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Lui & Lei

La strega


di Membro VIP di Annunci69.it Eloise
31.10.2023    |    2.229    |    24 9.9
"“Per ogni fine c’è sempre un nuovo inizio”..."
“Per ogni fine c’è sempre un nuovo inizio”.

Per fortuna sono riuscita ad arrivare in perfetto orario, ho già intravisto Lorenzo fuori dal ristorante.
Non ci siamo scambiati foto del volto ma ho già sentito la sua voce che mi piace, mi piace il suo modo di fare.
Inoltre, l’incontrarsi è stato così spontaneo, è stato un incastro perfetto; vedersi a cena era l’epilogo naturale delle nostre chiacchiere.
Solo una cena, semplicemente una cena.

Ma io adoro quando le cose vanno esattamente, dannatamente al contrario di come avevo previsto.
È la seconda volta che mi capita. La prima volta mi era capitata con Alex.

Certo avevo curavo l’abbigliamento, messo una gonna rosa, una canottiera che valorizzasse il seno, scarpe eleganti e comode da sfilare, ma forse più per una certa abitudine che con l’obiettivo di sedurre.
Lo raggiungo, ci riconosciamo, ci salutiamo.
Sono sorpresa da Lorenzo, me lo immaginavo diverso ma mi piace, certe sorprese mi piacciono.
Mi ha portato una rosa, ma le rose non fanno per me, non sono la bella addormentata!

Entriamo, ci accomodiamo, ordiniamo e la cena scorre fluida tra le chiacchiere, lui che mi guarda sempre negli occhi mentre parliamo, io che ricambio, i racconti sui nostri adorati amanti, sui nostri bugiardi, sulle gelosie, sugli errori, la mia vicenda con Alex, la sua vicenda con Francesca, un buon barolo; è come se ci conoscessimo da molto tempo ed invece non è nemmeno una settimana.
Forse è perché abbiamo vissuto esperienze che ci accomunano, le stesse che ci hanno portati ad iniziare a parlare, forse perché c’è affinità.
E di quella sono certa nel momento in cui sfiora il mio braccio, una scarica elettrica mi attraversa tutto il corpo, ma quando mi ha preso la mano sono andata fuori di testa, stavo parlando ed ho tentennato, ero completamente totalmente penetrata da quella sensazione, da quell’elettricità, c’era qualcosa, non capivo più nulla e non era colpa del vino.
Quel tenersi per mano, così potente, carico di sensualità, emozioni, adrenalina, calore.
Da quanto tempo non provavo una sensazione del genere?
Troppo tempo.

Mi ha poi proposto di andare in bagno, a “lavarci le mani”.
Me l’ha chiesto in un modo troppo invitante, ha già capito come fare per portarmi a superare il limite e mi sono detta: “perché non farlo?”.
Non abbiamo fatto in tempo nemmeno a chiudere la porta…. le sue labbra sulle mie, poi la sua lingua, le sue mani su di me, sul mio seno, sul mio sedere, io contro la porta del bagno e lui che mi bacia, poi lo spingo io contro la porta del bagno, voglio baciarlo, voglio di più.
Siamo a fine cena, voglio il dolce e lui è il dolce che voglio.

Due minuti. Passione, rosso, intenso, desiderio. Poi ci ricomponiamo e usciamo.

Peccato che non avevamo un posto dove andare; mi ero detta, troppo presa a pensare ad Alex nonostante da giorni mi avesse allontanata, che eventualmente ci saremmo appartati in auto da qualche parte.
L’idea della cena era nata anche da lì: “vediamoci così ti faccio dimenticare Alex”, ma il mio non voleva essere un “via dal dolore” bensì “verso il piacere”, non ho accettato per quello di vedere Lorenzo bensì perché tanti piccoli particolari ci hanno portato lì, in quel momento, insieme.
Finiamo il vino e via in auto.
Mentre mette in moto gli chiedo se vuole che mi tolga io gli slip, magari vuol farlo lui.
Cerco di essere sempre educata io, sono pur sempre la ragazza della porta accanto.
Mi dice di procedere e poi via, alla ricerca di un posto appartato, le sue mani su di me, dentro di me mentre sta guidando.
Si porta il dito in bocca, è un primo assaggio. Di me.
Abbiamo tempo, abbiamo il favore delle tenebre e decido di fare una cosa. Non mi basta solo slacciargli i pantaloni mentre sta guidando e prendergli il cazzo in mano, mi abbasso su di lui e glielo prendo in bocca.
Altra cosa eliminata dalla mia lista dei desideri.

Troviamo uno spiazzo, non so dove siamo, un posto abbastanza riparato anche se sui camion poco distanti da noi ci potrebbe essere qualcuno, ma a me non importa, è troppa la voglia di sentire la sua bocca non solo sulla mia bocca.
Spegne l’auto e la sua bocca scende sulla mia fica. Finalmente. Sublime. Scomodi.
Ma le sue dita, la sua bocca, anche se già li adoro, non mi bastano, voglio di più, voglio salire su di lui, voglio scoparlo.
Ho l’acquolina in bocca.
Ci spostiamo sul sedile posteriore, salgo su di lui. Finalmente. Finalmente lo sento dentro e lo scopo.
Io sono l’occhio del ciclone.

Adoro come Lorenzo mi tocca e stringe il seno, adoro come me lo lecca, lo adoro quando mi dice “ma come ha fatto Alex a non volerti più”.
Ho la sua attenzione, ho la sua adorazione. Ed ho tregua.

E’ un bell’incastro di corpi e menti il nostro. Imperfetto. Bello proprio per quello.
E ci ritroviamo con l’auto in mezzo alla strada perché non avevamo tirato il freno a mano.
Mentre lui si rimette alla guida io stesa sul sedile posteriore mi tocco, mi tengo calda, ma la verità è che sono un fiume da quanto sono bagnata.
E poi torna sul sedile posteriore e questa volta è il suo turno di scoparmi, prima piano, poi aumenta il ritmo, adoro quando mi scopa con più intensità, è liberatorio, i miei sensi cedono, godiamo.
Non mi importa se siamo scomodi, godo, alla grande, mi diverto, alla grande, è fuoco, anzi è acqua, è tutto bagnato.
Gemiamo, i finestrini dell’auto sono tutti appannati, non mi trattengo dal dirgli quanto mi piace sentire il suo cazzo, non mi trattengo dal dirgli di andare più veloce.

Poi viene, si sfila da me, mi infila due dita dentro e vengo, urlo, l’orgasmo mi invade, lo inseguivo da troppo. Ora basta.

Siamo sfiniti, soddisfatti ma allo stesso tempo insoddisfatti, vorremmo ricominciare.
Non ci promettiamo esclusive, non vogliamo farci del male e farci avvelenare da certe sensazioni e situazioni, ci hanno ferito, ci hanno fatto incontrare, vogliamo vivere solo quell’intensità che c’è tra noi.
La linea sottile tra piacere e dolore.

La nostra camera segreta sta per riaprirsi, dobbiamo rivestirci, ritrovare i miei slip dispersi in auto, far sparire tutti i residui della nostra passione, della nostra esplosione.
Ci siamo incastrati in quel modo imperfetto e fantastico.
E ci siamo lasciati con una voglia pazzesca, non eravamo sazi.
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