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Gay & Bisex

Inizialmente Era……(8)


di Bellodolce
19.08.2023    |    282    |    0 9.6
"Tanto che, prendendo il condom appoggiato sul mio torace, usando cautela a non svuotarlo, avvicinai il mio viso al suo, quasi ad unire le nostre labbra..."
E così, bagnati ed estasiati, rimanemmo per diversi minuti, fin tanto che il suo turgore gli permise di rimanere in me, scambiandoci languidi ed umidi baci in bocca nel frattempo.
Quando uscì ebbi la sensazione mi colasse qualcosa dal buchino, oramai bello e che sverginato a dovere, ed a giudicare dalla macchia che dopo notai sul lenzuolo ritenni, a ragione, fossero mie secrezioni. Intervallando ansimi interminabili con frasi di amore, si distese al mio fianco, supino accanto a me, accarezzando il frutto della mia passione sui nostri addomi, e, sfilandosi il preservativo pieno, me lo appoggiò sul petto, nel verso che lo mantenne pieno.
“Facci quello che ti va di farci, amore”. “Claire è vero che lo beve quando è riempito di sborra di altri”. Guardai Giovanni con fare investigativo, non capivo bene cosa volesse dirmi e le domande che mi insorgevano, senza per altro che le esternassi, erano diverse. Claire scopava con altri uomini? E perché mai farebbe loro indossare dei profilattici se poi li ciucciava pieni del loro sperma? E ancora…..Giovanni come faceva a saperlo? Confusamente e disordinatamente, queste mie curiosità si affastellavano nella mente, quando lui, continuando ad accarezzarmi il petto madido del mio sperma, sorprendendomi mi disse che…” Claire e’ una donna estremamente calda, ha sempre voglia di sesso, e quando la approccio con fare lussurioso non la ho mai trovata asciutta, sempre bagnata”. “Anche appena sposati, prima di Francesco e Chiara, ( i loro figli, nda), fantasticavamo praticamente sempre sulla presenza di altri, uomini o donne, durante i nostri amplessi. Quando son diventati abbastanza grandi, ed uscivano spesso lasciando casa a nostra disposizione, invitai un mio collega a prendere il gustosissimo te’ di Claire. Lui lo bevve con vero piacere, ed offri’, proprio davanti a me, il suo latte a mia moglie. Claire ingoiò con famelicita’, come del resto faceva sempre, ma la cosa che mi stupì davvero fu che me ne era venuta voglia anche a me. Succhiai la sua bocca col poco che vi era rimasto della sborra del mio collega, e sebbene le avessi appena riempita la fica della mia, mi eccitai nuovamente all’istante. Da quel giorno, ogni volta che capitano altri uomini, lei li fa sborrare nel preservativo, e poi ce lo scoliamo insieme. Sia le vengano nella fica, sia nel culo, sia in bocca”.
Rimasi di sasso, pensando a quanto fossero libidinosi e lussuriosi, lascivì e libertini, Giovanni e Claire, ma anziché esserne scandalizzato o addirittura avere un moto di repulsione, la rivelazione ebbe l’effetto opposto, mi affascinava ed intrigava. Tanto che, prendendo il condom appoggiato sul mio torace, usando cautela a non svuotarlo, avvicinai il mio viso al suo, quasi ad unire le nostre labbra. E tra queste lo spremetti, leccando reciprocamente ciò che ne usciva direttamente dalle nostre rispettive labbra.
Rimanemmo poi una decina di minuti sdraiati, senza che vi fossero effusioni di alcun tipo, lui supino, nudo nel candore della sua peluria, io girato di spalle rispetto a lui, ancora con le calze di Claire infilate, a riflettere sul fatto che nulla, di li in poi, sarebbe stato uguale. Mi ero fatto inculare da un uomo molto maturo, ne avevo bevuto il succo ormonale, ed ero lì, ancora a disposizione delle sue voglie, con le calze della moglie, che per altro avevo appena saputo fosse una cagna come mai avevo immaginato nelle migliaia di seghe con lei protagonista. Insomma, tanta roba cui pensare. Ma ero sereno, si, sereno e soddisfatto di esser stato con lui, e la sensazione prevalente, ben oltre gli inevitabili fastidì fisici della prima volta, era quella di dolce appartenenza ad un maschio adulto, molto adulto.
Mi sollevai dal letto con un civettuolo stiramento del torso e delle braccia e con un quasi sbadigliante “Ahhhhh, vado in bagno a darmi una sciacquata, ne sento il bisogno. Vieni anche tu?” “Ora ti raggiungo zuccherino” disse col suo sguardo sibillino e provocante. E dopo essermi sfilato le guaine di Claire, mi infilai nel box doccia, che in realtà erano dei vetri posti sui bordi di una vasca, a coprirla soltanto in parte, ed aprii l’acqua. Nel godermi quegli inebrianti scrosci, non mi accorsi del suo sopraggiungere alle mie spalle sino al momento che mi si appoggiò da dietro con tutto il suo pelo, risvegliando i miei sensi, quelli più femminili. Si perché ebbi contezza di essere, almeno in quel frangente, la sua donna, pronta a servire il suo gran bel maschione, pronta a soddisfare qualsiasi delle sue voglie, da quelle più tenere e quelle più perverse. Strusciavo il mio dorso ed il mio culo sul suo pelo, mentre l’acqua scendeva tra noi, mi sentivo completamente di sua proprietà, ed allungai le braccia di dietro per prendergli la testa ed avvicinare le sue labbra al mio collo, mentre gli facevo le fusa.
-continua-
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