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Piccolo manuale della perfetta Mistress - 5a parte - Considerazioni personali


di MissSerena
07.08.2022    |    3.602    |    3 9.7
"Di base servirà uno strap-on, ed io consiglio sempre il Feeldoe perchè è una spanna sopra tutti gli altri, riuscendo a far godere anche chi l'indossa oltre a..."
Vediamo infine come una donna più o meno giovane, può iniziare a praticare il Bdsm in modo serio, senza svenarsi comprando cose inutili o a caro prezzo.

Un buon punto di partenza sono i negozi Decathlon, presente anche on-line se non se ne ha vicino uno attrezzato al meglio, dove si possono prendere sia i frustini da equitazione, almeno due di rigidità diversa, sia una corda da alpinismo da 3mm di diametro, anche se all'inizio questa servirà più da 'scena' che per un reale uso pratico. Questo per evitare di dover comprare una "corda da bondage" in un sexy-shop dove costa anche tre volte il suo reale prezzo, ed è solitamente di qualità inferiore.

Bisogna invece per forza andare in un sexy-shop anche on-line per quello che riguarda l'oggettistica, ma non serve all'inizio comprare dieci cose perchè "sono belle" o altro.
Di base servirà uno strap-on, ed io consiglio sempre il Feeldoe perchè è una spanna sopra tutti gli altri, riuscendo a far godere anche chi l'indossa oltre a chi viene sodomizzato, ed inoltre può tranquillamente essere usato come semplice dildo con ottimi risultati.
Serviranno poi due plug di dimensioni e pesi diversi, prendendoli in silicone se non si ha esperienza nell'usarli o in acciaio se invece si ha già una certa praticità.

Serviranno poi dei perizomi di basso costo visto che l'importante è che siano elasticizzati, da prendere di diverse taglie, ma scegliendo sempre le più grandi.

Infine, e questo sarà un grosso sacrificio per ogni donna, bisognerà comprare un paio di scarpe nuove da usare solo per il Bdsm, visto che le suole dovranno sempre esser pulite. Io consiglio un paio di sandali o delle decolté con la punta aperta che vanno sempre bene, meno gli stivali o stivaletti che d'estate sono inutilizzabili.

Una cintura di castità si può inizialmente sostituire con un paio d'elastici e uno o due preservativi, quanto al Dungeon va bene qualunque stanza purché abbia un quadrato di almeno 2m x 2m dove usare lo slave.

A questo punto l'aspirante Mistress può iniziare la sua "carriera" col suo primo slave, che potrà anche essere il suo 'ragazzo' con voglia di sperimentare qualcosa di nuovo, anche se è difficile essere rigide con chi si frequenta tutti i giorni, e magari ci si fa anche del buon sesso.
Si potrà anche iniziare con un rapporto cuckold, ma in questo caso l'uomo dovrà essere ben più d'un cornuto e contento, ma uno 'slave mancato' con forti tendenze masochiste.
Sarà quindi meglio iniziare col cosiddetto "Bdsm non violento" che potrà anche far ridere visto che parliamo anche di sadomasochismo, ma esiste e si può praticare.
Adorare i piedi di una donna non comporta infatti nessuna violenza fisica, ma non per questo non è umiliante per l'uomo che lo fa, magari con la faccia quasi a terra. All'inizio infatti non si deve dare troppo importanza alla parte strettamente fisica, che sia chiaro è necessaria, ma secondo me dev'essere inserita a piccole dosi, sia per permettere alla Mistress di non fare danni, che allo slave di metabolizzarla un po' alla volta. Lo stesso discorso si può fare per il pegging, che volendo è tutto tranne che doloroso, senza però mai dimenticare che lo slave non può avere l'orgasmo.
Senza molta pratica si può lo stesso praticare dello spanking, o gioca con la cera, l'importante è partire piano e poi 'provare con moderazione', in modo da non fare mai il passo più lungo della gamba.
Quello che è importante per l'aspirante Mistress è imparare a conoscere non solo le sue reazioni ad una determinata azione, ma soprattutto quello dello slave al suo comando, e di come poi questo venga eseguito. Solo col susseguirsi delle sessioni la giovane Domina non solo acquisirà fiducia in sé stessa e nei propri mezzi, ma sarà in grado di fare un passo più con la consapevolezza del sapere cosa si fa.
Per esempio sarebbe buona norma iniziare ad usare il frustino in modo quasi indolore almeno in partenza, centrando i genitali dello slave dal basso verso l'alto come se si volessero accarezzare più che colpire. In questo modo si prenderà pratica sull'uso del frustino, e allo stesso tempo s'insegnerà allo slave a sopportare il dolore partendo da uno di basso livello.

Il momento più difficile è quando si crede d'aver capito tutto, e invece si è ancora delle somare, un po' come quando si pensa di saper andare bene in moto, per poi ritrovarsi per terra perchè si è esagerato.
Allo stesso modo chi inizia la carriera di Mistress, arriverà ad un punto in cui si crederà pienamente cosciente dei propri mezzi fisici e psichici, coll'inevitabile risultato di combinare un casino con uno o più slave, bruciandoseli spesso per sempre.
L'errore più comune è quello di saper dosare la frusta, finendo col fare troppo male allo slave, ma anche una sodomizzazione troppo violenta è un sbaglio molto facile da compiere.
A quel punto la Domina dovrà decidere se fare quello che è dovrebbe essere la regola fra gli umani, cioè chiedere scusa, oppure far finta di nulla o ancor peggio non considerare l'errore come tale.
Nel primo caso ha fatto il primo vero passo per diventare una vera Mistress, nel secondo è solo una testa di cazzo con una frusta in mano, dalla quale è meglio stare lontani.

A questo punto ci sarà un'altra domanda a cui dare risposta, e cioè è meglio essere una Domina amatoriale o farlo per professione ?
Viste le tariffe è chiaro che il guadagno c'è e non è poco, inoltre se si vuol passare ad un livello superiore in quanto ad attrezzatura c'è da spendere e anche tanto, quindi a meno che non sia abbiano strani problemi morali la risposta è meglio farlo per lavoro.
Una Mistress con una carriera ben avviata, può tranquillamente guadagnare più di 10,000 €/mese esentasse almeno in Italia, quindi non stiamo parlando di pochi spicci, ma di cifre che permettono un alto livello di vita.
Ovviamente al facile guadagno c'è un prezzo da pagare, ed è la perdita del controllo, perchè una Mistress professionale dovrà fare quello che vuole lo slave, in quanto è quello che paga il 'servizio', quindi finire coll'essere lei la dominata e per di più dal basso.
Non per nulla ci sono veri e propri tariffari, con prezzi ben definiti a seconda della pratica che lo slave vuole eseguire, il che sarà anche commercio ma non certo dominazione.
La soluzione ottimale sarebbe avere dei slave che pagano il servizio per cinque giorni alla settimana, ed altri da tenere per istruirli gratuitamente per le altre giornate, ma non credo ci sia qualche Domina che si comporti così.

Personalmente credo che sia meglio avere un piccolo numero di slave da 'educare', possibilmente dei novizi da sgrezzare come un diamante, per vederli dopo mesi o anni essere ciò che si vuole che siano, e poco importa se si fa la 'spesa' da Decathlon o Tezenis, perchè si è libere, e la libertà non ha prezzo.
In giro è pieno di uomini che non aspettano altro che esser dominati da una donna, quindi il 'materiale umano' c'è ed è anche abbondante, quindi perchè non lasciare uscire la Domina che è dentro, e lasciare che cresca giorno dopo giorno, circondata da uomini che la amano perchè sanno che è vera ?
A mio avviso una vera Mistress può accettare regali e conti pagati, ma dev'esser sempre lei a decidere cosa fare quel giorno con quello slave, altrimenti è poco più di una escort specializzata in servizi sadomaso. Questo perchè il dono o il conto saldato devono rimanere 'omaggi' e non forme indirette di pagamento, ed è anche per questo motivo che devono essere di importo 'congruo' e non a tre zeri o oltre.
L'essere libere comporta infine un grande vantaggio, quello di poter mollare tutto se si trova una persona d'amare, e con la quale si vuole avere un rapporto 'esclusivo'.

Vorrei concludere ringraziando tutti coloro che con critiche costruttive hanno contribuito a migliorare questo mio scritto, che so benissimo non eccita nessuno, ma del resto non è nato con questo scopo.
Per chi volesse leggere dei miei racconti a tema consiglio "Mildred e Patrick" e "Sissification" per quello che riguarda il Femdom, "La moglie schiava" per chi preferisce l'uomo dominante.
Infine prometto che non scriverò più manuali.


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