiara


di bollinger77
30.07.2014    |    18.057    |    0 8.8
"Continuai a lubrificarle ed allargarle entrambi i buchi per un po', poi presi finalmente le palline: "Ora conta mentre ti infilo le palline!" le..."
Un weekend del mese scorso avevo in programma un'uscita con i miei colleghi, pizza, pub, discoteca... Una di quelle serate che durano tutta la notte...
Mentre mi stavo preparando, mia moglie Chiara, mai molto contenta di lasciarmi uscire, mi prega: "non lasciarmi sola questa sera, dai!!"
"È solo una cena, rientro il prima possibile" ribattei subito io. "No dai, tanto lo so che stai fuori tutta la notte..." "Se stai a casa faccio tutto quello che vuoi" cercò di stuzzicarmi accarezzandomi con fare persuasivo e guardandosi con due occhi languidi che lasciavano ben pochi dubbi sul senso delle sue parole. "No dai" insistei io, anche se non più tanto convinto "è da un mese che ho organizzato questa serata". Lei era più convincente di me: "Dai, sul serio: se rimani a casa puoi farmi tutto quello che vuoi..." disse strusciando il suo culetto sulla mia patta.
A quel punto ero fregato: tentennai: "Sei sicura? Posso farti tutto quello che voglio?" Chiara capì che ormai aveva vinto: "Tutto quello che vuoi".
"Ok, vediamo. Inizia a spogliarti". Chiara, contenta di avermi convinto, si spogliò, tutta sorridente, ignara di cosa le avrei fatto passare quella sera...
Quando fu tutta nuda di fronte a me, chiamai i miei amici per dir loro che non potevo partecipare alla serata.
Nel frattempo tirai fuori qualche "accessorio": ammanettai Chiara e le misi un collare con tanto di guizaglio a catena. "Questa sera sarai la mia cagna!"
Me la misi sulle ginocchia col culo per aria ed iniziai a sculacciarla per bene. "Ahia, così mi fai male!" provò a ribellarsi e divincolarsi. Allora io tirai più forte il guinzaglio e la strinsi
più stretta "stai zitta troietta, ora ti insegno come ci si comporta con il proprio padrone" "Inizia a contare le sculacciate!" SCIAFF "Uno..." SCIAFF "Due"SCIAFF "Tre"...
Quando le sue natiche erano ormai diventate fucsia e roventi al tatto, mi fermai... Eravamo arrivati a trenta sculacciate.
"Ora da brava cagnolina, mettiti a quattro zampe" lei obbedì in silenzio e, con una smorfia da cui traspariva un misto di dolore, stupore e spavento, si posizionò docile ai miei piedi.
Io ero ancora del tutto vestito, allora mi spogliai e mi misi davanti a lei. La tirai su per il guinzaglio e allargai leggermente le gambe. Ovviamente il mio uccello era già in pieno tiro.
"Ora lecca le palle al tuo padrone!" Chiara, anche se un po' riluttante, continuò ad obbedire in silenzio (forse il sedere le faceva proprio male). Lasciai che mi leccasse le palle per un po', poi, quando mi stufai, le dissi di salire lungo l'uccello con la lingua. "Ora prendilo per bene in bocca!" Chiara iniziò a spompinarmi con gusto. Avrei voluto lasciarla fare a lungo, ma sarei venuto troppo in fretta... E io avevo ancora altri progetti per la serata...
"Brava me lo hai succhiato bene: ti meriti un premio" sfilai con riluttanza il mio cazzo dalle labbra morbide di Chiara, che tornò nella sua posizione a quattro zampe, e presi il "premio": del lubrificante e una fila di 10 palline thailandesi di grandezza crescente. "Come ogni buona cagna che si rispetti, ora avrai la tua coda" le dissi mostrandole la fila di palline. Chiara sgranò gli occhi e aprì le labbra per ribattere, ma non le uscirono le parole...
Io mi sistemai dietro di lei "apri bene le gambe e mostrami il culo".
Iniziai a massaggarle le chiappe con il lubrificante: era evidenteche la cosa le diede un po' di sollievo al bruciore procurato dalle sculacciate. Poi passai a lubrificarle il buco del culo e la fica, peraltro già piuttosto bagnata: "Sei bagnata. Allora ti piace proprio fare la cagna, eh!? "
La massaggiavo con sempre più vigore e penetrandola sempre più a fondo nella vagina e nell'ano e lei, dal canto suo, muoveva le anche, si contorceva attorno alle mie mani e ansimava sempre più forte "Ahh ahhh ahhhh !!"
"Ti piace, troia?" "Ahh siii, ahh siii, siii..." "Vuoi che continui allora?" "Ahh siii daiii siii".
Continuai a lubrificarle ed allargarle entrambi i buchi per un po', poi presi finalmente le palline: "Ora conta mentre ti infilo le palline!" le ordinai iniziando ad infilarle la prima pallina nell'ano. "Uno" "due" ... Quando arrivò a cinque le infilai tutto il mio
uccello nella fica: la penetrai senza alcuna difficoltà tanto era lubrificata... "otto", "nove", dieciii"...
Mentre continuavo a scoparla sentivo con la punta del mio uccello le palline che le avevo infilato nel culo. Quando ho sentito che stavo per venire sono uscito dalla sua fica fradicia, le sono girato attorno e mi sono posizionato davanti alla sua faccia. "Ora da brava cagna mi succhi per bene il cazzo, ti fai riempire di sperma la bocca e bevi fino in fondo il seme del tuo padrone". E così lei fece: in pochi attimi le riempii la bocca con una gran quantità di sborra, che a fatica la cagna deglutì a più riprese...


Dopo qualche giorno, mentre stavo rientrando a casa, mi arriva un sms di Chiara: "la tua cagna ti sta aspettando". Appena apro la porta di casa vedo mia moglie in centro al salotto, completamente nuda, a quattro zampe, con il guinzaglio in bocca, che mi guarda con occhi carichi di desiderio...

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