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Il sogno di Matt-parte prima


di Membro VIP di Annunci69.it Cpcuriosa60
15.02.2024    |    2.218    |    3 9.3
"La voglia e la curiosità di scoprire l'esperienza accumulata e le più belle porcherie, mi diedero coraggio..."
È un giorno di inizio primavera il caldo e il cambiamento di stagione mettono allegria leggerezza e spensieratezza.
Su Annunci69, dopo mesi, con una bella coppia sulla sessantina inizia una chat e scopro, che è lei a rispondere .
E’ una bella donna, con tutto il senso del sapere e conoscere l'arte e l'esperienza dell'avere un rapporto a tre, che non si ferma al semplice atto sessuale, ma che ti prende alla testa e ti porta in alto.
Dopo una breve presentazione inizia uno scambio di messaggi.
Ammetto che sarebbe per me la prima esperienza e che il sogno sarebbe quello di provare a "giocare" in spensieratezza con una coppia più esperta e disponibile ad insegnare questo tipo di gioco.
Così dopo vari contatti, un giorno dopo pranzo ho incontrato questa coppia in un bar.
Lui l'uomo perfetto per la situazione che ti sa mettere a tuo agio.
Lei bellissima donna, consapevole della sua bellezza e che lasciava trasparire la sua estrema sensualità, il vestito provocante al punto giusto senza scadere nella volgarità, ma che metteva in risalto le sue forme
E il suo seno!
Ovviamente l’occhio cadde più volte lì, mentre bevevamo un caffè e notai che lei iniziava a stuzzicare e scherzare introducendo e avviando il gioco mentale fatto di battute, risate complici e doppi sensi.
La guardavo, perfettamente a suo agio nella situazione che stavamo vivendo.
Parlava delle sue (le loro) esperienze con una naturalezza che mi ammaliava.
Non c'era imbarazzo né senso di colpa nel suo narrare di scopate con uomini diversi.
E il suo compagno sorrideva, intervenendo talvolta per stuzzicare un ricordo.
Li guardavo, senza parole, voglioso di fare mille domande preparate da tempo e che ora giudicavo stupide.
Mi sentivo il cazzo pronto ad esplodere.
E stavamo solo parlando...
Poi lei mi guardò e appoggiando il viso sulle mani intrecciate sotto il mento, mi disse: "Dimmi di te, cosa ti piace..."
“Tutto mi piace”, volevo dirle.
“Mi piacciono i tuoi occhi e ancor più la tua bocca dalle labbra disegnate.
Le vorrei avvolte al mio uccello e sentire poi il calore della tua bocca che non deve essere poi tanto diversa dalla tua fica.
Vorrei essere sdraiato ad occhi chiusi e gustare la sensazione della tua lingua che potrebbe poi scendere a massaggiare le mie palle.
E vorrei urlarti che sto venendo e di riprenderlo dentro di te.
Vorrei riempirti la gola e scoprire che hai bevuto ogni goccia di me.
Ma sono qui, seduto al tavolino del bar”
Così sognando un ipotetico incontro, con il cazzo marmoreo, l'occhio oramai aveva perso pudore e cadeva insistente sul décolleté, il seno della Signora era davvero uno spettacolo, quel misto vedo non vedo, ma che lasciava trasparire l'importanza delle dimensioni.
Nell'immaginarmi seduto dietro a lei a massaggiarle il seno, facendo sempre via via più spazio al suo corpo per farle sentire la dotazione che orami era di marmo.
La voglia e la curiosità di scoprire l'esperienza accumulata e le più belle porcherie, mi diedero coraggio.
Chiesi alla coppia, anche se più direttamente alla lei, quali fossero, con più dettagli, le situazioni sperimentate fino ad allora.
Se avevano vissuto incontri con altri uomini, magari con più uomini contemporaneamente, dove lei era il centro delle attenzioni.
Quanto di eccitante e che era già trasparito dai racconti precedenti mi spinse a chiedere dettagli su dettagli.
Immaginavo copiose venute sul suo corpo e le sue emozioni dell'essere la regina in mezzo a più cazzi.
La bellezza di prenderne uno e subito riprenderne e poi godere e bagnarsi e….
Lei mi fece segno di interrompere il mio fiume di domande e di lasciarla pensare un attimo.
"Allora, forse posso raccontarti della festa dei miei cinquant'anni, non ti dirò quanto tempo é passato da allora" iniziò, e sorrise con malizia al pensiero.
"La ricorrenza è un punto di svolta nella vita di noi donne.
A quarant'anni sei considerata appetibile, ti guardano con desiderio, ti senti di avere un futuro davanti; la carriera procede, se ne hai una e tutto sorride.
Coi cinquanta, tutto cambia, ne sentii l'incombere già mesi prima.
Lui mi vide un giorno guardarmi perplessa allo specchio finché mi truccavo per uscire insieme e capi' il mio disagio.
Mi abbraccio' e mi rassicuro' dicendomi di quanto mi desiderasse e quanto lo facesse soffrire la gelosia nel vedermi desiderata da altri.
Ma a me non bastava, troppo forte era la mia ansia per l'arrivo di quel compleanno imminente.
Finché il giorno arrivo', per coincidenza cadeva di sabato.
Gli chiesi, sfoggiando una leggerezza che non provavo, dove mi avrebbe portata alla sera."
"È una sorpresa" mi disse lui "spero ti piacerà, tesoro. E a proposito, eccoti un regalino, giusto per stuzzicare la tua fantasia..."
"Aprii il pacchettino avvolto in una carta raffinata e trovai una guepiere di un colore indefinito tra il blu e lo smeraldo.
Aveva un pizzo delicato ed il reggicalze con gancetti a forma di fiore.
Non avevo mai visto nulla di simile.
Davanti ai suoi occhi, sfilai in fretta i miei abiti e volli subito provare quell'indumento dalla consistenza quasi impalpabile.
E che dire delle calze, non erano del solito nylon ma forse di seta pregiata, leggera e lucente."
"Sei bellissima, amore. Non mi stancherei mai di guardarti.
Ho scelto bene il colore, richiama il blu dei tuoi occhi e risalta sulla tua pelle.
Adesso però levati tutto, che ne dici di fare la doccia insieme e poi vestirci ed andare a cena?"
"Cenammo da soli, nel centro storico della città.
Era strano essere noi due, senza figli, non ritornati per festeggiarti dalle loro sedi di studio (gli esami erano previsti a breve).
Uscimmo dal ristorante verso le ventidue, presto per andare in qualche locale, pensai.
Invece raggiungemmo, con mia sorpresa, l'ingresso di un famoso club prive' nella prima periferia cittadina.
Malgrado fosse presto, c'erano parecchie macchine parcheggiate.
Non eravamo mai stati in quel locale, preferendo quelli delle città vicine.
E’ pur vero, se tutti ragionano allo stesso modo per evitare di fare spiacevoli incontri, che sia più facile trovare il vicino di casa a cento chilometri di distanza che nel prive' all'angolo.
Come da prassi dentro era piuttosto buio.
La musica che suonava in sottofondo era piacevole, nulla del solito bum-bum che mi dava tanto fastidio.
La prima stanza in cui entrammo era una piccola spa, provvista di una Jacuzzi abbastanza grande.
Una bella assistente ci accolse e ci indicò dove lasciare gli abiti.
Mi dispiaceva togliermi il bellissimo completo che avevo indossato ed anche scendere dalle mie scarpe col tacco dodici.
Temporeggiavo davanti al l'armadietto dove avevo appeso il vestito, quando sentii due mani calde sulle spalle ed una voce sussurrarmi all'orecchio"
"Aspetta, fatti ammirare, lui ci ha detto quanto sei bella"
"Mi girai e vidi quattro uomini, a torso nudo e con un piccolo pareo allacciato sui fianchi."
"Siamo qui per te, lascia che ti spogliamo e ti ammiriamo"
"Guardai Lui, e lo vidi sorridere"
"Buon Compleanno, tesoro. Questi sono solo alcuni dei nostri invitati.
Spero ti piacciano e ti facciano buona compagnia"
"Mi bacio' con dolcezza ed uno alla volta lo fece con altrettanta leggerezza ognuno dei quattro maschi.”
Lei si fermò un attimo, bevve un sorso d’acqua e poi guardandomi negli occhi, riprese il racconto...
...............
Devo ringraziare Matt, che ha scritto con me "a quattro mani" il racconto.
E che non ho mai incontrato, ogni frutto ha la sua stagione.
Troverete di seguito la seconda (e ultima, tranquilli...) parte
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