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Prime Esperienze

Lorena 2 i primi passi, spiaggia di Sabaudia


di Lorenabella
03.10.2023    |    285    |    6 9.2
"Spinsi dolcemente il pisellino, dentro le mutandine e ben sotto, perché non si vedesse e restasse ben neutralizzato..."
Quanto successo con il meccanico mi ritornava in continuazione alla mente.

Ripensavo a me abbandonata languidamente nelle sue braccia, alle sue labbra sui miei capezzoli, alle sue mani sui miei glutei nudi e sculacciati, alla mia mano piena della sua sborra calda e profumata ..

Il ricordo mi faceva impazzire e mi costringeva a spogliarmi nuda e a mettermi nel mio letto.. fino a venire dolcemente, con il mio seno fra le mani.

Avevo un disperato bisogno di essere nuovamente abbandonata fra le braccia di un uomo.

Questo desiderio prese con forza il sopravvento su di me.

Non potevo oppormi e mi lasciai andare, mi feci crescere i capelli fino ad avere un bellissimo caschetto ed un ciuffo molto femminile che copriva il viso.

Usai shampoo alla camomilla per schiarire i capelli che diventarono biondi con splendidi colpi di sole.

Mi tolsi, con le pinzette, anche i pochi peli che avevo sulle gambe e sul petto, e in particolare sul basso ventre e mi rasai accuratamente il bel sederino, in modo da essere bella e liscia, liscia.

Mi allenai in casa da sola per imparare a camminare in modo femminile ed elegante, un piede davanti all'altro, sculettando in modo evidente.

Imparai a tenere ben in fuori il mio seno che ormai era bellissimo.

I capezzoli erano tutti gonfi per gli ormoni femminili che avevano preso il sopravvento ed erano veramente imbarazzanti.

Ormai ero una bellissima ragazzina, pronta a nuove avventure..

Avevo circa 18 anni ed ero al mare a Sabaudia, dove c'era una infinita spiaggia libera e, soprattutto, una zona, con una pineta dietro, frequentata da molti uomini, che camminavano, su e giù, alla ricerca dei ragazzini un po' effeminati che erano li apposta, tutti agitati, finché trovavano il maschio dominante che li prendeva e sottometteva ..

Era così eccitante vedere come li circuivano con calma, finché si tranquillizzano per poi prenderli dolcemente per mano e portarli in pineta, dove non avevano scampo.

Questo scatenò le mie fantasie.
Volevo mettermi alla prova e mettere in pratica i miei sogni.

Decisi di restare una settimana in completa astinenza, come avevo già fatto con il meccanico, per essere completamente in balia dei miei ormoni femminili, senza possibilità di freni.

Poi, in una bella giornata di giugno, presi la mia 500, misi gli occhiali da sole con la montatura un po' femminile, molto lucidalabbra, in modo da far risaltare la mia bocca carnosa e andai al mare.

Parcheggiai e mi spogliai tutta nuda per prepararmi, lasciando i pantaloncini e la maglietta in macchina.

Misi il pareo coloratissimo, legato al collo, come fanno le ragazze, senza niente sotto, tranne una costumino micro bianco preso nel cassetto di mia sorella, legato sui fianchi da 2 cordini annodati, da zoccola.

Spinsi dolcemente il pisellino, dentro le mutandine e ben sotto, perché non si vedesse e restasse ben neutralizzato.

Con il mascara, che avevo preso a casa, diedi una allungata alle ciglia, rendendole lunghe lunghe e sexi.

Ritoccai le labbra con il lucidalabbra.

Mi guardai nel minuscolo specchietto ..ero una figa atomica .

Aprii la portiera e allungai le gambe tutte nude fuori dalla macchina per farle vedere bene e scesi con un vezzoso movimento, mentre le gambe, lunghe e abbronzate, uscivano dal pareo e cominciai a camminare per attraversare la pineta e arrivare in riva al mare.

Sentivo gli sguardi pieni di desiderio di quegli uomini, puntati prima sul mio petto e poi sui miei glutei che andavano su e giù mentre sculettavo al massimo per farmi notare.

Mi sentivo tutta un bollore e capii che non avrei avuto scampo..erano li per prendermi.

Arrivata in spiaggia, mi tolsi il pareo e lo stesi a terra, piegandomi a 90 gradi per poter mostrare senza ritegno il sederino abbronzato e depilato perfettamente.

Restai a petto nudo, sedendomi a gambe incrociate sul pareo, tirando un po' su ai lati il costumino per far risaltare al massimo le mie gambe lunghe.

Cominciai a mettermi l'olio solare, sul seno e sulle gambe, per diventare tutta lucida e brillante al sole.

Che schianto che ero diventata con i capelli lunghi, il seno e i capezzoli gonfi e il pisellino spinto ben sotto, fra le gambe, nel costume sgambato, in modo che non si notasse, ero bella da morire ..

Trepidante, cominciai a vedere gli uomini che si avvicinavano, passando di fianco, più e più volte, per guardarmi con insistenza le tette e le gambe.

Era chiaro che mi volevano e cercavano di capire come fare a prendermi, come stavano facendo con altri ragazzini, di cui, sentivo gli strilli e i gemiti da lontano.

Per farmi vedere meglio, con un movimento femminile, misi le gambe ripiegate di lato, mossi i capelli con le mani e e mi alzai per andare a fare il bagno, sculettando in maniera vistosa .

Restai in acqua per rinfrescarmi poi mi girai verso la spiaggia e vidi un bell'uomo, moro, virile e muscoloso che si era messo vicino al mio pareo, appoggiato su un piccolo asciugamano, su un fianco.

Era molto vicino, distante 2..3 metri da me.

Cominciò a guardandomi fissamente.

Sentii le mie gambe diventare molli molli, mentre mi arrendevo a lui.

Uscii dall'acqua e abbassando verginalmente lo sguardo, camminando lentamente, arrivai al pareo.

Tutta bagnata, sempre tenendo gli occhi bassi, mi sdraiai di nuovo a pancia in su, tutta fremente e scombussolata, aspettando che cosa sarebbe successo.

Per farlo eccitare ricominciai, piano piano, a spalmare l'olio su tutto il corpo.

Infine mi girai a pancia in sotto per fargli vedere il mio culetto bellissimo sodo e tutto abbronzato, coperto solo da laccetti bianchi.

Mi sentivo tutta agitata e speravo che lui mi prendesse presto..

Lo guardavo di tanto in tanto, da sotto in su e vidi che si stava eccitando sempre di più.
Il membro singonfiava e spingeva dentro gli slip.
Mi resi conto che era veramente grosso..

Poi, senza fretta, guardandomi fissa, cominciò a toccarsi piano piano, facendomi impazzire letteralmente.

La cappella gonfia, usciva dal costume mentre la toccava con le dita.

Era grosso e nodoso e vederlo fra le sue mani mi faceva eccitare da matti.

Avevo il ventre tutto molle e stavo impazzendo letteralmente dal desiderio, anche a causa dell'astinenza prolungata.

Cominciai a girarmi in tutte le posizioni, da vera zoccola, per farlo eccitare sempre di più e soprattutto perché non riuscivo più a stare ferma.

Infine mi sdraiati languidamente a pancia in su con gli occhi chiusi e le braccia in su.. Tutta esposta a sole e ai suoi sguardi..

Capii che lo volevo tantissimo e che gli avrei fatto fare di me tutto quello che voleva.

Sentii dei movimenti di fianco a me, ma tenni ancora gli occhi chiusi per qualche istante.

Quando sentii il suo respiro di fianco a me, li aprii..

Ero in trappola, si era sdraiato proprio di fianco a me, vicinissimo, praticamente piegato su di me.

Era proprio grande e grosso, scuro e potente di muscolatura, bello.
Si era tolto il costume rimanendo completamente nudo, con il membro circonciso, grande e nodoso già bello gonfio e duro.

Non potevo alzarmi, era troppo vicino.

Mi guardava fisso negli occhi, sorridendo, sornione.

La femmina che era in me prese il sopravvento e mi fece stare lì, buona buona, docile, di fianco a lui, con il suo viso vicino al mio.

Lui mi disse: "ciao, spero di non disturbarti, avresti voglia di dirmi come ti chiami?. "

Rimasi un po' così perché non avevo mai pensato ad un nome femminile.

Poi, lì per lì, modificando un po' il mio nome da maschietto, con voce tremante e un po' femminile gli dissi:
"non mi disturbi per niente. mi chiamo Lorena e tu come ti chiami? " .

Pensai che era proprio un bellissimo nome e che, da quel momento in poi, sarebbe stato il mio nome da ragazza.

Lui disse :" io mi chiamo Rossano,
Che bella che sei, mi piaci proprio tanto.. Sei proprio bella e sexi da morire. Posso farti compagnia?"

Ero veramente eccitatissima e lusingata dal complimento e con voce dolce e sottomessa, risposi: "si resta pure qui con me, mi fa piacere".

Non ebbi la forza di aggiungere altro alla mia resa completa, nelle sue mani.

Lui mi disse, con voce dolce: "grazie Lorena, sei proprio tanto gentile e dolce."

Queste parole dolci, mi fecero impazzire completamente e mi lasciai andare alla sua volontà.

Alzai languidamente le braccia e il collo, esponendo ancora di più il mio seno e la mia gola alla sua bocca.

Lui, sorrise, aveva capito che aveva vinto, ero nelle sue mani, docile e sottomessa e voleva godersi la mia resa senza fretta, immaginando che fossero cose tutte nuove per me

Si avvicinò lentamente al mio petto, che si alzò ancora di più a cercare la sua bocca.

Lui non si mosse, attendendo che fossi io ad arrivare alla sua bocca, spingendo ancora di più in su il mio petto.

Voleva la mia completa resa.

Spinsi ancora di più in su il mio seno fino ad arrivare alla sua bocca.

Rimase fermo un istante per farmi impazzire ancora di più e poi le sue labbra si appoggiarono sui miei capezzoli che cominciò a leccare e a succhiare con forza, facendomi strillare e gemere di piacere.

I miei capezzoli mi davano sensazioni pazzesche.

Con un movimento esperto mi spinse dolcemente giù tenendomi delicatamente ferma con una mano mentre mi contorcevo sussultando di fianco a lui.

La sua bocca mi faceva impazzire, baciandomi sul collo, sul petto, nelle orecchie, dappertutto.

Sentivo che si godeva i miei sospiri, mentre mi abbandonavo sempre più

Sentivo il suo membro duro e nudo premere con forza strofinandosi contro il mio fianco.

Smise di baciarmi e di tenermi ferma e prese la mia mano e la mise sul suo membro gonfio e duro.

Cominciai a toccare la cappella con la punta delle dite e sentiti che stava diventando durissimo .. da impazzire. Ormai sapevo un po come fare e comincia a muovere la mano su e giù, passandola dolcemente sulla cappella gonfia.. e godendomi i suoi respiri.

Ero allungata di fianco a lui, mentre lo masturbavo dolcemente, avevo il mento alzato per guardarlo negli occhi e tenevo la schiena inarcata per mostrare la pancia e il seno che andava su e giù ansimante.

Ero tutta per lui, bellissima e troia.
Vedevo la sua cappella grossa nelle
mie mani e il suo membro durissimo.

Era proprio bravo e con calma si godeva la mia resa e la mia sottomissione, senza fretta, facendo emergere la zoccola che ero.

Sapevo benissimo che cosa avrebbe fatto: mi avrebbe svezzata per portarmi ad essere come gli altri ragazzi delle pineta che erano stati iniziati cosi, per poi insegnargli ad essere ancora più docili e disponibili per il piacere dei maschi della zona.

Capii che non potevo fare nulla se non assecondarlo.

Ansimavo forte, sempre più eccitata, finché lui, lentamente e dolcemente, mi spostò la mano e si mise sopra di me.

Con un movimento esperto mi aprì le gambe con le sue e si mise in mezzo, comodo, mentre mi guardava dritto negli occhi.

Sentivo il suo membro duro sulla mia pancia,

Mi venne naturale aprire ancora di più le gambe alzando leggermente le ginocchia, come una ragazza.

Era bellissimo averlo sopra di me e in mezzo alle mie gambe.

Eccitatissima rimasi buona buona e docile, sottomessa al suo volere.

Lui cominciò a strofinare il suo membro duro sulla mia pancia, mentre mi guardava fisso negli occhi.

Dolcemente, riprese la mia mano.

La appoggiò, senza che opponessi la minima resistenza, sopra il suo membro che si muoveva sfregandosi sulla mia pancia, tutta piena di olio.

Sentivo il suo membro duro e nodoso sfregare fra la mia mano e la mia pancia.

Andò avanti a lungo e senza fretta, in modo da abituarmi ad essere dolce, docile e disponibile mentre ero sotto un maschio, con le gambe belle larghe. Sollevai anche un piedino e lo appoggiai sulla sua schiena ..

Sentivo il suo peso maschio addosso finché con un sospiro mi disse: "che figa che sei e che brava che sei stata a stare buona buona, Lorena.
Adesso ho voglia di venire su di te, riempiendoti di sborra. Devi stare buona buona e tranquilla. "

A quelle parole impazzii di desiderio e con una voce molto femminile e dolce dissi : "siii ti prego, vieni, lo voglio tantissimo, voglio sentirti venire. ".

Lui si appoggiò con tutto il suo peso sopra di me, tenendomi ferma fra le sue braccia possenti, mentre si muoveva sempre più con forza sopra la mia pancia

Appoggiò la sua bocca sul mio collo e
venne con un gemito, dicendomi: "brava, stai ferma e buona che sto venendo. Non ti muovere "

Sentii il suo membro gonfiarsi e il suo seme spargersi sulla mia pancia e sulla mia mano, bagnandole completamente, sentii 3, 4 schizzi potenti,

Poi si tirò un po' su e finì di masturbarsi da solo schizzandomi sul seno, sui capezzoli e un po' sul collo, ma quanto ne aveva, tantissima, non finiva più.

Rimasi buona buona mentre se la godeva, con il ventre in fiamme da quanto stavo godendo.

Qualche goccia mi arrivò sul viso..
strappandomi un grandissimo sorriso di felicità, era stato uno dei miei sogni erotici dei giorni precedenti

Poi si ritrasse di lato, guardandomi tutta bagnata, con un bel sorriso soddisfatto e goduto, Pulendosi il membro sulla mia pancia poi, con la sua mano, mi spalmo' la sua sborra dappertutto, in particolare sul seno e sulle guance...

Mi stava usando come una troia e mi piaceva da matti.

Il profumo del suo seme mi fece letteralmente andare fuori di testa, rendendomi completamente passiva e femmina.

Poi, si chinò a darmi un bacio sulle labbra.. mentre le tenevo chiuse, cercò di forzarmi ad aprire la bocca con la sua lingua.
Provai a spostare la testa ma con le sue mani me la tenne ferma ...lentamente sentii la sua lingua entrare in bocca .. cominciai a mugolare con forza per il desiderio e per il fastidio.. poi cedetti. mi apri la bocca e mi bacio a lungo mentre mi agitavo nelle sue braccia possenti.

Fu pazzesco, sconvolgente .

Mi disse : "è stato bello, grazie, sei stata proprio brava, Lorena.
Spero di rincontrati presto"

Si alzò salutando e lasciandomi li, tutta impiastricciata e ancora eccitatissima.


Il mio pisellino, ancora incastrato dentro le mutandine, era rimasto morbido morbido, completamente inutile.

Con un movimento vezzoso, mi alzai e corsi in acqua a lavarmi.

Mentre ero in acqua mi girai per tornare indietro e mi accorsi che intorno al mio pareo si erano messi diversi uomini che si erano goduti lo spettacolino e mi aspettavano sapendo che cosa avessi fatto e soprattutto che zoccola che ormai ero diventata.

Decisi di godermela e di farli divertire un po'.

Tutta bagnata, gocciolante, rovesciai la testa indietro per far vedere i miei capelli lunghi e biondi, gocciolanti.

Uscii dall'acqua, sculettando il più possibile.

Mi avvicinai al pareo, su cui mi sedetti.
Mentre mi guardavano fissi, tolsi il costumino, slacciando i laccetti laterali e rimasi tutta nuda sotto i loro occhi.

Li guardai mentre, intorno a me, si masturbavano, guardandomi, tutta nuda esposta ai loro sguardi.

Languidamente mi sdraiai, presi il mio seno con la mano sinistra e infine cominciai a masturbarmi dolcemente anche io, davanti a tutti.

L'orgasmo fu pazzesco e suggello' la nascita di Lorena.

Mi rivestii con il pareo umido, a questo punto tutta nuda sotto, con il costumino gocciolante in mano e, passando in mezzo a loro, tornai alla macchina.

Era solo questione di tempo, dovevo rassegnarmi al fatto che, prima o poi mi avrebbero scopata senza nessun riguardo.
Continua
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