Racconti Erotici > Prime Esperienze > Gita scolastica
Prime Esperienze

Gita scolastica


di RebeccaERomualdo
07.07.2023    |    4.743    |    11 8.8
"Credi davvero che non sappia gestire i bollori di uno sbarbato? - Non è uno sbarbato, ha quasi la mia età..."
Finalmente, con più di 5 ore di ritardo, il pullman si mosse e la gita scolastica ebbe ufficialmente inizio.
I ragazzi della sezione B, per non ben precisati motivi, prima avevano ripetutamente chiesto di posticipare la partenza, poi però non erano venuti e il pullman era partito senza di loro, mezzo vuoto.
Gli studenti della 5 A invece c'erano tutti ed erano euforici.
Occuparono tutti i posti dietro e lasciarono vuoti, a disposizione delle tre insegnanti, tutti i posti dalla metà in su.
Giovanna, l'insegnante di latino, si piazzò subito davanti, vicino all'autista.
Dopo pochi minuti le si appesantirono le palpebre e cominciò a dormire.
Rebecca e Lisa invece si sedettero quattro file più indietro, distanti sia dall'autista che dai ragazzi, da parti opposte del corridoio, ma vicine, in modo da poter chiacchierare.
A differenza di Giovanna, che era prossima alla pensione, ed aveva l'aspetto di una befana, Lisa e Rebecca avevano un look più giovanile. Lisa era la supplente di matematica, 24 anni, magra (forse un po' troppo), capelli neri raccolti a coda di cavallo e una pelle chiarissima che evidenziava il suo rossore quando era imbarazzata. Vestiva maglietta e jeans, come ogni giorno a scuola, ma stavolta si era anche truccata ed esibiva un rossetto dal colore intenso che risaltava sulla pelle chiara.
Rebecca, la prof. di tedesco, era una cinquantenne ben tenuta, dalle forme un po' morbide, con i capelli biondi leggermente mossi. A scuola portava sempre i pantaloni ma stavolta si era messa una comoda gonna lunga con uno spacco davanti.
Era truccata più o meno come al solito ma in aggiunta aveva uno smalto rosso sulle unghie dei piedi che, grazie ai sandali, la rendevano decisamente sexy e trasgressiva.
In realtà lei non voleva né indossare la gonna né mettere lo smalto alle unghie.
Lo aveva fatto solo perché suo marito aveva insistito.
- Così sei davvero sexy. - le aveva detto - Magari è la volta buona che diventi anche un po' più zoccola. Così poi ci divertiamo.
In genere Rebecca assecondava le piccole manie trasgressive del marito, ma senza troppa convinzione. Stavolta però doveva ammettere che aveva avuto ragione.
I suoi piedini avevano catturato l'attenzione dell'autista, che continuava a guardarli di nascosto e a premersi la mano sull'inguine (palesemente gonfio!), ma anche dei suoi studenti (maschi) alcuni dei quali le avevano fatto addirittura dei complimenti scherzosamente espliciti.
- Prof, con quei piedini lei è proprio gnocca! - aveva esclamato Roberto, un alunno pluriripetente di 21 anni, che si vantava con gli amici di essersi scopate diverse insegnanti.
Roberto era proprio un bel ragazzo. Rebecca aveva notato che la sua barba non era la solita peluria morbida da adolescente, come quella dei suoi compagni più giovani, ma una barba dura da adulto, ruvida al tatto quando non veniva rasata. A Rebecca piaceva immaginare quella sensazione, come di carta vetrata, sulla parte interna delle cosce quando fantasticava di premersi la faccia di Roberto sulle sue parti intime per farsi rovistare dalla sua lingua.
D'altra parte Roberto faceva questo effetto a molte prof.
Non a tutte però.
Ad esempio Lisa si era sempre mostrata fredda e poco sensibile agli atteggiamenti di Roberto, per questo motivo a Rebecca suonò strano quando Lisa lo riprese per il complimento ai piedini.
- Non capisco perché gli permetti di risponderti in questo modo - ribadì poi Lisa a Rebecca, quando il pullman era già partito - non vedi che sta cercando di lusingarti? Secondo me vuole sedurti per poi vantarsene con i suoi compagni.
- Non vedo di cosa debba preoccuparmi Lisa, ho passato i 50 e potrei essere sua madre. Credi davvero che non sappia gestire i bollori di uno sbarbato?
- Non è uno sbarbato, ha quasi la mia età. O pensi che anch'io sia una sbarbata?
- Certo che no! Ma noi siamo donne. E poi tu mica stai cercando di sedurmi. - concluse Rebecca sorridendo, senza accorgersi che Lisa era arrossita.
Proseguirono il viaggio in silenzio per un po', mentre i ragazzi nella parte posteriore del pullman facevano un po' di baccano, ma non così forte da richiedere l'intervento delle insegnanti. Dopo un po' anche i ragazzi si zittirono.
- C'è troppo silenzio - osservò Rebecca.
- Perché ti lamenti? - ribatté Lisa - Per una volta che si comportano bene.
- Mah! Mi sembra strano. Secondo me stanno combinando qualcosa.
Le due insegnanti rimasero in silenzio ancora un po', restando in ascolto.
I ragazzi erano silenziosi e attorno a Roberto c'era un piccolo crocchio di persone che stavano guardando in silenzio qualcosa che lui teneva in mano (probabilmente il cellulare). In particolare le femmine guardavano con molta attenzione.
Ad un certo punto si sentirono chiaramente alcuni gemiti seguiti da un urlo di piacere: evidentemente stavano guardando un porno sul cellulare ed il volume era sfuggito loro di controllo.
Rebecca si alzò di scatto e si diresse verso il gruppetto che parve dissolversi istantaneamente. Solo Roberto rimase spavaldo, esattamente dove stava, col cellulare che continuava a visualizzare un groviglio di corpi che ansimavano e gemevano.
- Stavolta mi ha proprio beccato, prof. - esclamò sorridendo.
- Non fare lo scemo, Roberto. Dammi il cellulare.
-Tenga, prof.- ribatté Roberto passandole il cellulare (ma senza interrompere il porno) - Si ricordi però che sono maggiorenne.
-Tu si, ma alcune tue compagne no. - precisò Rebecca - Passerai il resto del viaggio seduto davanti con me e con la professoressa di matematica a meditare sui tuoi sbagli.
Roberto non fece storie, seguì Rebecca e si sedette accanto a lei nel posto vicino al finestrino.
Il viaggio proseguì senza intoppi: fecero tappa ad un autogrill poi ripartirono.
Nel frattempo era arrivata la sera e cominciava a fare buio. Con Roberto tra i piedi, Lisa e Rebecca non avevano potuto parlare come volevano e si erano un po' assopite.
A un certo punto però, nel dormiveglia, a Rebecca parve di percepire con la spalla un leggero movimento ritmato della spalla di Roberto, appoggiata alla sua. Sbirciando un po', ma tenendo gli occhi semichiusi per non mostrare che si era svegliata, vide che Roberto si era appoggiato il maglione sulle ginocchia. La sua mano destra era nascosta sotto il maglione e questo si muoveva leggermente su e giù, sincronizzato col movimento che si percepiva dalla spalla.
A quel punto Rebecca si svegliò del tutto, ma rimase immobile perché non sapeva come comportarsi.
Roberto intanto continuava: aveva leggermente accelerato il ritmo e il suo petto si alzava e abbassava come un mantice mentre cercava disperatamente di non far sentire che ansimava.
Ad un certo punto, senza rendersene conto, Rebecca si appoggiò la mano sulla coscia, quasi vicino al ginocchio.
Roberto percepì il movimento e si bloccò istantaneamente.
Lo stesso fece Rebecca.
Rimasero così immobili diversi minuti poi Roberto, forse pensando che Rebecca si fosse riaddormentata, ricominciò lentamente ma con movimenti più ampi.
Ogni tanto si fermava a controllare se Rebecca dormisse, poi riprendeva. Lisa era un po' più distante e non poteva vederlo.
Andò avanti così per un po', mentre Rebecca, non sapendo cosa fare, continuava a stare immobile.
Poi decise.
Lentamente la mano di Rebecca, appoggiata vicino al ginocchio, scivolò attraverso lo spacco della gonna verso la parte interna della coscia, poi risalì pian piano, verso l'inguine, e si infilò nelle mutandine.
Roberto notò il movimento e si bloccò ma stavolta Rebecca non si fermò e cominciò pian piano a masturbarsi.
Roberto rimase immobile, col fiato sospeso.
Rebecca continuò, senza aumentare il ritmo, ma facendo movimenti più decisi.
Per muovere meglio la mano allargò leggermente le gambe, premendo la sua coscia
contro quella di Roberto e inarcò leggermente il bacino.
Girò lo sguardo verso Roberto e vide che la fissava con gli occhi spalancati e aveva ripreso a masturbarsi, furiosamente.
Si fissarono.
In un attimo Rebecca si girò per verificare che Lisa stesse ancora dormendo e Roberto controllò che dietro nessuno si fosse accorto di nulla.
Tutto a posto.
Rebecca strappò il maglione dalle gambe di Roberto afferrandogli con una mano un pene grossissimo, duro e gonfio mentre con l'altra lo tirò verso di se prendendolo per la nuca e gli premette le labbra sulla bocca semiaperta infilandogli dentro la lingua a cercare la sua.
Roberto le infilò la mano sotto le mutandine e comincio a rovistarle selvaggiamente le parti intime, bagnatissime.
Bisognava sbrigarsi, prima che qualcuno li vedesse.
Con pochi colpi sapienti della mano, da donna matura esperta quale era, Rebecca fece godere Roberto nel giro di qualche istante: il suo corpo di giovane uomo si inarcò, spingendo i fianchi in avanti e il suo pene spruzzò lo sperma in alto.
Una parte colpì il viso di Rebecca sporcandole gli occhiali da professoressa.
Mentre ancora Roberto ansimava Rebecca, lo afferrò per i capelli e si premette la sua faccia tra le cosce.
- Muovi forte quella lingua, caro, che adesso voglio godere io. - gli sussurrò.
Roberto non se lo fece ripetere e prese a stimolarle il clitoride con movimenti sempre più forti della lingua.
Dopo qualche minuto Rebecca si inarcò tutta e venne, soffocando un gemito di piacere.
Si ricomposero subito, convinti che nessuno si fosse accorto di nulla, ma dopo qualche secondo si sentì un gemito. Rebecca si girò di scatto e vide Lisa che la fissava masturbandosi selvaggiamente.
Rebecca la fissò a sua volta e rimasero a guardarsi fino a quando Lisa non rovesciò testa e occhi all'indietro e con un urlo strozzato raggiunse l'orgasmo.
Seguì un silenzio carico di imbarazzo e non si scambiarono più una parola fino a quando non arrivarono a destinazione.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Gita scolastica:

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni