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Prime Esperienze

Le voglie di mia moglie e lo strapon parte 2 finale


di Membro VIP di Annunci69.it desideriproibiti2015
07.11.2022    |    6.230    |    4 9.6
"" Per strada stare seduto fu difficile, quando arrivammo a casa chiesi se potevo toglierlo e mi rispose di no, anzi che dovevo spogliarmi..."
Il giorno dopo al lavoro non potevo pensare ad altro che a quello.
Quando andavo in bagno mi toccavo il buco del culo come per sentire se era diverso da prima. Toccandomi mi eccitavo quindi era meglio smettere. Tornai a casa, mia moglie era già rientrata.
"allora, ti sono passati i pensieri strani sui trans?"...."non è che di solito ci pensassi tutto il giorno eh..."
"e oggi a cosa hai pensato?" le dissi cosa avevo fatto.
"oh beh, allora dobbiamo insistere. Aspettami qui."
Tornó con lo strapon già indossato e il lubrificante....
"spogliati."
Si sedette sul divano, poi mi fece girare e cominciò a spalmarmi il lubrificante in mezzo al culo.
"senti come faccio? Devi imparare, la prossima volta lo farai tu così se vorrai potrai prepararti da solo"...mi disse.
Mi massaggió per bene, poi mi penetró con due dita.
"ecco, ora sei pronto, vieni indietro e siediti qui." con le mani mi tenne le chiappe allargate e mi aiutò a calarmi.
Puntó il cazzo finto sul buco del culo e scesi giù. Lo sentii entrare e calai giù lentamente senza fermarmi. Mi era entrato tutto. Si mosse piano sotto di me, sentii che si muoveva leggermente dentro e fuori.
Mi misi allora a muovermi io su e giù, lo sentivo bene dentro e cominciavo a capire come muovermi. Dopo il su e giù tornai a scendere fino in fondo e mi mossi avanti e indietro tenendolo dentro tutto.
Mia moglie si mise ad accompagnare i miei movimenti, poi allungó una mano per prendermi in mano il cazzo. Diventò duro in attimo... l'erezione iniziale era scesa quando mi ero concentrato solo sul buco del culo e bastò una sega veloce
per farmi venire come una fontana.
Mi alzai e mi sfilai. Andai in bagno a lavarmi.
Mi vestii e tornai di là. Mia moglie non si era cambiata, e indossava ancora lo strapon.
"Ma tesoro..." "oh, voglio tenerlo su, vediamo..."
Preparò la cena mentre io mi occupavo di altro e mangiammo. Ogni volta che mi passava vicino quel cazzo finto mi sbatteva addosso, non so quanto involontariamente.
Finita la cena ci sedemmo in divano a guardare la TV. Di nuovo tra noi svettava il cazzo finto indossato da lei. All'improvviso cominciò a fare su e giù con la mano, come se si stesse facendo una sega.
Fissai lei, poi il cazzo finto. Lei allungó una mano verso la mia testa e la portò in basso, io aprii la bocca e cominciai a succhiarlo come se fosse vero.... "Dillo che ti piace il cazzo!"....disse.... Mi sfilai un attimo "mi piace il cazzo..."
"lo vuoi ancora nel culo?" "sì ti prego mettimelo nel culo!" "giù, sul tappeto, a pecorina!".
Mi misi in ginocchio, a pecora, lei mi calò i pantaloni e le mutande scoprendomi solo il culo. Buttó un po' di lubrificante che aveva tenuto là vicino direttamente sullo
strapon poi si avvicinó e me lo puntò sul culo. Inspirai poi me lo spinse dentro tutto. Mi uscì un gemito di piacere come una cagnetta e lei mi apostrofó con un "brava troia".
Lasciai fare le prime pompate, inarcai la schiena per prenderlo meglio.
Continuò senza fretta, poi si sfilò. Andò sul divano a prendere un cuscino, mi stesi a terra, lo mise sotto il mio bacino.
Allargai le chiappe con le mani e me lo spinse dentro da sopra sbattendomi fino a quando non sborrai riempiendo le mutande che ancora mi coprivano davanti.
Nei giorni successivi i nostri giochi continuarono, io godevo a farmi scopare e lei si divertiva nel suo nuovo ruolo.
O era lei a dirmi di girarmi oppure ero io a "propormi" mettendomi in posizioni inequivocabili. Il sabato decidemmo di andare al sexy shop per fare un po' di spese. Girammo a vedere i vari oggetti, immaginando cosa potevamo fare. Acquistammo un dildo grande più o meno come lo strapon con la ventosa, poi delle palline legate da un filo grandi ognuna come una da ping pong.
La commessa si avvicinó discretamente per aiutarci, quando capì che il culo dove collocare tutto era il mio suggerì un dildo lungo elastico con due punte alle due estremità così potevamo penetrarci insieme, e un nuovo strapon, più grande, nero, con delle vene in evidenza. Avevo paura ma non
vedevo l'ora.
Ci propose infine un set con tre plug di diverse dimensioni "così può tenerlo mentre è in giro, a far spese, al lavoro, ecc.".
A mia moglie si illuminarono gli occhi "e non è che potremmo..." "ma certo, la cabina è là ma vi prego di indossarlo e basta, non fate altro."
Entrammo là dentro, mi fece scoprire il culo, prese il plug più piccolo, lo bagnó con delle saliva e me lo infilò dentro.
Andammo in cassa, ero imbarazzato perché la commessa sapeva cosa avevo nel culo.
Una volta usciti da lì tornammo in auto e poi andammo al centro commerciale.
Sembrava tutto normale, tranne il fatto che avevo un oggetto di metallo nel culo al quale mi stavo anche abituando.
Stavamo per finire il giro dei negozi quando mia moglie mi chiese di entrare in camerino con lei. Dalla borsa fece uscire il plug medio dei tre.
"Mi hai detto che ti stai abituando a quello piccolo, proviamo questo!"...disse mia moglie.... "no ti prego..."....."ssshhh o ti sentono. Girati e non fare tante storie."
Calai le braghe, tolse il plug e mise l'altro, con più fatica rispetto all'altro.
Dopo i primi passi mi resi conto che questo lo sentivo di più. Terminammo il giro al centro commerciale.
Decise di andare a pranzo fuori in una piccola trattoria di nostra conoscenza. In auto fu complicato guidare.
Pranzammo, poi mi passò sotto il tavolo l'ultimo dei plug, il più grosso...."vai in bagno e mettitelo da solo".
Lo nascosi in tasca e già sentivo la dimensione.
In bagno tolsi quello che avevo su e provai a metterlo ma era troppo grosso.
Mi aiuti con il sapone liquido. Quando mi misi in piedi dritto sentii quanto grosso era.
Tornai al tavolo e mi sedetti con circospezione.
"amore forse è meglio se guidi tu ora..."
Per strada stare seduto fu difficile, quando arrivammo a casa chiesi se potevo toglierlo e mi rispose di no, anzi che dovevo spogliarmi.
Restai nudo, poi mi fece mettere a pecorina davanti a lei. Prese le palline che avevamo comprato e me le passó sulle schiena. Erano collegate da una
specie di filo semirigido così da poter essere spinte dentro, tutto rivestito di un materiale tipo silicone.
Si mise il lubrificante in mano, lo passó lungo le palline poi tolse il plug e appoggiò la prima. "ora conterai a voce alta"
Spinse dentro la prima, il mio buco era aperto dalla serie di plug, la sentii appena "uno... Due..." andò molto piano "tre.. Quattro..." ripensai solo ora alla lunghezza totale di quel coso e a dove sarebbe arrivato, sentivo già la profondità più che la dimensione, anche se ricordo che la grandezza aumentava progressivamente.
"Cinque... Amore non puoi metterne di più mi sta già riempiendo il culo..."
"Stai zitto, voglio vedere quanto profondo è il tuo culo."
"Sei... Sette... Otto... Nove... Basta ti prego... Ce l'avrò
nell'intestino..." ...."sono finite. Ora hai un anello che ti spunta dal culo." avevo paura a muovermi, girai la testa per vedere in mano sua l'anello. Cominciò a tirare piano e si dilató il buco per fare uscire la prima pallina, poi la seconda.
Le sfilò tutte dandomi un piacevole senso di svuotamento. Lasció dentro solo la prima poi ricominciò a spingerle riempiendomi ancora. Andò avanti non so quante volte a metterle e toglierle lentamente ma aumentando la velocità
finché il mio buco non fu del tutto elastico ad allargarsi e chiudersi.
"adesso lo sai cosa facciamo?" Sapevo dove voleva andare a parare. "Vuoi usare il nuovo strapon....bravo."
Si alzó e lo prese dal sacchetto.
Si spoglió completamente e lo indossó.
Si mise in piedi di fronte a me.
"allora tesoro, è come quello dei trans dei tuoi video?"
"beh sì qualcuno..." Era un cazzo nero, di 22 centimetri, grosso e con delle vene in evidenza.
Pensavo che volesse che lo succhiassi invece si mise subito dietro. La sentii lubrificare l'arnese, poi mi sfilò per l'ultima volta le palline.
Contavo che il trattamento che avevo subito mi avrebbe aiutato invece fin da quando appoggió la cappella finta mi resi conto che lo avrei sentito. Il buco ormai era bello elastico e cedette ma non vuol dire che non mi fece male, come mi fece male quando lo spinse dentro allargandomelo del tutto. Mi lamentai e gli dissi quanto male mi stava facendo ma non si fermó e andò avanti. Mi disse a un certo punto "devi ringraziarmi così sarà più facile prendere un cazzo vero!" mi irrigidii e soffrii di più, poi esausto mi lasciai andare finché non si stancó anche lei di sbattermi il culo....
Dopo diverse settimane in cui ormai il mio culo era sempre al servizio del divertimento di mia moglie, una sera mi disse che sarebbe arrivata una sorpresa.
Dopo pochi minuti suonarono alla porta. Mia moglie ha fece accomodare una donna alta, con un vestitino corto, tacchi altissimi, gambe e braccia muscolose e un paio di enormi tette chiaramente rifatte.
Ci volle davvero un attimo per accorgersi che era un trans.
Si misero a parlare come due vecchie amiche, facendosi i complimenti a vicenda come se io non ci fossi.
Anzi si accomodarono e mi chiesero dei drink.
Poi mia moglie mi disse "tesoro fai vedere quei video che ti piacciono tanto..."
Tirai fuori il portatile e feci andare uno dei video di trans che guardavo in passato.
La trans disse a mia moglie "guarda, è praticamente normale, agli uomini piace il cazzo però si sentono più rassicurati se chi glielo mette ha le tette e sembra una donna. Per questo gode quando lo scopi tu con lo strapon.
Quasi tutti i miei clienti vogliono essere scopati, sono pochissimi quelli che mi scopano anche perché quando vedono questo gli piace troppo... "
Sollevó la gonna e dallo slip uscì fuori un cazzo enorme, bellissimo, mezzo in tiro.
Mia moglie mi fece avvicinare, prese in mano quel cazzo e lo segó giusto per farlo diventare duro del tutto. Poi mi guidó a leccarlo, prima lungo l'asta, poi sulla cappella scoperta visto che era circonciso. Dopo le prime leccate, aprii la bocca e cominciai a succhiarla tra le labbra.
"vedi tesoro, il mio cazzo piace sempre a tutti, guarda come succhia tuo marito."
Dopo la cappella scesi più giù con la bocca, mi stupii di quanto mi sembrava naturale quello che stavo facendo e come mi riempiva del tutto la bocca.
Mia moglie intanto si era messa a baciare con la lingua il trans e le aveva tirato fuori le enormi tette rifatte e le stava leccando i capezzoli.
Il trans riprese a parlare mentre lo spompinavo, non a me ma a mia moglie.
"Tu lo puoi scopare con quello che vuoi ma non puoi sborrargli in bocca, purtroppo... Gli uomini mi succhiano il cazzo poi si rendono conto che prima o poi gli arriverà una sborrata... Io so che lui berrà tutto quanto vero?"
"esatto amore, non fare la persona scortese, finisci il pompino e bevi tutto."
Guardai entrambe e poi mi rimisi ad andare su e giù con la bocca, a questo punto lo volevo provare.
Dopo poco sentii che si stava irrigidendo quindi il primo schizzo che saliva poi un secondo e un terzo. Serrai più che potevo le labbra e ingoiai man mano che arrivava. Il gusto era straordinario e l'idea che mi stava sborrando nella bocca era ancora più eccitante. Nonostante la meravigliosa sborrata che avevo ingoiato sotto gli occhi eccitati di mia moglie che nel frattempo succhiava le tette al trans e lo baciava in bocca, il suo cazzo non aveva intenzione di afflosciarsi e, nonostante mi ero già fatto inculare con lo strapon da mia moglie, quel cazzo era veramente troppo....mi avrebbe sverginato l' anima. Guardai quella gran troia di mia moglie che mi prendeva la mano per portarla di nuovo su quel cazzone mentre lei con l'altra si trastullava il clitoride.....glielo toccai...La sentii calda e pulsante quella grossa mazza. Ebbi un’erezione immediata, segno evidente che mi stavo eccitando. La trans approssimò le sue labbra al mio orecchio e mi sussurrò:
«Voglio possederti!»
Non risposi ma il mio cazzo divenne ancora più duro dopo quella proposta.
A sua volta fu lei a prendermi il cazzo in mano. Ci accarezzammo il cazzo a vicenda quindi lei mi fissò con quei suoi occhioni profondi poi avvicinò di nuovo le labbra al mio orecchio per bisbigliarmi: «Hai il cazzo durissimo che tradisce il tuo desiderio di essere posseduto ed io ho una gran voglia di incularti».
La sua proposta mi fece venire i brividi. Quale situazione stavo vivendo! Un maschio trasformato in bellissima femmina (tranne il cazzo) voleva mutarsi in maschio attivo per trasformarne un altro maschio, fino a quel momento etero, in soggetto passivo bisex.
Una girandola di pensieri mi attraversava la mente: desiderio di provare, timore di sentire troppo male,
che mi sarebbe potuto piacere tanto che mi sarei potuto trasformare in un vero bisex. Le risposi che non lo avevo mai fatto con un cazzo vero e che lei era troppo dotata.
«Questo significa che ti sentiresti di provarciۚ se il mio cazzo fosse più piccolo?» m’incalzò la trans.
«Sì», le risposi.
«Potremmo in ogni caso tentare», insisté lei. «Sei un gran bell’uomo e muoio dalla voglia di sverginarti.» Poi aggiunse:
«Ti prometto che rinuncerò se tu dovessi sentire troppo dolore.» Rimasi indeciso. Strinsi il suo cazzo tra le dita. Quanto mi sembrò grosso!
Poteva avere un diametro alla base di non meno di sei centimetri, una dimensione devastante per il mio culetto. Sospirai pesantemente.
Sentii la lingua di Jenny, così si chiamava, leccarmi l’interno dell’orecchio, poi cercarmi le labbra. Un attimo dopo la sua lingua esplorava le mucose della mia bocca e
mi titillava l’ugola.
Accettai quel risucchio passivamente poi risposi al bacio abbracciando quell’uomo dall’aspetto di una splenda femmina. Le baciai il collo e i seni mordicchiandogli i capezzoli. Sentii il suo corpo arcuarsi. Udii che mi sussurrava ancora di volermi sodomizzare. Capitolai.
Mi suggerì di mettermi a pecorina sul letto. Le ubbidii. Si mise in piedi dietro di me. Sentii che mi spalmava nel culo il lubrificante.
Poi la cappella del suo cazzo premette contro il mio buchetto.....
Emisi un gemito sommesso quando avvertii che essa premeva per entrare.
«Ti faccio male?» mi domandò Jenny.
«Un po’» risposi.
«Posso continuare?»
«Sì ma adagio.» Strinsi i denti per la dolenza che mi provocava il glande mentre mi dilatava lo sfintere. Sentii che quel cazzo di 22 centimetri riusciva a dilatarmi il culo con più facilità di quel che avessi immaginato.
Avvertii Jenny imprimere un colpo di reni e il suo cazzo penetrarmi. Emisi un altro gemito di dolenza.
Jenny si fermò per avvisarmi che almeno metà del suo cazzone aveva conquistato il mio culo ma che voleva gli dessi il consenso di imprimere il colpo di reni finale. Gli risposi con un sì mugolato. Lo fece e la penetrazione totale fu tanto repentina che mi tolse il respiro. Jenny rimase ferma dentro di me, il tempo necessario di lasciarmi passare il dolore che
immaginava provassi.
Poi iniziò a stantuffarminell’intestino il suo arnese
avanti e indietro, dapprima adagio, poi aumentando il ritmo. A ogni affondo di quel cazzo, che sembrava spaccarmi in due le viscere, emettevo sommessi gemiti di goduria e dolenza assieme. Un cazzo di ventidue centimetri affondava nei miei intestini ed io godevo, godevo, godevo! Immaginai i suoi
seni procaci dondolare al ritmo del movimento. L’inculata durò un tempo che non riuscii a determinare e quando Jenny, aumentando ancora di più il ritmo dell’inculata, mi fece capire che stava sentendo il suo orgasmo avvicinarsi
gli sussurrai: «Ancora, Jenny ancora! Dilatami, sfondami, spaccami il culo. Sì così, così, non venire ancora e non ti fermare! Mi ritrovai ad assecondarla spingendo il bacino verso di lei....Mia moglie mi guardava dicendomi di quanto stava godendo a vedermi troietta inculata....
Jenny Iniziò a gemere in modo prolungato. Capivo che stava per sborrarmi in pancia. Venne emettendo mugolii strozzati, poi si accasciò sulle mie spalle,.il cazzo ancora piantato nel mio intestino. Poco dopo sentii il suo randello
di carne perdere consistenza quindi sfilarsi dal mio culo. Eravamo entrambi sudati ma lei, evidentemente ancora infoiata da quel pomeriggio di sesso parossistico, come se il suo cervello ignorasse il periodo refrattario, mi
prese il cazzo in bocca e me lo succhiò fino a che non le riversai in gola tutto il carico di sperma che i miei genitali contenevano ancora.
Mia moglie mi rivelò di aver avuto 4 orgasmi vedendo che mi
stavo facendo inculare da Jenny, si era masturbata violentemente, poi mi aveva confidato di non essersi turbata, anzi sarebbe stata una variante piacevole da praticare eccitantissima. Jenny si rivestii e se ne andò promettendoci di vederci di nuovo....
Eravamo divenuti una coppia veramente affiatata, non c’è che dire, ma questo è uno dei tanti episodi che abbiamo vissuto. Qualche giorno dopo andammo a fare compere in un sexy shop per acquistare un cuneo a grandezze variabili,
come quello di Jenny, per esercitarci entrambi. Non c’eravamo mai stati e rimanemmo sorpresi nel vedere quanti oggetti ci fossero per dare piacere sessuale. Vedemmo cazzi anali enormi, rosei e neri, alcuni dei quali erano lunghi 35 centimetri e larghi otto, oppure cunei a forma di braccio, dotati
di mano stretta a becco d’uccello. C’era persino la perfetta imitazione di un cazzo, con tanto di vene sanguigne disegnate attorno ad esso, lungo ben 45 centimetri e 16 di diametro. Ci domandammo com’era possibile che ci fossero persone in grado di ospitare nelle viscere quella roba gigantesca senza timore di lacerarsi le interiora. Forse c’era qualcuno che vi si sedeva sopra e lo lasciava premere sullo sfintere evitando tuttavia la penetrazione? Forse c’era chi lo usava come soprammobile a mo di totem a rappresentazione della virilità maschile? In ogni caso, se li esponevano nelle vetrine, c’era qualcuno che li comprava.
Acquistammo un cuneo simile a quello di Jenny e una crema lubrificante.
Iniziammo a usare l’oggetto quella sera stessa vicendevolmente e con prudenza, ma con l’intenzione di dilatare i nostri culi.
Una decina di giorni dopo, mettemmo un’altra inserzione nel web: "Siamo una coppia di coniugi bisex di bellissimo aspetto. Cerchiamo un maschio sulla trentina, vero superdotato, serio, riservato e amante del sapone, il cui cazzo sia lungo non meno di 23 centimetri e con diametro non inferiore ai 5-6 cm. È gradito anche un suo conoscente che abbia un
carattere mite, ma un cazzo XXL".
Tra le risposte che ricevemmo, ce n’era una in cui era scritto:
Siamo due maschi trentenni, entrambi bisex, riservati, amanti del sapone e tanto dotati da esaudire, per eccesso, le vostre richieste. I nostri cazzimisurano rispettivamente….
Ma questa è un’altra storia.....
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