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Gay & Bisex

il pomeriggio insieme


di executive_2005
25.06.2013    |    5.422    |    5 9.3
"Uscito dalla doccia non ho trovato un asciugamano e son stato costretto a chiedere aiuto a Marco..."
Il mio amico Marco me lo chiedeva da tempo: "dai andiamo a correre insieme!".
Alla fine ho accettato e ci siamo trovati sulla ciclabile vicino a casa sua. Alto, muscoloso, peloso quanto basta, feceva girare tutte le ragazze, saltellando agilmente con quei pantaloncini che lasciavano intravedere qualcosa di interessante. Anche io non riuscivo talvolta ad evitare di spostare lo sguardo là in basso.
La corsa ci aveva sfiancato ed ho accettato di buon grado il suo invito a far la doccia a casa sua. D'altronde era estate e non sarebbe stato un problema visto che i suoi erano via.
Con naturalezza ci siamo spogliati mentre lui prendeva dal frigo un chinotto.
Finita la sua doccia, sono entrato io. Vederlo uscire nudo, peloso, maestoso con un bellissimo cazzo in bella mostra mi aveva messo ...come dire... di buon umore, tant'è che sotto la doccia ho resistito a fatica alla tentazione di lasciarmi andare... " non sta bene"... avevo pensato.
Uscito dalla doccia non ho trovato un asciugamano e son stato costretto a chiedere aiuto a Marco.
Povero me...non avevo fatto caso al mio arnese, ancora presuntuosamente dritto, rinvigorito dalla doccia.
Marco entra con l'asciugamano, ma i suoi occhi cadono subito in mezzo alle mie gambe; avvicinandosi, mi porge l'asciugamano, ma con una mano mi tocca proprio lì, sull'uccello, sfiorandomi le palle dure con il dorso della mano.
Inostri sguardi si incrociano e mi sento avvampare: non mi era mai successo niente del genere! Neanche quando a scuola in bagno facevamo a gara a chi skizzava più lontano.
E' stato solo un attimo: poi, come se fosse la cosa più naturale del mondo, le nostre bocche si toccano, e ci avvinghiamo con decisione. Marco si piega e sfiora con le labbra la pancia, l'ombelico, il pube, fino ad arrivare al mio uccello, ormai durissimo. Lo prende in bocca trasferendomi la piacevolissima sensazione di calore delle labbra, e con un'abilità insospettabile inizia a pomparmi, prima piano, lentamente , poi sempre con più decisione. "cosa faccio?" penso...." gli vengo in bocca?".... "ma no che skifo..."...
Non ho fatto in tempo a finire il pensiero ed a rantolare un "...vengo..." appena accennato, che sento le sue labbra serrarsi più forte, fino ad esplodere nella sua bocca. Lui si è fermato, lasciando che fossi io a spingere ritmicamente adattando la sborrata al mio massimo godimento.
Son rimasto lì , sudato, pietrificato, mentre lui si è rialzato e mi ha preso per mano portandomi sul letto dei genitori. Steso sopra di me, vedo la sua bocca, ancora piena, avvicinarsi sopra la mia. Ho chiuso gli occhi ed ho sentito il dolce cremoso tepore della mia stessa sborra adagiarsi lentamente sulle mie labbra. Le nostre lingue hanno giocato a lungo in quel dolce ed aspro umidore: se qualche rivolo mi scolava dalla guancia, Marco attento e premuroso lo recuperava, rimettendolo in gioco.
Poi ha smesso, e muovendosi un pò goffamente ha cambiato posizione: A cavalcioni sul mio petto, con un sorriso malizioso, ha cominciato a manovrare il suo uccello, lubrificandolo con lo sperma che avevamo in faccia. Non ci è voluto molto: il suo splendido cazzo mi ha guardato intensamente, e mi ha elargito una potente serie di skizzi bollenti sugli occhi, sul naso, in bocca.
E' curioso: diverso l'odore, diverso il sapore, ma ugualmente delizioso!
I giochi di lingua sono ricominciati fino a quando anche della sua sborra non ne è rimasta neanche una goccia.
Non negatelo, è successo senz'altro anche a voi: dopo tutto questo ci sono momenti di vivo imbarazzo! Nel nostro caso tuttavia sono durati poco....anche perchè si era fatto tardi, e sarebbe stata necessaria un'altra doccia.
Dimenticavo: la sera avevamo appuntamento con le nostre rispettive ragazze.....e posso dire che nonostante il pomeriggio "impegnativo", abbiamo fatto un'ottima figura anche con loro!
Ditemi se vi è piaciuto...in caso c'è dell'altro!
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