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Prime Esperienze

Inconfessabile


di Farfrommoon
08.08.2023    |    17.792    |    20 9.9
"Un paio di giorni prima della data fatidica mia moglie fissò un appuntamento dall’estetista e dal parrucchiere, si fece una ceretta accurata, lasciando solo..."
Non avevo mai pensato che un giorno sarei arrivato a tanto, da geloso cronico quale ero stato in gioventù arrivare ad offrire mia moglie ad un altro uomo mi sembrava estremamente lontano da me, eppure la vita prende direzioni che a volte sfuggono alla razionalità.
Tutto è iniziato con il porno su internet naturalmente, da grande appassionato quale ero, navigavo tra le varie categorie degli aggregatori dei siti per adulti, fino a che mi sono imbattuto nella categoria cuckold.
Iniziai ad approfondire questo argomento e con mio grande stupore mi accorsi che la cosa stuzzicava la mia fantasia, immaginavo mia moglie alle prese con altri uomini e pian piano questa cosa stava diventando la mia ossessione, arrivai al punto che non desideravo altro se non quello di vederla posseduta da altri.
Naturalmente non potevo proporglielo direttamente perché mi avrebbe mandato a quel paese nella migliore delle ipotesi, non osavo immaginare cosa sarebbe potuto diventare il nostro rapporto se avesse reagito male, non potevo rischiare di perderla, lei per me era tutto e senza il suo amore la mia vita non avrebbe avuto senso di continuare.
Sapevo benissimo che i sentimenti che provavo per lei andavano in netto contrasto con ciò che avrei voluto vederla fare, ma era difficile da spiegare anche a me stesso, era una sorta di volerla vedere mentre faceva godere altri uomini ma sapere che lei era solo mia, quel corpo e quella mente oggetto di orgasmo altrui appartenevano solo ed esclusivamente a me.
Ad ogni modo per lungo tempo non riuscii a trovare un modo per proporle la cosa, la paura e l’insicurezza della sua reazione erano troppo grandi, aggiunte al fatto che lei pur essendo brava a letto non era dominata da quel desiderio perenne ed incontrollabile, spesso anzi era una lotta farla spogliare e fare l’amore.
L’idea brillante per provare a tastare il terreno mi venne mentre ero fuori per lavoro, quindi, complice la distanza e l’astinenza ero terribilmente eccitato. Pensai di farle trovare casualmente un mio racconto, uno dei tanti in mezzo agli altri, in cui parlavo esplicitamente di questa cosa, lei avrebbe capito e se interessata avrebbe approfondito altrimenti speravo che avrebbe fatto finta di non aver letto quel testo.
Così lo scrissi e lo buttai in mezzo agli altri in attesa.
Una volta tornato a casa, una sera mentre parlavamo del più e del meno uscì fuori il discorso scrittura, lei non leggeva ciò che scrivevo, ma sapeva che avrebbe potuto farlo quando voleva, così le dissi che tutto ciò che veniva fuori dalla mia penna era rinchiuso in una cartella sul cloud e che lei avrebbe potuto sfogliare i miei fogli elettronici in ogni momento a patto che io non fossi presente. Mentre glielo comunicavo il cuore mi batteva fortissimo nel petto, pensai anche di andare a cancellare il racconto, ma lasciai tutto in mano al destino, c’erano decine e decine di altri testi, se la sorte avrebbe voluto lei avrebbe letto proprio quello ed avrebbe saputo dei miei torbidi e repressi istinti.
La cosa rimase così per alcuni mesi, segno che lei non aveva letto quel racconto o che aveva fatto finta di non averlo letto, poi qualcosa accadde.
Era una mattina in cui nostro figlio era a scuola ed io lavoravo da casa, stavamo facendo l’amore e mentre lei era sopra di me mi chiese sussurrandomi nell’orecchio se avessi qualche fantasia o desiderio, a questa frase subito capii che aveva letto, quasi venivo dentro di lei per l’emozione forte, dovetti sforzarmi per controllarmi e le dissi che ne avevo tanti.
“Uno sopra tutti?”
Prese a muoversi con più foga sopra di me e sentii che la sua figa era particolarmente bagnata
“Vorrei vederti con un altro uomo”
Lei non disse nulla, continuò a dondolare i fianchi gemendo, dopo poco si accosciò sopra di me e urlò di piacere, un urlo diverso più forte del solito, non ce la facevo più, la girai, la vista del suo stupendo culo mi si aprì davanti agli occhi, la sua figa era fradicia, il mio pene entrò liscio come l’olio, pochi secondi e come mi capita quando sono molto eccitato feci una enorme sborrata, fiotti di sperma fuoriuscivano senza fine, la sua schiena ed il suo culo grondavano di quel liquido bianco, non venivo così da tempo immemore.
Dopo averla pulita per bene ci sdraiammo abbracciati.
“Ho letto il racconto” mi disse senza guardarmi.
Non sapevo cosa rispondere, mi limitai a chiederle cosa ne pensava.
“All’inizio sono rimasta incredula, ma poi ho capito, hai spiegato bene le tue sensazioni, non mi sono arrabbiata e nemmeno offesa, anzi, un po’ la cosa mi ha incuriosito”
Istantaneamente il mio pene sotto le coperte si gonfiò.
“Sono contento che sono riuscito a spiegarmi, se vuoi ne possiamo parlare”
“Si certo ne parleremo ma non adesso”
Ci abbracciammo e facemmo di nuovo l’amore.
Qualche giorno dopo effettivamente ne parlammo, tirai fuori io il discorso, lei mi disse che il pensiero effettivamente era stuzzicante ma aveva un po’ paura, decidemmo allora di non forzare la mano, le cose avrebbero seguito il corso naturale senza bisogno di mettere fretta. Dentro di me l’attesa però era insostenibile, volevo vederla posseduta.
Cercando su internet mi imbattei in un sito di annunci, lo mostrai anche a lei e decidemmo di iscriverci e vedere cosa sarebbe successo. Da subito dopo essere entrati su quel portale venimmo subissati di richieste, uomini, donne e coppie di tutti i tipi, c’era solo l’imbarazzo della scelta.
Cominciammo a spulciare le varie richieste e scremammo un pochino l’enorme mole di gente accorsa, giovanissimi, anziani, muscolosi, panciuti, pelosi, glabri, dotati e non, ce n’era per tutti i gusti, naturalmente la scelta sarebbe toccata a lei.
Alla fine, ne erano rimasti in tre, uno di vent’anni, uno della nostra età ed uno più grande di noi. Decidemmo di proseguire con il ragazzo nostro coetaneo e dopo qualche messaggio scambiato ci demmo appuntamento per un caffè conoscitivo. Prima di incontrarci eravamo estremamente tesi, ma una volta seduti al tavolo la conversazione filò liscia, complice anche la simpatia di lui.
Dopo un’oretta a parlare rimanemmo d’accordo che ci saremmo risentiti, lui ci disse che aveva una casa al mare e che nel caso avrebbe potuto ospitarci se avessimo deciso di andare a fondo.
Ne parlammo in macchina, a me lui era piaciuto e lo stesso era stato per mia moglie, così dopo qualche giorno fissammo un appuntamento per incontrarci una mattina infrasettimanale. Lui naturalmente era contentissimo, ci diede l’indirizzo e ci disse che era impaziente di rivederci.
Un paio di giorni prima della data fatidica mia moglie fissò un appuntamento dall’estetista e dal parrucchiere, si fece una ceretta accurata, lasciando solo una striscia di pelo sul pube e si sistemò i capelli, era stupenda come sempre.
La mattina dell’incontro arrivò, la notte prima dormii poco e credo anche per lei fu lo stesso. Dopo aver accompagnato nostro figlio a scuola tornammo a casa, ci lavammo e ci vestimmo quasi in silenzio, lei indossò un completino nero di pizzo che io adoravo, un paio di pantaloni neri aderenti ed una camicetta leggera con la scollatura sul davanti, si sistemò i capelli e mise un filo di trucco e qualche goccia di profumo.
Era semplicemente meravigliosa.
La casa era un appartamento poco lontano dal mare, mentre suonammo il citofono potevamo sentire i nostri cuori battere all’impazzata, ci rispose Luca e ci fece salire.
Entrammo in ascensore e raggiungemmo il quarto piano, lui era sulla porta che ci aspettava indossando un paio di jeans ed una t-shirt.
La casa era molto luminosa, c’era un angolo cottura, un tavolo ed un piccolo divano sul quale ci accomodammo. Bevemmo un caffè e poi Luca, da buon padrone di casa e condottiero di giochi ci fece cenno di seguirlo.
Una volta in camera il registro cambiò repentinamente, entrammo noi per primi, Luca dietro di noi. Cinse i fianchi della mia signora con un braccio e l’avvicinò a se, lei tremava, io mi feci un po’ più distante, le mie fantasie stavano per diventare realtà. Lo vidi abbracciarla da dietro, scostargli un pochino i capelli e baciarle il collo, lei chiuse gli occhi e gemette, il primo gemito di piacere causato da un altro uomo, ero eccitato e spaventato allo stesso tempo ma era una sensazione stupenda. La mano di lui sbottonò la sua camicetta e prese un seno da sopra il reggiseno, lei gemeva più forte. Spostò il reggiseno ed incominciò ad accarezzarglielo mentre continuava a baciarla e leccarla sul collo.
Le sfilò la camicia ed il reggiseno e la girò a sé, le baciò il collo sul davanti e scese giù mentre con le mani le accarezzava le tette, baciò un capezzolo, poi l’altro ed infine incominciò a leccarli, lei tirò la testa indietro, la vedevo che stava godendo. Io osservavo e mi eccitavo ancora di più.
Con una mano le sbottonò i pantaloni ed infilò una mano nelle mutandine, accarezzandola dolcemente mentre lei emanava versi di piacere.
Le sfilò pantaloni e mutandine e la distese completamente nuda sul letto, aveva la figa bagnatissima, la vedevo luccicare ai raggi del sole, lui scese seguendo la linea della pancia fino ad arrivare con la lingua sul suo sesso. Iniziò a leccarla, la assaporava, la gustava, la massaggiava con le dita, leccava sempre più affamato, le allargò il sedere e prese a leccare anche li, scorreva con la lingua dal buchetto del culo fino alla figa, la penetrava a fondo con la lingua e ricominciava.
Dopo qualche minuto, lei iniziò a tremare più intensamente, emise un gemito forte e prolungato serrò le gambe sulla sua testa ed ebbe un sontuoso orgasmo, venendogli in bocca mentre lui continuava a leccarla.
Luca si alzò e si spogliò, indicandomi di fare lo stesso, lei giaceva distesa sul letto, ci spogliammo nudi entrambi con i peni in erezione che si somigliavano tra loro, stessa lunghezza il suo leggermente più largo, l’aiutò a mettersi a sedere e le offrimmo i nostri membri, lei li afferrò entrambi con le mani e si avvicinò al mio, prendendolo in bocca, mentre mi godevo quel bellissimo pompino le fui grato per avermi rispettato e messo in chiaro che lei era mia iniziando da me.
Ero quasi in procinto di venire, lei se ne accorse e si spostò sull’altro cazzo eretto e turgido, leccò la lucida cappella e poi lo prese in bocca, ingoiandolo quasi completamente, guardai il volto estasiato di Luca mentre godeva enormemente per quella grazia ricevuta, si alternò abilmente tra i due uccelli, portandoli fin quasi all’orgasmo per poi lasciarli riposare, era grandioso, era bravissima ed era mia.
Luca si discostò, per indossare il preservativo e si sdraiò sul letto, mia moglie si mise a cavalcioni sopra di lui, afferrò il suo cazzo ed incominciò a strofinarlo sulla sua figa bagnata, io ero dietro di loro che mi godevo lo spettacolo, osservavo la sua cappella strofinarsi contro la sua vulva aperta, fino a quando lei non lo accolse tutto dentro con un gemito di piacere, prese a cavalcarlo con foga mentre io li guardavo. Quando lui era sul punto di venire si fermò, afferrò mia moglie per il culo e la spostò facendola mettere a pecora, io mi sdraiai all’altezza della sua bocca che subito prese dentro il mio pisello che stava esplodendo di piacere.
Luca le stava di nuovo leccando il buco del culo con particolare dovizia, potevo capirlo, adoravo anch’io quella pratica ed adoravo il suo sapore, ero allo stremo, non sapevo quanto ancora potevo trattenermi.
Lui, nel frattempo, le allargò le natiche ed infilò la sua nerchia dentro di lei, una penetrata profonda intensa che la fece urlare, la penetrava lentamente ed a fondo, fino a che non lo estrasse, si tolse il profilattico e la inondò con il suo sperma, spruzzate violente che arrivavano fin sopra i capelli, sembrava non finire più, c’erano rivoli di sborra sulla sua schiena, sui capelli, tra le chiappe. A quella vista non ce la feci più iniziai anche io a venire copiosamente nella sua bocca, lei continuava a succhiare facendo uscire fuori lo sperma, come il mio compagno anche io ne feci a litri fu bellissimo ed estremamente intenso.
Luca prese delle salviette dal comodino ed incominciò a pulirla, lei era ricoperta di sperma.
“Mi avete fatto la doccia” esclamò ridendo
Ridemmo anche noi.
Una volta pulita ed asciugata ci sdraiammo sul letto nudi, lei al centro e noi ai lati. Il primo a rompere il silenzio fu Luca, evidentemente abituato a quel tipo di situazioni.
“Grazie, mi avete regalato delle emozioni incredibili e spero che per voi sia stato lo stesso”
Risposi io per primo
“Per quanto mi riguarda è stato stupendo!”
Mia moglie fu l’ultima a parlare
“Sinceramente non pensavo che sarebbe stato tanto intenso, mi è piaciuto davvero”.
Luca mise un po’ di musica dal suo telefono e restammo sul letto a parlare dei gruppi che ci piacevano, delle serie tv dei film, oltre ad un bel cazzo aveva una bella mente, era bello parlare con lui, non ci si sentiva a disagio, come prima volta ci era andata bene.
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