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Sottomessa o Padrona? Parte prima


di Membro VIP di Annunci69.it Cpcuriosa60
18.08.2023    |    4.608    |    5 9.9
"E quello che intravedo, una volta entrata mi lascia di stucco..."
Io sono decisamente una donna indipendente e a volte contestatrice, anche nei confronti del mio compagno. Forse per questo ha iniziato da tempo a sognarmi al centro di una scena di sottomissione, giusto per prendersi una piccola (?) rivincita.
Lo lascio fare, tanto so che deciderà il meglio per me.
Da giovani abbiamo visto tutti i film del genere "Histoire d'O", "La Chiave", "L'ultimo tango" pellicole per educande rispetto a quel che gira adesso in internet.
Non sono preparata però a vivere stasera un'esperienza simile. Sono stata avvertita che la serata sarà "diversa" ma non so perché.
Solo quando arriviamo in un cortile poco illuminato, il mio compagno mi chiede di bendarmi con un foulard e aspettarmi in macchina. Lui scende, lo sento parlare con qualcuno e poi la portiera si apre. Una voce sconosciuta mi ordina di scendere a mia volta ed io un po' impacciata lo faccio. Sono davvero poco vestita, il cappotto è rimasto sul sedile posteriore spero che si entri in fretta al caldo. Invece rimango così esposta per qualche minuto, mentre mani piuttosto rudi mi esaminano. Per il freddo tremo un po' e sento la pelle gelarsi.
Mi viene chiesto di allungare le mani in avanti e vengono legate da un sottile cordino. Questo facilita il mio cammino verso il buio, quando la voce mi dice di camminare.
Adesso siamo al caldo e la benda mi viene tolta: l'ambiente è piuttosto buio, solo qualche candela qua e là rischiara un divano di stile antico e dei tavolini su cui noto vari oggetti. Riconosco dei falli di varie dimensioni ma anche manette e frustini. Capisco lo scenario in cui si giocherà e mi accorgo che sono più eccitata che spaventata. Confido che il mio compagno sia presente, anche se non lo vedo.
Vedo invece l'uomo mascherato che mi ha condotta finora: non alto e non particolarmente muscoloso. Sembra però molto deciso nei modi. È nudo dalla cintola in su, ha solo degli slip di pelle nera con delle borchie.
Le mie mani vengono slegate e di nuovo le sue, decise e poco gentili, mi esplorano, soffermandosi lungamente sulla mia fica che viene esaminata rudemente cosi come il mio culo.
"So che sei cattiva, indisciplinata, non rispetti il tuo padrone che mi ha dato il compito ingrato di punirti. Sappi che per me tu non vali nulla, sei solo un giocattolo. Io per te sono Lord Maxim,". Mi spinge sul divanetto senza schienale dopo avermi strappato quel poco che ho addosso.
Un po' di rabbia mi sale, era un vestitino che adoravo e così pure le mutandine che mi erano state regalate da una cara amica bisex. Mi trattengo a stento per rispetto verso il mio compagno e per non dare soddisfazione al Lord.
Vengo messa di fianco e senza tante spiegazioni le mie gambe vengo piegate in avanti, posizione che mi rende più esposta, tanto che quando due dita scivolose entrano nel mio ano non fanno una gran fatica. Sono però subito sostituite da quella che capisco con sorpresa essere una cannula da clistere.
"Sai come funziona un bel lavaggio, quindi più lo assecondi meglio è per te" e subito un liquido quasi freddo mi entra nelle viscere. Con la mente lancio una serie di offese al mio compagno che ha certamente suggerito al Lord questa procedura che per tanto tempo è stata uno dei nostri giochi preferiti. Non credo che sarò più disponibile a ripeterla in privato.
Più della vergogna del clistere, temo per il passo successivo che è sempre un fatto intimo e che non so come si svolgerà.
Al Lord tutto questo sta piacendo, vedo che si tocca gli slip che racchiudono un bel pacchetto gonfio.
Intanto il liquido scorre e non so per quanto ancora potrò resistere. Inizio a provare freddo perché la temperatura del mio corpo si sta abbassando. E la rabbia aumenta, tanto che allungo una mano per togliermi la cannula. Vengo però bloccata dalla voce del mio compagno che quasi non riconosco, tanto è dura e decisa. E che dire delle sue mani, le riconosco mentre mi afferrano il fianco costringendomi sul divano: sono le sue, ma non gentili come al solito.
Rabbrividisco, per la paura o il freddo?
Forse però il mio gesto è servito a dargli il segnale del mio malessere, perché mi conosce e sa che nel gioco ho sempre rispettato i suoi desideri che adesso però assomigliano agli ordini di uno sconosciuto. Infatti in un sussurro (eccitato o arrabbiato) dice al Lord di fermare il liquido.
Tiro un sospiro di sollievo e senza aspettare molto mi dirigo verso il bagno che mi viene indicato nascosto da una tenda. Barcollo fino alla tazza ma sono sollevata di poterne usufruire in quasi assoluta privacy. Mi vergogno perché i maschi rimasti poco lontano sanno benissimo che sto facendo. La testa mi gira, ho freddo ma vedo una doccia e spero che ci sia l'acqua calda per pulirmi e riscaldarmi. Per fortuna è così e mi sento un po' sollevata. Trovo un asciugamano, mi avvolgo ma il momentaneo benessere termina quando una voce mi richiama nella stanza a fianco.
E quello che intravedo, una volta entrata mi lascia di stucco...
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