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Prime Esperienze

Lorena 3 i primi passi il camionista


di Lorenabella
23.10.2023    |    223    |    2 9.0
"Comincia ad allargarmi lo sfintere finché non entra anche il secondo dito..."
Tornai a Milano, dalle vacanze a Sabaudia, con un bisogno pazzesco di riprovare le stesse emozioni ..

L'occasione si presentò quando seppi che per alcuni giorni sarei stata sola a casa e avrei potuto prepararmi come desideravo da tanto tempo.
Volevo essere completamente femmina, senza nessun tipo di indecisione o freno che potessero derivarmi dal fatto di essere nato maschietto.
Volevo essere la zoccola che ormai mi avevano fatto diventare.

Decisi di rimanere in astinenza per 5 giorni sapendo che sarei letteralmente impazzita di desiderio, faticando a dormire la notte,

Attesi la serata giusta, tiepida e senza pioggia e comincia a prepararmi per essere donna fino in fondo:
rossetto rosso acceso, una punta di bianco all'interno occhi per valorizzarli, rimmel abbondante per le ciglia lunghissime che avevo.
Un po' di oro sulle palpebre.
Matita nera per allungare gli occhi.
Smalto rosso sulle mani e i piedi...

Lo smalto rosso, una volta messo alle mani e ai piedi, ti fa diventare completamente femmina, senza vie d'uscita. Cosi complicato da mettere, ma sopratutto da togliere, non puoi nasconderlo, sei in trappola.

Con il rasoio mi depilai completamente le parti intime, le gambe e le ascelle e il sederino. Volevo essere perfetta.

Diedi una sistemata ai lunghi capelli biondi pieni di meravigliose meches per il sole estivo.

Gonna cortissima nera, mutandina di pizzo nera a brasiliana, magliettina grigia chiara corta corta senza reggiseno per valorizzare le tettine e lasciare la pancina fuori.

Come al solito, spinsi il mio pisellino ben sotto ed in mezzo alle gambe per nasconderlo e neutralizzarlo completamente.

Purtroppo non avevo scarpe con i tacchi e dovetti mettere le Superga bianche che, quanto meno, facevano risaltare l'abbronzatura delle caviglie.

Una bella collana di finte perle grosse, braccialetti ai polsi.. Misi anche il braccialetto alla caviglia, da vera troia..

Ed ecco Lorena, bellissima, uno schianto, pronta ad uscire en femme....

Alle 23, salgo sulla mia 500 e comincio a girare per le vie di Milano.

Ai semafori, vedo che i ragazzi mi guardano, evidentemente sono riuscita ad essere quella che volevo, una gran bella ragazza.

Infine arrivo in un posto in periferia, frequentato dai camionisti..

Mi metto in un angolo, tutta eccitata e attendo di vedere cosa succederà, ma, visto che non succede nulla, per muovere un po' le acque, decido di rischiare un po di più e scendo dall'auto per farmi vedere bene.

Mi guardo in giro, con il cuore che batte a mille.

Vedo che ci sono molti camion e alcuni hanno la luce accesa.

Prendo un po' di coraggio e faccio quattro passi, sculettando vistosamente in mezzo ai camion per mettermi bene in mostra.

Infine un camion mi fa i fari.

Risalgo in auto, lo raggiungo e mi metto bene in vista dalla cabina.
Metto ancora un po' di rossetto sulle labbra, muovendo i capelli con le mie mani.

Il camionista mi guarda con insistenza, apre la portiera e scende.

È un bell'uomo grande e grosso con un po' di pancetta.

Cammina piano, piano si avvicina senza fretta, sicuro di sé.

Sa come fare con le trav in erba, che vanno tenute tranquille, buone buone per poi gustarsele con calma.

Arriva di fianco alla portiera.

Io sono tutta un fremito, tiro un po' giù la maglietta per fargli vedere il seno e i capezzoli gonfi.

Mi sento proprio una zoccola in calore.

Per adescarmi, comincia a toccarsi l'uccello, mettendosi proprio di fianco al finestrino...

Si avvicina di più, non posso resistere e tiro giù il finestrino.

Lui dice:" ciao, che bella che sei"
Io rispondo: "grazie, sei molto gentile".

Respiro forte e vedo il mio petto andare su e giù, con i capezzoli nudi che si gonfiano in modo incredibile.

Lentamente fa scivolare la mano sul mio petto poi mi stringe il seno e strizza dolcemente il capezzolo, sfregandolo con la punta delle dita.

Dice "che tette spettacolari che hai, bellissime davvero, proprio da ragazza, complimenti.
Ti andrebbe di salire sul mio camion, che siamo molto più tranquilli e comodi ed è anche meno rischioso?
Dai ti aspetto li"

Risale in cabina e mi fa cenno di andare da lui.

Sono indecisissima, sicuramente, una volta sul camion, mi avrebbe fatto tutto quello che avrebbe voluto.

Per fortuna la lunga astinenza prende con decisione il sopravvento e non mi lascia via di uscita.

Scendo dall'auto, e sculettando mi dirigo verso il camion, lui mi apre la portiera dal mio lato.

Salgo i gradini, altissimi, la gonnellina si alza mostrando il mio sederino scoperto..

Entro e chiudo la portiera, sedendomi sul sedile e accavallo le lunghe gambe, abbronzante.

Appoggia una mano sulle mie gambe che uscivano, completamente nude, dalla minigonna, e comincia ad accarezzarle.

Mi piace tantissimo sentire le sue mani ruvide sulle mie gambe nude..

Dice:" wow che belle gambe che hai e che figa che sei, tutta carina, truccata benissimo e vestita sexi da morire, sei proprio una bella ragazzina. Dai mettiamoci qui dietro nel mio letto che siamo più comodi. Come ti chiami? "

Mamma, a letto con un uomo, che emozione pazzesca.

Risposi con voce femminile e un po' tremante: " Mi chiamo Lorena e non sono molto brava ed esperta, dovrai avere un po' di pazienza"

Mi risponde: "che bel nome d'arte che hai. Sarà proprio divertente giocare con te e sciuparti un po'.. Vedrai che ti piacerà"

Si sposta sul letto e mi fa cenno di seguirlo, lo seguo sedendomi con le gambe accavallate, mostrando la cavigliera da zoccola in calore.

Si avvicina.

Mi spinge dolcemente giù, fino a sdraiarmi sul letto, mi prende dolcemente le mani e le alza sopra la mia testa per espormi tutta ai suoi voleri.

Mi alza la maglietta e comincia a baciarmi avidamente il seno e la pancia, diventa più sfrontato e sento le sue labbra che cominciano a leccare e succhiare con forza i miei teneri capezzoli rosati...

La femminilita' prende il sopravvento, lo voglio tantissimo e gli spingo dolcemente la testa sui miei capezzoli ormai in fiamme e mi inarco ancora di più, lo lascio fare, impazzita di desiderio e pronta ad assecondarlo.

La sensazione è fortissima e mi lascio andare nelle sue mani, rovesciando indietro il capo dal piacere.

Mi sento proprio una troia, senza nessun freno e lui se ne accorge e comincia a divertirsi, leccandomi il seno e il collo e le guance, senza riguardo, bagnandomi tutta con la sua saliva, mentre mi contorco dal piacere.

Poi, mi spinge giù sul letto e mi tiene ferma, Mi vuole buona buona, docile e sottomessa.

Sento la sua mano scorrere sul mio seno, sulla mia pancia e poi scendere giù, fino alla gonnellina, fra le mie gambe abbronzate che allarga con decisione.

La sua mano scivola sotto, incontra il pisellino che è rimasto morbido e completamente inutile..

Non lo tocca, lasciandolo incastrato ben sotto, nelle mutandine.

Raggiunge il minuscolo cordino del perizoma, che sposta con facilità.

Arriva al sederino, che è stretto stretto, le sue dita cercano di entrare, rimango docile buona buona mentre spinge con più forza facendomi gemere.

Dice :" mmmh sei proprio una bella e giovane verginella, bella stretta..
Adesso ti apro per bene, che ti voglio bella comoda e larga, come deve essere ogni trav come te.

Devi stare buona buona, mentre ti sbatto per bene."

Che porco che è, ma sa come farmi impazzire e, alle sue parole volgari, apro ancora di più le gambe e rispondo:" sii sbattimi bene, che voglio essere la tua troia, questa notte"

Si bagna le dita con la saliva e comincia ad allargare lo sfintere finché sento che riesce ad entrare dentro di me, stappandomi un urletto di dolore, mentre cerco di tirarmi su..

Mi rispinge giù e mi apre ancora di più le gambe.

È deciso ed evidentemente molto eccitato e non si ferma diventando sempre più rude..

Comincia ad allargarmi lo sfintere finché non entra anche il secondo dito.

La sua mano e le sue dita diventano durissime e rudi e comincia a sbattermi con forza mentre resto lì, a gambe larghe, buona buona, senza fermarlo, mentre mi scopa con le dita,
sento le sue dita frugare dentro di me con forza.

Le sue labbra sui miei capezzoli, sul collo, sulla bocca., mi sta facendo di tutto

Sto impazzendo e comincio a spogliarmi togliendomi la magliettina e un attimo dopo, anche la gonnellina.

Sono tutta nuda, nelle sue mani, tranne per il minuscolo perizoma.

Continua a sbattermi per un po' finché mi dice,:" ecco ora sei bella larga e comoda. Sei brava e ubbidiente, oltre che bella ".

Si tira su e comincia a sbottonarsi i pantaloni.

Li abbassa tirando fuori un bellissimo cazzo, bello duro, proprio quello che sognavo da tempo.

È bello grosso e, sotto la pelle, si vede una cappella molto grande.

Mi eccito da matti pensando al mio, completamente incastrato nel perizoma..

Il sederino bagnato è un po' dolente e pulsa per la violenta intrusione subita.

Prende dolcemente la mia mano, che non oppone resistenza e la appoggia sul suo membro.

La mia mano, tremante, prende dolcemente in mano il suo membro, grosso e duro.

È grosso e pulsante e lo scappello dolcemente, la cappella esce ed è bellissima.

Lui è in ginocchio e io sdraiata e avvicina di più il membro alla mia bocca.

Appoggia dolcemente le sue mani sulla mia testa e mi spinge verso la sua cappella che profuma di maschio eccitato.

Gli dico che deve mettersi il preservativo.

Lui, sbuffando, mette la mano in tasca e me lo porge, dicendomi: "mettimelo tu, carina, con la tua bocca, fammi vedere quanto sei zoccola".

Non so come si faccia, ma la mia femminilità mi viene in aiuto, lo apro, lo srotolo un po' e lo metto in bocca, poi
la mia bocca si apre di più per fare entrare la sua cappella dentro il preservativo, che srotolo dolcemente sulla sua asta.

Sono stata bravissima, una vera zoccola da strada.

A contatto con la mia bocca il suo membro si gonfia ancora di più.

La riempie completamente, dandomi una sensazione da brivido nella testa e nel corpo.

Ho il suo membro in bocca, la sua mano sulla testa che mi guida.

"Su da brava, fammi un bel pompino da troia quale sei, che sono pieno pieno, è da tanti giorni che non trovo una bella ragazza come te, che mi svuoti per bene".

Mi tiene la testa con 2 mani mentre spinge il suo cazzo dentro la mia gola sbattendomelo dentro con forza.

Provo un po' a fermarlo con le mie mani ma lui, dolcemente me le sposta, mi vuole docile e mansueta mentre mi prende.

Mi sposta verso un angolo del letto, e rimango incastrata sotto di lui contro una paretina.

Che maiale, mi ha incastrata così per bloccarmi bene la testa. Ed entrare sempre più in fondo.

Mi soffoca facendomi venire dei conati, ma non si ferma.

Sento le sue mani diventare più dure mentre mi tengono fermissima.

Il suo cazzo comincia a gonfiarsi e a spingere fino in fondo entrando in fondo alla gola..

Mi sta soffocando ma capisco che sta per venire e resto docile e buona buona, mentre il suo cazzo entra fino in fondo nella mia gola.

Lo sento scivolare dentro e fuori dalla mia bocca.

Non respiro più il suo cazzo è tutto dentro, la sua pancia sulla mia faccia e le sue palle mi sbattono sulla guancia.

Mi dice: "che brava ragazza che sei, bravissima, adesso stai ferma e buona che sto venendo, su da brava"

Sento che viene con un urlo liberatorio, mentre il preservativo si riempie di sborra calda.
Spinge ancora con più forza e sento la gola che lo fa entrare.

Comincio a tossire come una matta per respirare, girandomi a pancia in su.

Sono tutta rossa in faccia, nuda sul letto, abbandonata senza forze, come una bella ragazza dopo aver fatto l'amore.
Provo a toccarmi il pisellino perché volevo venire anche io, ma lui, con un gesto gentile, ma deciso, mi sposta la mano per proibirmelo, mi vuole in astinenza.
Obbediente e sottomessa, rimetto il pisellino ben incastrato nel perizoma, questa volta con un po' di fatica.

Si toglie il preservativo, mi mette una mano sulle gambe, si china per darmi un bacio a stampo sulla bocca e mi dice:" sei stata proprio brava Lorena, mi è piaciuto tantissimo stare con te e sai far godere un uomo oltre ad essere una gran figa."

Gli rispondo con voce sottomessa: "grazie sei stato bravissimo, mi hai sbattuta senza pietà e mi hai fatto letteralmente impazzire".

Mi rivesto rapidamente, scendo stando attenta a non cadere da quei gradini così alti e con il sederino e la gola dolenti risalgo in auto per tornare a casa.

Continua


.....

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