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giochi tra fratelli..... e non solo 2


di alienogr
30.11.2016    |    5.360    |    0 9.2
"Era passato un anno dai giochi con mio fratello, la mia vita continuava tranquillamente un nuovo anno di scuola era passato e finalmente la scuola era finita,..."
.... era passato un anno dai giochi con mio fratello, la mia vita continuava tranquillamente un nuovo anno di scuola era passato e finalmente la scuola era finita, avevo ormai 13 anni e quell'estate visto che i miei avevano le ferie solo in agosto l'avrei passata in campeggio in una località vicina dove i miei zii avevano messo una roulotte per l'intera stagione, eravamo io mia nonna e 2 miei cugini, Lucia di 3 anni più grande di me e Stefano di 6 anni più piccolo, il campeggio non era molto grande e ben presto feci amicizia con 2 ragazzi più grandi di me, Raffaele un 15enne romano e Artemio figlio di amici dei miei zii un 16enne di Pistoia.
Spesso quando non andavo al mare con mia nonna e i cugini, organizzavamo qualcosa con Raffaele e Artemio, o meglio loro organizzavano e io mi aggregavo essendo il più piccolo, a volte giocavamo a pallone a volte andavamo a pescare, eravamo inseparabili, loro parlavano sempre di ragazze io invece ero ancora un bimbo molto immaturo e ancora molto ingenuo, un giorno ci trovammo io e Raffaele da soli, non sapendo cosa fare decidemmo di andare in perlustrazione nella pineta, parlavamo tranquillamente poi i discorsi finirono sul sesso, Raffaele mi chiedeva se mi facevo le seghe, io onestamente non sapevo di cosa stesse parlando, allora vedendo che non capivo Raffaele mise la mano dentro i pantaloncini e iniziò a mimare una sega per spiegarmi di cosa stava parlando, allora per non fare la figura del bambino che non sa niente gli dissi che sapevo come si faceva e ingenuamente come se fosse una cosa normale gli dissi che l'avevo fatta a mio fratello.
Passarono alcuni secondi di silenzio poi Raffaele con una espressione strana mi disse che forse era meglio rientrare in campeggio, appena rientrati andammo alla sua roulotte e entrammo dentro, iniziammo a parlare ma inevitabilmente i suoi discorsi cadevano sempre sulle seghe, se mi era piaciuto farla a mio fratello, se avevamo fatto anche altro, ma per vergogna gli dissi che ci eravamo limitati a quello, intanto Raffaele continuava a toccarsi, poi senza tanti problemi si abbassò i pantaloncini mettendo in mostra un pisello niente male per la sua età, mi disse che eravamo amici e tra amici queste cose sono normali e mi chiese di fargli vedere cosa avevo fatto con mio fratello, io mi avvicinai e iniziai una lenta sega come mi aveva insegnato mio fratello poi vedendo che Raffaele gradiva e mi incitava dicendomi che ero un vero amico e che ero bravissimo, mi abbassai e glielo presi in bocca iniziando a succhiarlo per un pò, quando mi rialzai Raffaele aveva una strana luce negli occhi, si alzo, mi fece mettere in ginocchio davanti a lui e mi spinse il suo pisello fino in gola, mi teneva ferma la testa e noncurante dei miei conati per i suoi affondi usò la mia bocca fin quando non lo sentii irrigidirsi e scaricò il suo liquido dentro di me e io come mi aveva insegnato Roberto mandai giù tutto.
Raffaele mi fece un sacco di complimenti dicendomi che ero stato un vero amico, e io ero contento del suo apprezzamento, la sera dopo cena di ritrovammo e dopo poco ci raggiunse anche Artemio, giocammo un pò poi Raffaele e Artemio si misero in disparte a parlare e ogni tanto vedevo che guardavano verso di me e ridevano, poi la serata continuò tranquillamente, erano quasi le 23 e tutti e tre dovevamo rientrare nelle rispettive roulotte, a prima di separarci Artemio che era il più grande e quindi il capo mi disse che quella sera appena i nostri si fossero addormentati, con la scusa di essere andati in bagno se ci scoprivano, ci dovevamo trovare per fare un raid notturno, appuntamento all'una davanti ai bagni.
Rientrai in roulotte e mi preparai per la notte, fortunatamente io dormivo in veranda quindi potevo uscire senza rischiare di svegliare qualcuno, non chiusi occhi per paura poi di non svegliarmi in tempo, poi finalmente arrivò l'ora e mi avviai ai bagni, vidi Artemio e mi avvicinai, era solo e mi disse che aveva detto solo a me di venire, iniziò a parlare facendo discorsi sull'amicizia, intanto camminavamo e arrivammo in un posto isolato dove c'era il depuratore, a un certo punto iniziò a accusarmi dicendomi che non ero suo amico, io provavo a spiegare che si sbagliava, per me era un amico e in più era il capo del nostro gruppo, io ci rimasi male e gli dissi che per dimostrarglielo avrei fatto tutto quello che voleva, allora si calmò e mi disse che se davvero ero suo amico come dicevo dovevo far godere anche lui come avevo fatto con Raffaele, non aspettò una mia risposta visto il poco tempo a disposizione, spinse con forza sulle mie spalle e mi fece inginocchiare davanti a lui, mi ritrovai già il suo pisello sfoderato che senza tanti complimenti mise nella mia bocca, mi scopò la bocca con forza poi mi disse di leccargli le palle, mentre si segava, poi senza preavviso venne abbondantemente sulla mia faccia e sui miei capelli, ero pieno del suo sperma, non potevo rientrare così, allora mi disse di andare alle docce che lui andava a prendere sapone e asciugamano.
Fortunatamente non c'era nessuno in giro, riuscii a entrare in doccia e poco dopo mi raggiunse Artemio che aveva ancora voglia e come prima mi fece abbassare e iniziai a succhiare e mi incitava a voce alta, poi sentimmo un rumore e per paura se ne tornò in roulotte mentre io mi lavavo, mi asciugai e feci per uscire ma mi trovai davanti un ragazzo straniero, di fece segno di stare zitto e mi disse di seguirlo, parlava poco italiano, era svizzero ed era in campeggio con i genitori, mi portò in un ripostiglio dove il custode teneva le sue cose e mi fece entrare, avevo un pò di paura, non lo conoscevo e poi era più grande, credo avesse non meno di 17 anni, mi disse di stare zitto altrimenti avrebbe raccontato a tutti quello che avevo fatto con il mio amico, mi fece sdraiare e mi mise i pisello in bocca, iniziai a succhiarlo e diventava sempre più grande continuo per un po poi schizzò abbondantemente, si alzo e mi disse che doveva rientrare e che se non volevo problemi la mattina dopo dovevo andare da lui alle 10. segue...
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