Prime Esperienze

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di Membro VIP di Annunci69.it Cpcuriosa60
30.12.2023    |    3.748    |    8 9.3
"I completini di pizzo nero finirono per terra e noi signore, ambedue, alla pecorina, appoggiate una sul letto ed una sulla poltrona..."
È inevitabile.
Quando passiamo da Bologna, non posso fare a meno di pensare a Nicoletta e Bruno, la nostra "prima coppia".
Ho chiesto spesso ad Ivo da che cosa è nato il suo desiderio di farmi esibire davanti agli altri.
Perché di questo si è trattato quando siamo andati a casa loro.
Giocavamo da tempo tra noi a stuzzicarci, lui regalandomi biancheria sexy, io indossandola e facendola vedere "per caso" al commesso del negozio di scarpe o nello spogliatoio della piscina.
Giochi innocenti, ripensandoli ora, ma da qualche parte si deve iniziare.
È vero che negli anni '80, pare assurdo, i costumi erano più liberi.
Intendo esserne privi, in realtà.
Noi ragazze stavamo in spiaggia a seno nudo, oggi non lo fa più nessuna.
E le spiaggette per nudisti erano forse più frequentate di adesso, sembra.
Chi ha detto che il progresso migliora l'umanità?
In ogni caso, il mio Signore mi convinse al grande passo.
Sfoggiando sotto gonna e camicetta il mio completino più sexy e le calze più velate, varcai con lui la porta di casa di una coppia bolognese.
Lei bella, come sono le vere figlie dell'Emilia (intesa come Regione) e lo dico con una certa invidia.
La ricordo alta più della media, bruna e prosperosa senza essere grassa.
Lui un bell'uomo, forse un po' rustico, sicuramente interessato a me, non ancora trentenne.
Loro avevano passato la quarantina, credo si avviassero verso i 50.
Si erano ricavati una serata di libertà, spedendo i figli dai nonni e già questo, ci dissero, era uno strappo alla regola.
Ci parlarono dei loro giochi, con tranquillità, mentre ci offrivano bibite e caffè.
Noi ascoltavano, quasi senza parole.
In particolare Bruno ci descrisse, emozionandosi, il fascino di vedere Nicoletta giocare con un'altra donna.
Ricordo che lei invece sembrava imbarazzata e mentre il marito parlava si versava un bicchiere di Lambrusco.
Ivo preciso' (a malincuore?) che in realtà noi eravamo ancora digiuni di qualsiasi esperienza e che un contatto fisico era escluso.
Lei, sembrò rilassarsi, posò il bicchiere e ritornò serena.
Pensandoci, forse voleva solo avere il suo uomo tutto per sé per una sera ed in buona compagnia.
E fece la prima mossa...
Alzandosi ci prese entrambi per mano e ci accompagnò nella loro camera da letto.
Ci indicò di sdraiarci e si sedette sulla poltrona di fronte.
Bruno era rimasto evidentemente sorpreso e entrò nella stanza per ultimo.
Nicoletta lo invitò ad avvicinarsi e gli disse che da quel momento era il nostro Padrone.
Probabilmente era un loro gioco, perché lui si trasformò in un fantasioso Regista.
Parlando ad Ivo gli chiese di togliermi prima la camicetta e poi la gonna.
Nel frattempo lui faceva la stessa cosa con la moglie che aveva fatta alzare dalla poltrona.
Noi signore rimanemmo con l'intimo che venne lodato con sincerità.
Ci venne chiesto di spogliare i nostri partner ed io, ricordo, mi sorpresi di come le mie dita tremanti faticavano a slacciare i bottoni della camicia del mio compagno, non parliamo della cintura e dei pantaloni.
Ivo mi lasciò fare senza aiutarmi, anzi allargò le braccia e mi guardò ridendo con aria di compatimento.
Nicoletta fu più veloce e premiata da un bacio del suo uomo che le strinse forte le natiche, portandola verso di sé.
"Senti che effetto mi state facendo, voi due fighe.
Adesso toglieteci anche il resto e prendetecelo in bocca"
Forse esitai un attimo, non ricordo, certamente tolti gli slip, trovai l'uccello del mio compagno già arzillo.
"Avanti, lo vogliamo sentire al calduccio, così, brave, poi lo avrete per premio..."
Credo che non passarono due minuti e forse con uno sguardo d'intesa gli uomini decisero di averne abbastanza.
I completini di pizzo nero finirono per terra e noi signore, ambedue, alla pecorina, appoggiate una sul letto ed una sulla poltrona.
Bruno chiese al mio amore di descrivergli il gusto della mia fica prima di assaggiarla con l'uccello.
Immagino che le parole furono di suo gusto perché lo intravidi penetrare Nicoletta con una certa urgenza, dopo che la mia passera fu leccata per bene.
E anch'io mi gustai il mio uomo e il piacere che mi diede.
A Nicoletta piacque guardarci mentre si riposava tra le braccia del suo ed insieme ci lodarono quando scoprirono che in qualcosa eravamo "più avanti" (il mio culo non era vergine da tempo e non rimase indisturbato nemmeno quella sera).
Non ricordo molto del viaggio di ritorno ma è rimasta storica per noi la notte che passammo nel nostro letto ed anche il giorno successivo.
Non avevamo molto da dirci, eravamo eccitati come non mai e desiderosi di toccarci e di soddisfarci a vicenda.
Non rivedemmo più i nostri complici di quella sera magica, quasi per proteggere il ricordo di un evento unico ed irripetibile.
Magia della novità, dell'entrare in un mondo trasgressivo, del passare il limite imposto dalle regole della società "perbene".
Ma tutto serve per rendere l'esistenza più sopportabile...
P.s. ed Ivo non mi ha ancora risposto...
Forse non c'è un "perché" nell'iniziare a giocare, facciamolo e basta...

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