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incesto

Tale madre tale figlia


di Membro VIP di Annunci69.it CristalClear
15.04.2024    |    137    |    0 9.0
"Vanessa incominciò a muoversi ritmicamente avanti a dietro e io incominciai quindi a seguire il suo ritmo..."
E' abbastanza difficile raccontare una situazione molto insolita, direi abbastanza rara anche per persone con molte esperienze trasgressive. Eh si, perché stavolta mi è capitato di dare un senso diverso alla frase "farsi una famiglia"!
Ma andiamo per gradi.
Per un certo periodo di tempo mi trasferii per lavoro a Pisa.
Trovandomi da solo e avendo molto tempo la sera, incominciai a frequentare dei bei locali trasgressivi tra Pisa e Firenze.
In uno di questi conobbi una bellissima coppia cuckold. La hotwife si chiamava Cristina, ed aveva una carica erotica micidiale.
La prima volta che vidi questa coppia, stavo sorseggiando un cocktail in un club di Firenze. Entrarono moglie e marito e si diressero verso il bancone del bar. Presero qualcosa da bere e rimasero al bancone per qualche minuto. Io mi feci coraggio, li salutai garbatamente ed incominciammo a parlare. Mi fecero capire immediatamente di essere una coppia cuckold, il marito mi salutò cordialmente e andò a sedersi in una poltroncina dall'altra parte del bar, lasciando la moglie in conversazione con me. Lei era bellissima, quaranta anni circa, pelle molto abbronzata, corpo scolpito da ore di palestra, capelli neri lunghi, labbra e occhi di fuoco. Mi sentivo quasi imbarazzato dal suo sex appeal, e lei se ne rese subito conto. Mi chiese subito cosa ne pensassi di lei, e la mia risposta fu semplice: "magnifica".
Lei allora mi disse: "sai, in molti mi vedono così ed hanno vergogna ad avvicinarsi, ma io sono come tutte le altre, forse più bella della media, ma se vego i questi locali è sottinteso cosa cerco, no?"
Io capii immediatamente e mi proposi. Lei con un sorriso malizioso mi prese per mano e andammo al piano di sopra dove c'erano le camere. Il marito invece rimase giù al bar, in attesa della moglie.
Fu un incontro incredibile, vedere Cristina nuda mi fece letteralmente scoppiare la patta dei pantaloni. Si fece fare di tutto, io chiedevo e lei non diceva mai di no, era una vera pantera. Bocca divina, me lo fece diventare duro accarezzandolo prima con la lingua e poi prendendo a succhiare voracemente. Appena duro fece tutto lei, si impalò ripetutamente in figa e in culo, godendo e dimenandosi selvaggiamente. Io cercai di resistere il più possibile ma ad un certo punto fu impossibile. venni nel preservativo ma anche lei raggiunse l'orgasmo almeno un paio di volte. Chiacchierammo nudi sul letto per una decina di minuti e le riproposi di ricominciare, visto che mi stava tornando duro alla sua vista, ma lei preferì tornare da suo marito, lasciandomi però il suo numero telefonico, cosa assolutamente inusuale.
Tornammo giù al bar e suo marito si fece avanti e venne a salutarmi. Mi ringraziò in maniera timida, ma nei suoi occhi scorsi uno sguardo sincero.
Passarono un paio di settimane e una mattina, mentre risistemavo la giacca, ritrovai il foglietto con il numero telefonico di Cristina.
Pensai di farle uno squillo, e lei si ricordò subito di me. La sua voce calda e il suo accento tipicamente toscano la facevano ancora più sexy. Mi disse che loro abitavano in un paese vicino a Pisa e se avessi voluto mi avrebbero invitato per cena, ma senza secondi fini. Io accettai molto volentieri e mi presentai la sera stessa a casa loro ovviamente con una bella bottiglia di bollicine di un certo livello.
Quale sorpresa quando ad aprirmi la porta venne una versione di venti anni più giovane di Cristina!
Eh si, perché la ragazza che mi aprì la porta era Vanessa, sua figlia di diciotto anni appena compiuti. Identica alla madre, stessi tratti somatici, stessa carnagione, stesso tipo di fisico, semplicemente strepitosa.
Da quella sera diventai amico di famiglia. Una famiglia normale, come le altre, e Carlo, il marito di Cristina una gran brava persona.
Un giorno lo incontrai in giro per Pisa e prendemmo un caffè insieme. Chiacchierando fu lui a prendere il discorso del suo essere cuckold, e mi spiegò meglio. Purtroppo per lui una grave malattia contro al quale ancora stava lottando gli aveva provocato l'impotenza. Conoscendo bene la grande importanza che il sesso aveva per Cristina, preferiva portarla nei club a divertirsi piuttosto che prendersi le corna. Perché sapeva benissimo che per Cristina scopare era troppo importante e quindi prima o poi l'avrebbe fatto cornuto. Preferiva esserne consapevole. Almeno questo era il suo ragionamento.
Purtroppo un paio di mesi dopo mi arrivò la telefonata di Cristina, in lacrime, che mi annunciava la morte di Carlo. Aveva perso la sua battaglia.
Mi sentii in dovere di starle vicino. Ormai ero un vero amico di famiglia e non pensavo minimamente a Cristina in maniera sessuale; in quel momento era un'amica da aiutare.
Passarono i mesi, e le frequentazione con Cristina divenne sempre più assidua. Incominciai a pensare a lei non solo come un'amica, e il sentimento fu ricambiato. Mi propose di andare a vivere da lei e io accettai, anche se prima chiesi anche il parere di Vanessa, che non obiettò minimamente.
Io e Cristina quindi incominciammo a fare coppia fissa, e ovviamente, conoscendola, incominciammo a frequentare di nuovo i club dando sfogo al piacere di entrambi. Lei era magnifica e porca da impazzire. Nelle varie situazione era sempre la regina della festa.
Un giorno Vanessa tornò a casa abbastanza turbata, e la vidi confabulare con Cristina, che la prese da parte e stette con lei diverso tempo a parlare in camera.
Quando tornarono io chiesi se fosse tutto ok, e la risposta fu positiva. Non feci tanto caso all'episodio. Si sa, le ragazze giovani hanno il loro mondo e anche il loro umore è molto variabile.
Un'ora dopo circa Vanessa uscì di casa dicendo di andare a trovare un'amica e sarebbe tornata poco dopo.
Cristina a qual punto mi disse: "sai cosa è successo a Vanessa?"
"Non ne ho la minima idea" risposi.
"Il suo ragazzo stamattina voleva metterglielo nel culetto, ma lei non ha voluto e lui l'ha presa male, hanno litigato" rispose Cristina.
"Beh, con quel fisichetto che si ritrova Vanessa, trovo normale che il suo ragazzo abbia certe mire!" risposi io.
"senti, ora che non c'è perché non ci divertiamo un po' io e te?" Mi propose Cristina. Io ovviamente non mi feci pregare e immediatamente ci ritrovammo nudi sul letto con Cristina che mi faceva un pompino maestoso.
Quando vide che il mio cazzo era al massimo della durezza, Cristina disse ad alta voce "Entra!"
In una frazione di secondo si aprì la porta ed entrò Vanessa, completamente nuda! io sobbalzai e guardai stupito Cristina, vergognandomi di mostrarmi nudo a sua figlia, per di più mentre stavamo incominciando a scopare!
Lei rise fragorosamente, e mi disse: "dai, facciamole vedere come si incula una donna!"
Vanessa aveva un sorriso molto malizioso, e vederla nuda, con quel corpo perfetto da adolescente mi fece in primis soggezione, ma capii immediatamente che dovevo darmi da fare, quanto menno per non fare brutta figura!
Cristina aveva già pensato a tutto, mi fece mettere seduto e si impalò sul mio cazzo. Fece una bellissima cavalcata con il culo in direzione di sua figlia che osservava con attenzione mordendosi le labbra. Ad un certo punto si sfilò dal mio cazzo, prese un lubrificante e disse alla figlia: "Guarda come si fa".
Mi colò il lubrificante sul cazzo e massaggiò, poi ne aggiunse un po' anche sul sul buco del culo e con due dita se lo imbrattò bene bene. Poi mi ordinò di incularla. Vanessa nel frattempo si era avvicinata e guardava da vicinissimo il mio cazzo entrare nel culo della madre. Dopo essermi fatto spazio nel culo di Crisina incomincia a stantuffarla vigorosamente, ma mentre spingevo mi venne in mente una domanda: "Perché vanessa era nuda?"
Quasi telepaticamente proprio in quel momento Cristina mi diede la risposta:" Fermati, ora tocca a Vanessa!"
Io ero ancora col cazzo dentro il suo culo, lei si girò e mi guardò sorridendomi:" da qualcuno deve imparare, e pensiamo che tu sia la persona migliore"
"Ma siete sicure?" Dissi io fortemente imbarazzato
"Dai mettiti un preservativo, non vedi che lei è già pronta?" disse Cristina. Effettivamente Vanessa era già salita sul letto e mi aspettava con il suo culo incredibile e già lubrificato.
"Ok, se proprio devo" dissi io ancora un po' imbarazzato ma comunque rassicurato dalle loro parole.
Mi infilai in preservativo e mi avvicinai al culo di Vanessa. Cristina prese in mano il mio cazzo, e prima che potessi affondarlo nel culo di sua figlia le disse di prenderlo in mano a sua volta e di regolare l'entrata in maniera tale da poterla controllare. Vanessa obbedì, prese il mio cazzo durissimo e se lo appoggiò al buchetto. Io feci un po' di pressione e lei lasciò che entrasse un po' per volta. In turbinio di sensazioni mi assalì. Stavo sverginando il culo di una ragazza, per di più la figlia della mia compagna!
Vanessa emise un piccolo gridolino di dolore. Non sono un superdotato, ma comunque il mio cazzo è di misura ragguardevole, e visto che per lei era la prima volta mi sembrò normale un po' di sofferenza. Cristina si sbrigò ad aggiungere del lubrificante, e le cose andarono meglio. Vanessa incominciò a muoversi ritmicamente avanti a dietro e io incominciai quindi a seguire il suo ritmo. Aveva un culo magnifico. Mai vista una tale perfezione ma si sa, la tonicità della gioventù è inarrivabile. Cristina era vicino a noi ed incominciò a masturbarsi. Certo non voleva solo fare da balia, voleva anche divertirsi in quella situazione così perversa che si era creata! Vanessa incomiciò a godere in maniera sempre più vistosa, la sua bella fighetta semi depilata era fradicia. Per un attimo si sfilò il mio cazzo e vidi chiaramente come il suo buco rimaneva ormai aperto. Era ufficialmente sverginata nel culo! Mi chiese di scoparla in figa, io mi cambiai velocissimamente il preservativo e lo feci. Se ne venne molto velocemente, urlando e dimenandosi. quando si sfilò dal mio cazzo io rimasi in erezione, e quindi ci pensò Cristina ad infilarselo immediatamente per farmi venire. Raggiungemmo l'orgasmo contemporaneamente sotto gli occhi di sua figlia, che nel frattempo si era messa comoda e a gambe larghe e si faceva leccare la figa dalla madre. Che spettacolo incredibile!
Finita questa esperienza surreale ci ricomponemmo e ci preparammo per la cena.
Durante la cena parlammo dell'accaduto, io con un po' di imbarazzo. Ma quando vidi che da parte di mamma e figlia l'imbarazzo non c'era allora incominciammo a scherzare e sorridere su come certe cose siamo abbastanza inusuali. Cristina l'ho conosciuta in un club e quindi sapevo a priori come la pensasse, ma che poi avesse trasmesso la stessa disinibizione e lo stesso modo di pensare al sesso a sua figlia questo mi sorprese e non poco. Comunque non c'era nulla di male, o almeno in quel momento la vedevamo così.
Fu l'esperienza più estrema della mia vita sessuale, e ancora oggi, a distanza di anni, nonostante le nostre strade si siano divise, penso a Cristina e Vanessa con molto, molto affetto.

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