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incesto

La notte brava


di cicas
23.05.2018    |    45.327    |    10 8.7
"Dopo essersi alternati tra il culo e la fica, decisero di mettermi a quattro zampe ed uno dietro e l’altro davanti iniziarono a trastullarsi facendomi..."
Ripensando al passato , grazie ad una nuova conoscenza on line mi sono riaffiorati bellissimi ricordi legati alla mia felice e serena adolescenza. Era l’estate del …. E come ogni anno i miei si preparavano per le vacanze estive. Dopo varie ricerche di siti appetibili optarono per la Corsica isola meravigliosa poco distante dall’Italia. Arrivati sull’isola dopo varie fermate in svariati posti , decidemmo di fermarci in un villaggio turistico a nostro avviso molto invitante. Preso possesso del l’appartamentino due camere, cucina e bagno , iniziammo subito ad integrarci con il resto dei villeggianti. Giunti in spiaggia dopo esserci tolti i costumi tutti e tre nudi iniziammo la nostra prima giornata di sole. Non ci volle molto che i miei strinsero amicizia con una coppia limitrofa . Io pure cercavo di trovare un bel passatempo con il quale regalarmi qualche momento di relax. Non ci volle molto che un bel ragazzetto un pochino più grande di me si fece sotto invitandomi a fare una gita in barca. Con il consenso dei miei accettai . Poco distante ,dalla costa, sul gommone il tizio ci provò e senza farlo neppure replicare mi cimentai in un magistrale pompino aspirando tutto il suo cazzo tra le mie fauci vogliose. Non riuscendosi a trattenere dopo poco mi ritrovai una dose super di sborra calda. Dopo aver deglutito il soave liquido, decidemmo di approdare su qualche caletta isolata per continuare i nostri comizi amorosi. Giunti sulla terra ferma il giovane si prodigò in una leccata di fica impareggiabile. Instancabile e dovizioso si dedicò a tutti i miei orifizi regalandomi momenti intensi . La sua lingua energica scorreva tra la fica ed il buco del culo senza tregua, fino all’inevitabile orgasmo. Sborrai copiosamente sul suo volto impiastricciandolo tutto. Fu allora che fui trafitta dalla sua dura e turgida verga . Il cazzo entro senza alcuna resistenza facendosi strada nel mio corpo ansimante. Dopo avermi sborrato in fica ancora turgido e fradicio di sborra ed umori vaginali lo puntò tra le mie chiappe facendomi sussultare . in un battibaleno entro nel buco del culo sprofondando nel profondo delle mie viscere. Se pur provando un pochino di dolore il piacere che ne stavo traendo annullava tutto, percepivo il cazzo gonfio crescere sempre di più dentro di me ;non mi venne nel culo, preferì concludere nella mia bocca. Se pur un pochino schizzinosa, non esitai a prenderlo tutto imbrattato di fluidi deglutendo nuovamente la sua sborra.
La mattinata non era andata male ; dopo un breve riposo riprendemmo la strada di casa.Arrivati a destinazione, sbirciando da fuori, mi accorsi che i miei non avevano perso tempo , assieme ai loro nuovi amici se la godevano nel lettone dedicandosi a fare sesso di gruppo . Incuriosita ed ancora eccitata mi soffermai ad osservarli. Mio padre si stava scopando la tizia alla missionaria , mentre mia madre se la faceva leccare dallo sconosciuto godendo ad alta voce come una cagna. Dopo vari cambi di posizioni e di partner, i due uomini concentrarono le loro attenzioni su mia madre sottoponendola ad una magistrale doppia penetrazione . La vedevo ansimare sotto gli attacchi libidinosi dei due maschi infoiati. Udivo il rumore dei loro cazzi sguazzare nel suo corpo famelico.
Per non farsi mancare nulla sotto l’esplicito invito dell’atra femmina , aveva iniziato a leccarle la fica. Giunti all’apice del piacere i due maschi si svuotarono i coglioni nei suoi pertugi. Senza perdere tempo l’altra femmina si fece strada per ripulire completamente l’amica da tutti i liquidi fuoriusciti dal suo corpo. Da spettatrice mi ero notevolmente eccitata e non vedevo l’ora di entrare in casa per dedicarmi aquello che più desideravo al momento un colossale ditalino però con l’aiuto di qualche corpo estraneo. Attesi qualche minuto poi bussai all’uscio . Mia madre mi venne ad aprire ignara di quanto avessi visto poco prima. Salutai gli estranei e mi diressi di corsa al bagno. Mi meritavo un corroborante bagno . Facendo scorrere l’acqua nella vasca mi venne in mente di masturbarmi con il rubinetto A cosce spalancate mi posizionai con la clitoride sotto il potente getto e ondeggiando le anche iniziai l’insolito sollazzo. Data la forte eccitazione non ci volle molto che arrivai al l’apice del piacere limitandomi nel far troppo rumore. Ero appena venuta che dopo aver bussato entrò l’amica di mia madre , che molto garbatamente mi chiese il permesso di pisciare. Non posso negare che lo spettacolo mi eccitò notevolmente. La sera dopo cena ne approfittammo per usufruire degli intrattenimenti notturni che organizzava il villaggio. Tutti e cinque questa volta vestiti anche se estate la sera al mare fa freddo, ci buttammo a capo fitto negli spettacoli che lo staff aveva organizzato. Durante tutta la sera fui osservata e gratificata dai nuovi amici dei miei. A tarda ora stanchi decidemmo di ritirarci ma la serata non era ancora finita, i due amici ci invitarono da loro per gfustarci un buon bicchiere di vino genuino proveniente dalle loro terre. Entusiasti della bella idea, i miei cercarono di scaricarmi assaporando già una bella nottata di bagordi a quattro. I due amici insistettero affinchè pure io facessi parte della combriccola. Incuriosita per dove andassero a parare accettai . Arrivati al loro appartamento un pochino più piccolo del nostro, ci accomodammo nel salotto. Avendo ballato tutta la sera eraravamo tutti accaldati; fu così che la padrona di casa propose una bella doccia collettiva. Ne fummo tutti entusiasti , anche perché eravamo fradici di sudore. Ci denudammo in salotto stendendo i panni umidi . Ci dirigemmo al bagno; qui rimasi colpita dal comportamento della nostra amica Paola, inaspettatamente mi abbracciò e dopo avermi baciato il collo iniziò a leccarmi per tutto il corpo ancora umido e sudaticcio; non contenta con l’aiuto del marito Roberto mi sollevarono le braccia ed a capofitto iniziarono a passarmi la lingua tra la folta peluria delle ascelle zuppe di traspirazione. Lentamente i due scesero giungendo al pube; sotto gli occhi attoniti dei miei genitori, iniziarono a stimolarmi con le loro lingue la gonfia e vogliosa clitoride. Eccitatissima ebbi un orgasmo super che si concluse con una corroborante pisciata . Il mio atto spontaneo fu contagioso , poco dopo fu la volta di mia madre e successivamente di Paola. A tale spettacolo Roberto evidentemente eccitato , mi prese la testa invitandomi a pulire la fica sbocciolante delle due donne , senza eccepire ubbidii ed assaporai le due calde vagine. Oramai eravamo in ballo ; senza neppure accorgermi mi ritrovai Roberto da dietro che mi scopava senza vergogna; mio padre nel frattempo si era impalata Paola facendola sobbalzare ad ogni suo attacco . mia madre si sditalava animatamente aspettando ansiosa il suo turno . Fu proprio allora che Roberto estrasse il suo cazzo dsal mio corpo e si diresse verso mia madre . La vidi accogliere il membro ancora zuppo dei miei umori nella sua carnosa vagina. Incuriosita e voglioisa mi diressi verso mio padre e spalancando la bocca accolsi il suo cazzo tutto fradicio tra le mie fauci; incredibile ma vero stavo spompinando mio padre e non vedevo l’ora di ricevere nella mia gola tutta la sua sborra . Il mio desiderio non si fece attendere molto in breve il maschio mi donò tutto il suo piacere facendomi abbeverare alla sua fonte. Non era ancora finita, usciti dalla doccia ci dirigemmo nel lettone dove proprio io per prima fui sottoposta ad una bella doppia penetrazione da parte dei due maschi. Dopo essersi alternati tra il culo e la fica, decisero di mettermi a quattro zampe ed uno dietro e l’altro davanti iniziarono a trastullarsi facendomi sentire i loro spessi cazzoni.Le due donne si gustavano la scena masturbandosi reciprocamente ed aspettando con ansia il proprio turno.
Tutti e due dopo essersi tolti dal mio corpo , presero mia madre ed iniziarono a praticarle lo stesso servizio . Ora ero io spettatrice e mi godevo la straordinaria performance di mia madre con due maschi. Finito con lei presero Paola erd io mi trovai affianco a mia madre a masturbarmi come una matta; fu allora che ebbi l’impeto di far assaporare la mia fichetta alla genitrice. La ricordo come la più bella leccata della mia vita almeno fino ad ora , sentivo il suo fiato sulle labbra e la lingua roteare attorno alla clitoride ; le venni proprio sulla punta della lingua facendole assaporare tutto il mio sfrenato gradimento.
I maschi vogliosi dopo averci soddisfatte tutte e tre a turno, ci inondarono i volti con la loro sborra.
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