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Che culo, Michela!


di renko
08.09.2018    |    34.456    |    8 9.6
"Ha finalmente appagato il suo desiderio ma non credeva di poter assistere a qualcosa di così sconvolgente..."
Racconto ispirato e dedicato allo splendido culetto di una frequentatrice di Annunci69!
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Claudio e Michela sono sposati da qualche anno, il matrimonio funziona benissimo, grazie anche all'intesa sessuale che c'é tra loro, a entrambi piace tantissimo il sesso in tutte le sue sfumature. Da quando si sono conosciuti non è mai successo che uno dei due abbia rifiutato le avances dell'altro adducendo qualche scusa improbabile. Hanno sempre soddisfatto le reciproche voglie e desideri, consolidando un rapporto di coppia sempre più stabile.
Sono una coppia abbastanza disinibita, appena possono trascorrono le vacanze in Croazia, preferendo le spiagge naturiste dove lei ama esibire il proprio corpo completamente nudo, godendo degli sguardi che le rivolgono gli estranei presenti.
Anche Claudio, pur senza averlo mai confessato apertamente a Michela, si eccita a vedere altri uomini ammirare il corpo della mogliettina. Specialmente il culetto, che è praticamente perfetto nella sua rotondità, nessuno riesce a resistere allo spettacolo di vederlo ondeggiante dirigersi verso il mare ed immergersi scomparendo poco per volta sott'acqua.
Finora non hanno mai coinvolto altre persone nei loro giochi di letto, qualche volta fantasticando hanno immaginato la presenza di qualcuno durante le loro scopate, "Ne vorresti uno in bocca adesso?" ha chiesto qualche volta Claudio mentre la prendeva alla pecorina. "Ti piacerebbe se te lo leccassimo in due contemporaneamente?" è capitato che sussurrasse Michela mentre faceva un pompino al marito. Ma nulla di più che fantasie per aumentare l'eccitazione durante i loro infuocati rapporti.
A Claudio però fantasticare comincia a non bastare più. Si accorge che il desiderio di vedere Michela alle prese con altri uomini, mentre lui fa da spettatore, aumenta ogni giorno. In particolare è diventata quasi una fissazione la voglia di vedere Michela inculata da un estraneo, il lato "B" della moglie lo ha incantato fin dalla prima volta che l'ha vista e ancora oggi ne è sempre più attratto.
Questo pensiero gli frulla in mente anche oggi, mentre guida verso la meta delle tanto attese vacanze estive, due settimane a Krk in Croazia, spiaggia naturista naturalmente. Ad interrompere le fantasie di Claudio interviene la richiesta di Michela: "Ci fermiano all'Autogrill per un caffé e poi devo fare anche pipì?".
Freccia a destra e si imbocca l'entrata del parcheggio, però sbagliando Claudio prende la via riservata ai TIR, poco male, ci faremo una passeggiatina fino al bar, sono una cinquantina di metri, così ci sgranchiamo anche le gambe.
Claudio ferma l'auto tra due camion enormi, guardando in sù verso le cabine non può non pensare a tutte le volte che, superandoli in autostrada, loro due hanno sconvolto l'autista con esibizioni provocanti. Il loro gioco preferito è Michela che si toglie la maglietta fingendo di cambiarsi in auto, a volte la porcellina si è esibita anche in uno strip integrale, oppure lei che mostra il perfetto lato "B" al finestrino e prende in bocca l'uccello di Claudio.
Insomma sono un po' esibizionisti, l'avevamo capito, e quello di provocare i camionisti è uno dei loro giochi preferiti. Claudio sorride al pensiero, Michela si stiracchia stanca delle ore trascorse in auto, con un bacio al marito prende la borsetta e scende dalla macchina. E' agosto, fa caldo, fuori dall'auto, dove non c'è l'aria condizionata, arriva come un macigno il calore dell'asfalto.
Michela allora si toglie la camicetta rimanendo in canotta, non porta il reggiseno, con il caldo non lo sopporta e poi sa che Claudio ama sbirciarle le tette ad ogni occasione. Buttando la camicetta in auto si china e la mini che porta sale pericolosamente scoprendole quella parte tanto ammirata del suo corpo e rivelando che porta un piccolo perizoma nero.
Lo spettacolo, seppure brevissimo, non è sfuggito a Mattia, il proprietario di uno dei due TIR, che si sta fumando una sigaretta in compagnia di Arben, suo collega albanese che guida l'altro bestione parcheggiato lì accanto. "Cazzo che culo, hai visto?" chiede all'amico che lo guarda spaesato perché non ha visto proprio niente. "Ti sei perso qualcosa di bello!" cerca di spiegare, "E tu avvisami prima,no? Bell'amico che sei..." risponde l'albanese un po' risentito.
Claudio ha assistito a tutta la scena e guarda i due parlottare tra di loro, immagina i commenti sconci che si stanno scambiando su sua moglie, sente l'eccitazione che sale dal basso ventre, con i pantaloncini corti e leggeri la vede anche...
Mentre camminano verso l'autogrill Claudio sussurra a Michela "Sei proprio una porcellina, vuoi far morire di voglia i camionisti? Hai visto che faccia ha fatto quello biondo?". Lei con un sorriso civettuolo risponde: "Non me ne sono neanche accorta!" e sbattendo le lunghe ciglia fa sorgere più di un dubbio al marito sulla sincerità della risposta.
Dubbi che svaniscono quando, fingendo sbadataggine, Michela lascia cadere a terra gli occhiali e si china a raccoglierli mostrando nuovamente ai due fortunati spettatori la parte migliore di sé! Non ancora contenta finge di sistemarsi il gonnellino con una mano riuscendo a scoprire per una frazione di secondo le splendide chiappe a beneficio di Mattia e Arben.
"Adesso ho visto anch'io!" dice Arben non riuscendo a distogliere lo sguardo dalla camminata ancheggiante di Michela, "Che culo! Me lo caricherei sul TIR a farmi compagnia per tutto il viaggio!". "Non sarebbe mica un'idea sbagliata, te lo immagini un viaggio con quella strafiga in cabina?" risponde Mattia, anche lui ipnotizzato dalla bella sposina.
Nel bagno dell'Autogrill Michela, dopo la pipì, si sofferma un attimo in più ad asciugare la patatina con un massaggino delicato che ha l'effetto di aumentare l'inizio di eccitazione che la pervade da quando ha visto i due ragazzi appoggiati al camion a fumare. Claudio invece ha qualche difficoltà sia a togliere il suo pisello dagli stretti calzoncini che a far uscire la pipì, inutile negarlo, quel desiderio, quella scena lo ha eccitato, come sempre.
Allora prende la decisione a cui pensa da tanto, troppo tempo, il desiderio non può più aspettare, "Michela, voglio vederti provocare quei due, ho voglia di vederti fare la porca come non hai mai fatto prima, ti va?" propone alla mogliettina guardandola nel profondo degli occhioni. Non sperava, non sapeva, non immaginava che non avrebbe trovato nessuna resistenza da parte di lei, pensava che lei non volesse oltrepassare il limite che si erano dati finora nei loro giochi.
Invece con sorpresa si sente rispondere: "Ne ho una gran voglia, amore! Aspetta qualche minuto prima di venire alla macchina, dammi le chiavi e guardami da qui.". Preso il mazzo di chiavi Michela si dirige verso il parcheggio, occhiali da sole inforcati, camminata decisa e capezzoli che tentano di bucare il cotone della canotta scollatissima. Insomma una bellezza!
Claudio la guarda sculettare in direzione del parcheggio e nota che al polso sinistro porta qualcosa... ma sì! E' il perizoma nero arrotolato a mo' di bracciale! La maialina aveva già in mente di dare spettacolo ai due camionisti, ecco perchè la sua richiesta non ha trovato alcuna resistenza da parte di Michela! Adora quando lei lo sorprende con queste iniziative!
Svoltato l'angolo del bar Michela nota che accanto ai TIR è rimasto solo il camionista biondo, dell'altro non c'è traccia. Arrivata all'auto gli lancia un sorriso dei suoi, quelli che ti fanno drizzare... le antenne!
"Ciao, fa un gran caldo vero?" butta lì Mattia per rompere il ghiaccio (a Ferragosto!).
"Ciao, sì è davvero caldissimo e io sono... bollente!" risponde con fare malizioso Michela, sventolando la gonna cortissima per farsi vento ma con l'effetto di mostrare al camionista un fugace fotogramma della sua patatina completamente depilata.
"Vedo, vedo... più che bollente sei incandescente! E prendo fuoco anch'io a starti vicino." Risponde Mattia senza riuscire a staccare gli occhi dal misero gonnellino.
"Ma va là! L'incendio lo spegni subito nella cabina del tuo camion, chissà che fresco hai lì dentro?" "E il tuo amico dov'è sparito?" cinguetta Michela scostandosi la canotta con fare malizioso e soffiandosi aria fresca tra le tette.
E' il colpo del K.O. per Mattia che ormai ha definitavemte abbandonato il mondo reale per il "Paese dei balocchi". "E' andato a farsi una doccia fredda per colpa tua" risponde, "E, se vuoi, possiamo salire in cabina e vedere se l'incendio si spegne col fresco oppure aumenta d'intensità" propone speranzoso il giovane.
"Sììììììì, dai! Non sono mai montata su un bestione come il tuo... fammelo vedere, ti prego!". Risponde la maialina battendo le mani, saltellando sul posto e spargendo doppi sensi che fanno piazza pulita dell'equilibrio mentale di Mattia.
Vedendo da lontano la scena del camionista che aiuta Michela a salire sul camion spingendola nella cabina con una mano sul culo, Claudio non può che sussurrare tra sè, scuotendo appena la testa: "Che gran troia che sei amore!".
Sente improvvisamente una mano che gli batte sulla spalla e una voce che con accento straniero gli dice: "Amico, mi sa che hai proprio ragione! Ma è anche una gran figa, sei proprio fortunato, a parte le corna...". E' Arben, fresco di doccia il cui effetto però è già svanito alla vista della scena appena ammirata nel parcheggio.
"Già." riesce solo a dire Claudio, e i due si avviano verso il camion di Mattia con la consapevolezza che ne vedranno presto delle belle. Infatti appena giunti nei pressi dei mezzi parcheggiati sentono i versi inconfondibili di Michela che tenta di spegnere l'incendio... senza fretta però!
Salgono anche loro in cabina sedendosi sui sedili davanti ad ammirare lo spettacolo che è in corso nella "zona notte" del TIR. Mattia e Michela, completamente nudi, sono alle prese con uno sconvolgente "69", lei gli sta sopra porgendo agli spettatori il perfetto sederino dal quale spunta Mattia intento a leccare una fichetta bollente e già abbondantemente bagnata.
Michela si stanca ben presto di succhiare il cazzo di Mattia, il pompino non è tra le sue pratiche preferite, che volete... nessuno è perfetto! Tenendolo però sempre ben stretto in mano si gira e se lo infila nella patatina lubrificata iniziando una cavalcata da film Western! Mentre stringe i muscoli pelvici sull'asta di Mattia gli tiene le mani appoggiate sul petto, spingendolo sul materassino ormai devastato.
L'amplesso è irresistibilmente eccitante per i due spettatori, Claudio si gira verso Arben e gli fa un cenno in direzione dell'alcova, invitandolo silenziosamente a unirsi ai due amanti. L'albanese appare incerto, balbetta qualcosa... "Ehm... io..., avrei un problema... insomma guarda." risponde all'invito del cornuto aprendo la zip dei jeans e sfoderando un attrezzo di almeno 25 centimetri e con la circonferenza di una melanzana!
Claudio spalanca gli occhi alla vista del manganello di carne già in piena erezione, la stessa reazione ce l'ha anche Michela che però spalanca anche la bocca, tirandosi il nuovo giocattolo davanti al viso e cominciando a leccarlo. Lo tiene con entrambe le mani e lo sega muovendo i polsi uno in un senso e l'altro in senso opposto. Riesce a farsi entrare in bocca solo la cappella, che succhia avidamente.
Mattia intanto si è sfilato da sotto la porcellina e si è posizionato alle sue spalle. Quel culo l'ha sconvolto appena l'ha visto e vuole assolutamente possederlo. Non sa ancora che reazione avrà Michela al suo tentativo ma, vedendola completamente presa dal nuovo giochino, decide di approfittarne.
Appoggia la punta del suo amichetto sul buchino della porcella e spinge delicatamente. Il culetto di Michela si apre lentamente accogliendo il nuovo ospite con piacere, inghiotte l'intera cappella senza alcuna opposizione a parte un languido mugolio, certamente di godimento. Alla prima spinta decisa di Mattia, anche metà dell'asta entra nel culo della sposina che inizia a manifestare tutta la sua approvazione.
Michela ama prenderlo nel culo, la fa impazzire sentirlo entrare nel secondo canale, le piace sentirlo spingere e farsi strada nelle sue viscere, la sensazione di essere impalata nel lato proibito, l'infrangere il tabù, solitamente la fa raggiungere quasi subito l'orgasmo.
E' così anche questa volta! Bastano pochi colpi, il cazzo di Mattia tutto dentro il culo, per farla venire con un gridolino smorzato dalla cappella di Arben ben piantata nella bocca. L'eccitazione nella cabina del TIR è al massimo. Tutti quattro stanno vivendo un momento indimenticabile, e ne sono consapevoli.
Arben è il più eccitato di tutti, sfila il cazzo dalla bocca di Michela facendole capire che la vuole possedere subito. Senza togliersi l'uccello di Mattia dal culo riesce a sedersi sul biondo offrendo a Arben la sua fichetta invitante. Uno sguardo ancora a Claudio, per cercare il definitivo consenso, e l'albanese dirige il suo totem verso l'ingresso del paradiso. Fatica ad entrare all'inizio, ma la spinta decisa del ragazzo vince la resistenza e penetra Michela raggiungendo il cazzo dell'amico dentro di lei.
La pompano contemporaneamente sincronizzando i movimenti, Michela viene almeno tre o quattro volte, tanta è l'eccitazione della situazione. L'enorme uccello di Arben sparisce quasi tutto nella fica di Michela, lascia ben poco spazio a quello dell'amico che, vista la stretta a cui è sottoposto, ben presto avvisa: "Sto' per venireeeeee..... vengoooooo!".
Michela non ha nessuna intenzione di interrompere la scopata e lascia che lo schizzo di Mattia le finisca nel culo, lo sente caldo e vischioso innondarle l'intestino. Mattia sfinito, dopo essersi svuotato completamente nel culo di Michela, raggiunge Claudio sul sedile del camion per riprendere fiato.
Arben, rimasto unico protagonista maschile sulla scena, prende il comando della situazione. Con maniere rudi e decise si sfila dalla passera fradicia ordinando a Michela di voltarsi. "Anche io voglio il tuo culo! Così impari a mostrarlo a tutti!" ringhia in un italiano stentato.
L'ordine coglie di sorpresa i due spettatori, qualche preoccupazione si legge sul viso di Claudio che valuta le dimensioni dell'arnese di Arben in confronto al bel culo di sua moglie. Moglie che però non ha le stesse perplessità del marito, infatti si gira sinuosa porgendo il proprio lato "B" pronto al "sacrificio".
Sembra contro le leggi della fisica che il cazzo di Arben possa entrare nel culo di Michela, quando lo appoggia sopra le chiappe della maiala la cappella arriva fino alla schiena. Eppure con qualche spinta forza l'entrata e piano piano scompare per più di metà dentro di lei. Questa volta i lamenti sono dovuti al dolore per la violenza subita, ma ben presto si trasformano in piacere. Michela gode, gode quasi subito nel sentirsi violata in quella maniera, presa, sottomessa, in balìa del rude camionista che non ha pietà, che non vuole risparmiarle il dolore ma anche il piacere di sentirsi posseduta in quel modo.
Lui la sbatte con forza, i colpi sono violenti e le strappano orgasmi a ripetizione, grida ora, grida per alleviare il dolore e per liberare il piacere di sentirsi riempita a quel modo. Ancora pochi movimenti e viene anche Arben, anche lui dentro quel meraviglioso culo che è un'irresistibile attrazione per chiunque abbia la fortuna di ammirarlo.
Arben si accascia sul materassino tenendosi in mano l'uccello ora completamente svuotato. Michela rimane per qualche istante a quattro zampe, gode ancora mentre dal culo lo sperma dei due maschi le cola lungo le cosce.
Il silenzio nella cabina è rotto solo dall'ansimare di Michela, sfinita e appagata dalla bellissima scopata, Claudio la sta guardando incantato. Ha finalmente appagato il suo desiderio ma non credeva di poter assistere a qualcosa di così sconvolgente. Ama sua moglie, la ama ancora di più ora che ha visto in pieno la natura trasgressiva ed erotica della sua donna. La ama perchè è unica. La ama perchè è sua, ancora più sua ora!
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