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la seconda volta con serena


di Membro VIP di Annunci69.it amico_per_te
14.09.2023    |    413    |    0 9.3
"Fermai la moto e aspettai che lei scendesse..."
Dopo quella volta con Serena non vi furono al tre situazioni di sesso se non sguardi ammiccamenti e linguana sulla labbra da parte di lei quando ci si vedeva.
Un lunedi di unha calda mattina di luglio mi accingevo al rientro a casa mia con la moto vidi da lontano un’automobile ferma ad un parcheggio lato strada sulla corsia opposta. Quando arrivai vicino vidi che aveva il cofano aperto e che c’era una donna vestita di verde in piedi proprio davanti alla macchina.
Sembrava che stesse aspettando qualcuno quando mi accorsi che era Serena.
A quel punto invertii la marcia e mi avvicinai alla macchina.
– Ciao che succede?–
– Ciao. Meno male che si è fermato. La macchina si è fermata e non ne vuole sapere di ripartire e devo andare al lavoro
– Ora riproviamo – mi misi alla guida e cercai di avviare il motore. Niente da fare. Andai verso il motore sperando di trovare qualcosa.
– è grave? –
– Non lo so, non sono meccanico. Non so proprio cosa fare. L’unica cosa è andare a casa e tornare con un meccanico.–
– e come faccio?-
– Beh, torno a casa di tua mamma prendo il casco e ti accompagno a casa–
– Mah … in motocicletta? –
– Certo, che c’è di male? –
– Non so … il mio vestito … –
In effetti il suo vestito non andava bene per viaggiare in moto. Indossava un vestitino verde molto leggero e non sarebbe stato facile salire in moto.
Davo a prendere il casco e torno
– Sali Provaci, non abbiamo alternative. –
Titubante Serena mise il casco alzò la gamba destra per cercare di salire sulla sella, ma non ci riuscì.
– Purtroppo devo fare così – mi guardò con quella faccia da maiala mentre si sollevava la gonna.
Rimasi a bocca aperta e ammirai le sue belle gambe prive di calze.
Stavolta non ebbe difficoltà nello scavalcare la sella e salirvi sopra.
Si accomodò dietro di me e cercò di riabbassare la gonna quanto più possibile, ma le sue cosce erano quasi del tutto scoperte. Mi abbassai per posizionare le pedane per i piedi, ed ebbi modo di ammirare ancora una volta le splendide cosce nude. Mi rialzai e la guardai in volto. Lei mi sorrise e mi disse
– Ora possiamo andare –
Si allacciò a me abbracciandomi all’altezza della vita e partimmo. Sentivo il suo corpo premere sulla mia schiena, soprattutto il seno. Dagli specchietti retrovisori guardavo le cosce, sempre più in vista.
Iniziai ad eccitarmi, anche perché lei si stringeva sempre di più a me. Le sue mani scesero piano piano verso il mio ventre, e la destra si posò sulla mia coscia, all’altezza dell’inguine. Mi voltai per guardarla e lei mi sorrise
– Guarda avanti, se no andiamo fuori strada … –
Arrivammo sotto casa. Stavo per fermarmi davanti al portone ma lei mi disse di portare la moto dentro al cortile. Non voleva che qualcuno la vedesse scendere dalla moto. Fermai la moto e aspettai che lei scendesse. Naturalmente mi girai per non perdermi la scena. Lei pose il piede destro a terra e sollevò la gamba sinistra. Riuscii a vedere anche le sue mutandine bianche. Appena scesa si abbassò la gonna, e nel far questo si piegò in avanti. Dalla scollatura della giacca riuscii a vedere la linea che divide le tette e il reggiseno bianco. Il cazzo era ormai in completa erezione!
– Sali un attimo? Ti offro qualcosa intanto che telefono al meccanico… –
Abitava al primo piano. Salii le scale dietro di lei e ammirai i fianchi e il culo. Entrammo in casa Mi fece accomodare sul divano e mi disse di aspettarla. Sentii chiudere la porta del bagno e, con il cuore in gola, mi avvicinai per spiarla. Mi è sempre piaciuto spiare le donne in bagno. Serena si tolse il vestito, rimanendo in mutandine e reggiseno , portava un perizomino fantastico. Si abbassò le mutandine e si posò sul water. Nel frattempo si tolse anche il reggiseno, scoprendo due magnifiche tette con capezzoli grandi e scuri. Appena orinato si mise sul bidet e si lavò accuratamente. Poi si alzò e venne verso la porta. Feci appena in tempo a rialzarmi e ritornare in salotto che la porta si riaprì. La Immaginai nuda che usciva dal bagno per venire da me! … Ma così non fu. La sentii camminare nelle altre stanze, ma non ebbi il coraggio di andare a vedere.
– Scusami, mi sono data una sistemata … –
– Figurati–
Aveva indossato una vestaglia leggera aperta sul davanti, che lei teneva chiusa per mezzo di una cinta di stoffa. Si mise a sedere di fronte a me e accavallò le cosce. La vestaglia si aprì e le gambe accavallate rimasero completamente in vista. Lei non fece nulla per ricoprirle, anzi, scostò i lembi superiori della vestaglia per scoprire buona parte delle tette. Iniziammo a parlare del più e del meno, ma io ero completamente ipnotizzato da dal suo giovane e fantastico fisico. A un certo punto presi il coraggio a quattro mani, mi alzai e dissi:
– Io devo andare, ma se continui a farmi vedere tutte queste cose … –
– Mettiti seduto, sciocco, se ti fermi ancora un po’ ti farò vedere anche il resto … –
Si alzò e, fissandomi negli occhi, slacciò la cinta e aprì la vestaglia. Non indossava biancheria intima.
– Che te ne pare? –
Era davanti a me, nuda, in tutto il suo splendore. Non riuscivo quasi a parlare. Aveva una fica bellissima e depilata.
– Beh, non dici nulla? Vuoi ancora andare via? … –
– Sei fantastica –
Mi si avvicinò e mi abbracciò – Spogliati che ora ci divertiamo … –
In men che non si dice mi tolsi tutti i vestiti e iniziai a baciarla dappertutto, sul collo, sulle tette, sulla pancia, tra le cosce. La feci sdraiare sul divano ed iniziai a leccarle la fica. Aveva un sapore molto forte, che mi fece letteralmente impazzire
– Ah … finalmente … – gemeva e mi teneva la testa tra le mani. Nel frattempo avevo allungato una mano e le massaggiavo con delicatezza una tetta.
– Vienimi vicino, voglio farti divertire anch’io – mi allungai vicino a lei sul fianco sinistro.
Prese il cazzo con la destra e iniziò a masturbarmi lentamente
– Mmh … che bel cazzo … –
Intanto le avevo messo un dito tutto in fica e la stavo masturbando.
– Presto … scopami … ne ho tanta voglia … –
Mi posizionai tra le sue gambe e la penetrai. Aveva una fica molto accogliente, caldissima e bagnatissima. Inizia i pompare molto lentamente.
– Ah … bravo … così … mi fai impazzire –
Accelerai mano mano il ritmo fino a quando capii che era prossima all’orgasmo
– Ah … sto per venire … – tolsi rapidamente il cazzo e mi abbassai per leccarle la fica.
Appena la lingua la penetrò, Wanda esplose in un orgasmo sconvolgente
– Ah … vengo … vengoooooo … –
Strinse le cosce fino quasi a soffocarmi. Ma io ero in paradiso, attorniato da quelle carni mature e profumate, con la lingua e la bocca immerse in quella fica calda e piena di umori!
Mi rialzai e la penetrai per la seconda volta. Questa volta toccava a me venire. Pompai rapidamente per qualche minuto fino ad arrivare all’orgasmo. Le sborrai dentro e lei venne per la seconda volta in pochi minuti. Mi appoggiai sopra di lei e le leccai i capezzoli.
– Era dalla volta scorsa tanto che non godevo così. Bravo … sei proprio bravo –
Ci mettemmo seduti e ci abbracciammo. Mi fissò negli occhi e mi disse:
– Mi riporti alla macchina? –
– e il meccanico?-
- non serve e non devo andare al lavoro faccio il pomeriggio ma sapevo che passavi di li ti ho testo un trappolone. Pentito?
- Assolutamente no maiala che non sei altro.-
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