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Lui & Lei

Di come siamo finiti a casa di…


di Membro VIP di Annunci69.it Eloise
13.03.2024    |    594    |    20 9.8
"A distanza di tempo, dopo averlo anche assaporato, penso che se io mi definisco la ragazza della porta accanto, lui puo esser definito allo stesso modo, ma..."
L’altro giorno, sotto la doccia, mentre l’acqua scorreva sui miei capelli e lungo la schiena, mentre guardavo la ragnatela sull’angolo in alto a destra, mentre sentivo il mio gatto miagolare, ripensavo a come ero arrivata ad incontrare C.
Quando mesi fa avevo preso un caffè con lui ricordo chiaramente che mentre ritornavo in auto a casa avevo pensato che no, non lo volevo rivedere, anche se avevamo gli stessi desideri, le stesse voglie, la stessa smania; non mi sarei fatta più sentire e lui avrebbe smesso di scrivermi, si sarebbe stancato.
Ed invece nonostante la mia totale indifferenze ogni tanto mi mandava un messaggio.

Un giorno mi scrive “sono dalle tue parti, ci sei?”.
Quel messaggio mi ha eccitata, è stato inaspettato, non era volgare ed era diretto. In quel preciso istante ho deciso che avrei aspettato il momento giusto per prenderlo, come un gatto che aspetta apparentemente indifferente che il topo esca dalla sua tana per acciuffarlo e giocarci.
Complice un mio last provocatorio, mi ha riscritto, chiesto se ero libera e gli ho detto che per lui avrei volentieri interrotto la mia pausa.

Quella mattina di settembre, ho subito pensato che fosse un bell’uomo, distinto, non appariscente, sembrava più giovane della sua età.
A distanza di tempo, dopo averlo anche assaporato, penso che se io mi definisco la ragazza della porta accanto, lui puo esser definito allo stesso modo, ma al maschile. Insospettabili.
Tu lo guardi e non penseresti mai e poi mai che possa essere uno che trasgredisce, ti ci giocheresti tutto, sicuro di vincere.

Mi piace leccarlo, farlo alzare dal letto, inginocchiarmi, prendergli il cazzo in bocca, tutto, succhiarlo, tanta saliva mentre di tanto in tanto lo guardo negli occhi, lui che alza la testa, sta godendo.
Mi piace stare sopra di lui, lui che mi accarezza la schiena, io che ho i brividi di piacere, io che spingo e poi lui che spinge.
Quando penso a lui penso alla perversione.
Ho adorato fargli un pompino mentre era al telefono per lavoro, troppo eccitante, così eccitante che quando lo hanno richiamato non c’è stato bisogno come la prima volta che mi facesse segno di andare lì e succhiarglielo, l’ho fatto da sola, perché volevo farlo, perché mentre lo faccio mi bagno ancora di più.
Ho anche provato a fargli un vero pompino senza mani, è quello il vero pompino no?
Ammetto che l’idea mi era stata data da una terza persona.
E dopo che mi aveva leccata per bene, mentre io gli tenevo con le mani la testa, senza pudore, dopo che aveva inserito la sua mano, non tutta, dentro di me e dopo che mi ha fatto venire, come se fosse la cosa più naturale del mondo, mi ha detto “Passami il telefono”.
Mi ha scattato la foto più bella che mi sia stata fatta: la mia fica subito dopo un orgasmo.
Bellissima.
Ogni tanto me la riguardo e rimango estasiata.

E quando siamo finiti a casa di….
Difficile descrivere le sensazioni di quell’incontro, troppe, era un letto un po’ affollato, eravamo in 4, una novità, alcuni desideri realizzati: uno su tutti io che tento di leccare per bene la fica della lei di coppia e C. che mi scopa.
Tento perché non è semplice leccare una donna mentre qualcuno ti scopa, magari succhiare un uomo è più semplice, nella peggiore delle ipotesi basta che affondi la bocca, ma con una donna serve più cura, attenzione, è tutta un’altra storia.
Loro che ci hanno visti in azione sono rimasti piacevolmente sorpresi.
Ci piace ridere. La situazione precisa? Io sopra di lui, a un certo punto mi fermo, non mi ricordo che mi aveva detto, ma siamo scoppiati a ridere, lui ancora dentro di me. Questo la seconda volta.
La prima volta è stato più io che rido, C. che mi dice “perché ridi?” io che rispondo “lo sai perché!” e lui “si che lo so!”.
Il tutto mentre la coppia che era con noi ci guardava e rideva con noi e si deliziava di noi.

Quel giorno ho potuto finalmente assaggiare una donna, l’ho potuta baciare, toccare, accarezzare, coccolarla per poi accoccolarmi a mia volta, entrambe ancora nude, sulle sue gambe, lei che mi accarezzava, mentre guardavo C. che si rivestiva.
Bella la sintonia con lei, bello poterla toccare, troppo poco tempo a disposizione.
E poi di quel giorno ci sono gli occhi di C. che mi guardano mentre il lui di coppia ha le sue dita dentro di me, io che lo bacio mentre la lei di coppia lo sta succhiando, io in ginocchio, mi ritrovo sopra la sua bocca, lui che mi lecca mentre non lo so che sta succedendo, so solo che per un momento ci siamo guardati; poi ancora io dedita a succhiare C. mentre sento una mano che non conosco, che non so di chi è che tocca la mia fica, un brivido di eccitazione. Brividi quando…chi mi sta toccando? Lui o lei, non saprei dire, forse entrambi.
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