Incontrio casuale (epilogo)

Dopo l’incontro con Pepe’ che mi aveva letteralmente sfondata il culo con i suoi trenta centimetri passai una intera settimana con fortissimi dolore al retto avevo la pancia sotto sopra, di frequente mi succedeva che dovevo correre al bagno perché avevo sempre lo stimolo di defecare, un giorno successe che non riuscendo a fare in tempo macchiai le mutandine, passai davvero dei brutti giorni ma poi piano piano incomincia a stare meglio, il buchino mi faceva sempre meno male e col passare del tempo tutto si normalizzò tanto che ripresi a fare le mie passeggiate, avevo dimenticato del tutto il vecchietto con cui avevo avuto dei rapporti e quando lo vidi non potei fare altro che scusarmi asserendo che avevo avuto problemi a casa, mi credette ma volle subito un pompino dietro il solito cespuglio con vero piacere gli pompai il cazzo e ingoiai la mia dose di sperma, quando stava per andarsene mi ricordò che avevamo un appuntamento a casa sua e che non avrei dovuto mancare gli confermai che nel pomeriggio sarei stata da lui e ci salutammo. Fattasi l’ora dell’appuntamento presi là lingerie e la indossai sotto alla tuta ginnica nello zaino infilai le scarpe e andai dal mio vecchietto, dieci minuti ed ero al citofono, una volta salito trovai la porta aperta entrai chiamandolo a bassa voce mi rispose che stava in cucina, entrai e vidi che non era solo al tavolo era seduto con altri tre suoi amici, una volta presentatomi a loro mi disse di seguirlo nella sua camera da letto gli altri ci seguirono non ebbi il tempo di capire cosa stesse succedendo che mi ritrovai svestita con le mani di quei tre che mi frugavano dappertutto i loro cazzi già in tiro mi venivano messi dappertutto, mentre loro mi scopavano la bocca e si facevano masturbare il vecchietto seduto su una poltrona si godeva lo spettacolo, dopo aver succhiato tutti e tre era venuto il momento di farmi il culo, a pecora mi incularono uno alla volta avvicendandosi senza darmi tregua per più di un’ora fui chiavato sia nel culo che in bocca i loro cazzi mi scavarono dappertutto , mentre uno mi faceva il culo gli altri due me lo davano in bocca, mi chiavarono in varie posizioni fino a sborrare uno alla volta nella mia bocca e in faccia, appena ebbero finito toccò al vecchietto, si stese sul letto e si fece prima spompinare e poi cavalcare, mentre lo prendevo tutto dentro facendo su e giù lui mi dava delle forti sculacciate facendomi sentire davvero tanto dolore ma non avevo la forza di farlo smettere e accelerai la mia cavalcata ma lui da esperto chiavatore non sborro’ ma anzi durò tantissimo tanto che gli altri tre vedendo lo spettacolo incominciarono ad eccitarsi di nuovo e vollero chiavarmi di nuovo ma questa volta la cosa fu più meccanica, il primo volle scoparmi a pecora e in meno di cinque minuti mi venne nella pancia e appena lo sfilò dal mio culo ecco che il secondo messomi a pancia all’aria mi penetro a gambe aperte anche lui duro poco e sborro dentro di me anche il terzo mi chavo’ il quella posizione è una volta spruzzato il suo seme si tolse e invitò il vecchietto a finire il suo lavoro non si fece pregare, mi fece posizionare a pecorina e mi inculo’ con forza sentivo i suoi colpi e la virulenza di chi vuole entrare con tutto se stesso, non sentivo dolore ne piacere speravo che tutto finisse presto, dal culo sentivo i fiotti di sperma colore fuori e il cazzo che ributtando dentro quel liquido faceva uno strano rumore, anche tutta l’aria che era entrata dopo le varie penetrazioni ora incominciava ad uscire, emettevo pesanti rumori, non riuscivo a trattenere i peti è il vecchietto incominciò a dirmi delle pesanti parolacce minacciandomi che se non avrei smesso di fare la “pereta” avrebbe tolto il cazzo e mi avrebbe penetrato con un manico di scopa, uno dei tre prese veramente una scopa e voleva far spostare il vecchietto perché asseriva che mi sarei divertito di più con una mazza di scopa infilata nel culo, ma il vecchietto non si spostò e continuò a montarmi dicendo che voleva prima venire e poi loro potevano fare quello che più gli piaceva, accelerando le sue spinte io non riuscivo a trattenermi l’aria che avevo in corpo e sentendomi di scoppiare premevo per spingere fuori tutto quello che avevo in corpo tanto che mentre il vecchietto veniva emisi uno sbuffo e dal culo mi uscì anche tanta merda mista a un po’ di sangue e tanta sborra, macchiai tutto il letto e ricoprii tutto il torace e le gambe del vecchietto di quel liquido multi colore, sentivo le risate sguaiate e i commenti di quei tre mentre il vecchietto corse in bagno io mi distesi sul letto a pancia in giù e emettevo continuamente scorregge. Quando il vecchietto torno mi chiese di alzarmi dal letto e mi mando in bagno la mi lavai mi rivestii e corsi via senza voltarmi, arrivai a casa completamente sconvolto non sapevo cosa fare restai impietrito nella mia stanza per non so quanto tempo vivevo quell’incubo più e più volte fino a quando mi ridestai e andai a fare la doccia mi misi a letto non volli mangiare e il mattino dopo non uscii di casa ne i giorni seguenti fino al giorno della riapertura della scuola, stava iniziando un nuovo anno scolastico e mi ripromisi di dimenticare tutto e così è stato per più di trent’anni solo ora ho avuto il coraggio di ripercorrere qui momenti sgravandomi di quel peso che avevo in me.