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Anna e Marco La prima volta anale


di birbantotto
24.01.2020    |    45.323    |    11 9.4
"Fu una violenza che non denunciò perché si vergognava della reazione che aveva avuto..."

Anna era pienotta, sempre sorridente, un po svampita e aveva ammaliato Marco per la sua semplicità e per il suo culone.
Un sedere alto pieno tondo e prominente che attirò subito le voglie dell’uomo. Ovviamente non lo trovò vergine nonostante lei negasse, ma a 45 anni una mora formosa come quella di cazzi ne aveva presi e qualcuno le aveva già sfondato il culo, tanto che già al secondo loro incontro lui la inculo e Anna dopo un lungo “Ooooooo” non disse null’altro.
La loro storia clandestina proseguiva benissimo e dopo pochi mesi ormai ogni volta che scopavano Anna voleva il cazzo in culo e veniva come una fontana menandosi il clitoride o usando un dildo.
Un giorno per caso però Anna giocando pose il dildo sul culo di Marco che la lasciò fare. “Ti piace?” “Ma nn so dovrei provare”. “E allora proviamo” disse Anna che appoggio il vibratore sul buco di Marco e spinse trovando una certa arrendevolezza.
“Ma nn sei vergine lo hai preso senza fiatare” “Dai Anna non scherzare”
“Dico davvero, hai il culo rotto come il mio” “Come il tuo? Ma non esagerare”
“Come il mio o no mi sembra che ti piaccia” “Ho avuto solo donne”
“Ma ti piace il cazzo”
“Falla finita”.
I due litigarono e Marco non capiva se Anna era arrabbiata perchè negasse o per il fatto in se.
Dopo giorni di silenzio Marco inviò un sms “E’ vero sono bisex. Se la cosa ti disturba finiamola qui, mi spiace ma ho anche questa natura”
“Per me ok ma devi raccontarmi tutto” fu la risposta.
Cosi condivisero a letto le loro prime volte con momenti di insolito piacere.
Anna confessò che lo aveva preso in culo prima ancora che in figa da un bidello a scuola.
Fu una violenza che non denunciò perché si vergognava della reazione che aveva avuto. Aveva appena compito diciotto anni ed era ancora vergine. Aveva dimenticato un libro ed era rientrata a scuola quando ormai era vuota. Il bidello lo aveva già trovato e portato nel suo ufficio.
Quando Anna entrò nel locale Paolo, il bidello, chiuse la porta e mise le mani sul culone della ragazzina spingendola sulla sua scrivania a pancia sotto mentre le torceva un braccio
Anna scalciò e si mise a urlare ma nella scuola non c’era nessuno e due sculaccioni e un fazzoletto sulla bocca unito alla minaccia di farle male la fecero calmare
“Hai un culo fantastico ragazzina” Le avevo detto “Prima o poi un ragazzo che magari dice che ti ama te lo farà brutalmente meglio che lo faccia io che ho esperienza e ne ho aperti tantissimi”

Il bidello era un uomo di quarant’anni, un vecchio per Anna, alto e massiccio con una pancia dura e un po prominente. La teneva ferma con una sua mano enorme le apriva i jeans. Appena scesi Paolo vide questa culo fantastico, morbido e liscio, si apri la patta e strusciò il suo cazzo non lungo ma largo e nodoso sul solco. La ragazza era spaventata e nonostante i tentativi del porco che la stimolava con mani e cazzo non si bagnava e cercava di liberarsi. Allora decise di leccarle la figa così si accuccio, aprì le natiche con le due mani lasciandola libera e tuffo la faccia tra le natiche. Anna perse il cervello perché nessuno la aveva mai leccata. Era molto pudica e si era limitata a masturbazioni reciproche quindi fu invasa da un’onda di piacere nuovo. Il bidello leccava e lei mugulava; non si spostava di un centimetro ma si vergognava della sua reazione riuscì solo a dire “sono vergine” e dopo pochi minuti ebbe un orgasmo.
Il bidello si rialzò “Tranquilla voglio solo farti il culo, la figa è pericolosa alla tua età” . La alzò dalla scrivania tirandola per i capelli e la fece inginocchiare sbattendole il cazzo in faccia. Solo dopo che il bidello le spinse il cazzo in bocca iniziò a pompare il cazzone ma era davvero inesperta “Bimba meglio che impari perché i maschi adorano i pompini” le disse Paolo che per spiegarle meglio la cosa la scopò in bocca per cinque minuti. Questa violenza però non dispiacque più di tanto a Paola che si bagnava in continuazione. L’omone se ne accorse toccandola “Ti piace, vedi? Oggi hai imparato già una cosa e ora impari la seconda” La alzò la appoggio alla scrivania e si bagnò il cazzo sputando sulle natiche della ragazza e passando la cappella li sopra. Si bagnò anche le dita che iniziarono a lavorare il buchetto ed il clitoride. Anna tratteneva il fiato era arrabbiata ma anche eccitata e spaventata ma le piaceva tanto sentirsi stimolata nei suoi pertugi.
Poi avvenne.
Paolo appoggio la cappella sul buco e spinse. Anna senti dolore, tanto dolore ma Paolo era bravo usciva e entrava appena e quando sentì che Anna era meno contratta con un colpo secco la infilò. “Aaaaaaaa” basta brucia brucia porco schifoso” “Zitta che potevi andartene e sei rimasta, ti sto aiutando porcellina” “Basta ti prego basta”. Paolo rispose levando il cazzo e dando due sonori sculaccioni proprio sul buco del culo, sputando ancora proprio li e colpendola più volte e sputando e colpendola. Anna si sentiva arrendere poteva andarsene ma rimase li con il culo nudo aperto alle voglie dell’uomo che capì la decisione della ragazza e la penetrò di colpo facendola gridare ancora. Entrava ed usciva e dopo pochi minuti il culo era ben aperto. Anna ansimava e l’uomo continuava a incularla poi decise che era meglio finire, aumentò i colpi e Anna si sentì sbattuta come un fuscello; le piaceva essere trattata in modo così animale. Finalmente l’omone iniziò a toccare il clitoride della ragazza che in due secondi venne con un orgasmo fortissimo proprio mentre il bidello scaricava la sua sborra dentro il culo della ragazza.
Anna si vergognava di aver accettato quel trattamento e di aver goduto con il bidello. Lui invece era orgoglioso della sua prova di forza e d aver svezzato l’ennesima ragazzina al piacere anale.
“qui hanno perso la verginità di culo tantissime ragazze, anche della tua classe” e sono quasi tutte tornate. Decidi te cosa vuoi fare, io sono qui tutti i giorni” Disse Paolo mentre rideva e colpiva sul culo la giovane che sarebbe stata segnata per sempre nei suoi desideri da quella esperienza: non tornò dal bidello ma si fece scopare in culo da ogni suo ragazzo o uomo con cui avrebbe fatto sesso.
“Ora tocca a te Marco raccontarmi la tua prima volta nel culo” Disse Anna al termine del racconto.
.. continua..
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