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La metropoliana


di Tralessia
31.07.2014    |    2.339    |    4 9.0
"Dopo poco pero' sentii una mano che mi cingeva i fianchi in modo delicato, e un qualcosa di tosto mi spingeva in mezzo alle mie natiche..."
All'ora di punta a Roma è un vero inferno. Ero uscita a metà mattina per delle commissioni. Presi prima il tram poi un autobus e infine la metropolitana per arrivare dall'altra parte di Roma.

Entrai in metropolitana. Avevo un tubino aderente,non troppo provocatorio ma che mi disegnava bene il mio corpo e le mie nuove scarpe nere lucide tacco 12, mi sentivo straordinariamnete sexy, ed evidentemente dovevo esserlo visto gli sguardi che mi rivolgevano gli uomini.

Il vagone era pieno.Entrai e mi diressi verso l'angolo in fondo, dove mi appoggiai. Erano circa 15 fermate,un vero strazio.Dopo due fermate il vagone si riempi e io mi ritrovai sballotata da tutte le persone che vi erano entrate. Non ero più contro l'angolo ma sentivo che dietro di me si era messo qualcuno. Improvvisamente sentii spingere da dietro,qualcosa di duro. L'istinto mi portò a girarmi ma poi la razionalità mi fece fermare, imponendomi che magari era solo per il fatto della ressa.

Dopo poco pero' sentii una mano che mi cingeva i fianchi in modo delicato,e un qualcosa di tosto mi spingeva in mezzo alle mie natiche. Quei pochi frammenti mi provocarono un'eccitazione improvvisa. In quel luogo,uno sconosciuto, che mi appoggiava il suo membro eretto e durissimo dietro al culo. Sentìi una mano che mi accarezzava fino ad arrivare sulle chiappe. Mi iniziò a toccare il buchino gia' inumidito, a massagiarlo delicatamente.Allargai un pochino le gambe per farlo entrare meglio e lui entro con delle dita prepotenti,la mia tana viva lo accolse volentieri, inizio' a stantuffarmi con le dita, prima una, poi due, poi tre, cerco' di infilarci tutta la mano ma non ci riusci' visto il poco spazio a disposizione. Mi strinse quindi i fianchi e mi tocco' più freneticamente, chiusi gli occhi con l'aria che mi sbatteva in faccia e intanto mi immaginavo che mi infilasse la sua mazza dentro di me,e questo fece. Era grandissima, prima la strofino' per tutta la lunghezza sulle chiappe, poi punto' la cappella sul buco e con un solo movimento fu dentro, avrei voluto urlare ma mi mordicchiai le labbra e mi godetti il momento, inizio' a muoversi piano piano ed io cercai di agevolarlo allargando di piu' le mie gambe ed arcuandomi un pochino, poi aumento' l'andatura ed inizio' ad affondare con piu decisione, stavo godendo come una troia e avrei voluto che non finisse piu', venni dal piacere che mi stava provocando . Finalmente anche lui venne tra le mie chiappe, mi inondo' letteralmente ed io in maniera furtiva infilai la mia mano tra il suo cazzo e le mie chiappe, presi un po' di sborra e la portai sulla mia lingua leccandola.....
La metropolitana frenò. Aprii gli occhi. Era la mia fermata. Mi mossi e lasciai lo sconosciuto li e me ne andai.Uscì e mi sistemai il tubino. Che bello prendere la metropolitana nell'ora di punta, il giorno seguente l'avrei ripresa.

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