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Ricordi di gioventù


di cicas
06.11.2019    |    9.951    |    6 9.2
"Comportamento che mi avvalse non poche antipatie dalle mie compagne alquanto invidiose..."
Il racconto risale a molto prima di sposarmi, quando giovanetta mi divertivo cambiando spesso e volentieri partner, concedendomi senza tante storie o false implicazioni sentimentali , riscuotendo fin da subito il consenso di tutti i conoscenti di sesso maschile . Al Liceo artistico nella mia classe, di 28 anime solo 8 erano maschietti , tutti sedotti ed abbandonati ,già nel primo trimestre. Comportamento che mi avvalse non poche antipatie dalle mie compagne alquanto invidiose. Stanca di passare da un maschio all’altro, mi ero finalmente stabilizzata dandomi una calmata , con un ragazzo, fuori dal mio solito entourage. Con lui ero veramente felice e ogni volta che si amoreggiava toccavo il cielo con un dito: insomma per farla breve ero profondamente e seriamente innamorata di lui, ero certa che si trattasse del grande amore della mia vita . Ci divertivamo assieme, sempre scortati dai due suoi inseparabili amici, sfigati , ad andare a spasso per negozi e spesso e volentieri ci svincolavamo dai due per starcene dove capitava , un pochino per conto nostro. Amavo farmi scopare ,inculare e perché no spompinarlo, quindi ogni occasione era buona per appartarci e sollazzarci. Ero fermamente convinta, che i suoi amici fossero al corrente per filo e per segno delle nostre azioni in intimità e la cosa onestamente un tantino mi dava fastidio, un conto è immaginare , ben diverso sapere con certezza matematica ogni atto svolto durante l’amplesso, fosse condiviso con gli estranei: lo ritenevo una violenza alla mia intimità di coppia: però sotto sotto mi stimolava positivamente immaginare, che i due giovani amici, potessero in qualche modo eccitarsi nel pensarmi alle prese con il cazzo del loro amico e perché no sognare ad occhi aperti di avermi tra le loro braccia, intenta ad esaudire ogni loro desiderio più recondito . Essere desiderata da più uomini mi aveva fin dalla pubertà, enormemente incuriosita, spesso nei miei sogni erotici mi ero trovata a confrontarmi tra due maschietti masturbandomi con diletto . Pur essendo alquanto smaliziata, fino a quel momento non avevo mai pensato che una cosa simile si potesse realmente materializzare, era un sogno erotico e niente altro . Avendo avuto come regalo di compleanno una telecamera , decisi di proporre a Daniele di filmare un nostro rapporto per poi rivederlo ed eccitarci ulteriormente nel rivederlo . Preparammo tutto l’ambaradam e ci buttammo a capofitto in una ricca scopata, cambiando continuamente posizione ; le facemmo tutte anche le più improbabili , il,continuo attrito dovuto dall’ entrare ed uscire mi irritò la fica a tal punto che dovetti , ispirandomi ad un vecchio film visto pochi giorni prima ,usare un pochino di burro preso dalla cucina per facilitare i rapporti . Finito di scopare inserimmo il dvd nel lettore e ci godemmo il cortometraggio a luci rosse . Entrambi lo trovammo enormemente eccitante al punto che presi dalla foga ci lanciammo nuovamente in un amplesso selvaggio. Ci eravamo divertiti oltremisura regalandoci momenti di grossa intensità sessuale. Ero certa che il giorno dopo , sicuramente i suoi amici si sarebbero eccitati gustandosi il mio comportamento intimo . Qualche giorno dopo chiesi a Daniele se avesse fatto visionare il film agli amici, ricevendo immediatamente una conferma, aggiungendo che era piaciuto molto , al punto che i due guardandolo si erano masturbati senza ritegno ripetendo per tutta la durata dell’atto il mio nome. Restando impietrita , non avendo nulla da ribadire , con una profonda soddisfazione dentro di me, feci finta di nulla e non commentai l’accaduto, rimanendo in silenzio. L’idea di essere stata vista da occhi estranei durante le mie effusioni amorose mi eccitava oltremodo, accrescendo in me il desiderio di concretizzare una situazione di sesso di gruppo . L’occasione non tardò ad arrivare infatti alle porte delle vacanze estive , decidemmo di andarcene in campeggio con la tenda, per una settimana al mare, con l’intento di rimanere noi due soli per tutto il periodo: per fortuna così non accadde, infatti dopo un paio di giorni fummo raggiunti da uno dei due cari amici, che sotto l'insistenza di Daniele prese posto nella stanza secondaria della tenda di fronte alla nostra . Abituati a scopare in continuazione sia di giorno che di notte, all’arrivo del giovane mi sentii limitata nei miei usi e costumi, gelosa come una gatta del proprio territorio. Dato che Daniele se ne fregava altamente della privacy, al contrario, dava l’impressione che la cosa lo gratificasse divertendolo oltremodo , stetti al gioco e mi sottoposi ad ogni suo desiderio sessuale non limitandomi assolutamente, al contrario alzando il tono della voce durante i molteplici coiti. Indubbiamente la cosa mi creava un discreto imbarazzo ma con il passare dei giorni mi ci abituaai . Nella vana ricerca all’interno del campeggio ,di una compagna per il nostro ospite, una sera dopo cena, decidemmo di uscire per andare in qualche locale con la speranza di rimorchiare finalmente , una ragazza il tizio decisamente sfigato. Purtroppo non trovammo quello che cercavamo , così un pochino scoglionati ce ne tornammo alla base . Giunti in prossimità della tenda ci venne la fantastica idea di farci un bel bagno a mezzanotte, approfittando della luna piena. Durante il percorso Daniele iniziò a fantasticare ad alta voce su come ci si poteva divertire in tre, dividendoci l’unica femmina da buoni amici. La sua idea da una parte mi lusingava appagando tutte le mie aspettative, dall’altra , mi creava ansia da prestazione , motivata alla mia inesperienza in materia e non ultimo un profondo disagio, fisico, prodotto unicamente dall’educazione ricevuta e tutti i pregiudizi moralisti a lei legati . Era finalmente giunto il momento di scrollarmi tutto di dosso e concedermi la gioia di giacere con due maschi contemporaneamente offrendo il mio corpo prima ad uno , poi all’altro ed infine perché no a tutti e due assieme. Dopo esserci denudati, lentamente ci immergemmo nell’ acqua salmastra, dove fui tempestivamente presa da dietro tra le braccia da Daniele che soffermandosi a palparmi i seni, invitò il suo amico fare altrettanto. Il ragazzo poggiò timidamente le mani ,facendomi sobbalzare dal desiderio ed invitandomi garbatamente a prenderglielo in mano. Senza esitare lo afferrai , soppesando tutta la sua potenza ed avviandomi lentamente con sapienti movimenti, verso una ricca sega, arte nella quale ero veramente maestra . Subito Daniele un pochino invidioso,pretese la stessa cosa ed in un battibaleno mi trovai con due cazzi in mano intenta a masturbarli contemporaneamente . Favorita dalla luce della luna riuscivo a vedere gli sguardi estasiati dei due maschietti, mentre li deliziavo intensamente con le mie mani. Non mollando assolutamente la presa me li portai sull’arenile, dove più vogliosa che mai iniziai uno per volta a spompinarli spassionatamente , alternandoli e succhiandoli in un’ altalena di voluttà. In quella occasione mi tolsi lo schiribizzo, spalancando le fauci , di prenderli ed aspirarli assieme. Vogliosa altresì di essere scopata mi sdraiai sulla calda sabbia ed aprendo le cosce, offendo alla loro vista la mia fica aperta come una cozza , accolsi per primo Daniele ed accompagnandolo nei movimenti lo guidai fino a ricevere una ricca sborrata nella mia famelica fica. Felice ed appagato spostandosi di lato, fece spazio al suo amico che dopo avermi penetrata iniziò a cercare la mia calda bocca per unirla alla sua in un appassionato e voluttuoso bacio. Poco dopo percepii la potenza del suo schizzo che con prepotenza si andò ad annidare nel mio interno, mescolandosi a quello dell’amico: ero stata completamente riempita da un bel cocktail di sperma. Ci alzammo e dirigendoci verso la tenda, cercai di non far colare il copioso liquido ostruendo il pertugio con una mano. Vogliosi che mai l’uno dell’altra , ci ributtammo a capofitto in un susseguirsi di lussuriose effusioni che mi ponevano in primo piano, come preda indiscussa per i due maschi ancora desiderosi del mio corpo, ancora colmo del loro sperma .
D’istinto mi misi di lato sul materassino , pronta finalmente ad accoglierli assieme dentro di me, con tutta la il desiderio di condividermi . Ero ad un passo dal saggiare cosa si provasse a soddisfare due maschietti simultaneamente. Non perdendo tempo Daniele si collocò su di un lato ed allargandomi le gambe, puntò diretto al buco del culo ; una volta entrato attese che il suo amico me lo mettesse nella fica ed assieme iniziarono a muoversi facendomi urlare e godere come una troia ; in quel preciso momento ero la loro troia desiderosa di accogliere nuovamente la loro calda sborra . Continuarono fino a alla fine offrendomi tutto il loro caldo nettare .
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