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MARZIA E VITTORIO: LA MIA INIZIAZIONE - 2a parte


di gynoanaldream
29.07.2014    |    5.911    |    8 9.9
"E finalmente apparve Vittorio con addosso ancora l'impermeabile che aprì facendo apparire nuovamente il suo uccello in erezione; non capivo più niente, mi..."
Salii le scale lentamente, in attesa di capire quale fosse l'appartamento, mi aspettavo che fosse lì ad attendermi...invece niente...continuai a salire e finalmente vidi una porta socchiusa...mi feci coraggio ed entrai...e finalmente apparve Vittorio con addosso ancora l'impermeabile che aprì facendo apparire nuovamente il suo uccello in erezione; non capivo più niente, mi indicò la camera da letto e io quasi ipnotizzata ci entrai, non lo lasciai nemmeno spogliare e subito ripresi a mangiare quel meraviglioso pene; Vittorio a qual punto mi fece sdraiare sul letto e, mentre lo spompinavo, iniziai a svestirmi: scarpe, calze, mutande, maglietta....completamente nuda e con il mio pene che ancora stava perdendo liquidi; non ricordo quanto tempo tenni in bocca quell'uccello, so soltanto che Vittorio non si era spogliato per niente e continuava ad averlo sempre duro.
Fu così che mi chiese 'adesso ti posso inculare ?'....io quasi incosciente mi voltai e gli offrii il culo....poi lui mi infilò un dito dentro e mi disse 'è sporco...dobbiamo pulirlo'....'adesso te lo faccio pulire da mia sorella' !
Rimasi senza parole, confusa, eccitata e non ricordo cos'altro ancora.
So soltanto che Vittorio uscì e subito ricomparve con Marzia, anziana più o meno quanto lui e bella formosa:...'Ciao bel culettino, sono la sorella di Vittorio e faccio l'infermiera'...
Una casa di sorprese....non sapevo più cosa fare...nuda sul letto...era una goduria pazzesca !
Marzia si tolse subito il vesito e rimase in reggiseno e mutande, tirò fuori le tette e scomparve quasi immediatamente per poi riapparire con la borsa per il clistere. Mi accarezzò il culetto e mi fece sentire anche le sue tette, poi prese una crema e iniziò a infilare un dito nel culo....'è proprio sporco, Vittorio'....disse e.....'una bella pulizia e poi possiamo scopare'...a sentire quelle parole iniziai a fremere un po' di paura e un po' di piacere: sono fratello e sorella, amanti...o cos'altro ???
Marzia mi pulì per bene con diversi clisteri, e mentre lo faceva io continuavo a spompinare Vittorio, che sembrava non potesse mai mollare...e pensare che io stavo quasi per sborrare un'altra volta.
Quando evacuai l'ultimo clistere, Marzia disse a Vittorio 'ecco il culo è pronto, puoi sborrarci che io poi mi bevo la sborra direttamente dal culo'; lasciò cadere un pochino di saliva sulle dita e ne infilò prima una e poi due...e mi chiese 'ma tu sei vergine di culo?'....io annui e fu così che esclamò 'bravo Vittorio, oggi sverginiamo anche!'.
Vittorio a questo punto mi girò verso di lui, mi sdraiai sulla schiena e Marzia mi tenne le gambe, lasciando libere le mie braccia; Vittorio aveva un pene magnifico ed io, che fino ad allora avevo sempre usato wurstel cetrioli e mazze di scopa, quasi non potevo credere di stare per prendere un vero pene...è indescrivibile cosa stavo provando in quel momento, non riuscivo quasi a tenere aperti gli occhi, tanto era il godimento !
Vittorio appoggiò il glande sul mio ano e con movimenti leggeri e ritmati lo fece andare su e giù dall'ano al perineo...ad un certo punto iniziò a 'puntellare' il foro e leggermente faceva pressione per infilarlo...io smaniavo dal piacere e riuscivo solo a gemere...sentivo quella massa carnosa, liscia e calda che pian piano si faceva spazio tra le mie natiche e non volevo che il tempo finisse mai.
Marzia mi teneva dolcemente le gambe e si mise comoda appoggiando delicatamente il pube con su le mutande sulla mia faccia, io comunque non sentivo nulla, attendevo con smania l'istante in cui Vittorio avrebbe affondato l'uccello in me,...mi rendevo conto che era una persona che ci sapeva fare, che sapeva quale godimento si poteva provare specialmente la prima volta.
Qualche istante e iniziai a sentire il glande penetrare e attraversare le pareti dello sfintere, dolcemente, con molta tranquillità: una sensazione meravigliosa ! Vittorio lo estrasse lentamente e spinse nuovamente dentro: sentivo la carne, finalmente la carne viva, calda, umida !
Erano istanti interminabili e non riuscivo a pronunciare parola, mentre ascoltavo cosa diceva Marzia 'bravo...che bel culetto....così bravo...piano piano...adesso allargati...sei l'amore mio...fammi vedere come ti allarghi...prendilo tutto dentro...allargati come una figa, sei meglio di una figa...' ; pregavo che Vittorio finalmente decidesse di affondare tutta la sua verga, facevo del mio meglio per rilassare i muscoli e non provavo alcun dolore.
E poco dopo così fece....sentii un colpo dentro...un piacere immenso e nessuna sensazione di bruciore...ero già 'cotta'...ansimavo e spingevo per sentire fino in fondo il pene nelle mie viscere; con le braccia attesi che Vittorio avesse inserito tutto il membro per stringerlo a me con tutte le mie forze, per qualche minuto volli godere il pene tutto dentro di me senza alcun altro movimento; non mi resi nemmeno conto se stavo venendo o urinandomi addosso, tanto che Marzia mi disse 'quanto sei bello con quella crema sul ventre'...ne prese un po' e me la passò sull'ano, per lubrificare ulteriormente....a quel punto ricordo che farneticai qualche parola sconnessa...'la sborra dentro'...Vittorio estrasse l'uccello, Marzia ne raccolse con una mano e me la infilò nel culo; solo per un istante sentii un po' di fresco nel buco e subito Vittorio riprese a stantuffarmi instancabile.
Infine....la sborrata finale....Vittorio tra gemiti e sospiri disse 'vengo'...e io risposi....'la voglio dentro'....Marzia aggiunse 'vai...vai...ingravida questa vitella'...e Vittorio mi venne dentro...impazzivo di piacere, non volevo più smettere...la sborra entrava, pareva inesauribile....Marzia sentiva le mie gambe cedere dal piacere....Vittorio continuava a spingere, era ancora duro e non faceva alcuno sforzo; poi Marzia mi chiese di stringere il buco perchè poi voleva bere la sborra...Vittorio estrasse il pene e disse 'guarda come è bello pulito'...e subito lo presi in bocca, mentre Marzia con la sua lingua mi leccava l'ano ingoiando il deflusso dalle mie viscere.
Dopo l'amplesso rimasi sul letto immobile, per qualche tempo, non so quanto...so soltanto che non pensavo a niente, con le dita mi masturbavo l'ano ricordando ancora il piacere della prima penetrazione con carne viva.

Vittorio e Marzia erano proprio fratelli e mi iniziarono a tanti altri giochi.

Paolo nel frattempo ha terminato di somministrarmi la razione gialla paglierina, sa che mi piace il suo fluido ed è per questo che quasi sempre, oltre all'eiaculazione, mi regala un'abbondante dose di calda fluido giallo, e gode nel vederlo fuoriuscire lentamente dal mio culetto: mi desidera anche per questo.
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