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IL Bullo P.3


di maialazzo
06.02.2015    |    20.620    |    2 9.1
"Mi ha dovuto aiutare perchè facevo fatica a reggermi sulle gambe, mi ha tolto gli slip dalla bocca e mi ha fatta piegare, poi me li ha infilati..."
Le settimane erano passate tranquille al lavoro, ma in camera da letto i rapporti si erano scaldati molto. Anche se non l'aveva mai ammesso, a mia moglie erano piaciute le prepotenze sessuali subite dal mio collega bullo Elli, e io mi eccitavo a pensare ad Adriana che godeva con un altro, anche se era l'odiato nemico di tutta la vita, o forse proprio per quello....
La nostra azienda aveva organizzato un'importante convention in un lussuoso hotel del centro ed io avrei dovuto tenere la relazione legata alla crescita delle vendite e alla loro localizzazione territoriale. Essendo un evento fondamentale in cui io ero fra i protagonisti, mia moglie ci teneva a partecipare, anche se la cosa mi innervosiva, perchè ovviamente ci sarebbe stato anche il mio collega sbruffone; comunque non potevo vietarle di venire, così quella mattina partimmo insieme in macchina per raggiungere l'hotel. Adriana era bellissima e curatissima, forse anche troppo per una convention di affari, ma ero certo che lo facesse per farmi fare bella figura verso i colleghi e i clienti. Una volta sul posto dovetti fare il solito giro di convenevoli insieme a lei, salutando chi già conosceva e presentandola a chi non l'aveva mai incontrata: tutti si profusero in molti complimenti sul suo aspetto fisico, cosa che mi rese abbastanza orgoglioso. Finiti i tutti questi convenevoli, l'incontro era già iniziato e quando entrammo in sala non c'era più posto a sedere, così ci appostammo in piedi lungo il muro, affianco alla platea. La mia relazione era la prima dopo i saluti di rito, così presto diedi un bacino alla mia mogliettina e mi diressi verso il leggio, accolto da sonori applausi. Mi sentivo sciolto, la mia relazione filava alla grande, tutti le centinaia di persone presenti mi ascoltavano con attenzione: ogni tanto guardavo verso Adriana che era chiaramente orgogliosa del successo del marito. Ad un certo punto mi girai di nuovo verso di lei e mi accorsi che Elli era in piedi al suo fianco! Cercavo di non distrarmi e di proseguire, ma inevitabilmente spesso buttavo un occhio verso di loro: vidi Elli chinarsi e sussurrare all'orecchio di mia moglie che sorrideva leggermente a testa bassa. Mi accorsi anche che lui stava armeggiando dietro di lei, sicuramente le stava palpando il sedere. Poi mi girai di nuovo ed erano scomparsi. Cercai di tornare a concentrarmi per concludere degnamente la relazione.
Dopo circa una ventina di minuti conclusi: applausi, stratte di mano e complimenti mentre attraversavo la sala, ma la mia mente era focalizzata a trovare mia moglie, così mi liberai velocemente di tutti quanti e mi addentrai nell'hotel, ma non la vidi.
Dopo altri dieci minuti che cercavo trovai mia moglie al bar, con un bicchiere d'acqua. Mi avvicinai e capii subito che qualcosa era successo. Non aveva più la bella coda di cavallo con cui era arrivata, ma i suoi capelli erano sciolti e un po' disordinati, inoltre aveva una guancia rossa. Quando mi vide mi salutò affettuosamente ma con lo sguardo basso. Non c'erano dubbi, Elli aveva nuovamente approfittato della situazione per abusare di lei! Le chiesi di raccontarmi tutto, ma lei mi rispose: "Qui? Adesso? No dai... non è il caso...". Così andai alla reception e mi feci dare una camera: in ascensore la baciai teneramente, non aveva nessun sapore strano. In camera ci sedemmo sul letto e notai che sotto l'abitino indossava calze con reggicalze, non me ne ero accorto prima: sicuramente si aspettava che sarebbe successo qualcosa....
Mentre le accarezzavo la schiena le chiesi di raccontarmi tutto, ecco cosa mi disse.

Elli è arrivato mentre tu eri sul palco; l'ho visto entrare in sala e, appena mi ha vista, si è diretto verso di me. Una volta affianco a me mi ha ringraziato per la volta scorsa, mi ha detto che ho... che ho un culo magnifico e ha iniziato a toccarmelo da sopra il vestito. (Adriana raccontava con più decisione rispetto alle altre volte, non dovevo incalzarla con domande, e utilizzava anche un linguaggio più osceno). Poi si è arrabbiato perchè indossavo le mutandine. "Perchè?" (chiesi io). Perchè stamattina mi è arrivato un sms da un numero che non conoscevo dove mi diceva di non indossarle oggi: avevo capito che era lui, ma non sono mica una puttana a sua disposizione! Così mi ha preso per un polso e mi ha trascinato fuori, anche se io non volevo perchè volevo seguire tutta la tua relazione ma.... lo sai come fa... mi ha portata fuori e mi ha trascinata nei bagni senza dirmi niente. Una volta entrati mi ha spinto contro la parete, lui si è messo dietro di me e.... mi ha alzato il vestito e... mi ha tolto con violenza gli slip. Poi mi ha fatta girare... con una mano sulla faccia mi ha fatto aprire la bocca e..... e..... me le ha infilati in bocca. Mi ha guardato a muso duro a cinque centimetri dalla mia faccia e mi ha detto aspramente: "Vuoi portare le mutandine quando ti ordino di non farlo?! Eh? Allora le porti in bocca!". Poi, sempre tenendomi premuta contro la parete, mi ha alzato una gamba e mi ha penetrato. No, non mi ha fatto male, infatti anche lui mi diceva che ero tutta bagnata e che era entrato in colpo solo, e che.... e che sono proprio una puttanella ... senza speranza. Non ci andava pesante con i colpi, era scomodo, così ha infilato un braccio sotto l'altra gamba e mi sono ritrovata appesa a lui... Sì, mi tenevo al suo collo mentre lui mi teneva per il sedere e affondava sempre di più, sempre più forte. Sì, mi piaceva... tanto... anche lui se ne è accorto e me lo diceva... "Guarda come gode la mia puttanella... senti come le piace.... sei fradicia lì sotto..." e continuava così, a martellarmi e a parlarmi nell'orecchio dicendomi oscenità. Sì.. ho goduto (ad occhi bassi lo disse), sono fatta di carne, lo sai... (lo aveva detto anche l'altra volta).
Poi... poi niente, ha continuato così, allargandomi le chiappe con le mani mentre mi sorreggeva e mi faceva andare su e giù sul suo affare. Beh, poi in effetti.... mi ha stupita perchè mi ha sollevato una gamba addirittura sopra la sua spalla, poi anche l'altra, così mi sono ritrovata piegata in due con la parete contro la schiena, lui davanti e il suo cazzo duro come unico punto di sostegno... adesso era più avanti e indietro che su e giù, mi dava colpi forti, facendomi sbattere contro il muro e.... mi schiaffeggiava! No, non forte.... ma più volte, insultandomi e facendomi complimenti allo stesso tempo... tipo "Me lo fai diventare d'acciaio" oppure "Mi fai godere da matti", beh.. sì... li considero complimenti, no?
Comunque dopo un po'... dopo un bel po', ho capito che stava per godere, ma non si è fermato, anzi, andava ancora più forte e.... mi ha fatto venire di nuovo...
Poi, quando aveva finito, mi ha fatta scendere. Mi ha dovuto aiutare perchè facevo fatica a reggermi sulle gambe, mi ha tolto gli slip dalla bocca e mi ha fatta piegare, poi me li ha infilati.... no, me li ha infilati dentro! Sì, mi ha messo le mutande dentro... alla figa! (abbassando lo sguardo e quasi sussurrando) Sì, sono ancora dentro. Poi mi ha salutato con un solo cenno di intesa e se ne è andato.

A questo punto volli vedere cosa aveva combinato Elli alla figa di mia moglie, così
le feci allargare le gambe e sollevare la gonna: era senza mutande e la figa e tutta la zona intorno era rossa e umida. La feci sdraiare sul letto, le spalancai le cosce e infilai un dito dentro; trovai subito il tessuto, lo estrassi piano, un odore pungente iniziava a diffondersi, l'odore del sesso consumato.
Le mutandine erano completamente fradicie, sembravano quasi glassate, infatti erano ricoperte da una patina che oramai doveva essere un misto dei succhi di entrambi, riuscivo a distinguere l'odore di mia moglie, ma anche il caratteristico odore di sborra. Non so cosa mi prese, la volevo possedere, invece, quasi senza pensarci, affondai la testa fra le sue cosce e cominciai a leccarla voracemente, come un pazzo, inebriato da quegli aromi.
L' "ooooh" che Adriana emise quando iniziai a leccarla fu solo l'inizio di una furiosa e gratificante cavalcata.

Continua....

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