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Un massaggio in amicizia...


di renko
15.08.2020    |    24.690    |    5 9.8
"Quando la sento rilassata inizio a pomparla aumentando poco alla volta la forza e la profondità dei colpi..."
"Allora, che ne dici? Me lo fai questo favore?"
Luciano mi guarda attendendo speranzoso la mia risposta affermativa. In realtà non si tratta di un favore troppo impegnativo, anzi... Ma per lui è importantissimo che io accetti la proposta. Siamo seduti al tavolino del bar in piazza, ha voluto che ci mettessimo più lontano possibile dagli altri avventori. La richiesta è delicata, non certo di quelle che possono essere sbandierate ai quattro venti. Il ritardo nel rispondergli non è dovuto a dubbi se accettare o meno, sto già immaginando come realizzare la cosa nel migliore dei modi. Calcolando soprattutto se è realizzabile, un fallimento potrebbe essere problematico.
"Sì, posso provarci."
Rispondo infine, godendomi il sorriso che gli si disegna immediatamente in volto. Alziamo gli spritz e il tintinnio dei bicchieri che si incontrano sancisce il nostro accordo segreto.
Ma cosa mi ha proposto di tanto delicato Luciano?
Un desiderio che è comune a noi maschietti che abbiamo scollinato i cinquanta. A quest'età la fantasia è più fervida che mai, anche se le forze iniziano a diminuire. Il sesso diventa un'attività quasi più mentale che fisica, più cerebrale che meccanica. Luciano è quasi ossessionato dalla voglia di vedere o anche solo immaginare Sofia, sua moglie, desiderata, insidiata, toccata e infine scopata da altri uomini. A volte si sorprende lui stesso della reazione che ha anche al solo pensiero della moglie posseduta da un altro. Un mix di gelosia ed eccitazione che lo travolgono contemporaneamente. Il nocciolo della sua perversione non è tanto l'atto sessuale in sé quanto la reazione, gli atteggiamenti e le iniziative che Sofia potrebbe avere in questa situazione. Vedere di cosa è capace alle prese con un cazzo che non sia il suo.
Luciano conosce bene la carica erotica della moglie, in tanti anni di matrimonio il sesso è sempre stato appagante tra loro. Se stimolata nel modo giusto allenta i freni inibitori e si scatena in scopate memorabili. Se però ha la sensazione di venire forzata a fare qualcosa si chiude immediatamente interrompendo la magica atmosfera erotica faticosamente creata. Ha provato a coinvolgerla in questa sua fantasia più volte, ma con scarsi successi. Così ha deciso di chiedere il mio aiuto, Sofia non mi conosce, altrimenti sarebbe difficile realizzare la cosa, tutto deve sembrare casuale, non organizzato, ed eccoci qui!
Abbiamo concordato che io ho l'hobby dei massaggi, Sofia soffre di mal di schiena e Luciano le ha proposto di provare a venire da me per vedere se riesco a risolvere il problema. Mi sono procurato un lettino da massaggi, olio e creme, incensi profumati, oltre ad un camice bianco da infermiere. Sembro veramente un fisioterapista o un osteopata, anche se non ho mai fatto un massaggio che non fosse finalizzato a una scopata in vita mia.
All'orario concordato sento suonare e apro la porta con fare professionale... o almeno faccio del mio meglio per sembrarlo. Luciano mi saluta cordialmente con reciproche pacche sulle spalle, da vecchi amiconi che non si vedono da parecchio tempo. Mi presenta Sofia, bionda non molto alta, pelle dorata frutto di una leggera abbronzatura, un bel seno che spunta dalla t-shirt scollata, un sorriso accattivante risalta su un bel viso velato da un'espressione timida, quasi impacciata. Una bella donna, senza dubbio. Di quelle che ispirano pensieri non proprio innocenti negli animi di noi maialini.
"Prego accomodatevi, sediamoci un attimo." Propongo agli sposini.
"Io dovrei correre a portare dei documenti dal commercialista, l'ufficio chiude fra poco. Che ne dici Sofia, riesco a fare un salto e poi torno subito qui?" Da navigato attore Luciano mi consegna la bella biondina, convinto che senza la sua presenza ci siano più probabilità di successo. Abbiamo già concordato che gli racconterò tutto quello che succederà (speriamo) nell'operazione "massaggio".
"Ma sì, vai pure, però sbrigati." La risposta di Sofia accende molte speranze di successo, il tono con cui congeda il marito è da gattina che fa le fusa.
Come un fulmine l'amico ci lascia soli, giusto il tempo di un fugace bacetto sulle labbra della mogliettina e la porta si richiude dietro di lui lasciandoci in un imbarazzante silenzio a fissarci.
"Cominciamo?" Propongo per interrompere il momento di empasse. "Puoi spogliarti nell'altra stanza e avvolgerti in questo asciugamano." Propongo con la massima gentilezza, porgendole il telo di spugna.
"Grazie, faccio in un attimo." Risponde pronta Sofia, scappando nella stanza da bagno. Dopo un paio di minuti ricompare avvolta nell'asciugamano, completamente nuda a quanto intravvedo, o almeno spero. La faccio sdraiare sul lettino bocconi e apro l'asciugamano scoprendole la schiena su cui dovrei "operare".
Splendida, ha una pelle vellutata e... è completamente nuda! Non avevo specificato cosa dovesse togliersi, ma sono molto contento che abbia scelto di togliersi tutto! Veramente ha tenuto un perizoma nero che però definire indumento sarebbe esagerato, comunque spero di eliminare presto anche questo ultimo impedimento.
"Dimmi dove hai dolore di preciso, Sofia." Con tono da vero esperto fingo interesse per il dolorino che la tormenta, mentre invece ammiro questo corpo in tutto il suo splendore.
"Parte dalle spalle e scende lungo tutta la schiena, credo dipenda dalle troppe ore passate al cumputer" Mi confessa la mogliettina.
Un po' d'olio sulle mani e inizio ad accarezzarla delicatamente per spalmarglielo su tutta la schiena. Poi passo i pollici premendo leggermente sul trapezio, arrivato alla spalla continuo il massaggio lungo la schiena, mi fermo solo quando raggiungo i fianchi... per ora.
Da come si rilassa piano, piano, capisco che apprezza il massaggio. Magari non avrà effetti terapeutici, ma credo le piaccia sentire il contatto delle mie mani sul corpo. Ha chiuso gli occhi e accompagna il movimento delle mie mani con dei sospiri che promettono bene. Decido di azzardare. Anziché fermarmi continuo oltre il confine tracciato finora. Le mie mani scivolano sui glutei, che trovo sodi e tonici.
Nessuna reazione, o crede sia normale massaggiare le chiappe delle pazienti, oppure ... Speriamo che sia "oppure"!
E allora passo all'interno delle cosce, stringo con le mani tutta la gamba fino alla caviglia e poi risalgo lentamente fino al bel culetto che mi sorride rotondo. Sofia allarga le gambe per facilitarmi il lavoro. Così facendo mi mostra una bella fichetta depilata, anche lei mi sorride!
Il sospiro a questo punto è diventato un mugolio languido. Si è completamente abbandonata al mio tocco. Risalendo lungo il fianco provo ad insinuare la mano a sfiorare il seno, schiacciato contro il lettino. Sofia si solleva leggermente non appena capisce dove voglio arrivare, permettendomi di accarezzare due tette che scopro essere belle sode.
A questo punto il mio amichetto ha iniziato insistentemente a premere contro il tessuto dei pantaloni leggeri che indosso. La sua inquietudine si rivela con un bel bozzo all'altezza della patta. Casualmente mi sposto davanti al lettino, continuando il massaggio sulla schiena con sfioramento delle tette di Sofia. In questo modo porto il mio fratellino a pochi centimetri dal suo viso, sperando che la fortuna continui ad accompagnarmi.
Dopo pochi secondi ringrazio la Dea bendata sollevando lo sguardo al cielo come un attaccante brasiliano dopo aver segnato un gol! Sento la mano di Sofia prima sfiorare e dopo poco stringere il mio fratellino calvo.
"Trovato qualcosa di interessante laggiù?" Chiedo trattenendo il fiato in attesa della risposta.
"Io sì, e tu?" Mi risponde sottovoce la bella porcellina, senza smettere di trafficare col mio attrezzo.
"Quanto trovi interessante il tuo corpo si può misurare in centimetri... e tu lo stai facendo proprio ora!" Riprendo a respirare normalmente, è fatta!
Sento la zip scendere lentamente, si è sollevata sugli avambracci e regala la libertà al mio fratellino, che ringrazia strofinandosi sul suo viso. Lo stringe in mano segandolo piano, qualche passatina con la lingua sulla cappella ormai gonfia e poi lo prende in bocca per iniziare un pompino meraviglioso.
La lascio fare ovviamente, è brava a succhiare, sento la lingua passarmi tutto attorno alla cappella senza che smetta di stringermelo con le labbra. La faccio girare sulla schiena, ho finalmente la vista delle sue tette, i capezzoli gonfi e durissimi sembrano due ciliegine sulla torta. Inizio a leccargliele e a succhiare quei magnifici bottoncini mordicchiandoli piano. In questa posizione riesce ad ingoiare completamente il mio cazzo, emettendo dei versi da soffocamento. Mi piace un sacco, anzi troppo! Non vorrei venire troppo presto, e allora le tolgo il giocattolo dalla bocca e, sorridendole mentre mi guarda con un pizzico di delusione dipinto in volto, mi sposto dall'altro lato del lettino. Le afferro le caviglie e la tiro verso di me. Quando ho a portata di lingua la sua patatina mi ci tuffo come Klaus Di Biasi all'olimpiade! E' bagnatissima, proprio come l'acqua della piscina di Klaus! Assaporo quel lago di umori, faccio scorrere la lingua lungo tutta la fessura, stuzzico il grilletto con la punta della lingua e prendo tra le mie labbra le sue di labbra.
Sento le sue mani sulla nuca che mi premono contro il suo sesso, credo le piaccia quello che le sto facendo. Continuo più velocemente, sento la pressione delle sue mani aumentare, in pochi secondi esplode in un orgasmo che non riusciva più a trattenere, urlando di piacere.
Mi libero del camice e del resto del travestimento da massaggiatore, strofino la punta del mio pisello sulla fichetta fradicia per qualche secondo e, quando credo sia il momento giusto, la penetro son un colpo secco e improvviso, strappandole un gemito. Mi accoglie un paradiso bollente che mi sorprende piacevolmente. La scopo alternando movimenti lunghi e lenti a colpi decisi. Con una mano si strizza un seno mentre con l'altra si accarezza tra le gambe, stringendo ogni tanto anche le mie palle. La sento venire un paio di volte, contrae i muscoli e mi stringe piacevolmente l'uccello che continua a pomparla senza sosta.
Cambiamo posizione, scende finalmente dallo scomodo lettino e ci si appoggia con le mani offrendomi la vista del suo culetto birichino. Riprendo a scoparla alla pecorina, stavolta più rudemente, sento le gambe del lettino strusciare sul pavimento, che non mi tocchi correrle dietro!
Trovo subito la soluzione, sfilo il cazzo da quel meraviglioso angolo di paradiso e lo punto sul buchino, attendendo la sua reazione. "Fai piano..." Mi supplica, senza troppa preoccupazione nel tono di voce.
Obbedisco! Spingo piano finché vedo entrare tutta la cappella in quel buchino strettissimo. Attendo qualche secondo muovendomi pianissimo dentro di lei. Quando la sento rilassata inizio a pomparla aumentando poco alla volta la forza e la profondità dei colpi. La tensione è definitivamente allentata quando la sento afferrarmi e affondare le unghie nelle mie chiappe tirandomi a lei.
"Sìììì, inculami, inculami.... vengo, vengooo..."
"Insieme, dai!"
Gli ultimi colpi sono decisamente violenti. Le scarico nelle viscere tutto quello che posso, la sento fremere all'ennesimo orgasmo, poi ci abbandoniamo sfiniti ma soddisfatti della scopata sconvolgente.
"Doccia insieme?" Propongo respirando affannosamente per lo sforzo appena concluso.
"Ci vuole proprio!" Mi risponde con un bacio sulle labbra e porgendomi la mano affinché la conduca in bagno.
Ci dedichiamo una decina di minuti di coccole sotto il getto tiepido, insaponandoci a vicenda e scambiandoci baci umidi. Facciamo appena in tempo ad asciugarci e rivestirci che sentiamo suonare alla porta.
Luciano!
Sì, Luciano è tornato con un tempismo perfetto.
"Come è andata?" Chiede, non si capisce se a me o a Sofia.
"Bene" Rispondiamo in coro, lasciandoci scappare un sorriso per averlo pronunciato all'unisono. Luciano sorride e mi lancia un'occhiata interrogativa, alla quale non rispondo fingendo di non aver capito quello che sottintendeva.
"Allora grazie per l'aiuto, magari se serve possiamo tornare qualche altra volta?" Altro sguardo indagatore del mio amico.
"Se non è un disturbo..." Aggiunge pronta Sofia, per rimediare all'apparente sfacciataggine del marito.
"Tutte le volte che volete, per me è un piacere aiutare gli amici!" Rispondo con un largo sorriso stampato sulle labbra.
"Grazie Renko! Sei un amico. Ci sentiamo nei prossimi giorni, ciao."
Luciano esce salutandomi con la mano, sicuramente ansioso di chiedere alla moglie come sia andata la "seduta". Sofia lo segue sorridendomi. Prima di uscire però mi si avvicina, si allunga e mi sussurra all'orecchio: "Mi raccomando, quando racconterai a Luciano cosa abbiamo fatto, esagera con i particolari. Lo farai felice."
Un bacio fugace sulle labbra e scappa giù per le scale a raggiungere il marito. E' inutile... le donne hanno una marcia in più!

p.s. scritto e dedicato a una coppia su A69!
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