Racconti Erotici > Prime Esperienze > Marco il fotografo - 2 il servizio
Prime Esperienze

Marco il fotografo - 2 il servizio


di Nedobi
18.07.2023    |    7.198    |    4 9.2
"“Buon pomeriggio Marco” iniziò lei, a Marco uscì dalla bocca solo un balbettante “Sa-Salve”, “Sono qui per quel servizio fotografico” continuò la donna..."
Ed eccoci con la seconda parte del racconto.

Era il 28 Dicembre verso le 9 di mattina quando il cellulare di Marco squillò, sul display un numero sconosciuto, pensando al solito call center decise di non rispondere, mise il silenzioso e si concentrò sul monitor del computer.
Stava selezionando delle foto per un progetto che doveva chiudere in tempi brevi.
Verso le 10.30 decise di fare una pausa caffè, si diresse al bar vicino allo studio. Mentre aspettava di essere servito diede un occhiata al telefono, 3 chiamate perse e un messaggio dallo stesso numero “Salve Marco, sono Vanessa, ti ricorderai di me per l’aiuto nella scelta delle scarpe. Chiamami quando puoi, vorrei prenotare un servizio fotografico.”

Un brivido percosse la schiena di Marco, lo lesse per tre volte.
La mente tornò a quel giorno, non che non ci avesse pensato diverse volte nei giorni precedenti, anzi, ogni giorno era tentato di tornare al centro commerciale, ma si vergognava al pensiero di incontrare Marta, la commessa del negozio di calzature, in ogni caso non credeva che la donna… anzi Vanessa, ora conosceva il nome, l’avrebbe mai contattato.

Pensò a cosa rispondere per un’intera ora seduto davanti a quel caffè ormai freddo e poi si decise. - Buongiorno Sig.ra Vanessa, se vuole passare in studio sarò presente i pomeriggi di tutta questa settimana, può trovare l’indirizzo sul biglietto da visita-
Pochi secondi dopo sotto al numero comparve la scritta online e le due spunte blu ne confermarono la lettura, attese nella chat per una risposta, ma la scritta online sparì e non arrivò nulla.
Marco ci pensò per tutto il resto della giornata, apriva spesso la chat, per verificare, ma nulla.
Il giorno successivo mentre era nel suo studio a lavorare verso le 14.20 sentì la porta aprirsi, alzò lo sguardo e davanti a lui c’era Vanessa, avvolta in una giacca verde, un paio di pantaloni neri e un paio stivaletti che conosceva molto bene, la donna era ancora più bella di come ricordasse, aveva occhi verdi e lineamenti delicati, un trucco leggero giusto per valorizzarli e rossi capelli ricci che poggiandosi sulle spalle scendendo fino al petto, aveva in mano un piccolo trolley da viaggio.
L’immagine di quella donna era per Marco sensualità allo stato puro.
“Buon pomeriggio Marco” iniziò lei, a Marco uscì dalla bocca solo un balbettante “Sa-Salve”,
“Sono qui per quel servizio fotografico” continuò la donna.
Marco non si aspettava certo di vederla piombare così nello studio, invece era li, con la coda dell’occhio guardò il calendario, aveva un servizio alle 15.30 ma non avrebbe mai rinunciato a quanto gli si prospettava davanti.
“Prego si accomodi da questa parte, arrivo subito e vediamo cosa posso fare per lei” disse mentre si alzava per accompagnare la donna nella stanza accanto, un ampio openspace con tutta una serie di set e materiali fotografici. Invitò la donna ad accomodarsi su un divanetto in un angolo della stanza “Il tempo di una telefonata e sono da lei, se vuole posare la giacca e la borsa può appendere tutto qui” disse indicando un appendiabiti accanto alla porta prima di congedarsi.
Ritornato nell’altra stanza si affrettò a telefonare ed annullare l’appuntamento delle 15.30 accampando una scusa che potesse essere plausibile. Si diresse verso la porta di ingresso, chiuse a chiave e girò il cartello con la scritta -shooting in corso- e tornò nella stanza shooting con la mente piena di pensieri.
La donna aveva appeso la giacca verde e sotto indossava una camicetta azzurra abbastanza aderente da mettere in risalto il generoso seno.
“Mi scusi, ma dovevo assolutamente fare questa telefonata, mi dica pure come posso aiutarla?” Esordì Marco,
La donna sorrise “Mio caro Marco, direi che dopo quanto successo l’altro giorno puoi anche chiamarmi Vanessa e darmi del tu, cosa ne dici?” Marco accennando un innaturale sorriso per nascondere l’imbarazzo disse “va bene Signora Vanessa” La donna sorrise nuovamente e riprese a parlare “Sai mi piacerebbe avere un pò di foto fatte da un professionista da tenere come ricordo”
Il giovane non avrebbe potuto sperare di meglio, quella donna lo aveva stregato con il suo fascino, era eccitato sia fisicamente che mentalmente, cercando di darsi un tono professionale esplicò alla donna tutte le opzioni disponibili, in risposta ricevette un secco "fai tu, basta che mi valorizzi"
Marco barcollò, le parole di quella donna erano sempre poche e taglienti e ogni volta lo colpivano in pieno con un brivido nella schiena che lo eccitava.
Marco la invitò al centro del set fotografico, regolò le luci e i flash ed inizio con qualche scatto di prova.
L'eleganza della donna era talmente naturale che a Marco non serviva dare alcuna indicazione, non ricordava di aver lavorato così bene nemmeno con modelle di esperienza indiscussa, iniziarono con alcune foto a figura intera per poi passare ai primi piani, ogni lampo del flash era uno scatto perfetto, la pelle della donna brillava sotto le luci, sembrava seta
Vanessa sbottonò leggermente un paio di bottoni della camicietta e distese il collo all'indietro, i seni si sollevarono e rimbalzarano visibilmente costretti in un reggiseno troppo stretto e dopo un paio di altri scatti la donna inarcò la schiena in avanti e tolse gli stivaletti esibendo i suoi piedi nudi leggermente arrossati, uno smalto verde come gli occhi, e una cavigliera d’oro bianco con un piccolo ciondolo a forma di cuore con uno smeraldo verde incastonato.

Marco continuava a scattare ipnotizzato, ogni movimento di Vanessa sembrava una danza armoniosa, lo sguardo malizioso sempre fisso verso la fotocamera, nel tentativo di entrare nell’anima del ragazzo che non faceva nulla per impedirlo.
Quando la donna si alzò in piedi, dando le spalle a Marco iniziò a slacciare la camicetta e quasi come fosse uno spoglierello la lanciò in direzione del divano, stessa cosa fece con la cintura e i jeans neri dopo averli sfilati, si piegò in avanti verso lo sgabello e mettendosi in punta di piedi alzò il sedere iniziando a muoverlo lentamente come un pendolo. Era formoso, tondo e sodo, si vedeva che amava tenersi in forma, le gambe toniche ancora più slanciate dalla posizione del tallone sollevato.
Vanessa rimase con un intimo di pizzo nero che metteva ancora più in evidenza il chiarore della sua pelle. I capelli rossi correvano sulla schiena per cadere nel vuoto all’altezza dei fianchi.
Marco era duro, duro come il marmo. Tutto il corpo era rigido, ma sentiva qualcosa di umido nei suoi pantaloni. Quella donna sapeva come eccitare un uomo senza bisogno di toccarlo.
Scattò ancora delle foto concentrandosi prima sulla figura intera e poi grazie allo zoom della macchina prese a fotografare svariati dettagli della figura che aveva dinanzi, quasi a volerla esplorare tutta con l’obiettivo.
Lei dopo alcuni giri sul set si mise nuovamente di spalle e con sensualità slaccio il reggiseno che lanciò sul divano e pochi istanti dopo si girò verso Marco coprendo i seni con una mano.
I flash dello studio erano incandescenti, Marco aveva perso il conto del numero di foto che stava scattando, ormai aveva un occhio fisso nella fotocamero e l'altro aperto per non perdersi nulla, lei lo sapeva bene, leggeva il ragazzo come un libro aperto, era nelle sue mani.
All'improvviso la donna senza dire nulla si incamminò verso il divano, rapidamente indosso nuovamente la camicietta e i jeans, indossò le scarpe e la giacca, posò un bigliettino sul divano e si avviò verso la porta dello studio
"Mi spiace Marco, ma ora devo proprio scappare, fammi sapere quando le foto saranno pronte, ti ho lascito il mio biglietto da visita sul divano, a presto"
Sorrise, si girò aprì la porta dello studio girando la chiave ed uscì.
Marco non ebbe il tempo di dire nulla, era spaesato quasi a trovarsi in un luogo a lui sconosciuto, sentiva dolore a muoversi, guardò verso il basso, aveva i pantaloni bagnati e gonfi, il suo membro costretto voleva esplodere.
Si diresse a fatica verso il divanetto, trovò il biglietto da visita della donna Vanessa McCurty, Ora si spiegava quei lineamenti e colori tipici irlandesi, sotto la mail e il numero di cellulare che già aveva memorizzato sul cellulare, accanto al biglietto il reggiseno della donna, troppo in vista per essere stato dimenticato.
Lo prese subito in mano e lo avvicinò istintivamente al naso, un profumo di cocco attraversò le sue narici, l'altra mano slacciò i pantaloni e si insinuò nelle mutande, tirò fuori il membro eretto e sempre tenendo il reggiseno vicino al naso con 2 rapidi movimenti della mano raggiunse l'orgasmo, le ginocchia si piegarono e si ritrovò a terra con la mano ricoperta dal suo seme, un reggiseno di pizzo nero in mano e una scheda piena di fotografie della donna più affascinante e bella che avesse mai visto.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.2
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Marco il fotografo - 2 il servizio:

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni