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L'approdo di un matrimonio felice - 6/6 - Senza ritegno, senza ritorno


di jakibono
02.03.2021    |    11.905    |    10 9.9
"Sapeva di controllarmi e che quella situazione mi stava facendo impazzire..."
“Alberto, a fine anno mi trasferiscono. Non gliel’ho ancora detto ad Alice. Vado negli USA per lavoro, due anni con la mia famiglia. Per questo non ho più chiamato. E’ meglio stoppare gli incontri fin da subito. Però ho un’ultima fantasia con tua moglie e tu mi devi aiutare. Ci stavo pensando e mi è scattata questa idea: ho un collega ingegnere fidatissimo, brasiliano, che partirà con me. Carlos è un bel single più piccolo di me di qualche anno. Voglio coinvolgerlo in una serata con Alice. La faremo impazzire. Secondo me è importante soprattutto per lei perché proverà un cazzo diverso dal mio, bisogna che si stacchi da me”. A quelle parole ebbi un fremito di eccitazione. Ne discutemmo per un po’ con la promessa di risentirci.
Nei giorni successivi Alice proseguiva tranquillamente tutta la sua vita, mi diceva però essere in crisi...di astinenza. Omar non solo non la chiamava più, ma non rispondeva neanche alle sue chiamate. Una sera di fine ottobre però ritornò a casa furiosa. “Quel bastardo oggi finalmente mi ha chiamato” “Omar?” “Si, mi ha inventato un sacco di scuse di lavoro. Gli ho chiesto se riuscivamo a vederci. Mi ha detto di si, ma ha aggiunto che vuole coinvolgere un suo collega brasiliano. Vuole fare una cosa a tre, ti rendi conto? dice che mi faranno godere come non mai. L’ho mandato affanculo e ho chiuso. E’ un grande bastardo. Con chi crede di avere a che fare? Con una puttana?”.
Cercai di calmarla, giustificandolo, dicendo che magari poteva essere una sua fantasia erotica nei suoi confronti, come noi avevamo le nostre, che bisognava vedere la cosa da una prospettiva diversa.
“Fammi capire bene, quindi tu saresti d’accordo che ti scopino tua moglie in un'orgia? Ma allora dimmelo, dai. Che sei veramente un grande porco, non hai alcun limite” “Si, certo che lo sono, non lo sapevi già? Dipende solo da te amore. Tu hai voglia di cazzo?” “Siiiiii, tantissima amore, non hai idea quanta. E’ oltre un mese ormai, a parte te che non conti” “E allora non ci vedo nulla di male” “Ma non l’ho mai fatto e mi spaventa"
Il giorno dopo "Mi faranno di certo richieste porche. Lo sai benissimo anche tu che Omar è già da un po’ che vuole mettermelo di dietro anche se sono ancora vergine. Finora sono riuscita a frenarlo, ma in questa situazione, con una porcata simile, se me lo chiedono come faccio a dire di no?” Era cambiato anche il nostro linguaggio intimo “Vedrai Alice che ti piacerà molto e ti verrà spontaneo, sarà una nuova avventura per noi”.
Dopo un paio di serate parlandone eccitandoci, si convinse dell’idea, anche perché credo all'inizio pensasse che l’ostacolo fossi io “Va bene, solo perché lo vuoi anche tu. Chiamalo tu quello stronzo e organizzatevi tra di voi quanto prima”.
Ci organizzammo per un sabato sera di metà novembre a casa di Omar. Alice era eccitatissima “Amore stasera voglio godermi l’esperienza in pieno. Penserò solo al mio piacere”. Sapendo come sarebbe andata a finire si era voluta far lubrificare il culo con oli rilassanti che avevamo comprato. Io ovviamente avevo accettato, entusiasta di prepararla per la serata.
Era curiosa di capire cosa si provava ma aveva anche paura di sentir male visto che il cazzo di Omar era molto grosso. In macchina mi disse “Amore lo sai che ancora non ci credo che sei così? Ormai mi sono abituata e mi piace un sacco lo sai, cornutino mio?" "Siii, lo so piace pure a me vederti cosiiì" "Per la prima volta mi vedrai fare la puttana veramente. Preparati perché ti tratterò malissimo davanti a loro, ti umiliero' come non mai per questa porcata di stasera. So già che tu ti farai una montagna di seghe a guardarmi. Hai visto come mi sono vestita? Ho voluto esagerare, voglio vederli sbavare. Ti piaccio?”.
Aveva optato per una gonna nera lunga fino alle caviglie, comoda, con un ampio spacco laterale destro altissimo e panoramico, comprata con me per l’occasione. Sopra una canotta color mattone ed una giacca nera. Il cappottino lungo la copriva completamente in casa dalla vista dei ragazzi. Intimo semplice e comodo con le ormai immancabili autoreggenti, in perfetta vista grazie all'ampio spacco, ed i sandali alti imbustati ed indossati in macchina. I lunghi capelli ricci e biondi ben curati dopo il trattamento del parrucchiere.
Trucco volutamente volgare messo su dopo aver lasciato a casa i ragazzi con i nonni, con lo specchietto della macchina. Per truccarsi siamo rimasti fermi mezz'ora prima di partire. Borsa interno gomito. Con quello spacco, il tacco e quel trucco speravo non ci fermasse e soprattutto che non ci riconoscesse nessuno "Alice ti sei vestita come una grande troia forse non te ne rendi conto, mi fai impazzire. Li farai morire" “Si hai ragione forse stasera ho esagerato, ma non ci conosce nessuno e mi piaccio così e voglio che mi scopino vestita tirandomi su la gonna, sono già eccitata. Ahh”
Arrivammo a casa di Omar. Finalmente lo rivedeva. Si baciarono sulle guance. Lo salutai anche io e ci presentò Carlos. Era un bel ragazzo mulatto, alto, bel fisico, capelli da militare rasatissimi. Entrammo nella grande sala cucina.
Conosceva benissimo il posto per tutte le volte che era stata lì. Si sentiva a casa. L’appartamento in centro di Omar era un trilocale con una camera matrimoniale ampia e un bagno. Omar aveva apparecchiato un aperitivo con tartine e prosecco. Prese i nostri cappotti e andammo intorno al tavolo. Lei poi si tolse anche la giacca e rimase in canotta. “Alice ti vedo più splendida che mai, complimenti” “Oh, quanta galanteria Omar. Anche voi non scherzate ragazzi”.
Cominciammo a bere il prosecco e a mangiucchiare qualcosa rimanendo in piedi. Restammo così per una mezzoretta parlando soprattutto di Carlos che si presentò al meglio. Ci parlò del suo paese, della sua famiglia, del suo lavoro con Omar. Era un ottimo interlocutore, sembrava timido. Dopo, invece, Alice mi disse che fin da quando eravamo arrivati il brasiliano se la stava scopando con gli occhi, fissandola in continuazione con uno sguardo allupato tanto da averla fatta bagnare.
Fu comunque Omar a un certo punto, dopo aver bevuto abbastanza, che ruppe il ghiaccio. Le era di fianco col calice in mano e all'improvviso fuori contesto “Alice sei bellissima. Ma scusami se sono diretto, te lo posso dire? Ti sei truccata da vera puttana stasera e con questo spacco inguinale e le autoreggenti di fuori me lo hai fatto venire duro da quando sei entrata con Alberto. Non ti ho mai vista così. Fatti ammirare”.
Così dicendo senza che lei avesse il tempo le scostò la gonna e da lì le entrò da sotto con la sinistra. La gonna era ampia. "Cosa fai Omar? Fermati" "Piegati, fammi vedere". Lui poggio' il bicchiere e con la mano sulla schiena la costrinse a piegarsi in avanti fino ad aggrapparsi al mio braccio per tenersi. Con l'altra la piegò di più facendola appoggiare tutta su di me e cominciò ad accarezzarle pesantemente il culo. Le tirò completamente su la gonna lasciandola in autoreggenti e le si mise dietro per farle sentire il cazzo strusciandoglielo spudoratamente per il solco del culo. La teneva per i fianchi, davanti ai nostri occhi, simulando senza ritegno la scopata a pecora. In un attimo la situazione era precipitata. A questo punto, visto che lei lasciava fare, si senti' legittimato a continuare. Se lo cacciò dai pantaloni, se lo sego' e glielo sbattè ripetutamente su entrambe le chiappe del culo ormai nudo.
"Lo sentiiii troiaaaa?" Lei dopo un po’ così gli si girò "Siiii continuaaa. Omar sei stato un bastardo in questo periodo, ma vedo che non hai perso l’iniziativa. Sei un gran porco a trattarmi così, di fronte a mio marito ed al tuo amico che conosco appena, mmm" "Lo sapevi quello che venivi a fare qui stasera vero?" "Siiiii, lo sapevo benisssimo. Alberto mi ha portata qui a prendere il cazzo, mmmm. Cosiiii. Bravooo" "Guardalooo, giratii, mmm" "Siiii, ce l'hai davvero durooooo, come piace a me e a questo cornuto, è già ubbidiente vedi? Ahhh" Mia moglie da come stava le si leggeva in viso la voglia di cazzo. Già prima di entrare mi aveva detto che era eccitata per la situazione.
Mi abbracciò al collo rimanendo piegata a pecora "Stai vedendoo tesoro come mi trattaa, non gli dici nulla?" "Siiii, sbattiglieloo Omar. Sul culooo. Mettiglielo dentroo subito, è grosso, è da stamattina che mi dice che lo vuole mia moglieee". Omar infoiato le scostò il perizoma sul culo quasi strappandoglielo e le entrò in figa scopandosela a secco continuando a tenerla per I fianchi e con l'altra prendendola per i capelli "Siiiiii, sbattimi come una troiaaaa, vaiiii, più in fondooo" Da dietro le dava colpi di cazzo fortissimi e prolungati aiutandosi con i capelli in mano. Carlos ci guardava immobile con gli occhi di fuori. "Ti spaccoo, puttanaa" lei si girò "Lo sentoo, tutto dentrooo. Quanto cazzooo haiii! Spaccamiiii. Spaccamiii" "Ti dico fin da subito che la gonna stasera non la tolgo” e gli sorrise. Omar si ricompose e le riabbasso' la gonna. “Vieni Alice, accomodiamoci sul divano, vedrai che io e Carlos ti faremo anche da tutta vestita”. La prese per mano e lei lo seguì con ancora il bicchiere.
Lui si sedette alla sua destra. Pure Carlos li raggiunse ed in un istante misero Alice in mezzo tra loro. Omar le prese delicatamente il viso da sotto il mento cominciandola a baciare. Alice gli diede subito la lingua di fuori. Slinguarono così per un po’, poi lei si rivolse a me e mi porse il calice. “Tieni amore, poggiamelo sul tavolo per dopo. Adesso avrò a che fare con i loro cazzi. Non vedo l’ora di provare anche quello di Carlos” mi disse sospirando.
Poi guardando negli occhi il brasiliano “Carlos, devi sapere che mio marito è un grandissimo cornuto, un vero cornuto di merda. È pure impotente ormai. Gli piacciono le corna e si sega da solo col suo cazzettino a guardarmi mentre gliele faccio. Quello di Omar ormai lo conosce perfettamente ma gli devi far vedere bene anche il tuo cazzo. Al mio amore piace osservare da vicino quelli che fa prendere a sua moglie, vero tesoro? diglielo che ti piace” "Si amore mi piace soprattutto vedere il cazzo quando te lo sbattono in bocca. Siiiii" "Hai sentito Carlos? Che cornuto che è, vero?". Capii che lo diceva per dargli confidenza e per farlo eccitare. Fu proprio lui infatti, alle sue parole, che riprese l’iniziativa e cominciò a tirarle su la lunga gonna. Lei lo agevolò mentre continuava a slinguare con Omar, alzando il culo e facendosela passare sotto.
Era già rimasta praticamente nuda in autoreggenti. Omar le portò la gamba destra sulla sua. Lo stesso fece Carlos con la sinistra. Alice era scivolata sul divano e aveva ora le gambe completamente divaricate sulle loro con la figa in vista sotto il perizoma scostato. Le abbassò la canotta, le scese il reggiseno e si mise a leccarle furiosamente il capezzolo. Con la destra cominciò a masturbarla. Il brasiliano intanto le leccava l’altra tetta. Dopo un po’ lei lasciò Omar, si girò verso Carlos e slinguò anche con lui per la prima volta . Alice cominciava ad ansimare forte “Oh siiii, braviii, continuate cosiii”. Io avevo preso a segarmi.
Eccitato dalla situazione Carlos allora si accovacciò sul tappeto, le prese entrambe le lunghe gambe e le portò sulle sue spalle. La fece coricare sul divano e cominciò a leccarle la figa partendo dal clitoride e scopandola dentro fuori con le dita sempre più in profondità. Omar invece dall’altra parte si ricaccio' fuori il cazzo e glielo mise tutto in bocca da sopra.
Lei cominciò a segarlo e poi a succhiarlo fin dove poteva “Pompa, bocchinaraaa. Ti è mancato il mio cazzone vero?” “Siiii. Tantissimooo” Poi lui rivolto verso di me “Cornuto, stasera te la sfonderemo questa grande puttana di tua moglie” “Siiiii, non vedo l’ora” risposi. Alice intanto spingeva la testa del brasiliano sulla figa “Bravooo Carlos, come me la lecchi bene la figaaa. Oh siiiiii, mi fai già godereee così. Bravoo”.
I due bull si spogliarono completamente. Carlos era pieno di tatuaggi colorati. La fecero inginocchiare sul tappeto e le porsero i loro cazzi davanti. Alice cercò il mio sguardo per farmi vedere bene la scena e li prese tutti e due in mano cominciando a segarli. Il cazzo di Carlos era lungo e fino, con la cappella scurissima. Lei partì a pompare quello di Omar, poi assaggiò pure quello del brasiliano. Spinta da loro si alternava sui due cazzi.
Presa dall’eccitazione si sditalinava da sola e si volse di nuovo verso di me “Vieni, cornuto guardaaa. Hai visto come è bello duro anche il cazzo di Carlos? E’ tutto scuro e non finisce più. Mmm. Ma riesco a impugnarlo bene in mano per segarlo mentre lo sbocchino. Guarda come faccio. Mmm”. Sapeva di controllarmi e che quella situazione mi stava facendo impazzire.
Me lo portò a due centimetri dal viso mentre lo segava. Mi venne voglia di provarlo pure io mentre segandomi le raccolsi i capelli a coda e le muovevo io stesso da dietro la testa su e giù sul suo cazzo “Succhiaglielo dai amore, così, brava, mmmm, fammi vedere come fai, che brava pompinara che sei diventata. Siii” dissi mentre lei in contemporanea segava anche quello di Omar “Alice, stasera te lo mettiamo pure nel culo, vero Carlos?” fece il suo amante. “Siiiii Carlos lo voglio provare nel culo. Lo vedi questo grande cornuto di mio marito? Guardalo, sta qui vicino per vedere meglio...mmmm, sta gia' sbavando al pensiero di quello che mi farete... Che buonooo che è il tuo cazzo nerooo!!..mmm". Preso dall'eccitazione, d'improvviso da come stavo presi in mano il cazzo di Carlos e cominciai a segarlo in bocca a mia moglie. Lui rimase sorpreso del gesto, ma poi gli piacque. Glielo misi tutto fino in gola e lei lo slinguo' "Hai sentito cornuto che cazzo duro che ha?" Poi rivolta al brasiliano "Mi ha pure preparata prima con delle creme per prenderlo meglio, diglielo tesoro" "Si Carlos, te l'ho preparata per bene per quando te la vorrai inculare. È ancora vergine lì" "E’ perfettoo il tuo cazzooo. Mmm. Me lo fai provare dopo nel culo?” guardandolo lasciva. ”Bravaaa, guardami così pompinara, vai con la salivaaaa. Che zoccola che è tua moglie Alberto, complimenti veramente. Me lo aveva detto Omar, ma non credevo così. Stasera vedrai come te la inculooo, glielo spacco il culo. Intanto spingimela sul cazzooo cornuto, continuaaa, bravo! Falla pompareee, muovila tu sul cazzo, bravooo, così, continua, spingilaaa”. A quelle parole mentre lo facevo, venni subito sul tovagliolo che avevo poggiato per terra "Ohhh siiiii sborrroooo, che troiaaaa" "Sei già venuto tesoro? mmmm" mi disse facendomi allegra il segno delle corna sul cazzo di Carlos.
Si mossero eccitati verso la camera. Lei ci arrivò continuando a segare lentamente il lungo cazzo di Carlos, proseguendo poi sul letto i preliminari della scopata. Il brasiliano le piaceva. Cominciarono a fottersela veramente forte. Si scambiavano i ruoli scopandosela a turno in figa e facendosi spompinare. Andarono avanti, Alice era completamente in balia dei due bull che la muovevano a piacimento secondo le loro voglie. Lei si lasciava trasportare godendone pienamente, sapendo che era il centro delle loro attenzioni. Negli intermezzi Carlos se la girava a pecora aprendole con tutte due le mani il culo, insalivandolo, ficcandoci dentro due dita ed allargandoglielo sempre di più per prepararla.
A un certo punto le aprì del tutto la gonna, le spostò il perizoma e se la mise sopra con il culo girato verso di lui scopandosela. La muoveva con le mani da dietro le cosce. Ogni tanto glielo cacciava e glielo sbatteva sopra con colpi che le arrivavano fino alla sua pancia. Poi lei se lo rimetteva in figa. Era ancora vestita e continuava a cavalcare.
Gemeva senza ritegno. Fu un attimo e lui cominciò a puntare insistentemente il suo secondo canale. Da li in poi, come era immaginabile, iniziò una scopata che divenne quasi selvaggia. La prima.
Lei capì subito e si girò dietro per guardarlo negli occhi “Siiiii, Carlos fammelo provare, daiiii. Sbattimelo nel culo così il tuo bellissimooo cazzo nero che lo voglio provare. Daiiiiii”. In quella posizione poteva aiutarlo ad entrare impugnandolo in mano. “Fai piano all’inizio. E’ la prima voltaaaa”. Lui glielo cominciò a sbattere dentro. Arrivò fino a metà e glielo cacciò riportandolo in figa “Siiiii. Piano Carlossss, l’ho già sentito, Mmmmmm” Glielo risbattè nel culo questa volta più in fondo. Per il tipo di conformazione il suo cazzo entrò benissimo e fu Alice poi a scendere giù impugnandolo fino a prenderlo tutto.
Si girò verso di lui con gli occhi sbarrati abbracciandolo al collo “Me lo hai messo tutto nel culooooo Carlos. Lo sentoooo, oddioooo, non immaginavooo, cosiiiìììì. Mmmmm”. Lui cominciò a scoparla “Fuckkk your assss. Shiittt”. Vedevo mia moglie di fronte a me, le gambe divaricate con i tacchi ancora addosso, il perizoma slabrato e con un palo nero nel culo. Il brasiliano mentre la sfondava dietro non contento le andava anche con la mano destra sulla figa aprendogliela e masturbandola. Lei impazziva così, accompagnandolo nel ditalino ed intanto aveva ripreso a sbocchinare Omar che si era messo in piedi sul letto. Ero stato io a tirarle fuori l’animo da puttana che era nascosto in lei, come in tutte le donne
“Cosiiiì, spingiglielooo nel culo Carlos a mia moglie. Che puttanaaa che è, le piaceee” gli dissi “Siiiiii Carlos, sono una grande puttanaaa, mi stai facendooo godereee. Ahhh. Fai vedere al cornuto come mi scopi nel culooo. Più forteee. Faglielo vedereee. Mmm". Mi ero spogliato e per coinvolgere anche me, vedendomi incantato alla scena "Vieni amore, leccamiii, mentre mi sbatte il culooo”. Feci come mi chiese, mi stesi sul letto e la cominciai a slinguare in figa mentre lei mi teneva e visto che ero lì alternavo leccando anche l'asta di Carlos che la continuava ad inculare. Glielo tirai fuori e lo segai un po e poi glielo rimisi nel culo ricominciando a leccare "Siiiiii cornuto, lecca tutto, bravoooo, così, mentre mi scopaa, mmmm". Omar intanto vedendola così aperta non resistette. Le tolse il cazzo dalla bocca e si posizionò per fotterla in figa da sopra per la sua prima doppia. Lei per facilitarli si bilanciò sul letto con le mani dietro, mentre Carlos la teneva per le cosce “Spostati cornuto, che ora me la scopo anche io. Ti piace così vero Alice? Ti sbatto tutto in figaaa mentre Carlos ti incula” “Siiiii. Oddiooo. Sbattetemi tutti e dueeee e ditemi che sono una troiaaa, mi piace quando me lo diteee” Mi cercò con lo sguardo mentre la scopavano, stava urlando di piacere e vide che a quella scena mi stavo segando forsennatamente “Bravooo amore continua a segartiii, solo quello sai fare. E’ bello verooo? Ohh sii. Che cornutooo che sei” “Oddiiiooo siiii, ancoraaa, ne voglio ancoraaa. Continuateee, godooo di nuovoo, sborrooo.” Ebbe un orgasmo infinito, i suoi umori bagnarono tutto il cazzo di Omar.
Poi fu la volta del suo amante. Lei ormai era in trance orgasmica. La rialzò, la mise a quattro zampe sul letto, le attorciglio' su tutta la gonna le spostò il perizoma e glielo mise nel culo già allargato “Fai pianooo Omar, tu hai un cazzoneeeee” ma intanto continuava ad ansimare di piacere. Carlos invece scese dal letto rimanendo in piedi e la cominciò a scopare in bocca.
Per prenderla meglio Omar la fece coricare completamente a pancia in giù con le lunghe gambe stese ed unite. Si bilanciava con tutte e due le mani sul suo fondoschiena per darsi forza, continuando a sfondarle il culo da dietro “Ti spacco il culoooooo troiaaa” “Ahia, Ahhhh, Ahia” “Ti fa male amore così?” le chiesi “E’ troppo grossooo. Mmm. Fateee piano” "Aspetta Omar cacciaglielo". Gli presi il cazzo in mano e segai pure il suo per un po per farla respirare "Guarda Alice come lo sega bene ormai il tuo cornuto. Bravooo, segalo". Sentirlo in mano così grosso mi procurò uno spasmo di piacere. “Daiii apriglielo ora di più Omar, aprile bene il culo che glielo rimetto" "Ti piace amore?” “Ohh siiii, cornutooo di merdaaa”. Le aveva ormai allargato il culo all’inverosimile ed andava avanti con botte sempre più forti . Alice era presa in mezzo, stesa a pancia in giù si era poggiata sui gomiti e con la testa alta appena fuori dal letto spompinava Carlos che le dava il ritmo tenendola da dietro per i capelli. “Fuckkk, fuckkk” “Mmm” “Mmm” “Mmm” “Mmm” emetteva solo gorgoglii sempre più forti col cazzo in bocca e continuava a mugolare per l’inculata di Omar. “Ahia, Ahia, pianooo, fate pianoooo, siiiii” “Ahia, siiiiii continuateee, godooo, ahia” “Mmm” “Mmm” “Mmm” “Mmm” Mmm” A quella scena non resistetti. Stavo girando un video e dovetti precipitarmi velocemente nel bagno adiacente, filmandomi mentre sborravo nel water e mi arrivavano da dietro i suoi gemiti di piacere.
Il primo a sborrarle fu Omar “Ti vengoooo nel culooo Aliceee, siiii” tenendoglielo tutto dentro fino a finire l’orgasmo. Continuò a mantenerglielo tutto in profondità prima di cacciarglielo gocciolante. “Bastaaa, mi hai squartataaa, porcoooo. Ahiaa” Una volta uscito la rialzò su a pecora, glielo allargò con entrambe le mani e mi fece vedere la sborra che le colava da dietro. “Guarda cornuto, che buco di culo che le ho fattooo a tua moglie” “Siiiii. Glielo hai completamente sverginatooo Omar”. Carlos intanto dall’altra parte, dopo la sborrata di Omar, continuava a farsi spompinare. Infoiato dalla scena di noi tre, aveva deciso anche lui di venire. Alice stava ancora godendo per prima.
Lui fu improvviso. Da come lo spompinava ancora a pecora la prese per i capelli e se la girò del tutto coricandola di spalle sul letto. Cominciò a scoparsela selvaggiamente in bocca da sopra “Più veloceee puttanaaa, sto arrivandooo”. Le fece accelerare il ritmo della pompa muovendosela su e giù sul cazzo con i capelli stretti in mano per l'orgasmo in arrivo. Non durò molto ma la sbatteva velocissimo e in continuo. Finché non le scaricò in faccia una quantità di sborra mai vista in vita mia, non finiva più, arrivandole da sopra in gola “Ingoiaaaalaa tuttaaa, ingoiaaaa troiaaaa”. Lei continuò a segarlo provando ad ingoiarla senza riuscirci per quanta era, finché non finì “Che sborrataaaaa che mi hai fatto Carlossss. Mmmm. Che cazzoo che haiiii, mai avuta tanta sborraaa caldaaa. Bellissimooo. Guardami cornuto ce l'ho tutta in faccia come piace a te. Mmmm” mentre provava a togliersela dagli occhi. Ero inpotizzato. “Fammela vedere” le chiese lui. Alice tirò fuori la lingua piena di sborra e lui continuò a sbatterle il cazzo in faccia, rimettendoglielo poi in bocca fino all’ultima goccia "Fai vedere al cornuto come me lo pulisci con la lingua, puttanaaaa. Guardaloooo mentre me lo fai" le ordinò. Il nostro sguardo si incrocio' ancora e a lungo, mi fece il segno delle corna mentre glielo leccava e io avevo ripreso a segarmi. Fu bellissimo.
Dopo l’orgasmo si abbandonò sfinita sul letto a braccia aperte. Ansimava. Mi avvicinai a lei per sostenerla mentre loro si allontanavano verso il bagno. Da stesa Alice mi abbracciò al collo “E’ stato incredibile amore, impensabile. Grazie amore mio”. Poi con tutta la sborra in bocca scese dal letto e si rialzò di fronte a me. Prese a slinguarmi “Leccami amore. Puliscimi il viso da tutta la sborra di Carlos. Hai visto quanta me ne ha data? Mmmmm. Assaggiala. Vedrai che è veramente buona. Mmmmm” Leccai tutto e ci baciammo con la lingua. Per la prima volta ci siamo scambiati la sborra che aveva preso. Fu una pratica che mi piacque fin da subito, il sapore era effettivamente buonissimo.
All'improvviso però dopo neanche due minuti che stavamo così e parlavamo di lui Carlos torno' da noi. Evidentemente non era ancora contento nonostante tutta quella che le aveva già data, perché era nudo e si stava segando come nulla fosse "Alice non ho ancora sborrato tutto" lei fissò il cazzo ancora duro dopo la sborrata appena fattale "Lasciamela ancora un attimo Alberto" Me la strappò e ricominciò a baciarla slinguandola profondamente e facendola segare. La fece sedere ancora semi vestita sul bordo del letto. Le scostò la gonna , le allargo' le gambe portandone una su e la sditalino' spudoratamente. Intanto le rimise di nuovo il cazzo in bocca spingendola con l'altra mano. Ero allibito dall'azione. "Succhiaaaa troiaaaa, succhiaaa" "Aughf aughf aughf siii, siii, continuaaa in figaa" lei lo guardava mentre lo segava e lo spompinava veloce. Poi con tutte e due le mani "Pompaaa puttanaaa" se la scopava di nuovo in bocca, non la riconoscevo "Ti sborroo tuttoo, prendilaaa" "Dammela ancoraa, mmm" e le sborrò in faccia quella che gli era rimasta. Alice mi accompagnò la mano "Segaloo pure tu cornutooo" finché non le finì di sborrare tutto. Lui glielo sbatte' ancora sulla lingua "Che sborrata, Alicee" Tornò in bagno "Mi ha sfiancataa la mandibola amoree, ti è piaciuto?" "Siiiiii"
Ci spostammo in sala per rilassarci e riprendemmo da bere e da mangiare. Dopo un po’però i due bull erano già nuovamente in tiro pronti a ricominciare. Ripresero a scoparsela in bagno mentre lei era ancora in piedi davanti allo specchio a rinfrescarsi, ripassandosela a turno. Alice per comodità rinunciò anche all’intento di rimanere vestita tutta la sera e si fece sfilare la gonna. Continuarono ancora a lungo, scopandosela nel culo, sembrava che non ne avessero mai abbastanza.
Lasciammo l’appartamento di Omar che era ormai notte fonda. Alice era letteralmente stravolta per la serata e mi si appoggiava addosso perché la sostenessi. Decidemmo di fare un lungo giro in macchina a mangiare qualcosa di dolce per riprenderci, prima di rientrare a casa. “Amore è stata una serata pazzesca, mi hanno aperta in due. Ho goduto tantissimo. Non lo avrei mai potuto immaginare prima che questa storia incredibile cominciasse. Se possibile, il cazzo di Carlos mi è piaciuto ancora di più di quello di Omar. Stasera ho capito che sono una vera puttana dentro. Mi vuoi ugualmente anche se sono così? Ho bisogno che tu me lo dica” “Alice tu sei mia moglie ed io ti adoro per come sei e sarò sempre insieme a te. Mi piace vederti godere così. Per me, però, la cosa più bella è quando torniamo a casa che dormiamo assieme accoccolati”. Mi si strinse addosso, abbracciandomi forte.
“Omar mi ha detto che andrà via da Milano a fine anno, probabilmente per sempre” Mi guardò stupita, rimase in silenzio per un po’. “Non mi interessa più. A me importa solo che tu sia con me, ne conosceremo degli altri insieme. Io amore non voglio più rinunciare a questa nuova vita. L’esperienza di questa sera è stato un nuovo inizio per me. Mi ha fatto capire quello che sono realmente. Una grande troia. Non è una questione di sentimenti, quelli li ho solo per te. E’ che da quando ho provato realmente il cazzo, a starne senza, dopo un po’ ne ho bisogno. Il fatto di poterlo dire così chiaramente a mio marito mi rende la donna più felice del mondo. Questa situazione è un vestito che mi sta benissimo addosso”. Le allungai il braccio, la strinsi a me e la baciai.
Alice dopo quella sera non volle più rivedere Omar. Si volle invece scopare altre due volte Carlos prima che partisse. Mi aveva visto prendere di nascosto il suo numero e mi chiese di chiamarlo per organizzare perché, mi disse, l’aveva fatta impazzire, soprattutto prenderlo nel culo da lui e la quantità di sborra che le aveva dato in faccia e voleva gustarselo di nuovo. Col tempo siamo diventati una coppia esperta. Omar è ormai solo un lontano ricordo, non lo abbiamo più visto né sentito da allora. Abbiamo continuato ad incontrare appena possibile giovani single di cui Alice gode pienamente, prestando però molto attenzione alla nostra privacy. Lei è diventata una navigata, ma gestisce perfettamente l’equilibrio tra il gioco, la famiglia, gli amici ed il lavoro, che vengono prima di ogni cosa. Una vera e propria doppia vita. Io sono entrato definitivamente nel ruolo del cornuto sempre presente che porta all’occasione la moglie a farsi scopare. Ne parliamo ormai in maniera naturale tra noi, lei quando può mi umilia perché sa che mi piace. La nostra complicità è ora totale. Mi è rimasta solo l’ansia che durante questi incontri Alice possa conoscere qualcuno che me la porti via. Per questo motivo ho decisamente incrementato nel tempo le attenzioni romantiche nei suoi confronti. Lei ne è felicissima e mi dice che non rinuncerà mai alla sua famiglia ed alla sua vita normale.
Alla fine mancava soltanto che le dicessi la verità su come tutto era iniziato, ormai i tempi erano maturi. Lo feci ad inizio lockdown. Alice si incazzo’ moltissimo per una confessione così tardiva, soprattutto ripensando al suo stato d’animo in quei primi giorni con Omar. Aveva ragione. Per un po’ non mi rivolse più la parola. Ma ormai era diventata una donna diversa e alla fine mi ringraziò anche, dovendo riconoscere che la nostra storia non sarebbe mai potuta ricominciare diversamente. Mi baciò dicendomi “Tesoro mio! Tutto ciò mi conferma ulteriormente che tu sei sempre stato un grande cornuto dentro, un cornuto di primissimo livello, ed io ti amo anche per questo”. FINE
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