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Simone visto da Andrea parte 2


di Superperv
21.02.2024    |    468    |    0 7.0
"Dopo tre giorni ecco che a casa mia ci sono Oreste e Guglielmo, due energumeni alti e massicci, entrambi ex pugili, ma adesso Guglielmo ha messo su un bel..."
L’addestramento di Simone procede speditamente, da mesi mischio bella vita e attenzioni a estrema severità, diciamo che l’80% è disciplina e punizioni, il 20% uno stile di vita che nemmeno immaginava che potesse esistere, e attenzioni che non ha mai ricevuto.
Voglio che sia emotivamente del tutto dipendente da me, fino allo svuotamento totale della sua piccola mente.
Ormai ha imparato che pronomi come "io", o "mio", gli sono proibiti, per riferirsi a sé stesso deve dire, ad esempio, “ il rottinculo , oppure l’idiota , ha fame”.
Ed io stesso, come i miei due domestici, lo chiamiamo solo rottinculo, o con altri insulti, il suo nome non lo sente da molte settimane, ovviamente in mia assenza i domestici possono usarlo e punirlo , oppure possono farlo assieme a me, in qualità di assistenti.
Anche in pubblico è la stessa cosa, ad esempio, se siamo al ristorante, io ordino per tutti e due e dico: “ per me, questo e quello, per il frocetto questo e quest’altro”, se, poi, siamo a casa e c’è qualche amico mio dell’ambiente S/M, lui si deve presentare con “ questo idiota è il rottinculo schiavo di Andrea”.
Sa che fra le regole c’è che lui deve solo rispondere, mai iniziare lui una conversazione.
Ho provveduto a pagare l’elettrocoagulazione dei soli peli che avesse sul corpo, cioè quelli pubici, sarà liscio per sempre, il cazzo glielo ho chiuso in una gabbietta che consente, al massimo 1/5 di erezione, dopo di che la pressione dell’arnese metallico impedisce di andare oltre.
Per un ragazzo della sua età non potersi masturbare è una notevole tortura che dura 24 ore su 24, ha le palle gonfie e piene, per di più gli ho applicato un pesante cilindro d’acciaio che le spinge in basso e allunga lo scroto.
Ormai viene solo dal culo, con il principio di erezione consentita, e si bagna perdendo liquido, come una troia.
Peraltro lo ho fatto anche circoncidere, e quando si è ripreso del tutto lo ho fatto masturbare fino allo sfinimento da Mamadou, che per l’occasione ha usato un guanto ruvido.
Dopo questa dolorosa mungitura in cui ha dovuto eiaculare 6 volte di fila, il suo povero pene arrossato e indolenzito, è stato nuovamente rinchiuso nella gabbietta, arnese da cui, per ora il suo cazzo esce solo per essere punito, o per una mungitura dolorosa ogni 5 settimane.
Ovviamente è stato usato da altri uomini con cui lo ho condiviso.
Lo ho usato, e fatto usare, come orinatoio, posacenere, lecca stivali, sacca per boxe e altro.
Le punizioni sono passate dal frustino del primo giorno a cose ben più dolorose ed elaborate
Dolore e umiliazioni lo portano facilmente a veri orgasmi che nascono nella sua testolina deliziosa e poi si trasformano in puro piacere fisico.
Ma tutto ciò è legato alla mia figura, noto che se non sono coinvolto io, non funziona allo stesso modo, cioè viene meno gran parte del suo piacere. Idem per il sesso anale o orale, se lo chiavo io, o comunque partecipo, si bagna di godimento, se lo lascio semplicemente usare da altri, allora no. Salvo lui che sappia che io vedrò il video, o che trarrò piacere nel saperlo usato, allora un poco si eccita, però non come quando io sono fisicamente parte della situazione.
Mamadou, il mio domestico nigeriano, apprezza molto il culetto di Simone e di carattere ama mischiare durezza e gentilezza, mentre Ruslan, il mio autista tuttofare Serbo, ex mercenario ed ex atleta professionista, ha un’inspiegabile avversione per Simone, o meglio ama vederlo soffrire e vorrebbe sempre di più e lo tratta davvero male.
Io gioco col suo corpo, e con la sua anima, in modo cinico, alla fine voglio arrivare al mio scopo.
E così decido di dare un ulteriore colpo al povero angioletto. Gli dico che intendo invitare i suoi zii e vederli mentre lo scopano di brutto, anzi mentre lo scopano e puniscono.
Prendere, o lasciare, e Simone che ormai pare del tutto catturato dalla situazione dapprima dice no, ma dopo due giorni fuori casa, mi chiama ed implora, e accetta.
Lo sapevo.
Dopo tre giorni ecco che a casa mia ci sono Oreste e Guglielmo, due energumeni alti e massicci, entrambi ex pugili, ma adesso Guglielmo ha messo su un bel poco di pancia sui muscoli, Oreste, è rimasto più in forma.
Sono ammirati dalla casa, e sfottono Simone, che sta nudo e in silenzio, sanno perché sono qui., gli dicono che col suo culetto ha trovato una bella sistemazione da puttanello per ricchi, ma che appena invecchia di qualche anno finirà a far marchette in stazione, magari tossico come sua madre .
Non perdono altro tempo, tirano fuori i cazzi e Simone si mette in ginocchio, succhia, lecca, aspetta ordini, poi di colpo iniziano a turno a chiavarselo, è una scena assolutamente perversa i due zii carnefici che si tolgono anche questa soddisfazione, fottergli il culo, trattarlo da puttana, e lui costretto a subire.
Per due ore è davvero la loro troia, lo usano a piacimento, lo malmenano, insultano, scopano.
E filmano, così potranno mostrare a loro fratello cosa è diventato il suo pargolo.
Simone è costretto ad umiliarsi, a ringraziarli per averlo cresciuto da troia e da schiavo, da marchettaro e che spera di finire come dicono loro, perché è quello che si merita, li ringrazia per aver smesso di studiare ed essere il fallimento genetico, la vergogna di famiglia..
Lo costringono a dire che ha sempre sognato i loro cazzi, e a chiedere perdono per non avergli dato il culo anni prima.
Hanno preso del Cialis e quindi sono instancabili, con erezioni costanti e insaziabili.
Sono due animali, verbalmente e fisicamente violenti, ci godono a usarlo e ferirlo dove più sanno che soffrirà.
Vanno avanti per qualche ora, poi vanno via, lasciando Simone, col culo che gronda sperma, la faccia gonfia di sberle, spettinato, e in lacrime.
Sono i primi gradini per fargli toccare il fondo, esattamente dove lo voglio io.
Lo abbraccio e consolo, lo merita, è bello e non sa di esserlo, è innamorato di me, e io lo so bene, ed è masochista di natura, e questo mi rende più facile il cammino.
So che a questo punto lo farà sciogliere il mio usare dolcezza, dirgli che è stato bravo e portarlo in bagno in braccio e che alla fine mi si offrirà per dimostrami che senza di me non vive.
E so anche che essere chiavato, umiliato e menato dagli zii gli ha fatto capire cosa sarebbe la sua vita fuori da qui.
Mentre lo aiuto a farsi la doccia e carezzo il suo corpo perfetto, e gli sollevo il mento per baciare quelle labbra deliziose, dentro di me penso ai prossimi gradini che gli farò scendere.
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