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Mia figlia 2


di Membro VIP di Annunci69.it 68maxim
08.12.2022    |    12.488    |    8 9.6
"Cosi ci andammo a distendere sul letto, era ancora presto, ci guardammo negli occhi e le nostre bocche erano attratte, era troppo forte eravamo ancora in..."
Come ogni mattina alle 07.00 mi svegliai, ma questo era un risveglio speciale, mia figlia era li nel letto matrimoniale, tutta nuda e con il culetto proteso verso il mio bacino.
Era tutto vero avevo scopato mia figlia ed è stato fantastico.
Erano passate poche ore da quando l'avevo scopata ed avevamo goduto uno dell'altra.
Avevo ancora voglia di lei, e i pensieri volavano e il mio cazzo era nuovamente duro, non volevo svegliarla e decisi di andarmi a fare la doccia.
Mi alzai e mi recai nel bagno, li vicino alla camera da letto.
Entrai nel box doccia e aprii l'acqua che inizio a scorrermi addosso, mitigando la mia eccitazione e sbollentare gli ardori mattutini alla vista di mia figlia.
Penso che passarono due minuti e vidi mia figlia che mi guardava proprio davanti a me, attraverso il vetro, ancora tutta nuda.
Visto che l'avevo notata, fa scorrere l'apertura del box ed entro dentro con me, senza dire niente mi passo dietro e sentii il suo corpo appoggiarsi al mio, soprattutto i suoi capezzoli turgidi dietro la mia spalla.
Le sue mani mi accarezzavano il torace si fermo sui miei capezzoli strizzandoli e tirandoli.
Ero li immobile senza sapere cosa dirgli, ma sicuramente con il cazzo durissimo.
Le sue mani scesero e si impadronirono della mia voglia, il mio cazzo era ormai suo lo avvolgeva tra le mani e esplorava ogni cm di me.
Mi inizio a masturbare con una mano e con l'altra giocava con le mi palle.
E lei disse: "Papà perché non mi hai chiamato, ho ancora voglia del tuo cazzo dentro di me, voglio che mi scopi forte , sempre più forte."
L'acqua ormai aveva bagnato anche lei e i suoi capezzoli diventarono ancora più turgidi e li sentivo sulla mia schiena, mentre le sue mani avvolgevano il mio cazzo.
S girò e mi disse "Prendimi a calcioni su di te come quando ero piccola, ora però lo devi fare come se fossi la tua troia, voglio godere ancora con te."
Le risposi: "Si amore di papà vienimi addosso, e fammi vedere quanto sei troia."
Mi mise le braccia al collo e le gambe attorno ai miei fianchi, non persi tempo le presi su per il culo e la sollevai fino alla cappella, che scivolo nella sua figa fradicia di umori.
La sua bocca era già sulla mia e la sua lingua con la mia, mentre il cazzo le scivolava tutto dentro fino alla palle, la stavo possedendo ancora ed era bellissimo, ancora più bello di poche ore prima.
Si sbatteva forte su di me, con il mio sostegno e con il mio ritmo che era forsennato, sentivo il suo piacere dai gemiti sempre più forti, fino a quando non esplose in un orgasmo corto ma intenso, il suo corpo era un continuo fremito, non so quanto duro ma alla fine si rilasso ed io con il mio cazzo ancora dentro di lei ma fermo.
Chiusi l'acqua e la misi per terra.
Antonella senza perdere tempo si inginocchio e inizio a leccarmi il cazzo, leccava e succhiava lungo tutta l'asta, era fantastica.
Poi scese giù e si dedico alle mie palle prima l'una e poi l'altra nella sua bocca che le succhiava e le tirava come se le volesse mangiare.
tutto questo sempre guardandomi con la voglia negli occhi.
Quella voglia che mi diceva scopala ancora, più forte ormai è una donna.
La sollevai da quel piacere immenso che mi stava donando, la gira e le feci appoggiare le mani sul muro e protesi il suo culo, finche la sua figa non appari socchiusa.
E le dissi: "Ora ti faro godere come una vera troia, come gode quel troione di tua madre."
E lei: "Si papà voglio essere la tua puttana,"
Le appoggiai la cappella alla sua figa e senza pensarci due volte, il mio cazzo entro tutto dentro fino alle palle fino al suo utero.
Lei cedette e si trovo con la faccia sulle piastrelle mentre urlo e disse: "Cazzo lo sentito in gola:"
Ed iniziai a scoparla forte senza tregua le mie mani sui suoi seni a strizzarle i capezzoli ormai enormi e arrossati.
Gemeva e si spingeva anche lei contro il mio cazzo.
E disse: " Si continua fottuto bastardo, mi stai facendo impazzire, o la figa in fiamme, spingi sempre più forte sto per godere ancora."
A queste parole spinsi ancora più forte, sentivo il suo corpo vibrare, ma anche il mio cazzo pulsava.
La sentii godere un piacere lungo molto più inteso, stavo per godere anche io.
Antonella si libero con un grido ed io nello stesso istante stavo sborrando dentro di lei, unendomi al suo piacere.
I nostri corpi vibravano ancora ed io ero tutto dentro di lei, si a cazzo che sborra.
" Papà ho sentita la tua sborra che mi invadeva l'utero mentre godevo anche io, e stato bellissimo, "
Cosi le torli il cazzo dalla figa e piano piano stava colando la mia sborra, lei non perse tempo e porto la mano per raccoglierla, mentre la sua bocca inizio a pulire il mio cazzo.
Se lo gustava tutto intriso tra le nostre sborrate, ed era fantastico vedere come le piaceva prendermelo tutto in bocca,
Poi accosto la sua mano con la sborra colata dalla figa si alzo e disse: "Papa lecca con me ci unirà ancora di più:"
E cosi facemmo le nostre lingue che si intrecciavano leccando le nostre venute fino a finire con il baciarci intensamente.
Cosi ci andammo a distendere sul letto, era ancora presto, ci guardammo negli occhi e le nostre bocche erano attratte, era troppo forte eravamo ancora in piena voglia di noi.
Non ci bastavamo mai, le nostre bocche si avvicinarono e ripresero nuovamente a baciarsi intensamente, avevamo ancora il sapore del sesso, del nostri sesso.
Un sapore animale che non ci permetteva di ragionare.
Il suo sguardo si rivolse sul mio cazzo lasciando la mia bocca, si avvicino e la sua lingua iniziò a leccarlo mentre i suoi occhi cercavano la mia approvazione.
Cosi la presi e portai la sua figa sulla mia bocca volevo ricambiare il suo impegno a darmi piacere.
La mia lingua si fece strada nella sua figa, ancora pregna della precedente penetrazione.
Di colpo si libero la bocca dalle mie palle e si dedico alla mia cappella, che inizio a succhiare.
Era un reciproco piacere non ci volle molto che il suo bacino inizio a vibrare e si lasciò andare ad un altro orgasmo.
Le dissi; "Tesoro stai godendo come una maiala."
E lei: "Si papà lo so, ma sei tu che non so cosa mi stai facendo."
La mia lingua si sposto al suo buchetto, ancora cosi stretto e lei sentendo la mia lingua mi disse "Papà insalivalo per bene e piantami questo cazzo enorme tutto nel culo"
Era così eccitante sentirla cosi, completai l' opera con suo buchetto preparandolo bene a ricevere il mio cazzo.
Questa volta volevo guardarla negli occhi mentre la inculavo.
La presi e la misi con il culo a bordo del letto le alzai le gambe e appoggiai la cappella sul suo buchetto, era proprio piccolo.
Le dissi: "Amore di papà, ti farò male come ieri all''inizio ma poi sai che ti piacerà"
Lei mi rispose: "Lo so papà, stanotte e stato davvero duro sentirlo dentro il mio culo, ma non ti ho detto che è stata la mia prima volta, ed il tuo cazzo e davvero enorme, ma tu sei mio padre ed io voglio darti tutto."
La mia cappella premeva nel suo buco e con una pressione violenta entrò. un grido straziante e lungo usci dalla sua bocca e disse: "Cazzo in questa posizione e peggio di stanotte."
Ed io: "Amore mio vuoi che mi fermo?"
E lei: "Nooooo voglio che il tuo cazzone entri tutto e mi scopi, voglio essere la tua puttana."
Non ebbi più remore alcuna e con un colpo di reni, glielo piantai tutto nel culo.
I suoi occhi si sbarrarono e non poté non urlare, un grido lunghissimo, ma non ebbi pietà e iniziai a scoparla nel culo strettissimo mentre le sollecitavo il clitoride, e lei si strizzava i capezzoli, che ormai erano diventati violacei.
Grido per un bel pò ma io continuavo ancora più forte e veloce, mentre sentivo che stava per avere un altro orgasmo sollecitando il suo clitoride.
E mi disse: "Papà frema la mano sto sentendo piacere nel culo, credo che sto godendo con il culo, tu però inculami sempre più forte, fottimi nel culo."
Allora le presi le cosce con le mie braccia, per sollevarla ancora un pò.
Così il mio cazzo le entro ancora più in fondo, lei se ne accorse e disse: " si cosi porco lo sento tutto ancora più dentro. mi stai sfondando il culo, si porco godo con il culo."
E mentre godeva con il culo inizio a pisciarmi addosso, la sua figa non riusciva a fermarsi e urlava di piacere ed io continuavo a sfondarle il culo.
Le dissi: "Sei meglio di un attrice porno sei nata per prendere il cazzo, hai lo stesso talento di tua madre e poi siete tutte e due insaziabili."
E fu in questo momento intenso che successe l'immaginabile.
Ma questa e un 'altra storia.
Al prossimo racconto sempre se lo vogliate


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