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Lui & Lei

Il boschetto


di Membro VIP di Annunci69.it Eloise
19.10.2023    |    5.243    |    29 9.8
"Mi distendo sull'asciugamano che ho portato, tiro giù i leggings e mi metto comoda affinchè possa leccarmi meglio..."
Era dal pomeriggio del giorno prima che cercavamo di conciliare i nostri impegni.
Se fosse stato un primo incontro non avrei avuto così tanta pazienza, avrei pensato che stesse cercando una scusa o mille scuse per non vedersi.
Ma non è il nostro primo incontro, so che non sta raccontando scuse per non vedermi, non ce ne sarebbe motivo, ci piace giocare insieme.
Quindi pregustando cosa mi aspetta ,mi armo di pazienza, cerchiamo di far coincidere i nostri orari.

Voglio fare qualcosa di nuovo, è per questo che ho ritirato fuori l'idea di vedersi in un parco.
Mi sono messa quindi un perizoma nero e leggings neri, ammirando allo specchio come il mio sedere fosse in risalto.
Certo non era sicuramente come il sedere della barista appena trentenne di cui avevamo parlato per telefono (la cosa mi aveva eccitata da impazzire), io ne ho qualcuno in più, ma il mio è comunque un bel sedere.
E non ho nemmeno i capelli corti e biondi come lei, decido quindi di legarli, una coda alta, anche perché al solito, visto che sono le 14 (anche con Alex mi ero vista più o meno a quell'ora), si muore dal caldo; metto una canottiera nera, scarpe da tennis nere: una strega nera.
Mi si addice, sono nera, sto andando ad incontrare Rafael, che sa farmi godere, ma nel frattempo penso ad Alex, alla cazzo di partita a scacchi che sto giocando con lui che ha sempre una scusa per non vedermi.
Dannazione.

Rafael è già all'ingresso del parco, il suo sorriso è adorabile, un caldo abbraccio.
Ogni volta che lo vedo, appena lo vedo, sorrido. E sale la voglia.
Ci incamminiamo, vicini, sfiorandoci, parlando del più e del meno, come due vecchi amici. La sua voce sembra così innocente a volte e lo è fino a quando non mi sussurra che mi vedrebbe bene al centro delle attenzioni di più uomini, che sarebbe bello giocare con una coppia, che vorrebbe vedermi giocare con un'altra donna. Sa come stuzzicarmi.
Deviamo dal percorso principale, dobbiamo trovare un luogo riservato, il parco non è molto frequentato ma è pieno giorno.
Andiamo alla scoperta e troviamo una sorta di boschetto, è riparato, sicuramente qualcuno avrà usufruito di quel riparo prima di noi.
E finalmente possiamo baciarci, liberamente, nessuno che ci guarda; mette subito le mani sul mio sedere, gli piace, gli rammento la barista, sorride. Poi mi tira giù i leggings, si inginocchia ed inizia a leccarmela.
Adoro chi sa esattamente come farmi star bene. Mi distendo sull'asciugamano che ho portato, tiro giù i leggings e mi metto comoda affinchè possa leccarmi meglio.
Poi lo allontano, mi alzo e ricambio, è il mio turno di assaporarlo. Ammetto che mi era mancato. Mi dice quanto adora la mia bocca, quanto sono brava. E dannazione ripenso ad Alex, a lui che mi schernisce perché “tanto lo so che hai una lingua fantastica, non c'è nulla di nuovo, dicono tutti la stessa cosa, sono monotoni”. Per un momento è come se fossimo in 3, io che succhio e lecco Rafael ed Alex che ci guarda.
Basta tergiversare, voglio di più. Mi alzo, mi piego a 90 e mi appoggio all'albero, voglio sentire il cazzo di Rafael dentro di me, così gentile all'inizio, sa che, per come è fatto lui, adoro che inizi piano per poi aumentare il ritmo. Stiamo scomodi, il terreno è irregolare, dopotutto non abbiamo 20 anni, cambiamo diverse volte posizione. Ma è eccitante, c'è il rischio che qualcuno arrivi, ci veda, ma non mi importa, mi eccita, non l'ho mai fatto così, appoggiata ad un albero, in mezzo alla natura. Nonostante sia scomoda la posizione mi piace, godo mentre entra ed esce da me, mentre inizia a sussurrarmi quanto sono porca, quanto mi piace il suo cazzo, quanto vorrebbe che qualcuno ci vedesse. In quei momenti perde tutta la sua premura, mi piace perché si trasforma, si lascia andare, aumenta il ritmo, mi scopa più forte, cambia angolazione, un colpo ben assestato e vengo.

E' un'occasione che va immortalata, lui non è ancora venuto, tiriamo fuori il telefono e mi propone un video. Accetto: perché non farlo?
Sono sempre piegata a 90, mi allargo un po' il sedere mentre lui con una mano riprende e con l'altra si masturba fino a venirmi addosso, sul sedere.
Divertente.
Ci sistemiamo e usciamo dal boschetto.
Due ragazzi seduti su una panchina ci vedono uscire dal nostro nascondiglio: chissà se avranno sentito qualcosa.
Facciamo finta di nulla, io voglio rivedere il video e averlo. Ma inavvertitamente lo cancelliamo.
C'è solo questo racconto che fissa quello che è successo ed il ricordo delle sensazioni che ci sono rimaste addosso.

Ci salutiamo, senza baci, per lui non è una zona sicurissima, risalgo in auto, lo saluto e....Alex mi ha scritto.
Dannazione.
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