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C’è magia nelle cose inaspettate – Prima parte


di man2269
20.07.2019    |    10.727    |    3 8.9
"“Allora, vediamo, red rose per chi è?” riprese la ragazza..."
A volte fai fatica a credere alle casualità fino a quando non te ne capita una e allora sei costretto a cambiare idea.
Era una domenica come un altra, eravamo pronti per uscire e goderci una splendida serata, tutta per noi, prima della grande abbuffata. Infatti era la notte prima della vigilia del Santo Natale, un po’ come dicono oggi giorno gli studenti “la notte prima degli esami”, anche se, inconsapevole della casualità, l’esame si sarebbe svolto quella stessa notte.
Avevo già fatto la doccia e mi stavo vestendo, nel frattempo mia moglie stava girando nuda per casa alla ricerca di non so che cosa.
E’ sempre uno spettacolo vederla girare nuda per casa, soprattutto quando non ci sono i ragazzi, anche se non ci sono troppi tabù con loro, anzi, ma almeno posso fantasticare di più e magari provare a calmare i bollori prima di uscire, come spesso capita. Insomma non posso fare a meno di ammirarla e seguirla passo dopo passo, fino a quando, dalla porta della camera da letto, la visuale me lo permette.
Come al solito sono sempre pronto prima io, come capita, almeno credo, quasi a tutti gli uomini d’altronde. Rivado in bagno, finisco di dare gli ultimi ritocchi e mi siedo sul divano guardando un po’ di tv in attesa che lei finisca di prepararsi.
Dopo un po’ di attesa si presenta da me: “Sono pronta, andiamo?”.
Come sempre rimasi per un attimo a fissare quell’immagine meravigliosa.
Aveva optato per una minigonna marrone con una chiusura lampo centralmente sul davanti, per tutta la sua lunghezza, per modo di dire. Già quella lasciava presagire che la serata sarebbe stata abbastanza movimentata. Magliettina in pizzo e velo, calze in rete ricamata, anch’esse nere, anche se non erano calze normali ma bensì uno di quei catsuite, ossia quel tipo di calza che copre tutto il corpo aperto al cavallo. E per finire un paio di stivali lunghi oltre le ginocchia, fatti di tessuto elasticizzato. Insomma uno spettacolo per gli occhi e un sussulto per i sensi soprattutto se la si guarda in viso. I suoi occhi attraggono più ogni altra cosa.
Dalle parti bassi qualcosa cominciava a reclamare e cominciai a sentire un lieve gonfiore. Al mio cazzo gli era subito arrivato l’input dal cervello per quello che stavo vedendo e, soprattutto, per quello che stavo pensando in quel momento. Lei subito abbassò gli occhi sulla patta dei pantaloni e con un sorrisino si rese conto dell’effetto che aveva provocato in me. Avevo già il cazzo duro pronto ad esplorare le sue grazie.
“Certo che andiamo” esclamai appena ripreso.
“Sei sempre meravigliosa” continuai.
“Grazie amore” mi rispose.
Dopo quel attimo eterno, che sembrava non finisse più, ci accingemmo a scendere. Ci mettemmo in auto e ci incamminammo senza meta come solito fare. Alla fine la scelta ricadde per andarci a bere qualcosa in un lounge bar che frequentiamo molto spesso. C’erano un pò di chilometri da fare per arrivare al bar, ma non mi pesavano, anche perché di tanto in tanto i miei occhi non potevano fare a meno di dare qualche sbirciatina alle sue gambe e,perché no, anche una piccola perlustrazione sotto la gonna. Il calore della sua fica era molto appagante e già calda al punto giusto. Lei mi guardava in viso e mi sorrideva e si mordeva leggermente il labbro. Nel frattempo il mio cazzo pulsava e chiedeva di essere liberato dalla morsa dei pantaloni per mettersi in mostra e dare il meglio di se. Ma l’attesa non sarebbe stata poi così lunga.
Arrivati al bar, scendemmo e ci avviammo verso l’entrata. La serata era abbastanza fredda, non poteva essere altrimenti visto il periodo, e non vedemmo l’ora di entrare per metterci al caldo.
Subito fummo accolti da una ragazza: “Buona sera, dove preferite accomodarvi nella sala grande o in quella con luci abbassate”, ci disse.
“Nella sala con luci abbassate, grazie, risposi subito alla ragazza.
“Ok, seguitemi” replicò la ragazza facendoci strada.
Ci condusse nella sala e ci fece accomodare ad un tavolo poco distante dalla porta d’entrata. Subito notai la presenza, nel tavolo vicino, di una sagoma femminile. Era seduta di spalle ma si riusciva a capire perfettamente che si trattava di una ragazza con un fisico fantastico. Aveva i capelli lunghi e lisci e di colore scuro. Anche la pelle era abbastanza scura visibile dalle spalle nude. Insomma una gran bella donna. Era seduta sola, ma molto probabilmente il suo uomo si era allontanato per andare in bagno o altro. Nel frattempo ci sedemmo e la ragazza appoggiò dei menù sul tavolo.
“Vi lascio sceglie e ritorno appena siete pronti” ci disse.
“Va bene, due minuti e puoi ripassare” risposi prontamente.
Cominciammo a sfogliare il menù dalla parte dei drink. La scelta fu rapida e decisa. Io scelsi un red rose, mentre mia moglie uno spriz.
Finito di scegliere, mia moglie mi fece notare che la ragazza era ancora sola. Aveva notato che sul tavolo, dall’altra parte non c’era nulla che potesse giustificare la presenza di un'altra persona. Io e la ragazza eravamo seduti uno di spalle all’altro. Era impossibile verificare ciò che mi aveva appena detto.
Comunque sia era quasi impossibile che una ragazza del genere stesse seduta li tutta sola. Intanto ebbi un piccolo bisogno fisiologico.
“Tesoro, vado un attimo in bagno” dissi a mia moglie.
“ok, torna presto, amore” mi disse.
Il bagno si trovava dall’altra parte della sala e impiegai più di qualche minuto.
La sala era piena di gente tutte sedute e intende a consumare e a parlare tra di loro.
Appena finito feci ritorno al tavolo e subito notai qualcosa di insolito. La ragazza che era di spalle era girata verso il nostro tavolo e per giunta seduta vicino a mia moglie e stava dialogando con lei.
Per un attimo rimasi in piedi davanti al tavolo ad ascoltarle ma subito mia moglie alzò lo sguardo, mi sorrise e mi disse “siediti che ti presento Cristine”.
Appena seduto allungai la mano e mi presentai “Piacere Antonio”
“Piacere Cristine” rispose con quel sorriso stampato sul quel visino magnetico.
La mia immaginazione non mi aveva tradito. Era una ragazza fantastica. Aveva una chioma bellissima, occhioni neri, un bel nasino alla francese e delle labbra pronunciate contornate da un rossetto rosso che ne risaltavano ancora di più il suo volume. Indossava una minigonna di colore scuro, un toppino che metteva in evidenza tutto il suo decolte, abbastanza prorompente, calze ricamate e tacchi a spillo. Il suo viso era meraviglioso e quel sorriso ancora di più. Poteva avere sui trent’anni, o forse meno, ma la cosa importante che avevo davanti una creatura sublime che stava parlando con la mia donna.
“Cosa fa, tutta sola, una bella ragazza come te?” furono le prime parole che mi vennero in mente.
“Mi ero incontrata con delle amiche per svagarmi un po’” rispose Cristine.
“E dove sono adesso?” gli replicai.
“Dovevano rientrare perché s’era fatto abbastanza tardi senza accorgercene”
“E adesso tu come fai a tornare a casa?” gli dissi.
Mi venne quasi l’impressione che la sua attenzione verso di noi non era capitata a caso ma per un fatto studiato da lei per chiedere un passaggio chissà dove.
“Con la mia auto parcheggiata fuori” subito mi rispose.
Mi ero sbagliato. Era sola, ma avete l’auto per tornare a casa.
“Non ho ancora voglia di tornare a casa e mi sono trattenuta ancora un po’ sperando di fare qualche incontro piacevole e fare quattro chiacchiere con qualcuno” continuò.
Non sapevo se spingermi oltre oppure desistere e continuare a chiacchierare normalmente.
“Bhe, che dire anche noi lo stesso. Speravamo di conoscere qualcuno stasera e ci è andata alla grande” gli dissi sperando in qualche domanda insolita da parte sua.
“Sei davvero una bella ragazza e soprattutto un vero peccato che te ne stavi tutta sola” aggiunsi.
“Che fai bevi qualcosa con noi” e gli feci un piccolo sorriso.
“Grazie, volentieri” subito accettò il mio invito.
Vedevo mia moglie che la guardava sorridendo e non gli staccava un attimo gli occhi di dosso.
Forse riuscivo già ad immaginare quello che gli frullava per la testa. Sarebbe stata davvero una serata magnifica.
Ero in un bar, seduto davanti a due donne stupende. Forse era tutto programmato. A pensarci bene potrebbe essere stata mia moglie ad escogitare tutto ciò. Impossibile, me ne sarei accorto subito, non è molto brava a nascondere così bene una cosa simile.
Ed ecco che la ragazza del bar venne al tavolo per prendere le ordinazioni.
“Allora siamo pronti?” disse sorridendo.
“Si, prontissimi. Per me un red rose, uno spriz e…tu cosa prendi Cristine?” mi rivolsi a lei.
“Per me un martini rosso con ghiaccio, grazie” rispose sorridendo.
La ragazza appuntò tutto sul suo tablet e si congedò dicendo: “ok, a fra poco ragazzi”.
Continuammo a parlare e la conversazione cominciò a farsi molto interessante. Era una ragazza madre con una figlia di dieci anni. Era di origini brasiliane ed era arrivata in Italia con i genitori da quando era piccola. Ci disse che era stata in varie parti d’Italia per via del lavoro del padre e che da quasi cinque anni erano stabili in Campania. Lei lavorava presso un noto negozio di abbigliamento nel casertano che avrebbe a breve lasciato, perché dopo tanti anni, finalmente, faceva ritorno alle sue origini.
Sembrava una ragazza molto aperta mentalmente, anche per alcune piccole esperienze che ci raccontò. Volevo assolutamente coinvolgerla in qualcosa di inusuale per lei.
“E voi siete sposati?” disse all’improvviso.
Avevamo fatto solo domande e adesso era lei che si accingeva a farle.
“Si, sposati da molti anni e con figli abbastanza grandi” subito gli risposi.
“Siete veramente una bella coppia, complimenti” ci disse.
“Grazie, sei molto gentile e soprattutto molto buona” gli sorridemmo entrambi.
“Sai dopo tanti anni di convivenza cerchiamo di uscire fuori dalla solita routine. Il nostro rapporto è sempre saldo, anzi più di prima, ma dopo tanto tempo cerchi qualcosa di diverso e quindi ci spingiamo in qualche situazioni intrigante”, furono le mie parole.
Finalmente ero riuscito a trovare la giusta direzione.
“Che tipo di situazioni?” mi rispose accennando un piccolo sorrisino.
“Da come l’hai detto forse non c’è bisogno neanche di dirtelo”.
Si era capito perfettamente di che situazioni stessimo parlando. Senza dubbio, nelle sue esperienze che ci aveva accennato, qualcosa di intrigante l’aveva sicuramente vissuta. Adesso bisognava solo capire fino a dove potevo spingermi.
Da lontano vidi la ragazza che si accingeva a portare i nostri drink. Sarebbe stato molto meglio bere prima qualcosa di forte.
Se i corpi cominciano a scaldarsi le menti si aprano molto meglio, pensai.
La ragazza aveva scelto il momento giusto per servirci i drink.
“Eccomi qua” disse la ragazza.
“Allora, vediamo, red rose per chi è?” riprese la ragazza.
“Mio”, risposi prontamente.
“Spriz, immagino di sua moglie, e per finire martini rosso per lei” rivolgendosi a Cristine.
Era una ragazza molto sveglia, tanto da ricordarsi che Cristine aveva scelto in sua presenza il Martini rosso e quindi per esclusione aveva intuito di chi era lo spriz.
Una volta terminato la distribuzione dei drink mi presentò il conto.
“A lei” mi diete lo scontrino.
Una piccola sbirciatina e gli misi i soldi con lo scontrino nel vassoio: “ok, tieni pure il resto”
“Grazie” e si allontanò dal tavolo.
Mia moglie e Cristine avevano già afferrato il bicchiere, in attesa che lo facessi anch'io per accingerci a brindare a quella nuova conoscenza.
“Alla nostra conoscenza” dicemmo tutti e tre in un'unica voce sincronizzata.
Ci fu un sorriso da parte di tutti dopo di che accostammo i bicchieri alla bocca.
Sorseggiato il drink riprendemmo quello che poco prima avevamo lasciato in sospeso.
Stava per succedere qualcosa di particolare che avrebbe reso quella serata magnifica e soprattutto per il regalo che stavo per ricevere…
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