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Gay & Bisex

Il fattorino della pizza 1 parte


di Membro VIP di Annunci69.it culo48
18.12.2022    |    2.686    |    7 9.9
"Antonio arrossì un pò ma poi mi ringraziò..."
Era una domenica sera abbastanza piovosa. Fuori pioveva a dirotto e non mi andava proprio di uscire.
Erano quasi le 21,00 e non avevo proprio intenzione di cucinarmi qualcosa.
Ricordai che avevo un depliant di una pizzeria in città che portava la pizza a domicilio. Dopo aver scelto la pizza preferita (capricciosa) telefonai per prenotare.
La pizzeria mi disse che era un pò tardi ma che mi avrebbe accontentato. Mi dissero che occorreva una mezz'ora e forse più. Sarebbe arrivato il ragazzo con la pizza. Nel frattempo vedevo dalla finestra che fuori diluviava. Dopo circa 45 minuti suonò il citofono, andai a rispondere ed era il ragazzo della pizza. Aprii il portoncino e sentii il ragazzo salire le scale. Aprii il mio portone di casa e non mi trovai davanti un ragazzo ma un giovane 30 enne alto quasi 190 e muscoloso che conoscevo già perchè avevamo frequentato l'università insieme. Durante l'università avevamo ancvhe studiato insieme alcune volte. Si chiamava Antonio. Era completamente bagnato fradicio a causa della pioggia. Viaggiava con lo scooter e, sotto questa pioggia, potete immagginare in che stato era ridotto. Era infreddolito e tremava dal freddo. Sorridemmo subito perchè ci conoscevamo e, visto la situazione gli chiesi di accomodarsi mentre nel frattempo prendevo la somma per pagare la pizza. Gli chiesi come mai facesse il fattorino, lui mi rispose che era per arrotondare lo stipendio. Gli chiesi: " devi ancora fare consegne"? Mi rispose: " no questa è l'ultima per fortuna. Con questo tempo da lupi che c'è stasera sarebbe un suicidio fare ancora consegne".
Visto che era bagnato fradicio gli dssi:" visto che è l'ultima consegna, se vuoi asciugarti e darti una scaldata puoi rimanere qui". Antonio dopo un primo tentennamento accetto anche perchè non doveva ritornare in pizzeria quella sera.
Gli dissi: "se vuoi puoi toglierti i vestiti bagnatissimi, li mettiamo ad asciugare vicino ai caloriferi, ti do un accapatoio così ti rifocilli un pò, nel frattempo preparo la tavola e mangiamo insieme la pizza". Antonio acconsentì, si liberò dei vestiti e rimase solo in boxer.
Sotto quei vestiti si racchiudeva un corpo scolpito, muscoloso e palestrato.
Il suo boxer nero metteva in risalto un "pacco" di tutto rispetto. Pensai che forse aveva bisogno di una doccia calda. Gli chiesi se voleva fare una doccia calda visto la tanta acqua fredda della pioggia presa. Antonio arrossì un pò ma poi mi ringraziò. La doccia l'avrebbe fatta volentieri.
Gli preprai la doccia e gli dissi che poteva fare con comodo. Io avrei messo la pizza in caldo e avrei aspettato per mangiare insieme.
Antonio entrò in bagno solo in boxer lasciando l'accappatoio sul divano. Io nel frattempo apparacchiai la tavola.
Dopo 10 minuti circa sentii Antonio chiamarmi dicendo che non si era portato l'accappatoio in bagno. Gli dissi: "niente paura te lo posto io".
La cosa mi eccitò tanto solo all'idea di vedere quel "bronzo di Riace" come l'aveva fatto la mamma.
Entrai in bagno, apriri il box doccia per dargli l'accappatoio e per poco non svenni. vidi il suo uccellone, sia pure non duro, ma enorme. Ad occhio aveva una lunghezza di 18 cm e una circonferenza mai vista prima.
Arrossii alla vista di quell'enormità; Antonio se ne accorse e mi chiese scusa. Gli dissi di non preoccuparsi perchè eravamo tra uomini vaccinati.
Ma il mio sguardo non risuciva a togliersi dalla vista di quell'uccellone enorme. Gli dissi:" Complimenti per il paccone". Ridemmo a più non posso, ma Antonio capì subito il mio interessamento al suo membro. Visto che ero impressionato ma nello stesso tempo incuriosito, mi svelò che era bisex e che spesso era interessato anche agli uomini.
Pensai subito che poteva essere una vera e propria proposta . Io gli confessai che ero attratto dagli uomini soprattutto da qualli palestrati.
Oramai i veli erano caduti tutti. Antonio mentre si asciugava mi disse che se volevo potevo dargli una mano ad asciugarsi. Non me lo feci dire due volte.
Presi un'asciugamano asciutta e pulita e iniziai ad asciugare le sue gambe che sembravano colonne. Arrivai alle palle e li, non ci ho visto più...
L'asciai l'asciugamano e inizia a leccargli le palle fino ad arrivare all'asta e alla cappella che divorai nella mia gola. Il cazzo di Antonio avvertì il piacere e iniziò a sussultare. Mi alzai, lo presi per mano e andammo nella mia camera da letto dove vi era il lettone sistemato. Mi spogliai anche io e ci adagiammo sul lettone. Ripresi il mio lavoro di bocca....sul cazzo di Antonio che dopo pochissimo mi esplose in bocca con un mare di sborra calda.
Antonio mi rilevò che era da tanto che aspettava questo momento. Io un pò sospreso annuii e dissi che anche io lo aspettavo ma non in veste di fattorino della pizza.
Continuammo a chiacchierare per un pò, nel frattempo notavo il palo di Antonio che riprese vigore. Non mi feci pregare.... Ripresi a succhiare quel'enorme uccello dedicandogli tutte le mie accortezze del caso.
Ad un certo punto Antonio mi chiese: " in che posizione ti vuoi mettere"? Non mi sorprese questa domanda perchè avevo il culo in fiamme e il suo estintore mi ci voleva proprio.
Mi misi subito a pecorina aprendogli bene le chiappe e mostrandogli il mio buchetto che era bagnatissimo e voglioso. Gli porsi il preservativo che indossò con maestria e dopo aver appoggiato la sua cappella al mio buchetto con un colpo secco entrò tutto dentro di me fino alle palle facendomi dare uno strillo che, credo, i vicini l'abbiano sentito.
Ma dissi di non fermarsi e di continuare senza ritegno, la cosa mi piaceva.
Antonio pompò nel culo in quella posizione come uno stallone per circa 10 minuti, poi mi invitò a sedermi io sopra di lui. Lo feci velocemente impalandomi completamente sul cul grosso palo turgido. Mi entrò tutto dentro. Iniziai a cavalcarlo avidamente sentento le sue palle sbattere sull'anticamera del mio buco che era oramai largo e accogliente. Cavalcai per circa 15 minuti fino a che vidi Antonio che non riusciva a trattenenersi più. In quel momento aumentai il ritro della mia cavalcata sul bel cazzone di Antonio fin quando non emise un grido di piacere. Sentii la sua cappella pulsare nel mio culo e il suo sperma che usciva a fiumi.
Restammo sul letto a riposare dopo la lunga "faticata".
Antonio Mi disse che nella pizzeria ci stavano altri ragazzi, oltre allo stesso pizzaiolo, che erano attratti dal sesso maschile.
Tra il dire e il fare mi fece la proposta di fare una gang la sera successiva giorno di chiusura settimanale della pizzeria e loro erano tutti liberi.
Chiesi ad Antonio in quanti erano. Mi rispose che erano 5 fattorini tutti 25 enni più il pizzaiolo che ne aveva 40.
Accettai la proposta e mi preparai psicologicamente... a ricevere 6 stalloni dai membri superbi.
sarebbe stato un bel lunedì....
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