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Inaspettato Campeggio cap. 3


di MagnusD
30.01.2017    |    18.823    |    2 8.5
"-Amore! – disse lei allora ridendo – Ma dai scherzavo, volevo solo stuzzicarti un po’..."
Il mattino seguente ci svegliammo tardi, ma piuttosto riposati dopo una lunga e profonda dormita. Mia moglie era tenera e solare come sempre, sembrava non fosse successo nulla la sera prima. Questo mi mise di buon umore. Decidemmo di andare in spiaggia a rilassarci ed io iniziai ad indossare il costume e preparare la roba per il mare. Mia moglie nel frattempo si era chiusa in bagno e pareva metterci un’eternità a prepararsi. Quando stavo per perdere la pazienza finalmente usci’.
Indossava un nuovo costumino, bianco con delle strisce dorate, molto fine e sensuale al tempo stesso. Ovviamente le stava da dio e, ammirando la sua pancia piatta e il suo culetto sodo non potei fare a meno di pensare a quanto fossi fortunato.
-Beh – disse lei – non vuoi vedere la sorpresa?
-Perché – risposi stupito – non era questa la sorpresa?
-Eh no, amore mio. E’ questa…-
E così dicendo si sedette accanto a me sul letto, tiro’ su ed allargò le gambe e, con un mano, scosto’ di lato gli slip del costumino.
La sorpresa era una nuova “pettinatura”. Non era completamente rasata ma si era lasciata una piccolo triangolino ben curato al centro. Era fantastica.
-Ti piace amore? – disse lei.
-Bellissima – risposi io, allungando la mano. Volevo cogliere al volo l’occasione per fare un giro di prova!
-Ehi fermo! – mi blocco’ lei – Questa non è per te! –
-C..cosa? In che senso? – balbettai
-Ma certo, è per Davide. Anzi, per il cazzone di Davide! - e disse “cazzone” con una voce così suadente da farmi sentire come una pugnalata al cuore.
-Cosa pensi – continuo’ lei - che dopo aver provato la boccuccia della tua dolce mogliettina non voglia violare anche la sua piu’ profondo intimità? –
Mi ero bloccato, rabbuiato, fissando nel vuoto.
-Amore! – disse lei allora ridendo – Ma dai scherzavo, volevo solo stuzzicarti un po’. Non pensavo avresti reagito cosi, scusami! – e mi diede un bacio a schiocco sulla guancia.
-Dai, andiamo al mare – concluse prendendomi per la mano e facendomi alzare.

Il mare era stupendo, una vera meraviglia. Sabbia chiara, quasi bianca, ed un acqua cristallina che rimaneva delle profondità di poche decine di centimetri per almeno 50 metri dalla riva. Uno spettacolo quasi caraibico, almeno per me, abituato a ben altri litorali.
L’unico problema era la gente. Troppo gente.
Per evitare quella calca pensammo di prendere in affitto un pedalo’ ed andarcene un po’ al largo.
Dopo aver pedalato una decina di minuti, ci mettemmo finalmente a prendere il sole, mano nella mano, da soli e cullati dalle onde del mare.
Mi stavo quasi per assopire quando fui disturbato dal rumore di alcuni motori. Alzando la testa vidi subito 3 moto d’acqua che sfrecciavano poco distanti da noi. Correvano a destra e a sinistra e ogni tanto si producevano in qualche acrobazia.
Rimasi a fissarle per un po’, finchè non notai che uno dei 3 “centauri” era Davide.
“Oh che palle” pensai, e mi girai a pancia sotto, distogliendo lo sguardo e sperando di non essere riconosciuto. Ovviamente non fui fortunato.
Sentii distintamente una delle moto che avvicinarsi, il suono del motore che calava, e poi la voce di Davide irruppe:
-Ma guarda chi si vede! Buongiorno! – disse
-Buongiorno – rispose carina mia moglie (eccheccazzo).
Anche io mi voltai, ma senza dire nulla.
-Che fate di bello? – continuo’ Davide
“E secondo te che cazzo facciamo, prendiamo il sole no?” Pensai io, rimanendo in silenzio.
-Prendevamo il sole – rispose allegra mia moglie – ma devo dire che quasi quasi cominciavo un po’ ad annoiarmi –
La guardai di traverso.
-Beh allora che ne dite di visitare una splendida caletta qui vicino? E’ proprio dietro quel costone – disse Davide indicandocelo - C’è una piccola spiaggetta stupenda, e pure una grotta semi sommersa veramente bellissima, dovreste vederle! –
-Perché no! – esclamo’ la mia lei – Andiamo amore?
-Mmpf… - sbuffai. In realtà ero molto curioso anche io. Ma non volevo dargli soddisfazione.
-Daiiiii….. – insistette lei.
-Ok, ok! Pero’ stavolta pedali pure tu, signorina! Non come prima… - risposi tentanto una piccola e misera rivincita.
-Ma che scortesia! – intervenne allora Davide.
-Se la signora mi permette – continuo’ – la accompagno io! Con l’acquascooter ci vorranno giusto pochi minuti, a te toccherà pedalare una mezzoretta invece – concluse guardandomi con un mezzo sorriso.
Mia moglie mi fisso’ con quello sguardo perfido e sensuale che avevo visto per la prima volta solo la sera prima.
-Accetto volentieri – rispose a Davide.
-Cosi impari ad essere piu’ gentile – disse poi rivolta a me, ed in dieci secondi era già sull’acquascooter, dietro a lui, abbracciata al suo petto.
-Ciao Amoreee….- disse mia moglie salutandomi con la mano, mente prendevano velocità.
Infuriato cominciai a pedalare rabbioso per seguirli.
Sarà passato non piu’ di un minuto quando pero’ li vidi tornare indietro. “Avrà cambiato idea?” pensai “Che sarà successo?” non riuscivo a capire. Davide fece girare l’acquascooter intorno al pedalo’ e poi, rallento’ sino ad affiancarmi.
-Scusa, volevo solo farti vedere una cosa – disse con arroganza, indicando verso il basso.
Ecco, mia moglie gli aveva tirato fuori il bestione dal costume e, abbracciandolo da dietro, lo stava segando a due mani. Quando i nostri sguardi si incrociarono prese a segarlo con ancora piu’ forze e, come se non bastasse, a baciarlo sul collo.
-Noi andiamo! Vedi di sbrigarti eh – disse Davide al mio indirizzo, strizzandomi l’occhio, e dando tutto gas.
“Che stronzooooooo” pensai. Ma l’erezione che avevo sotto il costume non era proprio della stessa opinione.
Pedalando con tutte le mie forze riuscii ad arrivare in meno tempo del previsto. Sarà passato tuttavia un quarto d’ora buono.
Girando dietro un grosso scoglio mi trovai finalmente davanti la caletta, a non piu’ di dieci metri da me c’era la spiaggia. Era veramente graziosa.
La visione che mi si paro’ davanti era inequivocabile. Entrambi erano sul bagnasciuga, a poca distanza dall’ acqua. Lui era sdraiato di schiena, nudo. Il suo costume giaceva a poca distanza.
Mia moglie era sopra di lui, quasi seduta sulla sua faccia, aveva il suo cazzone in bocca e lo pompava con entrambe le mani, tuttavia sembrava avere ancora indosso il costume.
Ringraziai il cielo che non ci fosse nessun altro nei paraggi.
Arenai il pedalo’ sulla sabbia e corsi verso di loro ma, arrivato a pochi passi mi fermai.
Non sapevo bene che fare, non sapevo dove mettermi. Roso dalla gelosia e con il cazzo che mi scoppiava rimasi a fissarli.
-Oh, amore, ce l’hai fatta – disse lei sollevando il visto e prendendo fiato – presto vieni qui –
“Qui dove pensai” esasperato. Senza sapere bene cosa fare, mi sedetti sulla sabbia accanto a lei.
Vidi chiaramente che mentre lo spompinava, lui le aveva spostato il costume di lato, senza toglierlo, e le stava leccando avidamente la fica.
-Dammi la mano amore – disse mia moglie – ti voglio vicino a me –
La posizione in cui eravamo era surreale. Mia moglie spompinava un altro uomo ed io le tenevo affettuosamente la mano.
-Sto facendo quello che mi avevi chiesto vedi – continuo’ lei – sei contento? –
-Non proprio – risposi sospirando, in qualche modo rassegnato.
-Ah, ma che dici! – disse lei ridendo – Qui mi sembra ci sia qualcuno che gradisce molto! –
E così dicendo lascio’ la mia mano per afferrarmi il pacco da sopra il costume.
-Dai toglitelo, voglio vedere – continuo’.
Ubbidiente mi sfilai il costume, la mia erezione era in equivocabile.
-Oh, vedi che avevo ragione! Ti piace proprio vedere la tua mogliettina che fa la troia vero? Dimmelo! –
Ormai non opponevo piu’ resistenza.
-Si, amore, mi piace. E tu sei bellissima quando godi -
-Bravo amore, bravo amore… - disse lei, ora sospirando piu’ forte. La lingua di Davide faceva egregiamente il suo lavoro.
-Ma lo vedi amore quanto è grosso? Guarda le vene che pulsano, la grossa cappella. E poi le vedi, che pallone! Lo capisci perché mi manda fuori di testa? Perdonami amore, ma non puoi reggere il confronto.
-Pero’ puoi farti una sega guardandomi, vero? - continuo’ - Dai menati il cazzetto, fatti una pippetta per me! –
Non che avessi bisogno di incentivi, anzi, sino a quel momento mi ero trattenuto solo per conservare un minimo di dignità. Ma di fronte a quelle parole non seppi’ piu’ resistere e cominciai a masturbarmi furiosamente.
-Oh si amore, bravo! – riprese lei – Ma guardati, che cornuto che sei! -
Dire quella parola parve eccitarla ancora di più.
-Oh Siiii….amore, sei un cornuto, cornuto, cornutooooo! – esclamo’ infine liberando con forza il suo piacere, sulla bocca di Davide.
Poi, come fosse esausta, sconvolta dal potente orgasmo, si lascio’ scivolare su un fianco, ritrovandosi stesa sulla sabbia a pancia in su, accanto il suo stallone, che a quel punto, un po’ interdetto disse:
-Non penserai mica di lasciami così vero? Ancora non ho finito con quella bella boccuccia –
Così dicendo si alzo’, e poi di nuovo venne giu a sedersi sulla sua pancia. Pensai volesse farsi fare una bella spagnola, ma in breve capii che le sue intenzioni erano altre.
Mise le braccia in avanti, i palmi sulla sabbia, come se volesse fare delle flessioni. Porto’ poi il suo gran cazzone davanti alle labbra di mia moglie e, quasi con prepotenza lo spinse nella sua bocca.
Lei allora gli afferro’ i glutei, come invitandolo a continuare.
-Guarda bene cornuto! – disse allora rivolto a me – Guarda che faccio a tua moglie. Le scopo la bocca, me la fotto in bocca! –
Il suo ritmo era animalesco, il suo corpo teso allo spasmo, i muscoli resi lucidi dal sudore. E poi quel suono umido e corposo che produceva affondando nella bocca di mia moglie ad ogni colpo.
E lei che mugolava, come incitando quella perversa cavalcata.
Ancora pochi colpi e Davide venne, scaricando una copiosa quantità di sborra direttamente nella gola di mia moglie. Questa volta pero’, data la posizione, lei non pote’ sputare o farla colare verso il basso.
Quando lui, soddisfatto si ritrasse, lei chiuse le labbra, senza deglutire. Rotolo’ verso di me e di slancio mi abbraccio’. Fece come per baciarmi e a quel punto spalanco’ la bocca, riversando su di me tutto il seme del suo amante.
Totalmente impiastricciata, e continuando a leccarmi la faccia disse:
-Assaggia, amore. Quanto ti fa sentire cornuto eh? Quanto? Mmmh…. –
-Adesso basta amore ti prego – ebbi la forza di rispondere.
Quel perverso momento di intimità fu pero’ rotto da Davide, che come nulla fosse, raccogliendo il suo costume disse:
-Beh ragazzi io vado. Dovevo riportare indietro l’acquascooter già un’ora fa. Ci si vede in giro! –
Rimanemmo entrambi a fissarlo, io stordito e ancora arrapato, lei languida e soddisfatta, mentre si allontanava.
La sborra di quello stronzo colava dal viso di mia moglie. E dal mio.
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